Originariamente inviata da
Roberto Giani
Credo che purtroppo non si riuscirà mai ad arrivare ad un punto fermo, riguardo l'igiene in allevamento.
Si passa da categorie di allevatori che benevolmente definisco "sporcaccioni" e tra i quali io mi inserisco, a quelli igienisti maniacali, che entrano in allevamento con camice, mascherina e copriscarpe.
In mezzo ci stanno un'infinità di comportamenti che gradualmente vanno da un estremo all'altro.
I parametri da tenere in considerazione sono tanti ed è per questo che non credo si potrà mai arrivare a delle conclusioni comuni.
Prendiamo la selezione: è ovvio che se si vuole allevare un gibber all'aperto, al primo colpo di vento freddo muore.
Altri soggetti meno selezionati, i cosiddetti canarini meticci, li ho visti da un amico allevati in voliera esterna che razzolavano tranquillamente in inverno per terra tra la neve...
Quindi, le "correnti d'aria" sono pericolose o no?
Problema muffe. I miei pappagalli stanno in voliera esterna tutto l'anno, i fondi li pulisco 2, massimo 3 volte l'anno. Immaginate quanti detriti vegetali ci sono per terra (bucce di semi, foglie degli alberi, rametti e cortecce triturate ecc.) e quante muffe si svilupperanno quando il tutto è umido per la pioggia!
Figuratevi se mi faccio tutte le paranoie sull'utilizzo di amuchina nella preparazione dei germinati. Li faccio germinare, li sciacquo e li fornisco.
Si dice di cambiare il cibo entro poche ore: ma quando vedo i miei pappagalli che mangiano un pezzetto di mela rinsecchito caduto per terra giorni prima, o sbecchettano una buccia di arancia di un mese fa, sempre trovata per terra, che morìa mi dovrei aspettare?
Stessa cosa i semi bolliti: li tolgo (quelli avanzati, se avanzano) 24 ore dopo averli somministrati e li butto di fuori sul prato, dove vengono "spazzolati" da passeri, merli e fagiani selvatici, i quali non mi pare ne risentano negativamente.
Per la cronaca, negli ultimi 5 anni ho avuto solo due decessi ed i cadaveri, prontamente spediti all'IZS di Frorlì per le analisi, non hanno evidenziato infezioni di batteri, funghi o virus come responsabili della morte.
I miei animali sono tutti in ottima salute, almeno a giudicare dal piumaggio brillante e dal fatto che si riporducono regolarmente.
Con questo non voglio convertire tutti al mio metodo, dico solo ci sono un'infintà di comportamenti ed ognuno ha una sua giustificazione in base ad una serie di parametri ambientali, intendendo ambientali in senso lato (tipo di specie allevata, allevata in gabbia o in voliera, si abita ad Aosta o a Pachino ecc. ecc.)
Per questo credo che in questo campo una verità assoluta sia difficile da definire.