Terribili le antiche credenze di medicina con l'utilizzo di uccelli...
(un cuore secco di martin pescatore che ti preserva dall'epilessia!!!!)
Brevi esempi di vecchie classificazioni e di "Terapie alate"
Da "Zoologia per le classi inferiori dei Ginnasi dell' Impero Austriaco di Luigi Pokorny, professore di storia naturale all'Imp. Reg. Ginnasio accademico di Vienna". Vienna 1858
Rampicanti (Scansores)
a) Rampicanti indigeni
Picchio nero (Picus martius)
Cuculo grigio (Cuculus canorus)
Pescatore (Alcedo ispida)
b) Rampicanti esotici.
Colibrì giojello (trochilus mosquitus)
Pappagallo Amazzone dalla testa gialla (Psittacus amazonicus)
Gallinacei (Gallinaceae)
a) Colombi o Piccioni e specie affini (Columbae)
Colombo comune (Columba livia)
Tortora (Columba turtur)
b) Gallinacei propriamente detti Gallinae)
Urogallo (Tetrao urogallus)
Fagiano di monte (Tetrao tetrix)
Starna grigia (Perdix cinerea)
Quaglia (Perdix coturnix)
Gallo domestico (Gallus domesticus)
Pollo d'India (Meleagris gallipavo)
Pavone domestico (Pavo cristatus)
Fagiano ordinario (Phasianus colchicus)
Da “ L’uccegliera…” di Giò Pietro Olina. Roma, 1622
Reattino Troglodytes troglodytes
Scrivono i medici che mangiato crudo con un po’ di sale liberi, o almeno giovi, alla renella e pietra. Altri l’usano in polvere fatta in forno e bevuta con vino.
Lodola capelluta Galerida cristata
Riportano affidabili autori che la Lodola capelluta ridotta in polvere e bevuta in appropriato liquore o mangiata, in special modo lessa, per quattro giorni di seguito, liberi dai dolori colici. Altri consigliano che si faccia come si è detto, lessa, utilizzando però il brodo molto concentrato. Altri ancora raccomandano di estrarre il cuore appena uccisa la Lodola, seccarlo e dopo averlo cucito a un nastro di seta, portarlo a contatto della pelle legato sul fianco sinistro.
Il Porta spiega il successo di quest’ ultima terapia con questa curiosa spiegazione: “ Gli animali loquaci non nuocciono alle coliche, come pure la loquacità agli uomini: con la grande loquacità infatti, si consuma il fiato da cui spesso la medesima malattia nasce. Assumendone noi la qualità risolveremo il morbo”.
Tordo Turdus philomelos
E’ da notare che nel mangiar di questi uccelli, oltre la delicatezza del sapore v’è anche beneficio per la salute, perché dalla mortella (mirto) e dal ginepro con i quali si nutrono, ne prendono i pregi e i loro ventrigli, giovano all’orina e al rilassamento dello stomaco.
Francolino Bonasia bonasia
I Francolini sono oltre che di ottimo sapore consigliabili per la salute giudicandosi le loro carni adatte per quelli che hanno lo stomaco debole o patiscono di renella o pietra.
Tortora e Fringuello Streptopelia turtur e Fringilla coelebs
Il loro consumato (brodo ristretto) è giovevolissimo nel meteorismo e nella diarrea. Per gli stessi disturbi è ancor più efficace il Fringuello ridotto in polvere.
Martin Pescatore Alcedo atthis
Le loro spoglie imbalsamate proteggono il legno dai tarli. Gaspare Schuvenckfeld, nella descrizione degli uccelli di Slesia, riporta di aver saputo segretamente da certi gentiluomini di quel paese che il cuore del Martin Pescatore seccato e attaccato al collo dei bambini li preservi dall’epilessia.
Passero Passer domesticus
Le uova e il cervello di questi uccelli vengono adoperati nei lattovari a satirismo per maritati freddi e di poca lena.
Ballerina Motacilla alba
Scrivesi che seccata in forno, come sé detto della lodola, mescolata con una pari quantità di sangue di cervo seccato nella stessa maniera e presa a digiuno con vino bianco forte per qualche mattina, abbia la capacità di rompere o sminuire la pietra.
Colombacci e Colombelle Colomba palumbus e Colomba oenas
Si crede che la carne del Colombaccio, che si alimenta di ghiande, reprima la sessualità, per cui come il colombo domestico, che la stimola, fu dedicato a Venere, questo, al contrario, fu dedicato a Proserpina. Anselmo Boezio nella sua storia delle pietre preziose concorda con gli altri, che trattano lo stesso argomento, nel dire che nei ventrigli di questi uccelli, in particolare delle Colombelle, si trovano spesso molte pietruzze che fanno miracoli per la cura della renella. Le parole circa il modo d’usarne sono queste: “Codesti lapilli devono essere pestati e tritati perché sono assai duri,quindi deve essere somministrata una semidramma con fiore di sambuco e cinnamomo (scrupolosamente pesato), insieme con brodo per otto giorni. Così l’ammalato in breve viene liberato dall’ incomodo”.
Alamanno Capecchi
Terribili le antiche credenze di medicina con l'utilizzo di uccelli...
(un cuore secco di martin pescatore che ti preserva dall'epilessia!!!!)
Ciao, Roberto
(allevo parrocchetti australiani)
Si veramente credenze terribili. Altro errore! Vedo che ho scritto Uccelliera alla pisana: UCCEGLIERA!!!
Alamanno Capecchi
comunque queste testimonianze di tempi antichi le trovo fantastiche!!!!
Va detto che nelle nostre campagne alcune tradizioni terapeutiche basate sull'utilizzo di animali e loro parti sono sopravvissute fino a pochi decenni fa.
Triste è semmai pensare che ancora oggi molte assurde credenze persistono, e continuano a determinare veri e propri massacri di specie che, a differenza di quanto avveniva nel '600, sono oggi sull'orlo dell'estinzione, vedi l'impatto devastante che la "medicina" tradizionale cinese ha su animali quali tigri, rinoceronti e tanti altri!
Straordinarie !
.........e pensare che credevo fossero solo gli sciamani amazzonici ad avere certe credenze, anche se non sarei certo capace di mangiare uno scricciolo, sicuramente hanno un effetto placebo su chi crede che tali parti possano influire su certe malattie.
Se non erro, gli antichi romani, mangiavano le lingue dei pappagalli per curare problemi legati alle difficoltà di pronuncia, balbuzie e favoriva la loquacità.