Il nuovo editoriale dal titolo ""PASSIONE ARRICCIATI "" - a disposizione gratuita dei nostri soci e simpatizzanti, nell'apposita sezione Editoriali dell’A.O.E.
+ Rispondi
Visualizzazione dei risultati da 1 a 6 su 6

Discussione: ARGOMENTI METODI DI APPROSSIMAZIONE PER LA SOLUZIONE DEL PROBLEMA DEGLI ibridi

  1. #1
    Silver master European Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di marco cotti

    L'avatar di marco cotti
    Registrato dal
    06-07-07
    residenza
    invorio (NO)
    Messaggi
    6,774

    ARGOMENTI METODI DI APPROSSIMAZIONE PER LA SOLUZIONE DEL PROBLEMA DEGLI ibridi

    ARGOMENTI E METODI ELEMENTARI DI APPROSSIMAZIONE PER LA SOLUZIONE DEL PROBLEMA DEGLI IBRIDI
    di Giuseppe P. Mignone

    PREMESSA
    Raccolgo e pubblico gli appunti sui primi elementi dell'ibridologia che m'è avvenuto in questi mesi di discutere in più riprese con amici e colleghi savonesi, perchè mi pare che i vari argomenti svolti possano considerarsi, sia pure nella loro linearità qui per ragioni di spazio espressamente voluta. come aspetti tipici di diretta derivazione e di primo impatto dalla realtà, dalla ornitofilia o dalla «pratica» come suol dirsi.

    Gli studi sui dati dell'ibridologia, come quello della Gray, spesso dimostrano all'analisi carenze di caratteristiche di distinguibilità tra i generi e stimolano, per ciò stesso, l' ibridologia verso traguardi sempre nuovi, anche se avallano la suddivisione dei generi nelle sottofamiglie; altri studi, come quello sulle strutture cromatiche delle penne più interessanti agli effetti ibridologici che appare contemporaneamente a questo e altro sullo stesso tema in corso di preparazione o, ancora, quelli genetici concorrono nell'ibridologia, ma - va precisato - non possono e non vogliono esaurirsi nel campo dell'astrazione teorica, anche se ne hanno ad un primo esame tutta l'apparenza. Essi mirano soprattutto a dare agli ornitofili una preparazione di logica scientifica di cui si possano avvalere con profitto nella loro attività ornitofila.

    Le stesse analisi, poi, della teoria ai vari livelli tassonomici compresi tra la specie e la famiglia devono essenzialmente trovare riscontro nella realtà, sicchè i casi, gli argomenti che l'ornitofilia studia continuamente debbono trovare conforto, spiegazione nella teoria generale ornitologica tanto che, oggigiorno, una vecchia disciplina quale la Zoologia Sistematica, che ha imposto i suoi problemi agli albori del 1700, si è evoluta come carri, po modernissimo di dottrina.

    A mio parere la frattura fra l'ornitologia e l'ornitofilia non esiste e si verifica soltanto se gli ornitofili sono illogici, e se gli ornitologi non controllano l'adattabilità dei loro discorsi ai fatti.

    Nel mentre è dovere degli ornitologi evitare di incorrere in questo secondo errore, dovere degli ornitofili è quello, oserei dire, di considerare attentamente i vari aspetti che porgono loro gli scritti di ornitologia, cioè gli studi non strettamente «pratici».
    Procedo pertanto ora a raccogliere il tema di queste note sotto forma di brevi annotazioni o, meglio, di argomenti.



    ARGOMENTO PRIMO
    Impostazione e ottimizzazione delle condizioni di accoppiamento

    La prima misura di impostazione da adottare - le nostre note sono essenzialmente circoscritte, per ragioni di spazio alla ibridolagia classica con ibridi intra e intergenerici del canarino domestico - è suggerita dall'isolamento, nel corso dell'inverno, dei maschi` di canarino dalle femmine della stessa specie, in modo da realizzare una barriera di isolamento tra cospecifici e sovrapposizione e convivenza tra interspecifici. Inoltre, questa misura si propone la pre-ottimizzazione futura delle condizioni di accoppiamento secondo i due seguenti obiettivi:
    1) Evitare nel modo più assoluto condizioni di accoppiamento, spesso anticipate, tra maschio e femmina di canarino;

    2 ) Creare condizioni iniziali di convivenza tra le femmine di canarino e i maschi degli indigeni ed esotici loro destinati e viceversa.

    L'isolamento, poi, dei maschi di canarino comporta non soltanto il loro allontanamento dalle femmine , ma altresì la necessità che queste ultime non possano, al limite, nemmeno udirne il canto.
    Questa ultima condizione non è facile - badiamo bene - da attuare, poichè gli uccelli sono dotati di un apparato fonatore diverso dal nostro (e più semplice) cui fa riscontro un udito molto più acuto, in quanto la coclea è dieci volte più sensibile alle differenze di ampiezza ed alla gamma di frequenze.
    La gamma di frequenze, che può arrivare sino a 29.000 cicli, come nel caso del fringuello (Fringilla coelebs), l'altezza dei suoni (3-4 ottave al di sopra della portata della voce umana), la velocità di esecuzione per cui in meno di 1 secondo un uccello riesce a comunicare segnali completi e compiuti, sono tutti elementi legati alla peculiare vita avicola da tenere sotto controllo.
    La terza condizione essenziale concerne l'affiatamento dei soggetti e il loro planning alimentare.
    Infatti, 1'ornitofilio appena attuate le due misure sopra riportate deve trasformarsi in attento osservatore dei fenomeni insorgenti dalla convivenza tra i suoi soggetti, selezionando in base ad essi la ( o ) le coppia/e che hanno dato segni evidenti di attrazione reciproca, possibilmente robusti e in piena forma. L'istinto riproduttivo, come sappiamo, si manifesta con atteggiamenti talvolta tipici che i due soggetti mostrano, ad es.: con la mimica della beccata, non per altro perfezionata dall'imbeccamento.
    Una quarta condizione, anche questa di natura spessissimo casuale quanto la terza e quindi fuori dal controllo dell'ornitofilo, è data dall'osservazione di fattori di non aggressività (ma, attenzione, nemmeno d'indifferenza! ) tra i soggetti: intendo, con più precisione, il senso instaurativo di una gerarchia di dominazione incentrata soprattutto sulla femmina nei riguardi del maschio .
    Dopo queste premesse operative elementari di base, si potrà procedere ad isolare i soggetti possibilmente in una vasta gabbia, magari provvedendo ancora a tenerli separati con divisorio per passare al controllo di altri fattori.

    ARGOMENTO SECONDO
    Fattori di controllo

    Esiste, come si sa, una fondamentale classificazione dei fattori che sono alla base del problema degli ibridi, la quale merita di essere messa in luce. Questa classificazione prevede due grandi ordini di fattori che possono essere:

    I ) entro il controllo dell'ornitofilo;

    2 ) fuori dal controllo dell'ornitofilo.

    I problemi dell'ibridologia, in moltissimi casi, sono condizionati da fattori genetici; in altre parole, voglio dire da fattori interni alla sfera di intervento dell'ornitofilo ed esterni a detta sfera: rientra, ad esempio, tra le possibilità dell' ibridologo il condizionamento e la scelta delle strutture cromatiche pigmentanti dei due soggetti, ma non vi rientra il cambiare i casi di amixia ad esempio, o i caratteri psicosomatici d'accoppiamento, talora marcatamente singolari, benchè l'ornitofilo possa influire su certi parametri, che vedremo brevemente più avanti, con una serie di interventi più o meno incisivi e modificativi I fattori che cadono sotto il controllo dell'ornitofilo comprendono l'impostazione degli accoppiamenti, così come vista all'argomento primo, il planning alimentare dei due soggetti da ibridare, le scelte morfologiche dei soggetti stessi, l'ambiente.
    Il problema investe anche l'ornitologia nel particolare quadro della sistematica e la biologia nel quadro dell'affinità genetica dei soggetti.
    Nullameno, il probema degli ibridi più che ornitologico diviene spesso biologico.
    Mi soffermerò, pertanto, schematicamente e a grandi linee sulla prima categoria dei citati fattori che cadono sotto il controllo dell'ornitofilo.
    L'ibridologo non deve mai lasciarsi influenzare dalla fretta, che è uno dei fattori negativi di maggior peso.
    Deve poi tenere sotto costante controllo le condizioni non soltanto di prestanza fisica dei soggetti, ma anche quelle della temperatura e della durata dellaa luce.
    I soggetti allo stato libero, come ben sappiamo, non danno inizio alla nidificazione fino a quando questi due fattori non si sono ben stabilizzati nelle condizioni migliori: di massima, e come ben sappiamo, da aprile o maggio in poi. Certamente con l'uso di femmine di canarino avremo sfasamenti anche notevoli, che possiamo valutare anche in una prima deposizione infeconda, perchè esse sono pronte a nidificare molto prima dei loro partners, con conseguenze ben intuibili.

    Quando si parla di ibridologia in generale si deve por mente che deve prevalere, in fatto di nidificazione, il periodo del soggetto indigeno (salvo eccezioni, che vedremo) e quindi l'ornitofilo deve far slittare l'accoppiamento verso stadi di preparazione contemporanea dei soggetti.
    Oltre che per gli indigeni, il discorso or fatto vale anche per gli esotici in cui non vi è diretta connessione di contemporaneità tra le due fasi preparatorie dei parenti. In generale, per gli esotici si registra spesso un anticipo rispetto alla femmina di canarino eventualmente impiegata.
    In definitiva, con i generi Acanthis o Carduelis et simili non è opportuno fino ad aprile e maggio tentare gli accoppiamenti, mentre ad es.: con il canarino del Mozambico si può slittare di qualche mese prima.



    Qualche ornitofilo modifica artificialmente le condizioni di temperatura e di luce riuscendo così ad influire sulla fase preparatoria degli accoppiamenti: la temperatura e soprattutto la durata della luce, oltre che la sua intensità, hanno diretta e notevole influenza gonadotropica e ciò indipendentemente dalla stagione. Ad ogni modo, questi fattori così importanti se si influenzano artificialmente vanno regolati con molta gradualità e molto lentamente.

    Scarsa efficacia hanno i prodotti biochimici diretti ad accelerare le condizioni di maturità e riproduttive ( gonadotropi ) .


    ARGOMENTO TERZO
    Il maschio di canarino

    Ibridi intergenerici interessanti sono associati, come sappiamo, a Serinus e Carduelis (es.: cardellini), Carpodacus (es.: ciuffolotto messicano), Acanthis (es.: fanello), Phyrrula (es.: ciuffolotto) con risultati in genere di F1 sterili o limitatamente fertili.
    Un aspetto tipico della opportunità di impiego del maschio di canarino è in Phyrrula per una forma di amixia connessa alla intensità ed alla durata della fase di corteggiamento del maschio di ciuffolotto, che ha l'effetto di spaventare la femmina di canarino, oltre che avere eccessiva durata e comunque tale da superare la stessa disponibilità di accoppiamento della canarina.
    Tutto ciò comporta una sola direzione possibile degli accoppiamenti data dal maschio` di canarino con femmina di ciuffolotto.
    E altresì ampiamente riconosciuto che casi di ibridi chiari sono più frequenti nella direzione maschio di canarino con femmina di indigeno o esotico che non nella direzione opposta.

    Una funzione cardine del maschio di canarino è poi svolta comunque dalla sua reintroduzione nel camerino di allevamento, situandolo per altro fuori dal controllo visivo della 9 cospecifica destinata alla ibridazione e quando il maschio di genere diverso (indigeno e esotico) è pronto per chiari segni all'accoppiamento.

    Il canto del canarino predispone maggiormente la femmina alla funzione riproduttiva, specialmente quando questa emette il tipico verso di richiamo in modo nervoso e con frequenza.

    E questa una fase importante che, ripeto, deve attuarsi se e soltanto il a` indigeno o esotico destinato alla canarina è pronto, non prima nel modo più assoluto.

    ARGOMENTO QUARTO
    Affinità biologica e genetica

    Mezzo secolo fa le osservazioni genetiche di Morgan rivelarono le mappe della distribuzione dei geni quale mezzo di conservazione e di evoluzione della specie. La scoperta di strutture di cromatidi sollevò vari problemi, ancora per lo più insoluti sia in genetica molecolare sia in ibridologia.
    Uno dei più importanti riguardava la struttura duale del mezzo ereditario negli ibridi, di natura biochimica e genetica assieme.
    Un cromatide che costituisce appunto la base della vita può considerarsi, grosso modo, il modello compatto di un solido (molecola) aperiodico strutturato su catene polinucleotidiche con aperiodicità fissa e ben precisa, tale comunque da consentire il riconoscimento specifico del codice genetico, per cui due cromatidi di specie diverse ben difficilmente hanno uguali moduli di aperiodicità.
    Ciò sembra suggerire all'ibridologo e all'ornitofilo assieme l'uso del ricorso a soggetti anomali in senso interspecifico o, meglio, intergenerico, sia in recessività sia legati al sesso, e cioè di portatori di mutazioni ben determinate.
    Nelle specie avicole la traduzione della sequenza nuclotidica e dell'affinità bio-genetica procede o, meglio, dovrebbe procedere parallela alle tappe della sistematica, per cui è rilevabile una consistente barriera genetica (sec. Gray-Mainardi ) e basi affini biologiche nei Ploceidi, e perciò questa famiglia può riuscire interessante per ibridi a livello del genere o intragenerici (eccezioni Coliuspasser e Pytilia ). In minor misura sussiste invece pari barriera genetica per la famiglia dei Fringillidi che, pertanto, sembra più interessante in accoppiamenti ibridi intergenerici, mentre questo tipo di accoppiamenti ibridi nei Ploceidi sconsigliano avvicinamenti dell'e sottofamiglie Estreldinae, Ploceinae e Viduinae rispetto alle altre.
    Sempre a livello intergenerico dei Fringillídi spiccano i Carduelini e, in secondo piano, Fringillinae e, infine, in rapporto ai primi soltanto, anche gli Emberizini e i Richmondenini, mentre è rilevabile una barriera tra Fringillinae e Emberizinae.
    Restringendo ora il discorso, per ragioni di spazio, diremo che parecchi risultati si sono registrati e si registrano continuamente con canarino, usando prevalentemente la femmina, e Cardellino (Carduelis carduelis), Lucherino (Carduelis spinus), Fanello (Acanthis cannabina), Organetto (Acanthis flammea), Verdone (Carduelis chloris), Verzellino (Serinus serinus), Cantore d'Africa (Serinus leucopygius), Canarino del Mozambico (Serinus mozambicus), Cardinalino del Venezuela (Carduelis cucullatus), Lucherino testa nera (Carduelis atriceps), Ciuffolotto messicano (Carpodacus mexicanus).




    ARGOMENTO QUINTO
    Strutture cromatiche e morfologiche

    Se geneticamente un cromatide, come si è detto, può considerarsi un compatto solido aperiodico (molecola) con modulo fisso ben preciso, vale sempre e comunque la pena di tentare il ricorso in ibridologia a soggetti indigeni ed esotici anomali (quindi con cromatidi mutati), sia recessivi che legati al sesso.
    Comunque, le correlazioni generali a livello del piumaggio e quindi delle strutture cromatiche dovrebbero in generale osservare la seguente regola: le interazioni tra basi strutturali cromatiche per costituire nell'ibrido una importante forza stabilizzatrice esigono accoppiamenti del tipo di rosso x rosso e giallo x giallo.
    Questo agli effetti discriminatori a livello lipocromico. Si presenta, quindi, per gli ibridi di fanello, organetto, cardinalino e ciuffolotto messicano, la apportunità di impiego dei Rosso-arancio, con preferenza dei Rosso-arancio melaninici (Bronzo, Bruno rosso-arancio, Agata rosso-arancio, Isabella rosso-arancio) affinchè lipocromi e melanine possono interagire liberamente e reciprocamente senza sovrapposizioni e ridurre al minimo le probabilità di prole pezzata, cori marcature ben difficilmente simmetriche.
    Mentre per Cardellino, Lucherino, Verdone, Cantore d'Africa e Lucherino testa nera l'opportunità d'impiego sembra convergere su di Canarino (categoria intensive) delle varietà Verde, Bruno, Agata e Isabella.
    L'espansione totale del colore, tipica della categoria intensivi, interagiscono con il Giallo di natura lipocromica del soggetto indigeno od esotico, riducendone la manifestazione nel piumaggio dell'ibrido. In questo processo è particolarmente attivo il Verde intensivo perchè le eumelanine nere marcano il disegno, più ancora dei pari pigmenti in possesso dell'Agata e Isabella intensivi ove, come sappiamo, è presente il l.o fattore riduttivo. Non sono da sottovalutare le femmine di canarino delle varietà Blu, Bruno limone, Agata limone e Isabella limone.
    Associando queste strutture cromatiche al 2.o fattore di riduzione (Pastello) molti ornitofili hanno trovato una valida correlazione con prole ibrida chiara. Il fattore Satinè con femmina di cardellino dà ibridi con livrea tendente al bianco e mascherina Avorio pallido, ma qui il problema esige una sola direzione degli accoppiamenti con indigena e maschio di canarino (Pastello limone).
    Infine, le femmine Bianche di canarino possono dare ibridi Ardesia molto belli (ricordiamo l'ibrido Verdone x Canarina del Prof. Muserra - Mostra di Chiavari ANIEI, 1972). Passando alle caratteristiche morfologiche, citerò le ibridazieni Verdone x Border, Verdone x Norwich, Verdone x York, Canarino del Mozambico x Gloster e x Border, Cardellino x York con ibridi di posizione interessanti indubbiamente, ma sempre tenendo ben presenti le strutture cromatiche sopra viste.

    ARGOMENTO SESTO
    Bromatologia essenziale e additiva

    Su questo argomento riferisco brevissimamente rifacendomi in particolare alle metodologie generali seguite dai colleghi di lingua olandese, perchè personalmente non ho esperienze.
    Questi nostri colleghi per gli ibridi di fanello, cardinalino, organetto e ciuffolotto messicano adoperano infatti coloranti di sintesi a base di caroteni e di cantaxantine. Occorre peraltro una dosatura molto attenta e precisa, anche per non intaccare le condizioni di prestanza fisica del soggetto.
    Quindi coloranti ben sicuri negli effetti secondari. Per gli ibridi di cardellino, ottenuti da canarini Nero-Bruni essi seguono per altro una diversa metodologia.
    Non procedono infatti a somministrare pastoncini con additivi coloranti dal nido, ma aspettano che i novelli compiano la prima muta, a circa tre mesi di età, perchè ritengono che il giallo lipocromico in questi ibridi, specie il giallo delle alari, possa tramutarsi in arancio, il che significherebbe minor valore estetico dell'ibrido.
    Quando i novelli sono ben impiumati e colorati procedono alla alimentazione additiva colorante per rinforzare il rosso della mascherina.


    G.P. Mignone



    BIBLIOGRAFIA ESSENZIALE
    V.A.V. Carr, Mule and Hybrid Birds - London, 1959;
    A.K. Gill, New-Coloured Canaries - London,1958;
    A.P. Gray,,Bird Hybrids - Edimburgo, 1958, Mainardi - Spanò, Affinità sierologiche in Fringillidi, M.d.U. 3-1975;
    R. Mannering, Mules and Hybrids - London, 1956;
    K. Speicher, Finkenmischlinge Stuttgart, 1970.

  2. #2
    Royal master Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di Antonio Iaria

    L'avatar di Antonio Iaria
    Registrato dal
    27-09-07
    residenza
    Reggio Calabria
    Messaggi
    1,167

    Ho dato una fugace lettura ma è interessantissimo.Lo leggerò per bene dopo cena :D
    SV189

  3. #3
    Sostenitore del Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di noel

    L'avatar di noel
    Registrato dal
    12-12-07
    residenza
    Madrid
    Messaggi
    176

    Buenos dias Marco , habria posibilidad de que me mandes esta informacion traducida al español ? gracias un saludo.
    Cuanto mas conozco a los hombres , mas amo a los perros .

  4. #4
    Silver master European Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di marco cotti

    L'avatar di marco cotti
    Registrato dal
    06-07-07
    residenza
    invorio (NO)
    Messaggi
    6,774

    x Noel

    ciao Noel
    la traduzione è lunga, ma cercherò di fartela fare e mandartela alla tua email

    ciao e a presto

    hola Noel la traducción es largo, pero intentaré hacerle para hacerla y para enviarlela a su email hola y pronto
    Marco Cotti FEO 0004





    http://digilander.libero.it/cocoricoland/index.htm

    http://tarantamyblog.blogspot.com/

    Dove tuona un fatto, siatene certi, ha lampeggiato un'idea.
    Ippolito Nievo

  5. #5
    Royal master Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di Mauro Bagiolo

    L'avatar di Mauro Bagiolo
    Registrato dal
    11-11-08
    residenza
    Chiuro (So) Lombardia
    Messaggi
    1,418

    Grazie Marco per aver ripotato questo documento a firma di G.P.Mignone, se vogliamo un pezzo di vangelo per tanti ibridatori.
    Devo comunque dirti che letto così in maniera veloce risulta essere un documento difficile in particolare per chi di ibridologia non ne mastica parecchia. Anche invece chi è più addentrato nella materia deve riconoscere che non è tra i trattati più semplici o perlomeno scritto in maniera non semplice.
    Si tratta comunque di uno scritto ancora attuale per la gran parte; al contrario alcuni passaggi si possono ritenere senz'altro superati.
    Basta tornare indietro di una decina-quindicina d'anni e vedere quali erano gli ibridi più "spinti" realizzati. Certi soggetti realizzati in questi ultimi anni rappresentano un sogno se rapportato a quei tempi.
    Sono cambiate tante cose e in particolare la presenza di soggetti nati in cattività da generazioni (prima si ibridava con soggetti presicci) e l'avvento delle mutazioni di colore nei fringillidi (indigeni ed esotici).
    Un esempio:Cardinalino del venezuela x crociere impensabile quindici anni fa. I cardinalini era già un successo mantenerli in vita....figuriamoci ibridarli; chi allevava il crociere?? pochissimi eletti e i risultati erano sempre scarsi. I primi ibridi chiari erano tutte femmine (si usavano i canarini satinè). Un incardellata chiara era forse il punto d'arrivo per ogni ibridatore. Ora è cardinalino x ciuffolotta (cardellino x fringuello è arrivato quest'anno, lo vedremo ai mondiali). Non penso che ci vorrà tanto vedrai!!!!!

  6. #6
    Senior member del Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di nuk

    L'avatar di nuk
    Registrato dal
    18-12-07
    residenza
    Reggio Calabria
    Messaggi
    458

    Grazie per questo trattato bibblico, per quello che sono i miei limiti di comprensione resta molto ineressante........complimenti, graditissimo//[[]]$]]^

+ Rispondi

Discussioni simili

  1. Metodi e utilizzo del Polline
    Da Giacomo Marino nel forum Alimentazione
    Risposte: 21
    Ultimo messaggio: 15-02-10, 23: 02
  2. Compromesso Soluzione problema etico/morale
    Da BrotherSister nel forum Ondulati
    Risposte: 22
    Ultimo messaggio: 18-12-09, 19: 43
  3. Gioco degli Indovinelli (approfondimento sugli ibridi)
    Da Francesco Giacalone nel forum Ibridi
    Risposte: 11
    Ultimo messaggio: 13-05-08, 19: 31
  4. Ibridi!!!!
    Da antonio83fd nel forum Ibridi
    Risposte: 8
    Ultimo messaggio: 24-04-08, 17: 41
  5. inserire rimandi a argomenti Wikipedia
    Da marco cotti nel forum Notizie e domande
    Risposte: 1
    Ultimo messaggio: 31-10-07, 18: 23

Permessi di invio

  • Non puoi inserire discussioni
  • Non puoi inserire repliche
  • Non puoi inserire allegati
  • Non puoi modificare i tuoi messaggi