In primo luogo tengo a precisare che i parrocchetti testa di prugna si presentano alquanto suscettibili ai disturbi esterni e facilmente terrorizzabili, motivo per cui occorre premunirsi dei dovuti deterrenti atti ad evitare che un semplice spavento improvviso possa compromettere la buona riuscita della covata.
È pertanto fondamentale che la loro voliera sia protetta e circondata da vegetazione al fine da garantire alla coppia una sensazione di riparo ed arricchimento ambientale. In commercio è possibile reperire siepi di edera artificiali o stuoie di canne palustri, a mio avviso molto valide per schermare gli alloggi in mancanza si verde naturale, purché vengano mantenute a debita distanza dal becco degli animali.
In diversi casi, risulta possibile interpretare l'idoneità dell'ambientazione osservando il comportamento della coppia: in voliere opportunamente riparate i soggetti si presenteranno attivi e vitali, mentre in gabbioni troppo ristretti od esposti a sguardi indiscreti noteremo gli esemplari stazionare per gran parte della giornata sui posatoi più alti, palesando un atteggiamento apatico e nervoso.
Inutile ricordare che tale malessere - nella peggiore delle ipotesi - può dimostrarsi degenerativo, influendo pertanto sulle prestazioni riproduttive.
Per quanto concerne il dimensionamento dell'alloggio, ritengo sufficiente una lunghezza minima di due metri.
Nonostante rimanga ottimale l'impiego di una volieretta di 3-4 metri, lo Psittacula cyanocephala non si rivela particolamente esigente in fatto di spazio, in virtù delle moderate dimensioni (superano raramente i 35 cm, di cui circa 4/7 sono rappresentati dalla lunga coda sottile) e della ridotta apertura alare (in rapporto ad altri congeneri).
Evitadentemente non si tratta di un animale usueto a grandi spostamenti, peculiarità denotabile anche dal volo rapido e teso.
Mi pare buona norma, inoltre, alla luce di quanto accaduto, procedere con ulteriori esami coprologici, poiché i Parrocchetti testa di prugna possono presentarsi moderatamente sensibili alle infezioni batteriche a livello intestinale.
In tal senso, mi pare dunque utile, qual'ora se ne abbia la possibilità, impiegare voliere sospese ed eseguire di frequente l'igienizzazione dell'alloggio.
Per quanto riguarda la regolazione dei ritmi riproduttivi, sento di poter affermare che questi deliziosi parrocchetti si dimostrano piuttosto autonomi: il nido può essere tranquillamente lasciato a disposizione durante tutto l'arco dell'anno, riservando agli animali la possibilità di intraprendere una cova nel periodo considerato più idoneo.
La stagione primaverile risulta solitamente più apprezzata, tuttavia non è raro assistere ad una seconda covata tra i mesi di settembre e novembre: i cyanocephala dimostrano in simili situazioni eccezionali capacità genitoriali ed un'estrema versatilità, particolarità tipiche di pochi altri Psittacula.