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Discussione: Il Fanello - Frans Verspecht- AOB Belga

  1. #1
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    Il Fanello - Frans Verspecht- AOB Belga

    occupiamoci del Fanello, stralciando un esauriente articolo di Frans Verspecht, pubblicato nel n. 7190
    della citata rivista dell'AOB.

    Diffusione

    Il Fanello è diffuso in tutta l'Europa ad eccezione del grande Nord dove domina il Fanello nordico.
    I soggetti che osserviamo durante l'estate nelle nostre regioni, si riproducono al Nord, se da noi l'inverno è troppo rigido emigrano più a Sud.




    Predilige le distese aperte con piccoli boschi e disseminate di cespugli, macchie, parchi, giardini e paesaggi agricoli.
    Si riproduce in piccole colonie presto circondate da una chiacchierina corona di novelli che si staccano in gruppetti di 20-30 soggetti in cerca di piante selvatiche cariche di bacche ed insetti.



    Quelli che da noi arrivano nel tardo autunno, si riproducono più a nord.
    E poiché nidificano in colonia, in regioni desertiche, non hanno alcun timore dell'uomo e non sono aggressivi nei confronti degli altri uccelli.

    I sessi

    Il maschio ha il petto bruno rossastro che in autunno si maschera sotto il piumaggio.
    La femmina è priva del bruno-rosso del petto, ma ha un disegno bruno scuro sul petto e sui fianchi più largo e vivo che nel maschio.



    La riproduzione in natura

    Il nido, compatto e morbido è costruito di preferenza nei cespugli folti ed anche negli abeti ornamentali ad altezza del petto di un uomo, composto da germogli, fieno, radichette sottili e scorze d'albero con l'interno tappezzato di lanuggini vegetali e crini animali.

    Le 4-6 uova deposte dalla femmina assomigliano molto a quelle del Verdone pur essendo più piccole e più varie nel colore e nel disegno. La femmina le cova da sola, mentre il maschio si limita ad alimentarla ed a fare la guardia.



    La cova dura 13 giorni e 2 settimane dopo la schiusa i piccoli, abbandonano il nido.

    Il Fanello fa di regola due covate per stagione: la prima in maggio, la seconda in giugno.

    La seconda segue immediatamente la prima se la coppia non è stata disturbata dai nocivi o dall'uomo.




    Comportamento cattività

    Bisogna adotare alcune precauzioni : ingabbiare pochi soggetti per voliera (2-3) assieme a qualche vecchio ospite di cui possa seguire il comportamento.
    Va soggetto a disturbi intestinali,in natura si alimentano principalmente di bacche, sementi di piante selvatiche, insetti per cui i cibi più adatti: centocchio, indivia selvatica, persicaria, farfara, dente di leone o tarassaco, oltre ovviamente ad un buon miscuglio per indigeni di ditte specializzate.
    Una volta che i fanelli si sono adattati al vostro menu e al nuovo ambienye , tuttavia, perderanno piano piano la loronaturale timidezza e diventeranno dei tipici uccelli da voliera, resistendovi per diversi anni e dando soddisfazione all'allevatore con il canto gradevole dei maschi e una produzione abbondante di novelli delle femmine, madri amorevoli.



    Questi risultati saranno ancora migliori se la voliera sarà provvista di piante che gli sono particolarmente gradite, come siepi di faggio, biancospino, ligustro, abete e conifere in genere.

    Collocamento del nido

    Il Fanello ha un comportamento di timore nei riguardi dell'uomo e si lascia difficilmente avvicinare allo stato libero, per cui non ama nidificare in boschi ombrosi ma in ambiente aperto con rada vegetazione in modo da poter controllare un possibile pericolo. Avvicinato in questo ambiente, emette un richiamo d'allarme tipico a cui seguono manovre di dissuasione che cercano di portare lontano dal nido l'intruso.

    Da ciò la difficoltà di farlo riprodurre in una voliera affollata e in un nido a cassetta per cui l'amatore che ne desideri la nidificazione, a meno di non avere una voliera ampia e alberata quanto un bosco, deve alloggiarlo da solo in gabbia o voliera alberata o mascherata di buone misure senza disturbarlo durante la parata nuziale e le sue incombenze.



    Per la costruzione del nido impiega: fieno fine, muschio, radichette vegetali, rametti di betulla, peli animali, lana.

    Allevamento

    Il Fanello si accoppia presto in primavera e quando il maschio, con un fuscello nel bacco, inizierà la sua corte, il suo canto insistente metterà presto la femmina nella condizione di capitolare. Sempre cantando l'aiuterà a scegliere e a raccogliere il materiale necessario alla costruzione del nido ma sarà esclusivamente lei a darle forma e rivestirlo dei materiali più adatti.
    Pronto il nido essa vi deporrà, dopo qualche giorno, 4-6 uova di un bleu chiaro venate di bruno ed inizierà immediatamente a covarle. Di tempo in tempo il maschio le porterà del cibo senza mai allontanarsi dal nido.

    Una volta schiusi i piccoli inizia, per entrambi i genitori un periodo di lavoro intenso, dal mattino alla sera saranno alla ricerca di sementi vegetali mature ed immature somministrandole ai figlioli sotto la forma di una pappa macerata nel gozzo.

    I piccoli hanno una crescita rapida e l'amatore deve fare attenzione ad anellarli in tempo.



    A due settimane i piccoli sono già in condizione di abbandonare il nido. Anche in voliera il Fanello cercherà di distogliere la vostra attenzione dal nido quando vi avvicinate ad esso, per cui non c'è pericolo che li abbandonino fin quando non sono veramente autonomi.

    Gli alimenti

    Gli alimenti animali giocano un ruolo minimo nello sviluppo dei nidiacei. I genitori cercano si afidi, uova di formica e piccoli insetti, ma mai ad esempio, tarme della farina. Se l'amatore comunque non avesse il tempo di procurare questo cibo animale il danno sarà minimo, mentre gli alimenti vegetali sono indispensabili alla loro crescita rapida. Le sementi possono essere mature ed immature (allo stato ceroso) queste ultime preferite nei primi giorni di vita. Ecco un elenco delle piante di cui gradiscono i semi:
    - lattuga, persicaria, tarassaco, radicchio, cicoria, centocchio, piant gine, farfara, borsa pastore, narciso giallo.

    Il pastoncino all'uovo è per il Fanello un alimento non naturale per cui bisogna abituarlo ad esso.

    In ogni caso preferite somministrare alla coppia un pastoncino fatto in casa, ossia fresco, anziché quello del commercio.
    Il Fanello, dopo il Verdone, è il più facile indigeno da allevare in quanto eminentemente erbivoro. La difficoltà maggiore è quella di creargli l'ambiente che lo induca alla nidificazione.

    Frans Verspecht



  2. #2
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    bell'articolo e ottime foto,grazie.

  3. #3
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    Splendido uccello ed utilissimi consigli...spero che un giorno mi possano servire!
    Leo



    Uccello in gabbia, o canta per amore, o canta per rabbia...

  4. #4
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    Molto bello!Questa primavera ,a fine aprile,su una spiaggia di Taranto,ho potuto osservare la costruzione del nido da parte di una coppia.
    Il nido era posto praticamente a livello del terreno,tra i rami di un ginepro contorto dal vento,in pratica a ridosso le mare sulle dune sabbiose.L'ambientazione era spettacolare ma spero che la coppia sia riuscita a portare a termine la covata prima che la spiaggia cominciasse a popolarsi di gente!

    Massimo.

  5. #5
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    ottimo articolo, da me si sono riprodotti solo una volta, in una gabbia da cm 60, morta quella femmina non sono mai più riuscito a farli. Peccato è veramente un uccello dal canto piacevole, ma difficilissimo da trovare non lo alleva quasi nessuno.

  6. #6
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    Molto bellol'articolo.
    Diversi anni fa mi fu regalata una coppia e da essa,gia la primavera sucessiva, in due covate ho ottenuto 6 novelli,poi negli anni mi sono morti tutti e non ne ho posseduto piu,nessuno.
    Il canto del maschio e eccezionale,unico neo dei fanelli e' il rosso che in cattivita' non si riesce a farlo come i soggetti in natura,comunque lo consiglio anche ai neofiti e' un uccello facile per la mia esperienza,ma e difficile trovare degli allevatori che lo detengano.

  7. #7
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    Molto bellol'articolo.
    Diversi anni fa mi fu regalata una coppia e da essa,gia la primavera sucessiva, in due covate ho ottenuto 6 novelli,poi negli anni mi sono morti tutti e non ne ho posseduto piu,nessuno.
    Il canto del maschio e eccezionale,unico neo dei fanelli e' il rosso che in cattivita' non si riesce a farlo come i soggetti in natura,comunque lo consiglio anche ai neofiti e' un uccello facile per la mia esperienza,ma e difficile trovare degli allevatori che lo detengano.
    In voliere all'aperto e spaziose, ho avuto modo di vedere un rosso di tutto rispetto, quasi paragonabile ai soggetti in natura.
    Anch'io sono un sostenitore della teoria "dell'abrasione" durante il periodo estrale, quando per incrementare la quota proteica, sono sempre intenti a cercare nel terreno insetti e uova di formica..
    Non importa cosa facciamo....
    è come lo facciamo che realmente conta.
    _______________________________________________
    GIANLUCA ANNIBALLI F.E.O.r.a.e 0009 - A.O.E r.n.a SV 370

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