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Discussione: Allevare a mano dei pappagalli del Senegal

  1. #1
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    Allevare a mano dei pappagalli del Senegal

    Salve, ho bisogno urgente del vostro aiuto!
    Circa due settimane fa, la mia coppia di senegal mi ha regalato due pulli.
    Negli ultimi giorni, però, la temperatura è scesa parecchio e sta notte è calata di 5 gradi sotto lo zero: nonostante la gabbia sia ben riparata, quando ho controllato il nido ho trovato i novelli infreddoliti e immobili, quasi come fossero morti.
    Li ho prelevati dal nido e ho improvvisato una camera calda dove alloggiarli: in queste condizioni non potevano certo restare all’esterno.
    Piano piano, i due animali si sono ripresi e hanno cominciato a muoversi e chiedere cibo.

    E’ cosi che tutto d’un tratto mi ritrovo due pulli da allevare a mano, pratica che non avevo mai affrontato: mi sono precipitato nel negozio di animali più vicino ad acquistare la pappa da imbecco: il negoziante mi ha venduto il nutribird A21, visto che non sapevo quale tipo fosse migliore per l’allevamento allo stecco dei poicephalus. Mi affido al posto aiuto per capire quale è meglio somministrare!

    Tornato a casa ho scaldato la pappa a 39°, come scritto sulla convezione, e ho provato ad imbeccarli con una siringa senza ago: sulle guide avevo letto di somministare il 10% del loro peso, ma questi due “mostri” ne mangerebbero sempre almeno il doppio.
    E tutto il pomeriggio che continuo ad imbeccali, ma ho paura di sovracaricarli troppo!
    Secondo voi cosa dovrei fare?

    Qualsiasi consiglio è buon accetto, vi ringrazio in anticipo.
    Una sola cosa è certa: mai più allevamento a mano!

  2. #2
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    Qualsiasi consiglio è buon accetto, vi ringrazio in anticipo.
    Una sola cosa è certa: mai più allevamento a mano!
    Premetto che non allevo questi pappagalli ed anche se anch'io allevo all'esterno, difficilmente qui da noi la temperatura scende oltre i 7 o 5 ma leggendo il tuo post mi è venuto in mente di aver letto sul forum che alcuni allevatori del "" freddo Nord "" utilizzano lo scaldanido e gli scaldaposatoi.


    .



    Chissà.... è una possibilità da valutare per evitare ritrovarsi in futuro nuovamente nel problema.


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  3. #3
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    Grazie Paride,
    ho installato i posatoi riscaldati, ma non pensavo fosse necessario anche uno scalda nido, a dire il vero non sapevo nemmeno che esistesse.
    Credevo che sapessero regolarsi da soli con la riproduzione, pazienza...

  4. #4
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    ...... ma non pensavo fosse necessario anche uno scalda nido, a dire il vero non sapevo nemmeno che esistesse.....
    Nessun grazie, ci mancherebbe.
    E' proprio questa la grande funzione del forum: scambiarsi reciprocamente le proprie esperienze e, in questo caso, le conoscenze.

    In bocca al lupo per i pulletti.


    ROE - A.O.E. 016 - F.E.O.0016SV 085AIAP 26

  5. #5
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    Ciao delend.
    Come ha detto Paride, se hai intenzione di riprodurre i Senegal in pieno inverno, occorrerà procurarsi uno scalda-nido.
    In alternativa dovresti rivedere l'alimentazione durante i mesi invernali, per evitare di mandare in estro inutilmente gli animali: riduci la somministrazione di cibo umido, evita semi germinati e alimenti proteici.
    Questa tavoletta riscaldante resta comunque un accessorio molto valido per evitare problemi alle zampe nei soggetti adulti.

    I novelli di senegalus necessitano di un rapporto proteine/grassi di circa 19/12.
    Quindi, se vogliamo restare in tema Nutribird, il prodotto più consigliato per l'allevamento allo stecco è la formula A19, se i soggetti sono ancora molto giovani o presentano ritardi nella crescita, possiamo optare per A19 High Energy, a causa dell'elevata percentuale lipidica.
    In commercio esistono poi, molti prodotti formulati appositamente per pappagalli africani, anche se il marchio "Nutribird" resta sempre il più reperibile e il più economico.

    I Poicephalus sono Psittacidi caratterizzati da metabolismi molto veloci: anche all'età di nidiacei, tendono a consumare una quantità elevata di alimento, sicuramente superiore se paragonati ad altri pappagalli, come asiatici o australiani.
    Perciò un appetito eccessivo può essere considerato assolutamente normale!
    L'indicazione del 10% è abbastanza approssimativa: anche con le specie più comuni, capita spesso di trovare dei soggetti più affamati di altri.
    Somministra pure razioni più abbondanti, rispettando la regolarità delle imbeccate e controllando sempre che il gozzo si sia svuotato prima di somministrare altro cibo.
    Se preferisci stare nel sicuro oppure consideri la loro voracità eccessiva, potresti considerare di affrontare un esame copromicroscopico (esame delle feci), per escludere la presenza di vermi o altri parassiti intestinali, trasmessi direttamente dai genitori.
    Ultima modifica di Luca Marani; 29-12-15 a 20: 48
    Saluti,
    Luca Marani.



    Il mio sito: allevamentomarani.jimdo.com

  6. #6
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    Grazie Luca, probabilmente ho sommistrato troppo misto ammollato, pensando ingenuamente che non estrassero in riproduzione con il freddo.
    Quando hanno cominciato a covare li ho lasciati proseguire credendo che sapessero quello che stavano facendo.
    Comunque ora acquistrerò uno scalda nido, ancvhe per proteggere i riproduttori.

    Oggi pomeriggio andrò ad acquistare la giusta pappa, e somministrerò razioni più abbondanti come mi hai consigliato.
    Speriamo bene: appena svezzati posso lasciarli in una voliera sperando che ritornino ad essere selvatici?

  7. #7
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    Tentar non nuoce, anche se tutti i pappagalli africani, Poicephalus in particolare, si lasciano imprintare piuttosto facilmente e spesso può non rivelarsi semplice riadattali alla vita in voliera.
    Sicuramente dipende molto dall'età in cui i pulli sono stati prelevati dal nido: 14 giorni mi sembra abbastanza presto.

    Appena saranno in grado di volare, inserirai i due novelli in un'ampia voliera, possibilmente mantenendo un contatto buon visivo con i genitori: in queste condizioni, terminerai di fornire le imbeccate di cui necessitano.
    Buona fortuna!
    Saluti,
    Luca Marani.



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