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Discussione: uccello topo

  1. #1
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    uccello topo

    ciao scusate , qualcuno li alleva o ne ha allevati?
    AOB: SV529
    FOI : 84LW
    Ciao Michele
    [[-≠
    [SIGPIC][/SIGPIC]

  2. #2
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    Conosci il nome scientifico? Se intendi UROCOLIUS MACROURUS, ho trovato notizie sul sito di Enzo Patané. Lui ne saprà sicuramente qualcosa.
    Ecco il link:
    http://www.allevamentoagata.com/ITAL...cellotopo.html


    askerix@outlook.com
    RAE FEO 0027
    ex-RNA AOB SV300

    ex-RNA FOI 76FE

  3. #3
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    Enzoooooo notizie [[//]*[=^||]]][[//]*
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    FOI : 84LW
    Ciao Michele
    [[-≠
    [SIGPIC][/SIGPIC]

  4. #4
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    Si ho allevato gli uccelli topo. Ora li ho ceduti tutti ad un allevatore di Torino per mancanza di spazio.
    Ti riporto di seguito un mio articolo di qualche anno fa:
    UCCELLO TOPO A NUCA AZZURRA (UROCOLIUS MACROURA)
    DISTRIBUZIONE
    In una fascia tra 10°N e 20°N dalla costa occidentale tra Sudan, Etiopia e Somalia attraverso l'est Africa e i contorni dello Zaire Orientale.
    GENERALE
    L'uccello topo nuca azzurra f aparte di un afamigli adi uccelli presenti soltanto nel continente africano.
    Fanno parte di questa piccola famiglia 6 rappresentanti:

    * Colius striatus
    * Colius leucocephalus
    * Colius castanotus
    * Colius colius
    * Urocolius macrourus
    * Urocolius indicus

    Sono uccelli dei paesi semi desertiici e possiedono caratteristiche molto particolari.
    Dato la loro piccola taglia insieme al collo e alle gambe corte potrebbero essere presi facilmente per passeri dalla lunga coda e infatti nelle prime classificazioni inclusero gli uccelli topo nell'ordine dei Passeriforme.
    I loro movimenti striscianti attraverso la vegetazione, spesso ricordano quelli dei piccoli roditori e sono responsabili per il nome datogli.
    Questo caratteristica insieme alla loro isolita abitudine di appollaiarsi verticalmente attira immediatamente l'attenzione.
    Nel complesso sono uccelli grigiastri o marroni e snelli e code sottili e molto lunghe.
    So uccelli arborei e si affrettano attraverso le foglie come roditori in ricerca di bacche, frutta e gemme. Tutta la famiglia ha artigli forti e dita del piede esterne e invertibili e corte creste.

    ALIMENTAZIONE
    Si alimentano principalmente di frutta ma integrano questa dieta con foglie, fiori e gemme.
    E' interessante che le popolazioni africani sono diminuite in molte aree (notevolmente in Nigeria) mentre sono aumentate in Senegal. È probabile che l'introduzione di alberi da frutta dall'Asia ha contribuito a questo successo.
    CASO DI RIPRODUZIONE IN CATTIVITA’ DELL'UCCELLO TOPO A NUCA BLU
    Qualche anno fa, girovagando su Internet mi imbattei in alcune foto di uccelli africani che attirarono immediatamente la mi attenzione. Pur non presentando colori sgargianti risultavano affascinanti grazie alla lunghissima coda ed al ciuffo retrattile. Non avevo mai visto nulla de genere e fra me e me pensai che se mi fosse capitata la possibilità mi sarebbe piaciuto tentarne la riproduzione.
    Non esitai, pertanto, quando nel dicembre 2003 mi offrirono quattro soggetti di sesso indeterminato e qualche giorno dopo i quattro sconosciuti facevano bella mostra di se in una gabbia di 100 x 70 x 50.
    Nel frattempo mi ero informato sulle loro abitudini alimentari e riproduttive trovando, a dire il vero poche notizie, persino su Internet, eccezion fatta per un dito americano che mi diede qualche utile spunto per mantenere in buona salute questi uccelli.
    Fornii loro un mix di frutta e verdura a pezzettini al quale aggiunsi riso bollito e cus-cus, un pastoncino per uccelli frugivori a basso tenore di ferro, nettare per lori e acqua per il bagno.
    Come mia abitudine, li alloggiai insieme, senza nidi, per circa 6 mesi in modo da abituarli alla mia presenza, al cibo ed alle nuove condizioni ambientali.
    Nel contempo notai alcuni tratti fondamentali:
    Sono uccelli completamente frugivori e non accettano prede vive ( neanche nel periodo riproduttivo - come spiegherò in seguito)

    * Sono uccelli completamente arboricoli che scendono raramente al suolo, neanche quando ciò è necessario per nutrirsi o dissetarsi;
    * Bevono pochissimo e non amano fare il bagno - segno inequivocabile della loro provenienza da territori aridi;
    * Non amano volare ma preferiscono arrampicarsi sulle maglie della gabbia e sui rami, predisposti all'occorrenza, per spostarsi da un punto all'altro;
    * Sono molto sociali e mano stare tutti insieme a pulirsi reciprocamente e durante la notte si appendono in circolo con la coda in basso in modo da formare una sorta di finto ramo;
    * Quando devono nutrirsi di bacche o alimenti di una certa dimensione usano i piedi come uno strumento per portarsi il cibo alla bocca, alla stregua dei pappagalli.

    Il primo problema da superare fu la determinazione del sesso in quanto a prima vista non si notavano segni di dimorfismo sessuale.
    Risolsi con un metodo, diciamo così, antico, osservadone il ventre e decidendo il sesso come si usa fare per i canarini ( per la cronaca oggi preferisco sessarli con il metodo del DNA).
    Risultarono 3 maschi e una femmina.
    Scelsi il maschio che si dimostrava più sessualmente ricettivo e formai una coppia che isolai in una gabbia di 100 x 50 x 50.
    Fornii loro un nido per canarini che infrascai con delle fronde finte di abete recuperate dal natale appena trascorso e provai a fornire prede vive ( tarme della farina, camole del miele, pinkies, grilli, etc) senza, peraltro che fosse mostrato alcun interesse.
    Notando la predisposizione a sfregarsi dentro il contenitore del pastone, fornii un altro grosso contenitore di sabbia che fu accettato con entusiasmo e usato per lunghi bagni di sabbia.
    Come materiale fornii fili di iuta e poco cotone.
    In un lampo tutto il materiale svani' finendo in modo non proprio ordinato dentro il cestino di vimini.
    L'operazione si ripetè diverse volte nei giorni successivi finche il nido non debordò di fili di iuta in ordine sparso.
    Iniziavo a dubitare sul mio messaggio quando una sera osservai finalmente l'accoppiamento e due giorni dopo un uovo azzurrino con fitte punteggiature marroni fece capolino in mezzo al disordine del nido.
    Furono deposte due uova ( nelle covate successive il numero è variato da due a quattro) e la femmina si mise a covare dopo il primo uovo con un'assiduità davvero ammirevole, paragonabile a quella di una canarina.
    14 giorni dopo 2 piccoli pullus grigiastri facevano capolino nel nido.

    Nonostante che io fornissi prede vive a volontà i piccoli furono allevati esclusivamente con il mix di frutta e il pastoncino. A parte fornii kiwi tagliati a metà nel senso più lungo che furono letteralmente divorati per imbeccare i piccoli.

    I piccoli crebbero velocemente e uscirono dal nido dopo 21 giorni rendendosi indipendente dopo altre due settimane.

    Al messaggio con DNA risultarono due maschi.




    Non condivido la tua idea, ma darei la vita perché tu la possa esprimere!
    R.N.A. SV527

    R.A.E. FEO 0001

  5. #5
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    Complimenti Enzo, mi domando cosa non hai allevato... ///;;
    Saluti

    Luca RNA 33HZ

    [SIGPIC][/SIGPIC]

    allevo
    Agapornis roseicollis, Verdoni, Carpodachi messicani e Canarini del Mozambico

  6. #6
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    I pinguini....
    ]]((||||


    Parrocchetti e pappagalli di piccola media taglia

    ASSOCIAZIONE ORNITOLOGICA EUROPEA
    R.A.E.41

  7. #7
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    Veramente ha anche quelli.... (anche se non il tipo che intendevi tu)... [=^||]]]
    Silvia
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