cavolo!! è strano io è solo due anni che ce li ho ma non è mai capitato
per curiosità gli metti regolarmente una vaschetta con dell'acqua in modo che possano farsi il bagno?
Luca
Come ogni anno, si ripete la solita avventura estivi con i kakariki, i quali durante la muta estiva si spiumano completamente in alcune zone, diventando oltretutto piuttosto brutti da vedere.
Quest'anno, al contrario delle scorse estati, hanno cominciato pure in anticipo. Come sempre somministro integratori per la muta, ma di più non saprei che fare.
Qualcuno ha qualche consiglio utile?
cavolo!! è strano io è solo due anni che ce li ho ma non è mai capitato
per curiosità gli metti regolarmente una vaschetta con dell'acqua in modo che possano farsi il bagno?
Luca
Se mantenuti correttamente queste cose non dovrebbero succedere.
Sarebbe meglio se descrivessi le condizioni dove mantieni i tuoi esemplari
Nonostante la provenienza oceanica dei Cyanoramphus possa trarre in inganno, occorre rammentare che il clima caratteristico della Nuova Zelanda si rivela notevolemente umido e piovoso, interessato da forti venti e frequenti precipitazioni; oltretutto, è fondamentale sottolineare che nel periodo estivo la temperatura supera difficilmente i 25° centigradi.
Non casualmente, la costa occidentale dell'isola risulta classificata tra le regioni più piovose al mondo, ove le foreste di faggi crescono rigogliosamente, originando sottoboschi freschi e ombreggiati.
In un simile contesto, i kakariki hanno evoluto una scarsa sopportazione alle temperature torride e arse, come altresì mal sopportano le prolungate esposizioni al sole battente.
Analiticamente, occorre evitare il mantenimento in ambienti chiusi, privi di una sufficiente circolazione dell'aria; al contempo, la sistemazione in voliere coibentate ed immerse nella vegetazione costituisce una premessa imprescindibile per il benessere degli animali.
Per conservare un piumaggio sempre lucente ed idratato, v'è necessità di frequenti bagni refrigeranti, offerti tramite la fornitura quotidiana di acqua fresca e pulita, utilizzando recipienti sufficientemente ampi da permettere l'immersione degli animali.
Talvolta si rivela inoltre necessaria l'installazione sopra le voliere di appositi impianti doccia, muniti di ugelletti vaporizzatori che si rivelino in grado di simulare l'effetto pioggia sui soggetti.
Anche l'alimentazione dovrà rivelarsi essenzialmente umida, ricca di frutta, verdura, misti di granaglie (semi, legumi e cereali) ammollati e bolliti, germogli, erbe prative e vari prodotti d'origine vegetale.
La somministrazione di cibo secco, rappresentata da un classico misto per Psittacidi ed un alimento estruso, dovrà essere ridimensionata ad una porzione inferiore al 50% sul totale.
Integratori e supporti minerali, se adoperati nelle corrette modalità, potranno sicuramente agevolare lo svolgersi della muta, ma si dimostreranno inetti nel rimpiazzare le condizioni d'allevamento sopra descritte.
Inutile precisare che l'inadeguato mantenimento, prolungato per notevoli lassi di tempo, comporterà conseguenze irreversibili sulla salute degli esemplari, ambito decisamente prioritario rispetto al momentaneo danneggiarsi dell'aspetto esteriore: la secchezza del piumaggio con conseguente abbondante perdita di piume, costituisce solamente la punta dell'iceberg in confronto all'enorme concatenazione di conseguenze che una sistemazione inadeguata può comportare.
In ogni caso, credo risulti indispensabile un'accurata analisi delle tue tecniche d'allevamento, per demolire totalmente l'ipotesi di un'improbabile patologia o infestazione di parassiti.
Anche l'integrazione con acidi grassi può evitare la secchezza del piumaggio, ma bisogna prestare attenzione a non esagerare per non appesantire il fegato.
La mia coppia è mantenuta in casa.
Pensate che sia il caso di spostarla anche se sta svezzando dei novelli?
Ma sono ancora impegnati nella riproduzione?
Personalmente mi ricordo che quando allevavo kakariki, facevo fare due covate all'anno, da metà dicembre a fine aprile, in modo che in Maggio tutte le coppie fossero già in riposo.
I Cyanoramphus riproducono egregiamente con il freddo, ma con il caldo tendono a stressarti in maniera eccessiva: tieni a monito questa peculiarità per i prossimi anni!
Probabilmente anche questo ha contribuito alla secchezza del piumaggio, con conseguente perdita delle piume.
Per ora aspetta che i novelli siano indipendenti, poi trasferisci gli esemplari in una voliera all'aperto
Si, hanno appena finito di svezzare i pulli.
Adesso li ho spostati.
Dici che nelle prossime stagione riproduttive dovrei anticipare le cove?
Quoto Mark.Bassi, i Cyanoramphus risultano mal predisposti a sopportare temperature superiori ai 20-25° Celsius.
È di gran lunga preferibile anticipare la stagione riproduttiva agli inizi di gennaio, quando gli animali stessi cominciano a palesare i primi comportamenti indice di picco ormonale.
Se adeguatamnete alimentati e riparati dalle correnti, il freddo intenso non genera alcuna complicazione nel corso dell'allevamento dei novelli; piuttosto, entro fine aprile, sarebbe consigliabile cessare qualsiasi tentativo di riproduzione, rimuovendo il nido e risparmiando stress aggiuntivo ai soggetti.
Ormai per quest'anno è andata, l'anno prossimo sappiti regolare in funzione della temperatura.
Per aiutare gli animali ad sopportare il caldo torrido, dai un'occhiata a questa discussione: http://lnx.ornieuropa.com/forum/show...o-e-pappagalli
Buona fortuna e alla prossima...