Il nuovo editoriale dal titolo ""PASSIONE ARRICCIATI "" - a disposizione gratuita dei nostri soci e simpatizzanti, nell'apposita sezione Editoriali dell’A.O.E.
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Discussione: ma i cardellini major si vendono a kilo...????

  1. #31
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    La selezione di soggetti nostrani e non e' un percorso da prendere e portare avanti senza arrendersi alle prime perdite di questi , e' un percorso lungo e tortuoso ma se preso con amore e passione un giorno si avranno risultati.Innanzitutto bisogna incominciare a selezionare riproduttori che portano a termine la nidiata ed eliminare quelli che fanno solo uova e non portano a termine la nidiata,selezionare soggetti forti e resistenti alle malattie (cosa non facile),non ricorerre alle precove con antibiotici,cercare di semplificare le diete e di aumentare prodotti naturali alla quale i cardellini fanno uso nel loro mondo naturale(erbe prative).La pulizia delle gabbie,cosa fondamentale nei nostri allevamenti evitare l'uso di farmaci se non strettamente neccessari e consigliati da veterinari.E tant'altro.............

  2. #32
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    La selezione di soggetti nostrani e non e' un percorso da prendere e portare avanti senza arrendersi alle prime perdite di questi , e' un percorso lungo e tortuoso ma se preso con amore e passione un giorno si avranno risultati.Innanzitutto bisogna incominciare a selezionare riproduttori che portano a termine la nidiata ed eliminare quelli che fanno solo uova e non portano a termine la nidiata,selezionare soggetti forti e resistenti alle malattie (cosa non facile),non ricorerre alle precove con antibiotici,cercare di semplificare le diete e di aumentare prodotti naturali alla quale i cardellini fanno uso nel loro mondo naturale(erbe prative).La pulizia delle gabbie,cosa fondamentale nei nostri allevamenti evitare l'uso di farmaci se non strettamente neccessari e consigliati da veterinari.E tant'altro.............
    ecco cosa intendevo.

  3. #33
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    bene,complimenti ferdy

  4. #34
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    grazie vincenzo

  5. #35
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    La selezione di soggetti nostrani e non e' un percorso da prendere e portare avanti senza arrendersi alle prime perdite di questi , e' un percorso lungo e tortuoso ma se preso con amore e passione un giorno si avranno risultati.Innanzitutto bisogna incominciare a selezionare riproduttori che portano a termine la nidiata ed eliminare quelli che fanno solo uova e non portano a termine la nidiata,selezionare soggetti forti e resistenti alle malattie (cosa non facile),non ricorerre alle precove con antibiotici,cercare di semplificare le diete e di aumentare prodotti naturali alla quale i cardellini fanno uso nel loro mondo naturale(erbe prative).La pulizia delle gabbie,cosa fondamentale nei nostri allevamenti evitare l'uso di farmaci se non strettamente neccessari e consigliati da veterinari.E tant'altro.............
    questa e' ottima anche per me che sono all'inizio....
    R.A.E 331

    "L'Italia e' un paese fondato sul lavoro...In nero sull'evasione fiscale, sull' approfittarsi di tutto l'approfittabile, sulla mancanza di rispetto per il prossimo e per la cosa comune"


  6. #36
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    è vero che la selezione di ceppi di uccelli indigeni adattati completamente alla vita in gabbia è una strada lunga e tortuosa.Da circa 6-7 anni sto cercando di selezionare un ceppo di ciuffolotti che allevino autonomamente la prole,senza piu bisogno di balie,ma ho grosse difficoltà e posso dire di non esserci ancora riuscito del tutto,tanto che sono costretto a tenere un certo n°di coppie di canarini come balie x evitare ingenti perdite di uova e pulli.é vero anche che non avendo voliere ,ma solo un piccolo locale con gabbie da 120 cm con illuminazione mista,sia naturale che artificiale,l'impresa è ancora piu complicata.Il mio metodo è il seguente:ogni anno segno scrupolosamente sul registro d'allevamento le caratteristiche di ciascun riproduttore (sia maschio che femmina).i figli delle coppie che dimostrano migliore attitudine all'allevamento della prole , verranno scelti come riproduttori per la stagione successiva.siccome le coppie che allevano bene sono sempre poche,x evitare accoppiamenti consanguinei ogni anno acquisto qualche soggetto x rinsanguare il ceppo,e questo forse può essere un errore xchè non sapendo con sicurezza se provengono da ceppi baliati o meno,ho difficoltà a fissare le caratteristiche che voglio(in questo caso la spiccata attitudine all'imbecco).In effetti ho notato che ,a differenza delle caratteristiche fisiche(forma,colorazione,taglia ecc),che vengono trasmesse dai genitori ai figli direttamente,le caratteristiche comportamentali,come appunto attitudine alle cure parentali,aggressività,forasticità ecc,non seguono un'ereditarietà cosi lineare.Cosi mi capita di avere figlie di femmine ottime imbeccatrici, che fanno l'uovo dal posatoi senza neanche entrare nel nido e maschi,con padri tranquilli e pacifici,che quando vanno in estro diventano delle belve scatenate,distruggendo nidi e uova e menando le compagne di santa ragione.Cmq sto continuando x questa strada ma le difficoltà non sono poche.

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