Pappagalli e infarto cardiaco

[LucaEmilia]

Scientificamente, perché i pappagalli sono così sensibili all'infarto cardiaco?
È ormai ovvio molto suscettibili a qualsiasi fonte di stress, ma c'è qualche condizione ambientale che induce particolarmente questo fenomeno che porta alla morte improvvisa?

[Luca Marani]

Innanzitutto, il sistema circolatorio di uno Psittacide si presenta notevolmente differente al corrispettivo apparato di un mammifero.
Lo stesso organo del cuore rivela dimensioni notevolmente maggiori e si dimostra in grado di gestire - in talune specie - una frequenza cardiaca pari a 10 volte l'equivalente proporzione nel corpo umano, dimostrando un incredibile incremento di battiti durante gli sforzi fisici.
Lo stress a cui è sottoposto tale muscolo, pertanto, appare sicuramente considerevole: l'intensa attività muscolare scaturita durante il volo richiede un apparato circolatorio estremamente efficiente.
Anche la pressione arteriosa contribuisce all'affaticamento del cuore; oltretutto, le dimensioni di quest'ultimo diminuiscono proporzionalmente all'aumentare della massa corporea.

Al parametro dello sforzo fisico, occorre inoltre abbinare lo stress psicologico: una caratteristica peculiare degli Psittacidi risiede nell'elevatissima produzione di cortisolo - non impropriamente definito "ormone dello stress" - esponenzialmente incrementabile a causa di tensioni e disfunzioni.
L'ipercortisolismo può provocare, tra le conseguenze più immanenti, un considerevole aumento della gettata cardiaca, predisponendo le circostanze favorevoli all'insorgere di infarti cardiaci.

Sotto un profilo strettamente scientifico, è possibile riscontrare varie tipologie di stress: fisico, mentale, ambientale, alimentare... E via discorrendo.
Tuttavia, l'operazione di attenuazione e prevenzione rimane sempre la medesima: la condotta di vita tranquilla e regolare, una discreta presenza di stimoli psicologici e distrazioni alimentari, l'elusione di superflui disturbi esterni, cambiamenti d'ambiente o impegni fisici «insopportabili».
In poche parole, la prerogativa indispensabile per un'esistenza sana e longeva consiste nel rispetto delle caratteristiche fisico-etologiche di ciascuna specie.

Ricordiamo infine che un considerevole accumulo di stress risulta smaltibile solamente durante le ore di sonno: analiticamente, i soggetti detenuti in ambienti altamente disturbati, come l'interno di un'abitazione privata, o sottoposti ad alterazioni dei naturali ritmi circadiani, si riveleranno maggiormente esposti al rischio di affaticamento cardiaco.
In commercio è inoltre possibile riperire alcuni prodotti ad uso veterinario così definiti «antistress o antidepressivi», il cui utilizzo si dimostra altamente sconsigliato, salvo in casi di immediata necessità (operazioni chirurgiche, lunghi viaggi, esposizione in mostra,...); in ogni caso, simili medicinali non possono rimpiazzare i criteri di mantenimento sopra illustrati.

[LucaEmilia]

Grazie della spiegazione!
Ma si riesce ad individuare un pappagallo stressato anche senza osservarne il comportamento a riposo?

[Luca Marani]

L'allevamento coscienzioso degli Psittacidi sottintende la spesa di un considerevole quantitativo di tempo dedicato all'osservazione e allo studio dei soggetti, al fine di rilevare le varie esigenze e fabbisogni della specie, le incongruenze nelle metodologie di mantenimento, le eventuali problematiche degli animali e le possibili migliorie attuabili per rendere più piacevole e naturale la permanenza nelle nostre voliere.

Pertanto, la miglior pratica per individuare sintomi di stress nei soggetti è rappresentata dall'attenta osservazione degli animali.
In caso di animali stressati sarà possibile percepire un considerevole calo o aumento d'appetito, una maggiore aggressività verso i compagni di voliera, la tendenza a distruggere e rosicchiare qualsiasi arredamento o materiale a disposizione, la comparsa di comportamenti inusuali come apatica, nervosismo e terrore di oggetti o individui confidenziali.

Vi è infine in ultimo indizio generalmente esplicito, caratterizzato dalla presenza delle cosiddette «barre da stress» o «linee di stress» su penne e piume.
Tali "linee" sono rappresentate da strisce di differente colore (non necessariamente più chiare o più scure in confronto alla tonalità del piumaggio) orientate ad angolo retto rispetto alla rachide.
È tuttavia importante sottolineare che tale anomalia tende a formarsi solo ed esclusivamente durante la crescita e lo sviluppo della piuma, rimanendo identica fino alla successiva muta del piumaggio.

Analiticamente, tale aspetto non si presenta sufficientemente affidabile per l'individuazione dello stato di stress in un soggetto, poiché - oltre a risultare poco evidenti ad una rapida osservazione - simili barrette non indicano necessariamente una condizione di tensione psicofisica attuale, ma potrebbero suggerire che questa anomalia è avvenuta in passato oppure si sta protraendo da diverso tempo.
Talvolta, infatti, occorre agire tempestivamente per arginare i danni scatenanti da una considerevole fonte di stress, correggendo la problematica con pronta tempestività.

Inoltre questo difetto del piumaggio potrebbe altresì indicare una carenza alimentare, malnutrizione o denutrizione del soggetto, così come la mancanza di sufficiente varietà della dieta e la sua inadeguatezza sotto il profilo psicologico.
Pertanto, solamente un'alimentazione sana, variegata e ricca di stimoli si rivelerà in grado di evitare la formazione di «barre da stress».

[SimoneF]

Secondo la mia esperienza è molto difficile capire quando un soggetto muore d'infarto e quando invece il decesso è dovuto per altre cause.
La morte improvvisa non è necessariamente attribuita ad un'anomalia cardiaca... l'unico modo di individuare la scatenante risiede nell'effettuazione di un autopsia.
Resta comunque importante tentare di evitare stress inutili.

[Ararauna]

A mio avviso lo stress nei pappagalli non è tanto causato da lavori eccessivi, spostamenti d'alloggio, disturbi esterni, ECC... perché anche in natura gli animali sono sottoposti a simili stimoli, anche più elevati.
Ciò da cui deriva lo stress è la mancanza di passatempi e la monotonia della vita in voliera: un'alimentazione sempre simile e troppo ripetiva, l'isolamento dai propri simili, l'impossibilità di far sfogo alla loro creatività, sono aspetti veramente deleteri per i nostri animali!