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Discussione: Parrocchetti testa di prugna e problemi in cova

  1. #1
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    Parrocchetti testa di prugna e problemi in cova

    È la seconda volta che i miei parrocchetti testa di prugna cominciano a covare (non avevo tolto il nido e quindi hanno cominciato una cova autunnale), il problema è che entrambe le volte i pulli muoiono nell'uovo circa a metà sviluppo.
    Forse sono stupido io che li ho disturbati troppo, infatti ho intenzione di trasferirli in una voliera da 4 metri ben riparata ed immersa nella vegetazione (anche per risolvere i problemi di muta di cui vi avevo già parlato).
    Però mi chiedevo se è una caratteristica della specie assstere ad un alto tasso di morte embrionale.
    Come mio solito, avevo fatto fare un'analisi delle feci ai genitori lo scorso ottobre, ma non era risultato nulla di anomalo.
    Marco


  2. #2
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    In primo luogo tengo a precisare che i parrocchetti testa di prugna si presentano alquanto suscettibili ai disturbi esterni e facilmente terrorizzabili, motivo per cui occorre premunirsi dei dovuti deterrenti atti ad evitare che un semplice spavento improvviso possa compromettere la buona riuscita della covata.

    È pertanto fondamentale che la loro voliera sia protetta e circondata da vegetazione al fine da garantire alla coppia una sensazione di riparo ed arricchimento ambientale. In commercio è possibile reperire siepi di edera artificiali o stuoie di canne palustri, a mio avviso molto valide per schermare gli alloggi in mancanza si verde naturale, purché vengano mantenute a debita distanza dal becco degli animali.

    In diversi casi, risulta possibile interpretare l'idoneità dell'ambientazione osservando il comportamento della coppia: in voliere opportunamente riparate i soggetti si presenteranno attivi e vitali, mentre in gabbioni troppo ristretti od esposti a sguardi indiscreti noteremo gli esemplari stazionare per gran parte della giornata sui posatoi più alti, palesando un atteggiamento apatico e nervoso.
    Inutile ricordare che tale malessere - nella peggiore delle ipotesi - può dimostrarsi degenerativo, influendo pertanto sulle prestazioni riproduttive.

    Per quanto concerne il dimensionamento dell'alloggio, ritengo sufficiente una lunghezza minima di due metri.
    Nonostante rimanga ottimale l'impiego di una volieretta di 3-4 metri, lo Psittacula cyanocephala non si rivela particolamente esigente in fatto di spazio, in virtù delle moderate dimensioni (superano raramente i 35 cm, di cui circa 4/7 sono rappresentati dalla lunga coda sottile) e della ridotta apertura alare (in rapporto ad altri congeneri).
    Evitadentemente non si tratta di un animale usueto a grandi spostamenti, peculiarità denotabile anche dal volo rapido e teso.

    Mi pare buona norma, inoltre, alla luce di quanto accaduto, procedere con ulteriori esami coprologici, poiché i Parrocchetti testa di prugna possono presentarsi moderatamente sensibili alle infezioni batteriche a livello intestinale.
    In tal senso, mi pare dunque utile, qual'ora se ne abbia la possibilità, impiegare voliere sospese ed eseguire di frequente l'igienizzazione dell'alloggio.

    Per quanto riguarda la regolazione dei ritmi riproduttivi, sento di poter affermare che questi deliziosi parrocchetti si dimostrano piuttosto autonomi: il nido può essere tranquillamente lasciato a disposizione durante tutto l'arco dell'anno, riservando agli animali la possibilità di intraprendere una cova nel periodo considerato più idoneo.
    La stagione primaverile risulta solitamente più apprezzata, tuttavia non è raro assistere ad una seconda covata tra i mesi di settembre e novembre: i cyanocephala dimostrano in simili situazioni eccezionali capacità genitoriali ed un'estrema versatilità, particolarità tipiche di pochi altri Psittacula.
    Saluti,
    Luca Marani.



    Il mio sito: allevamentomarani.jimdo.com

  3. #3
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    Segui i consigli di Luca, poi ti raccomando di assicurarti che la coppia non sia troppo giovane, perché i neo-riproduttori di Psittacula testa di prugna devono imparare ad incubare correttamente: durante le prime covate è possibile notare qualche turbe comportamentale, ma una volta superate le prime difficoltà si dimostreranno ottimi genitori.

  4. #4
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    Beh, quindi direi che dovrò apportare un bel po' di modifiche agli alloggi.
    Per adesso comincerò a proteggere le voliere dal freddo: spero che i pannelli di vetroresina, essendo traslucenti e verdognoli, forniranno un senso di riparo alla coppia... in primavera penserò ad una copertura con vegetazione naturale.
    Marco


  5. #5
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    Presta tuttavia attenzione a non chiudere emerticamente la voliera: resta preferibile favorire una discreta circolazione dell'aria piuttosto che catalizzare la prolificazione di muffe e batteri.

    Non credo che la protezione invernale possa mutare sensibilmente l'oscuramento visivo della voliera: i pannelli traslucide permettono un'abbondante infiltrazione di luce e la netta distinzione delle sagome esterne: nonostante possa essere considerata già un'iniziale miglioria, consiglio di riparare ulteriormente l'alloggio degli esemplari.

    Inutile precisare che il nido interno fornirà una sostanziale garanzia di sicurezza alla coppia; oltre a risultare più tutelato dall'attacco di eventuali predatori.
    Saluti,
    Luca Marani.



    Il mio sito: allevamentomarani.jimdo.com

  6. #6
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    Ah ok, seguo immediatamente i tuoi consigli!
    La coppia non è giovanissima, ma spero comunque sia solo una difficoltà momentanea.

    Oggi mi sono inoltre arrivati i risultati degli esami e non vi è alcuna patologia in corso; in ogni caso, visto che definisci i testa di prugna come vulnerabili alle enteriti batteriche, mi preoccuperò di rialzare la voliera almeno 10 cm da terra.
    Per il resto, ti ringrazio dei preziosi consigli.
    Marco


  7. #7
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    10 cm non è proprio il massimo, se hai la possibilità rialzala di almeno 25 cm

    Secondo la mia esperienza, per i testa di prugna è importante anche lo sviluppo verticale: ricordiamo sempre di aver a che fare con pappagalli in buona parte arboricoli... talvolta un metro d'altezza si rivela insufficiente per soddisfare le esigenze degli animali.

    Personalmente consiglio almeno 1,5 m, quindi, se la voliera è molto bassa, cogli l'occasione di rialzarla abbastanza: maggiore è la distanza dal suolo, maggiore la garanzia di sicurezza per i riproduttori.

  8. #8
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    Si sì, per quello non c'è problema: la voliera di cui vi accennavo è alta 2 metri, perciò non la sospenderò di molto: 25 cm credo si possa fare.
    La struttura è piuttosto pesante quindi dovrò assicurarmi che sia stabile.
    Marco


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