L'Upupa: ricordi scolastici.

[Alamanno Capecchi]

Il Foscolo è noto per "aver toppato di grosso" calunniando, nei Sepolcri, uno dei più belli e amabili ospiti delle nostre campagne.
Ma cosa scrissero dell' Upupa il Parini, il Byron e il Sestini: la elogiarono o la calunniarono?

[Matteo S.]

Salve
Foscolo scrisse che l'Upupa è un uccello che si nutre di carogne, notturno e frequentatore di cimiteri. Nelle leggende popolari se non erro, l'Upupa simboleggia la sfortuna. Si tratta di un uccello che è sempre stato accusato di sventura e peccato nella letteratura, immagino che anche Parini, Byron e Sestini la calunniarono. Se non mi sbaglio deve essere stata accostata ai gufi ed ai mostri.

[oreste capuano]

Allora parliamo bene di questo stupendo uccello che nelle zone litorali del casertano ci affascina anche di giorno nei boschi costrieri ed il riflesso dei raggi del sole nel suo ciuffo rende ancora più splendente la sua visione.
Nel Corano l'upupa viene descritta come messaggero che porta a Salomone la notizia dell'esistenza della Regina di Saba e viene a questa rispedita dal re d'Israele per chiederle di convertirsi, come pure Eugenio Montale lo descrive come un uccello solare: Upupa, ilare uccello, alìgero folletto.

[Alamanno Capecchi]

Sull' Upupa, nella cartella "I vostri articoli", alla data 22 settembre 2007, con il titolo "I mattini d'allora" vi è un mio articolo, messo da Marco Cotti, nel quale descrivo la mia esperienza. Ora un buon aiuto per reperire le fonti dei tre autori citati. Attenzione: "Manfredo cammina nella notte per trovare la Pia de' Tolomei"

[Ivo Multipass]

Byron : "de lo harem sotto il pergolo s'annida la nottola,il castel di suo possenza e l'alto faro, usurpatrice s'annida L'Upupa"

[Alamanno Capecchi]

Da Alberto Bacchi della Lega: " ... il Byron nel Manfredo (versione del Mazzoni)

............ mentre l'acuto
Querulo strido dell' Upupa uscia
Dalla magion dei Cesari ........

[Ivo Multipass]

"E upupe e gufi e mostri avversi al sole
Svolazzavan per essa; e con ferali
Stridi portavan miserandi augurj"
Nella Notte del Parini.

[Alamanno Capecchi]

Ed ora Manfredo, dopo aver camminato nella notte, dovrebbe incontrare la Pia de' Tolomei

[Alamanno Capecchi]

Il terzo autore è il Sestini, nella Pia de' Tolomei, III, 53, così scrive:
..................... chiama un estinto
L'Upupa immonda in luttuoso metro.

Dopo aver dato una tiratina di orecchi ai poeti ( Il Foscolo, come vedremo fu il più "asino"), Bacchi della Lega se la prese anche con Gregorovius: ecco le sue parole.
"E come se non bastasse la poesia, la prosa ancora, la prosa severa e storica, che dovrebbe essere il palladio della verità. si occupò dei fatti dell'Upupa, e da poco tempo, e a rovescio, s'intende. Il Gregorovius, in viaggio tra gli Ernici nel 1858, affacciato ad una finestra della Certosa di Trisulti, per godersi l'incanto di una splendida notte, udì la voce dell'immonda accompagnarsi da quelle mura antiche col malinconico verso del Gufo. Povera Upupa, che non si è mai sognata di rapire lo scettro della notte, dei cimiteri, delle rovine, al Gufo, alla Civetta, al Barbagianni ! Povera Upupa, nata e cresciuta alle selve, ai campi, al sole !
I critici, silenziosi riguardo al Panini, forse perchè egli aveva toccato appena il nuovo soggetto, i critici non tardarono ad assalire il Foscolo ; ed egli credé di difendersi vittoriosamente, adducendo l'autorità di una ridicola Ornitologia ; lo dice in una lettera all'Arrivabene : « il tuo naturalista vegga l'Ornitologia alla classe Lucifugae » e in un'altra all'Ugoni : « il dubbio dell'Upupa mi fu mosso altre volte, e mi parve d'averlo sciolto; duolmi ad ogni modo che io abbia con quell'immondo animale aperta l'opportunità a dubitare» e si compiacque dell'errore,
lo ripeté più tardi nel carme delle Grazie, III, vv. 48-52: