Fonte: Le Ali di Tyr

Il logoro è uno strumento basilare per l’addestramento di un rapace, che sia diurno, notturno, di basso o alto volo.
Ogni falconiere, solitamente, preferisce costruirsi il proprio logoro personale non appena ha un po’ di dimestichezza con lo stesso. Possono essere di materiale diverso con forme simili fra di loro ed è uno strumento utilizzato ed introdotto al falco non appena ha imparato bene il richiamo al pugno(quest’ultimo lo inserirò nell’articolo legato all’addestramento), questo perché il falco deve imparare a tornare da noi non appena sente il richiamo.
Apro una parentesi: l’ addestramento di un falco avviene solo tramite il cibo e il premio, poiché è un animale opportunista e non affettuoso, e non sarebbe più interessato a noi nel momento in cui vede che non gli viene in alcun modo offerto del mangiare; il logoro, quindi, è uno strumento di addestramento che viene utilizzato solo se questi ha legato a se della carne succulenta da mostrare al rapace(e per ultimo fargliela avere).
Come ho già detto, il logoro è di vario materiale, spaziando dalla yuta al cuoio, riempito con materiale non troppo morbido, il quale, una volta cucito, dia una consistenza solida ma non dura e che il rapace possa prendere con gli artigli per molte e molte volte senza rischiare di rovinarlo. Il peso ideale non deve essere troppo leggero e tanto meno troppo pesante, altrimenti si rischierebbe di scoraggiare l’animale e portarlo a non avere più interesse.
La forma che deve avere un logoro, deve essere come quella dell’animale alla quale vogliamo destinare il falcone a cacciare, perciò è importante riprendere la sagoma di un colombo o di una quaglia o anche di una lepre. Su internet si trovano spesso delle sagome guida da apporre sul materiale e quindi ritagliarlo prima di essere riempito e cucito.
Non mancano ovviamente ali essiccate o piume o pelo da apporvi per rendere l’oggetto ancora più simile alla preda che si troverebbe in natura.
Al centro di esso, tramite resistenti lacci di cuoio, viene fissata la carne. Viene solitamente utilizzato il cibo più buono e succulento, quale testa di pollo o pulcino per invogliare il rapace ad avvicinarsi ed afferrarlo.

Il logoro viene utilizzato diversamente a seconda se il rapace è di alto o basso volo e da come vorremmo affinare le sue tecniche di caccia. Di certo non possiamo fare dei “passaggi” raso terra ad un Pellegrino, quando tutto il divertimento sta nel vederlo sfrecciare vicino a noi cambiando spesso direzione. Si consiglia sempre di utilizzare il logoro con il rapace solo quando il neofita avrà preso dimestichezza con esso, altrimenti rischierebbe di confondere il suo allievo e creare problemi di addestramento difficili da correggere una volta che si è appreso il metodo sbagliato.
Viene fatto girare in senso orario tenendolo lungo per una cordicella e le prime volte viene facilmente concesso al falco per fargli prendere confidenza, abituandolo a mangiarci sopra, scoprendo di ricevere ogni volta che vede lo strumento, una cosa ghiotta. Capita a volte che il rapace copra con le ali il logoro per evitare che il padrone lo prenda, ma qui bastano pochi accorgimenti per arginare questo piccolo difetto.
Il corretto uso del logoro è FONDAMENTALE per richiamare il falco in qualsiasi situazione, soprattutto dopo delle azioni di caccia degne di nota, che abbia catturato o meno la preda.
Mi verrebbe voglia di scrivere anche come viene utilizzato e approfondire il breve articolo, ma so che molto di voi, magari neofiti, vorrebbero fin da subito usarlo leggendo semplicemente questo post. Come ho già detto, verranno dedicati articoli dove viene spiegato l’addestramento di un falco, ma il mio consiglio è sempre quello di chiedere a qualche falconiere di permettervi di seguirlo per apprendere con i propri occhi i segreti necessari alla sopravvivenza vostra e del vostro rapace.