Grazie dei complimenti per l'avifauna del mio giardino, ma non è merito mio.
Non faccio nulla di proposito per attirare queste specie, pur essendone particolarmente soddisfatto della loro presenza e godendone della loro vista.
Come ho più volte detto, quello che c'è da me è un habitat che si può inquadrare come "ambiente rurale" con dei suoi propri equlibri i quali, volenti o nolenti, fanno anch'essi parte di un più ampio "sistema naturale", dove anche lì vige un sistema di selezione (che da più parti non si vuole ammettere sia naturale) degli individui presenti e regolato dal miglior adattamento possibile di ciascuno dell'ambiente nel quale vive.
La Cinciallegra della prima foto, rappresenta un esempio di quello che vado dicendo: lei si è saputa adattare, nidificando in un INNATURALE manufatto metallico artificiale messo lì dall'uomo, che però le ha garantito un'ottima difesa dai predatori. Quell'altra cincia che invece si ostinava solo a nidificare in buchi naturali degli alberi si è estinta.
I figli dell cincia che ha nidificato nel mio cancello invece portano nei loro geni, molto probabilemnte, caratteristiche di adattabilità superiori ad altre cince ed avranno in futuro maggior successo riprodttivo.
Tornando al mio gatto, non sarà una questione di pancia piena ad impedirgli di cacciare, altrimenti non inseguirebbe con accanimento (ma per gioco) le foglie spostate dal vento tra l'erba fingendo che siano una preda.
L'istinto non è regolato dalla pancia.
A proposito, ieri mattina ho trovato un topolino mangiato per tre quarti vicino alle voliere e sono molto soddisfatto del suo "lavoro".