Il nuovo editoriale dal titolo ""PASSIONE ARRICCIATI "" - a disposizione gratuita dei nostri soci e simpatizzanti, nell'apposita sezione Editoriali dell’A.O.E.
+ Rispondi
Visualizzazione dei risultati da 1 a 4 su 4

Discussione: Osservazioni sull’errato impiego di termini tassonomici in patologia aviaria.

  1. #1
    Royal member del Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di Alamanno Capecchi

    L'avatar di Alamanno Capecchi
    Registrato dal
    21-10-07
    residenza
    Pontedera PI
    Messaggi
    576

    Osservazioni sull’errato impiego di termini tassonomici in patologia aviaria.

    Osservazioni sull’errato impiego di termini tassonomici in patologia aviaria.

    Alamanno Capecchi.

    Le classificazioni basate sulle caratteristiche, oggetto di ricerche in qualsiasi campo, minerale, vegetale e, animale, sono indispensabili per uno studio serio e approfondito. Ricordiamo a questo proposito, senza risalire troppo nel tempo, per gli animali, la decima edizione del “Sistema Naturae “ di Linneo. In biologia la ricerca ha portato frequentemente a nuove scoperte che hanno causato veri terremoti in classificazioni ritenute valide fino al giorno prima, rendendole inutilizzabili. Gli aggiornamenti spesso, però, non sono stati altrettanto rapidi. Così, ad esempio, in alcuni testi, è rimasta in auge, ancora per molto tempo, la classificazione dei Passeriformi o meglio dei “Passeracei” basata sulla forma del becco dove nei “Fissirostri” venivono inclusi i rondoni e le rondini. Il malvezzo ha investito anche il “mondo” dei microorganismi

    Sono relativamente recenti testi di patologia aviare che, affrontando le malattie causate da protozoi, parlano di Lankesterella-Lankesterellosi o usano questi termini come sinonimi di Atoxoplasma- Atoxoplasmosi.

    Che i Protozoi del genere Lankesterella non rientrino tra gli agenti eziologici delle malattie degli uccelli è ormai da tempo ampiamente dimostrato da numerosi lavori apparsi su importanti riviste del settore. Tra questi riporto il recente schema classificatorio tratto dalla rivista “Parassitology”, pubblicata dalla Facoltà di Veterinaria dell’Università del Kansas

    Genere Atoxoplasma ( Presente in uccelli )
    Genere Lankesterella ( Presente principalmente negli anfibi, scarso nei rettili )


    Un brano tratto da N. D. Levine e un sintetico riassunto sulle ricerche effettuate in passato, in questo settore della parassitologia aviare, possono essere d’aiuto per chiarire la causa del persistere nell’errore.

    Scrive Norman D. Levine del Department of Veterinari Pathology and Hygiene University of Illinois nella seconda edizione di “Protozoan parassites of domestic animals and of man” pag. 280

    “Genus LANKESTERELLA Labbe, 1899

    In This genus the oocysts contain thirty-two or more naked sporozoittes. The vectors are leeches or mites.
    The type species, and the only one known for a-long time, is L. minima, a parasite of the frog. However, Lainson (1959) showed that the genus Atoxopksma. Garnham, 1950 is a synonym of Lankesterella, enlarging the genus considerably. The parasites now known to be sporozoites of Lankesterella are found frequently in the lymphocytes and other blood cells of wild birds. They had been thought to be Haemogregarina or Toxoplasma, but Garnham (1950) showed that they were definitely not the latter and therefore called them Atoxoplasma.

    The names and accepted species of the genus are still in a highly confused

    state (Laird, 1959; Lainson, 1959).
    Lankesterella adiei (Aragao, 1933) Lainson, 1959, (sync, L. passeris Raffaele, 1938; L. garnhami Lainson, 1959) is a common parasite of the English sparrow throughout the world, Lainson (1959) described its life cycle, Schizogony takes place in the lymphoid*macrophage cells of the spleen, bone marrow, and liver, Gametogony and sporogony occur in the lymphoid-macrophage cells of the liver, lungs, and kidney. The vector'is presumably the common red mite Dermanyssus gallinae, but Lainson was unable to prove this because he had no uninfected receptor birds.
    Lankesterella may cause congestion and hemorrhage of the blood vessels and inflammatory foci in the liver and lungs of infected English sparrows (Lainson, 1958),
    Box (1967) said that Lankesterella infection is almost universal among English sparrows in the United States. So is Isospora lacazei infection. Working in Galveston, , Texas, she found in contrast with Lainson that Dermanyssus gallinae was absent although Ornithonyssus bursa was present. It may eventually turn out that L, lacazei and L. adiei are the same, as she apparently believes.
    Lankesterella serini Lainson, 1959 was dis*covered in canaries when Lainson wanted to inflect them with L. adiei from the English sparrow and found that they already had an infection of their own. It apparently resembles L. adiei. Nothing is known about its pathogenicity, Perhaps the "x-bodies" or "Einschlusse" which occur in the, macrophages of the lungs, liver, and spleen of canaries (Manwell et al., 1945) belong to this species. Perhaps, too, it is merely a stage of Isospora (sec Sox, 19 70).”


    Per avere un quadro chiaro sull’argomento, dato che è già difficile fare bene il proprio mestiere, figuriamoci il mestiere degli altri, ( io non sono laureato in veterinaria) mi rivolsi a un veterinario, docente universitario, con il quale avevo collaborato in un programma di ricerca, per un paio di anni. Con il suo indispensabile aiuto, scrissi un articolo per chiarire da dove si era originato l’equivoco della sinonimia. Da questo lungo e dettagliato articolo, pubblicato a suo tempo all’estero, riporto alcuni passi.

    Fino al 1967, anno in cui la Box pubblicò il suo lavoro sul comportamento biologico di Isospora serini, si riteneva che le isospore, al pari delle eimerie, avessero un ciclo biologico le cui fasi si svolgevano tutte a livello intestinale (fatta eccezione per la coccidiosi renale delle oche e quella epatica del coniglio). Con il suo lavoro Box riuscì a dimostrare che I. serini, isolata da un gruppo di canarini fortemente infestati, non solo presentava le classiche fasi schizogoniche e gametogoniche negli enterociti, ma, a differenza di tutte le altre isospore, presentava fasi schizogoniche in sede epatica. Inoltre, merozoiti erano presenti anche all'interno di vacùoli parassitofori nel citoplasma di monociti del sangue periferico. Anni prima Lainson studiando i protozoi ematici del passero domestico, aveva notato che vi erano dei protozoi a livello dei monociti circolanti, responsabili di una grave malattia che portava rapidamente gli uccelli alla cachessia e a morte e che classificò come appartenenti al genere Lankesterella. Le ricerche di Lainson non riuscirono a chiarire il meccanismo con il quale il protozoo si trasmetteva da un passero all' altro e ipotizzò che il Dermanissus gallinae o pidocchio rosso, succhiando il sangue di passeri infetti potesse fungere da vettore dell'infezione (con meccanismo del tutto simile a quello utilizzato dal plasmodio della malaria, dai tripanosomi e dalle leishmanie). Successivamente altri ricercatori evidenziarono protozoi nei monociti circolanti del sangue di uccelli selvatici o allevati e, dato che in questi animali si notarono lesioni epatiche o ad altri organi, simili a quelle presenti in animali affetti da toxoplasmosi, cominciarono ad inquadrare questi protozoi in un nuovo genere denominato Atoxoplasma. Il nuovo genere venne differenziato subito dal genere Toxoplasma (che peraltro si ritrova abitualmente nei volatili, che rappresentano gli ospiti intermedi o d'attesa del protozoo) ma fu presa come punto di riferimento anche la classificazione di Lainson e si verificò così una notevole confusione tassonomica tra il genere Atoxoplasma e il genere Lankesterella considerati da molti in sinonimia (Lankesterella = Atoxoplasma) senza pensare che, a parte il diverso spettro d’ospite, le Lankesterelle parassitano i globuli rossi e non i monociti come accade per il genere Atoxoplasma.
    Torniamo ora al 1967 quando Box, pur non immaginando la sua scoperta, riuscì a colmare quella lacuna che ancora era rimasta aperta circa la conoscenza di come avvenisse la trasmissione da uccello ad uccello di questi protozoi. Box con il suo esperimento, pur infettando passeri e canarini con Dermanissus presumibilmente infetti, non ottenne mai la trasmissione della Lankesterella, (o meglio dell' Atoxoplasma, dato che oggi sappiamo esistere una notevole diversità biologica tra i due generi) mentre notò che tutti gli uccelli ematologicamente infetti mostravano in associazione una notevole emissione di oocisti di Isospora sp. La parassitologa intuì che doveva sussistere una forte correlazione tra isosporiasi intestinale e atoxoplasmosi e che i protozoi ematici altro non dovevano essere che forme "erratiche"' dell'isospora intestinale. Box infatti ipotizzò che vi fossero alcuni merozoiti che, penetrando nei macrofagi della lamina propria dell'intestino, venissero trasportati a livello vascolare e qui, una volta in circolo, arrivassero al fegato (prima sede di replicazione extra intestinale) ed in altri organi. Purtroppo gli studi della parassitologa si interruppero a questo punto e Levine, qualche anno più tardi, rivisitando il genere Atoxoplasma vi inserì tutte quelle Isospore, come l. serini studiata da Box, che avendo un ciclo, con alcune fasi extraintestinali, causavano una parassitemia pur trasmettendosi da un uccello all'altro come una banale coccidiosi, tramite l'ingestione da parte dell'ospite di oocisti sporulate.
    Se tra i ricercatori di questa particolare branca della sistematica non vi è identità di vedute sui generi Isospora e Atoxoplasma e forse molte ipotesi avrebbero bisogno ancora di ulteriori studi e verifiche, tanto è vero che in alcune check-list attuali non è riportato il Genere Atoxoplasma , una cosa sembra essere certa: le ricerche della Box, sconfessando totalmente il lavoro e le pubblicazioni di Lainson ( 1959 ), dimostrarono, che i generi Lankesterella e Atoxoplasma sono diversi e non sinonimi. Nell’ultima edizione ( 1989 ) di - Protozoan Parassites of Domestic Animals and of man - di N. D. Levine. Department of Veterinari Pathology and Hygiene University of Illinois Urbana, Illinois, si legge, che i due generi sono distinti e che Lankesterella è un genere che interessa esclusivamente gli anfibi e i rettili.

    ---------------------------------------------------------
    Alamanno Capecchi


  2. #2
    Silver master European Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di Pantaleo Rodà

    L'avatar di Pantaleo Rodà
    Registrato dal
    31-08-09
    residenza
    Pieve Vergonte (VB)
    Messaggi
    6,873

    Grazie per questo articolo...se fanno confusione anche coloro che dovrebbero avere in mente almeno un minimo di sistematica, figuriamoci chi è ignorante in materia...lo scambio di informazioni tra scienze diverse è indispensabile, non è concepibile che vengano considerate come entità separate l'una dall'altra...
    Leo



    Uccello in gabbia, o canta per amore, o canta per rabbia...

  3. #3
    Expert Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di Attilio Casagrande

    L'avatar di Attilio Casagrande
    Registrato dal
    28-11-07
    residenza
    Maron di brugnera PN
    Messaggi
    3,378

    Splendido articolo , complimenti !

  4. #4
    Cadetto del Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di flash

    L'avatar di flash
    Registrato dal
    29-12-09
    residenza
    angri,campania
    Messaggi
    96

    interessantissimo.
    unisciti al gruppo giovani "GRUPPO ALLEVATORI CALOPSITTE" ecco il link=http://lnx.ornieuropa.com/forum/group.php?groupid=21MG][/URL]

+ Rispondi

Permessi di invio

  • Non puoi inserire discussioni
  • Non puoi inserire repliche
  • Non puoi inserire allegati
  • Non puoi modificare i tuoi messaggi