Il nuovo editoriale dal titolo ""PASSIONE ARRICCIATI "" - a disposizione gratuita dei nostri soci e simpatizzanti, nell'apposita sezione Editoriali dell’A.O.E.
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Discussione: STAMPA LIBERA E STAMPA IMBAVAGLIATA - art. prof. de Baseggio

  1. #41
    Ufficio Stampa A.O.E.
    Guest

    lettera del 23/05/2008 di Sauro Canè al Presidente della COM

    Riceviamo e volentieri pubblichiamo questa lettera di Sauro Canè del 23/5/2008. Siamo sempre rispettosi del diritto alla replica, per cui ci rendiamo disponibili, per chi non lo possa, editare per suo conto eventuali considerazioni che ci pervengano. Resta sempre la responsabilità dello scritto sull'autore. Ovviamente non verranno pubblicati in questo Forum articoli o parti di essi che siano offensivi, diffamatori o quant'altro, da cui l'AOE si dissocia completamente.Grazie

    Canè Sauro
    ____________________________________
    Baricella, 23/05/2008

    Eg. Presidente,

    concedimi di rivolgermi a Te in questo modo perché essendo Tu Presidente della COM sei ancora il mio Presidente.
    Vedo che di recente, in servizi su “Alcedo” e “I.O.”, torna alla ribalta l'argomento AGI si, e AGI no.

    Cosa sta succedendo?.... Ma veramente si vuole rimettere in discussione l'operato che a sua volta il C.D. FOI e poi i Giudici COM, dopo tre tornate di “esami” positivi, adottarono riconoscendo l'AGI come nuova Razza? Dire che i francesi sbagliarono a non riconoscere le caratteristiche che la selezione italiana aveva fissato, non è affermazione troppo supponente? Ritenere che gli altri sbagliano quando riaffermano la paternità del loro lavoro e del loro ingegno non è un atteggiamento troppo presuntuoso? I Giudici francesi il 4 ottobre 1997 a Tarnos (non nel 1920. Se questa gente parlasse solo delle cose che conosce!), dopo ampia discussione riaffermarono le caratteristiche del loro Canarino precisando ancora meglio pregi e difetti e tra i difetti sono elencate le caratteristiche di cui è portatore l'AGI, segno più che evidente che le differenze esistono e sono sostanziali!

    Questi sono fatti storici incontrovertibili!

    L'estensore dell'articolo riportato sul n°4 di Aprile 2008 di “Italia Ornitologica”, intitolato “Quelli che l'AGI”, dice di avere buona memoria: beato lui!...(ammetto, certamente per un mio limite, che l'unica cosa che ho capito in quell'articolo è una difesa d'ufficio dell'operato della CTNCFPA e del “galantuomo” Umberto. Per il resto contiene un'accozzaglia di affermazioni in contraddizione l'un l'altra e di inesattezze tecniche).. Io non ho altrettanta buona memoria, ma ricordo chi, dall'interno e dall'esterno della FOI, ci aiutò, (dopo il rifiuto francese, peraltro previsto e comprensibile, di inserire nel loro Standard le caratteristiche sopraggiunte nella selezione italiana), a far riconoscere l'AGI come nuova Razza. Ricordo innanzi tutto gli allevatori cui va dato il merito di aver messo a disposizione i migliori soggetti della propria produzione, poi l'allora presidente Coffetti che pose in approvazione al CD della FOI il riconoscimento a livello nazionale. Quindi Salvatore Cirmi che a quel tempo, in qualità di Segretario Nazionale FOI, fece stampare un ottimo pieghevole divulgativo a colori, con foto e la mini-storia delle ragioni della nascita di una nuova Razza. E in quel contesto ebbe le sue belle “gatte da pelare” facendo mettere a disposizione del Club un ottimo spazio all'interno dei Campionati Mondiali di Udine, contestazione originata dal Membro della CTNCFPA Sig. Luigino Valentino, che si dovette fronteggiare d'autorità. L'Ing. Carboni che fece la stessa cosa all'interno dei Campionati Europei di Bologna. L'indimenticato Moll Camps e il bravo fotografo Paul Puetz che divulgarono la nuova Razza sulla Riviste spagnole e tedesche. Alex Princen, il Giudice belga che ci indicò per primo che il Canarino italiano si differenziava dallo Standard francese per una somma di caratteristiche causa le quali non era più giudicabile con lo Standard del “Parigino”. Il Giudice francese Sig. Groux, allora responsabile Giudici COM, che, in Italia per il Campionato Mondiale di Pescara, venne a visitare il mio ed altri allevamenti di AGI complimentandosi vivamente. Poi i giudici italiani Sigg. Viola, Olivieri, Sansone che, sempre e in vari modi, si adoperarono per il riconoscimento e la valorizzazione dell'AGI. Infine, e chiedo scusa per eventuali dimenticanze dovute a quella memoria di cui sopra, il Prof. de Baseggio che in qualità di studioso visionò lo Standard che avevamo preparato, mettendoci al riparo dall'incorrere in svarioni scientifici, e in più, disegnò il modello di perfezione che teneva esattamente conto di quanto recitava lo Standard.

    Vedi Salvatore, non posso citare tra gli estimatori della Razza AGI il “galantuomo” Umberto, il quale sempre si mise di traverso in mille modi ed in mille occasioni, usando il carisma che gli dava il ruolo di Presidente della CTNCFPA e il facile accesso alla Redazione di “Italia Ornitologica” in quanto Capo Redattore, affinché il riconoscimento non avvenisse. Noi del Club, alla Rassegna Razze Arricciate di Padova, di cui fa menzione il Sig. Valendino nel suo articolo, offrimmo alla CTN: lo Standard, i disegni, i video perché la CTNCFPA li divulgasse come materiale proprio in cambio dell'appoggio per il riconoscimento. Su quella proposta ricevemmo dal Presidente della CTN un sorrisetto che stava tra il compatimento e la derisione. Non dimentico neanche quanto mi riferì il compianto Amico, l'Ing. Ermanno Gallione il quale mi raccontò che in una burrascosa riunione tra la CTNCFPA e i suoi Giudici, il Presidente e alcuni suoi accoliti minacciarono iniziative secessioniste nei confronti del CD della FOI e del suo Presidente per non aver tenuto nel massimo conto la loro contrarietà alla nuova Razza.

    Ripeto la domanda che ti ponevo all'inizio: cosa sta succedendo?

    Vogliamo offrire ai francesi, su di un piatto d'argento, l'AGI facendolo ridiventare “Parigino”? Del resto, come abbiamo già fatto con il “Milanbianco”?, regalando il frutto del lavoro dei bravi allevatori lombardi alla Francia, che poi è andato irrimediabilmente perso? E a che prò? Per punire gli indisciplinati e irriguardosi allevatori di AGI che hanno osato mettere in discussione gli infallibili convincimenti del baggio-pavarotti della canaricoltura italiana? Se così fosse i migliori detentori di AGI avrebbero anche i migliori “Parigini”, continuando ad essere punto di riferimento sul mercato!
    L'unica che uscirebbe malconcia, ancora una volta, sarebbe la credibilità dell'Italia come Nazione, l'ornitocoltura nazionale, e la FOI in particolare che, perdendo la titolarità del più ambito Canarino arricciato del Mondo, regalerebbe il frutto del lavoro e dell'ingegno dei propri allevatori a chi non ha saputo conservare intatte le caratteristiche del proprio Canarino: il pur stupendo Arricciato di Parigi.

    Della presente fanne l'uso che ritieni più opportuno, ma Ti chiedo, in qualità di Presidente della FOI e della COM, di vigilare affinché “vendette” che nulla hanno a che fare con un corretto confronto, anche duro, possano provocare o rinnovare ulteriori lacerazioni.

    Non escludendo a priori un mio ritorno in FOI, se le condizioni del settore tecnico muteranno nel segno della serena collaborazione e fiducioso che la Tua sensibilità colga lo spirito di questa mia, abbi un saluto sincero.

    Sauro Canè.

  2. #42
    Senior member del Forum
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    Gragnano
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    E' ormai noto che rimane solo un gruppetto sparuto di persone anti agi solo in Italia, in tutto il mondo dalle Americhe al Brasile e finanche in Corea, per non parlare dell'Europa tutta, giudici e appassionati, impazziscono per il nostro agi, per rendercene conto basta stare qualche oretta nella mostra di Reggio.
    Solo qui grazie a Giuseppe e a chi lo monta, si sentono delle idiozie che ricoprono di vergogna la nostra ornitologia, eppure siamo i piu' grandi allevatori di arricciati al mondo.
    Il guaio e' che a volte si parla senza conoscere il significato delle cose, tipo quando leggo, anche nell'ultimo attacco su uccelli, che l'agi e' l'evoluzione del parigino.
    A volte, c'e' gente che parla tanto per far rumore, per far si che la gente si accorga della sua presenza altrimenti passata inosservata, la verita' e lo dico per l'ultima volta e' che il parigino incrociato con le razze inglesi ha generato altre caratteristiche che non sono elencate nello standard del parigino e che non possono essere elencate, in quanto nel parigino sono da sempre ritenute difetti.
    Ma e' mai possibile che qualcuno e' cosi' duro da non capire cose cosi' elementari?
    Che lo standard del parigino e' vecchio e decrepito sono cavoli dei Francesi, che penna graffiante vada a togliere l'anima ai cugini Francesi, senza farci il pieno di eresie, la cosa poi piu' sconcertante e' che certe cose vengono anche pubblicate, gia' basta riempire pagine.
    Ma visto che sono magnanimo e' che voglio dare per buono anche il fatto che l'agi e' l'voluzione del parigino " affermazione da censura e da squalifica a vita"
    penna graffiante non sa che nel colore ad esempio, tante nuove razze, tanto per citarne una il colbalto e' nata da un evoluzione, si e' presentata una mutazione e' hanno fatto una nuova razza e potrei citarne decine, mica hanno rivisto lo standard di questo o quel canarino.
    Ma l'ignoranza " ornitologicamente parlando" non ha limiti, e quanto piu' si e' ignoranti piu' si insiste, specie su argomenti che si conoscono per il solo sentito dire, sicuramente altre persone " poche" la pensano uguale, ma si guardano bene ad esternarlo sapendo della figuraccia che potrebbero rimediare.
    Mi ero ripromesso di non tornare piu' sull'argomento, ma da ieri avevo un peso sullo stomaco e dovevo sfogarmi.
    Chiedo scusa ai lettori, per la durezza del mio scritto, e chiedo scusa anche a Giuseppe per il tono che ho usato, ma arrivati a questo punto era inevitabile.
    Spero comunque che Giuseppe abbia capito che non ho nulla di personale verso la sua persona, lo stesso non potrebbe dire lui nei confronti dell'agi.
    Saluti.
    Salvatore Cremone


  3. #43
    Super Moderatore
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    La bandiera di Consiglio Direttivo A.O.E.

    L'avatar di Consiglio Direttivo A.O.E.
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    Risposta alla richiesta di Salvatore Cremone

    Carissimo Sasa

    Il Consiglio Direttivo ha preso in serio esame la tua proposta. Sai bene che per noi è importante il parere dei Referenti Regionali. Però abbiamo ricevuto nei giorni scorsi questa mail del sig. Valendino che siamo stati autorizzati ad editarla.

    “ Non voglio assolutamente fare un’arena De Baseggio vs Valendino arbitro (di parte) AOE. Ne guadagnerebbe solo il forum. A me cosa verrebbe in tasca? Sono sempre bannato. Vi ringrazio di cuore per le repliche che avete pubblicato. Debbo manifestare un certo stupore per quello che scrive Cremone, al quale sfugge un dettaglio da niente quando mi accosta al buon Sauro. Canè, si è allontanato di sua iniziativa dalla FOI, sbattendo la porta. Dal forum AOE io sono stato cacciato perché la mia presenza dava fastidio a una certa scuola di pensiero. Non è la stessa cosa. O no? Ripeto: a tutte le contestazione ho risposto con un articolo “Operazione Sottosopra” che verrà pubblicato sul prossimo numero di Uccelli. Giuseppe Valendino”

    Non avendo avuto anche a seguito della tua richiesta alcuna revoca alla summenzionata mail ed avendo noi dato sempre spazio a tutti (facciamo presente che tutti i post dei sigg. prof. De Baseggio , Canè , Nastasi ,Valendino sono sempre pervenuti ed editati dall’Ufficio Stampa senza nessuna discriminazione), non possiamo che rispettare la volontà del sig. Valendino manifestata nella mail summenzionata, comprendendo benissimo che il problema ,non è la bannatura ,a cui avremmo dato sospensione in presenza sempre di atteggiamenti corretti e non offensivi, ma il non far guadagnare lustro al Forum AOE.

    Ribadiamo come sempre la più ampia disponibilità ad editare scritti e post di interesse ornitologico senza fare nessuna discriminazione di appartenenza a qualsiasi Federazione , di cui rispettiamo sempre la propria autonomia. Come ben sai siamo per il pluralismo e lo portiamo avanti con decisione. Chi ne guadagna è tutto il Movimento degli Allevatori.

    Accetta tutta la nostra stima.

    Il Consiglio Direttivo

  4. #44
    Cadetto del Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di Giuseppe Nastas


    Registrato dal
    17-02-09
    residenza
    Linguaglossa
    Messaggi
    116

    Salve. La pubblicazione della mia nota: "Analisi di una Circolare" nell'argomento "stampa libera e stampa imbavagliata" è stata per me una sorpresa infatti, quando mi è stato chiesto di poter pubblicare sul sito A.O.E. il mio scritto apparso su I.O. mi sembrava che fosse inserito in una nuova discussione. Gli argomenti, credo, trattati nel suddetto articolo hanno poco a che vedere con l'argomento: stampa libera e stampa imbavagliata perchè, ad onor del vero, io devo dire che i miei scritti inviati a Italia Ornitologica sono sempre stati pubblicati e confermo sempre. Quando sono stato tirato in ballo in qualche articolo su I.O. e io ho replicato le mie repliche sono sempre state pubblicate.
    Ho autorizzato la pubblicazione di Analisi di una Circolare perchè ritenevo giusto che anche chi non riceve I.O. possa essere messo al corrente di alcune cose come quelle riportate nella Circolare suddetta.
    Tale precisazione l'ho ritenuta opportuna perchè, ripeto, a me I.O. non ha mai censurato nulla e spesse volte sono stato spietato sia con i colleghi che con le C.T. che si sono succedute.
    Tanto si doveva
    Giuseppe Nastasi

  5. #45
    Junior Member
    Nazionalità:
    La bandiera di stefano dalisera


    Registrato dal
    11-07-07
    residenza
    Roma
    Messaggi
    37

    Sinceramente mi ero domandato l'attinenza dell'ottima lettera del Sig. Nastasi con l'argomento trattato in questa discussione.

    Mi permetto di consigliarne lo spostamento in una apposita discussione creata ad hoc.

    Saluti
    Stefano D'Alisera

  6. #46
    Ufficio Stampa A.O.E.
    Guest

    chiediamo formalmente scusa

    Chiediamo formalmente scusa al sig. Giuseppe Nastasi per lo spiacevole incidente. Garantiamo che esso è stato tale per problemi di manipolazione di PC e non altra ragione. Abbiamo provveduto a spostare l'articolo e quelli riguardanti lo stesso in altra sezione chiamata : analisi di una circolare. Grazie.

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