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Discussione: Gestione coppia agapornis roseicollis

  1. #1
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    Gestione coppia agapornis roseicollis

    In questo momento sono in un vicolo cieco e vi spiego subito il perché.
    Io ho una coppia riproduttiva, che ho fatto colpevolmente (non mi sono informato in tempo sui ritmi che può sostenere una coppia) riprodurre per tre volte di seguito da gennaio ad agosto; il problema, però, è che la coppia, terminata la terza nidiata, dalla metà di agosto ad oggi ha deposto uova per altre due volte: a metà settembre e a metà ottobre.
    Al che mi sono recato dal veterinario che mi ha sconsigliato categoricamente di farli riprodurre ancora, visto che hanno all'attivo tre covate + due deposizioni, ovviamente per la femmina, che è già stata esposta ad uno stress non indifferente.
    La mia soluzione attuale è stata dividere la gabbia in due tramite un divisorio.
    Ora, la mia domanda è la seguente: è normale che una coppia vada divisa? Voglio dire, stento a credere che ogni allevatore con una coppia sia costretto, ad un certo punto, a dividere fisicamente la coppia a causa dell'eccessiva riproduzione; tra le risposte mi è stato detto che un'alimentazione molto ricca e calorica potrebbe spingere il maschio a riprodursi così furiosamente; pertanto, vi chiedo: al netto del fatto che la mia coppia mangia estrusi e verdure soltanto, più spighe di panico ad intervalli regolari, c'è una nuova dieta per far in modo che la coppia stia più calma a livello sessuale?
    Se, invece, non è vera la storia dell'alimentazione e bisogna che io li divida, vi domando: da quando ho diviso i due, dalla mattina alla sera, c'è in casa un baccano infernale, con la femmina, principalmente, che cinguetta in maniera martellante e costante da giorni per tutto il giorno; questo può essere segno di un malessere? Vale a dire, è possibile che psicologicamente non sia indicato tenerli visivamente insieme ma separati fisicamente tramite rete divisoria?
    Mi scuso per la lunghezza del post, ma ho cercato consigli anche altrove, sia sul web che dal vivo, senza trovare ancora risposta per una situazione che, per via di questa furiosa voglia di accoppiarsi del maschio, non riesco a gestire.
    Spero tanto che mi possiate aiutare e ringrazio anticipatamente per le risposte!

  2. #2
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    Nessuno può darmi una mano?

  3. #3
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    Quando allevavo inseparabili, ai miei animaletti (taranta, roseicollis e fischer) facevo fare le tre covate consecutive senza mai aver avuto problemi. Si accoppiavano, nascevano i pulletti, li alimentavano e li portavano allo svezzamento.
    Ma dalla tua esposizione, noto che c'è un fattore che non hai ben valutato forse per inesperienza. I pappagalli vanno in estro con un'alimentazione ricca e proteica.
    Ecco che dopo la terza covata, innanzi tutto toglievo il nido e ritornavano rigorosamente ad alimentarli solo al loro mix di semi secchi (a volte lo allungavo con la sola scagliola) ed una volta a settimana, davo un pezzo di mela o una foglia di insalata verde. Niente pastoncino e niente uovo sodo. Nient'altro che il loro mix di semi secchi.
    Poteva succedere di trovare sulla griglia un uovo ma veniva subito buttato via. Se la deposizione continuava, toglievo la femmina per qualche settimana in quanto il cambio di gabbia la scondizionava.

    Non so dirti se è normale o non lo è ma posso dirti che i miei animaletti con una dieta povera e senza la presenza del nido, coabitavano pacificamente senza nessun problema e solo tramite un'alimentazione più ricca e più proteica, ritornavano ad essere riproduttivi nei primi giorni di novembre in modo che per il successivo aprile - o massimo maggio - avevano completato lo svezzamento della terza covata.
    I miei erano alimentati con il mix di semi secchi ma evidentemente gli estrusi che sono - ovviamente - più completi come pasto, evidentemente danno questi problemi.
    Dovresti vedere se della marca che utilizzi, esistono delle confezioni come "" mantenimento "" oppure ""riposo"" piuttosto che riproduzione.


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  4. #4
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    Innanzitutto, ti ringrazio per la risposta. Quindi, c'entra molto l'alimentazione con questa voglia riproduttiva... dunque mi consiglieresti di eliminare gli estrusi e passare ai semi secchi (magari anche soltanto per un periodo) per evitare questa foga riproduttiva?

  5. #5
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    Molti allevatori di pappagalli, per "calmare" i bollori dell'estro, sono soliti mischiare al loro mix di semi secchi una buona parte di scagliola appunto per impoverire la miscela.
    Non so se consigliarti per un verso o per l'altro, ma come ti ho scritto nel precedente messaggio, informati se della stessa marca che utilizzi, esistono delle confezioni come "" mantenimento "" oppure ""riposo"" piuttosto che riproduzione o estro e poi deciderai con calma su cosa adottare.


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  6. #6
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    La bandiera di lorenzo1


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    Quote Originariamente inviata da Paride Visualizza il messaggio
    Molti allevatori di pappagalli, per "calmare" i bollori dell'estro, sono soliti mischiare al loro mix di semi secchi una buona parte di scagliola appunto per impoverire la miscela.
    Non so se consigliarti per un verso o per l'altro, ma come ti ho scritto nel precedente messaggio, informati se della stessa marca che utilizzi, esistono delle confezioni come "" mantenimento "" oppure ""riposo"" piuttosto che riproduzione o estro e poi deciderai con calma su cosa adottare.
    A quanto pare, gli estrusi (Psittacus formula Mini) sono pensati proprio per il mantenimento...

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