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Visualizza la versione completa : UNIBIRD: grandi novita' in campo alimentare!



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Cristiano Ferrari
26-03-10, 08: 51
Con la presente abbiamo il piacere di illustrare una novita' epocale per l'alimentazione ed il benessere dei nostri allevamenti aviari:


L'UNIFEED o PIATTO UNICO (Mangime Composto)


L'Unifeed e' un sistema alimentare utilizzato da decenni nella nutrizione degli animali da reddito e nei mammiferi domestici,ed oggi e' possibile produrlo per l'ornitologia grazie a studi pluriennali condotti dalla LOR (Laboratorio Ornitologico Reggiano) atti all'individuazione dei fabbisogni alimentari delle varie specie di uccelli ornamentali.
L'Unifeed si pone in alternativa o in complemento all'alimentazione tradizionale a base di sementi e in alternativa a quella con estrusi,avendo il suo punto di forza nelle materie prime (tutti i cereali utilizzati provengono da derrate destinate all'alimentazione umana) e soprattutto dalla precisa identificazione delle quantita' degli elementi nutritivi necessari alle singole specie.

Cristiano Ferrari
26-03-10, 09: 25
L'alimentazione industriale degli animali da reddito (avicoli e non solo) si affida da decenni all'utilizzo degli unifeed o piatto unico;non esiste attivita' imprenditoriale seria,ad esempio in pollicoltura,che si affidi alla ormai antica concezione di somministrare granaglie o integratori nell'acqua di bevanda: questo e' stato possibile in quanto studi privati e pubblici in tutto il mondo hanno portato alla conoscenza da almeno cinquant'anni dei fabbisogni alimentari delle specie da reddito.
Le proteine,i grassi,gli zuccheri,le vitamine ed i sali minerali necessari per il corretto sviluppo corporeo vengono forniti mediante miscelazione di diverse farine e di integratori che non consentono all'animale di scegliere cio' che piu' gli aggrada ma cio' che gli fa bene (che si traduce quindi in tornaconto economico per l'allevatore moderno).
Grazie alle tabelle dei fabbisogni alimentari ad esempio dei polli,oggi a disposizione di tutti,e' possibile per il mangimista produrre mangimi completi personalizzati per eta' degli animali (es. primo periodo,secondo periodo,finissaggio),per razza (es.mangimi piu' proteici per razze di galline pesanti a rapido sviluppo),per destinazione produttiva (es. mangime per ovaiole,per polli da ingrasso,ecc.),per determinate patologie o profilassi (mangimi medicati).
Detti prodotti sono differenti perche' differenti sono le richieste di elementi nutritivi sia nelle varie specie,ma anche nell'ambito della stessa specie come la gallina nei diversi stadi produttivi. Un pulcino in rapido accrescimento avra' delle esigenze alimentari totalmente differenti da una gallina in riproduzione,e' come se si trattasse di due animali di diverse specie (ad esempio il pulcino necessita di circa un 24% di proteina contro un 19-20% dei riproduttori).
Purtroppo in ornitologia a causa del mediocre giro d'affari ad essa collegato mancano quasi sempre degli studi per identificare i fabbisogni alimentari delle diverse specie;le ditte mangimistiche che si occupano di ornitologia non hanno le capacita' di portare a termine un progetto cosi' ambizioso,di identificare un mangime unico che garantisca una corretta alimentazione dei soggetti limitandosi spesso solo alla ricerca dell'appetibilita' dei loro prodotti.
Uno studio per l'identificazione dei fabbisogni dovrebbe avere la durata di almeno due anni,coinvolgendo veterinari ed un gran numero di soggetti sui quali sperimentare le miscele,esami di laboratorio da effettuarsi sui soggetti eventualmente deceduti,locali adibiti a questa attivita',ecc.;e il tutto ad esempio per il solo canarino.
Risulta chiaro che per una singola specie sarebbero necessari investimenti economici enormi dei quali dette aziende non rientrerebbero mai.
Cio' ha portato alla situazione odierna ove gli allevatori di uccelli ornamentali sono il fanalino di coda rispetto a quelli da reddito (oggi anche l'allevamento dei topi da laboratorio e delle cavie e' avanti rispetto al settore ornitologico in quanto sono anni che impiegano mangimi composti integrati per gli stessi animali).
E' dal 2000 che mi occupo personalmente di identificare le esigenze nutritive delle varie specie o gruppi di specie di interesse ornitologico,in quanto come veterinario impiegato in "prima linea" e come allevatore appassionato,ho preso cosienza delle situazioni spesso fallimentari dei nostri allevamenti amatoriali.
Con l'ausilio di allevatori illuminati e grazie alla fortuna di essere ad un crocevia di informazioni per la professione che svolgo,sono riuscito a studiare e testare diverse formule che forniscono agli animali cui sono detinate tutto cio' che necessitano.

Dott. Stefano Figurella

Cristiano Ferrari
26-03-10, 10: 18
FORMULA BILANCIATA:

la miscela e' frutto di un'imponente sperimentazione volta ad identificare i fabbisogni delle specie cui e' rivolta e a garantirne il buono stato di salute.

* Proteine (fabbisogni in amminoacidi essenziali quali metionina,lisina,triptofano,ecc.)

* Grassi (corretto apporto di acidi grassi poliinsaturi)

* Estrattivi inazotati (amidi e zuccheri)

* Fibra grezza (cellulosa e zuccheri non digeribili)

* Sali minerali (macrolelementi come calcio,fosforo,magnesio e microlelementi come rame,zinco,iodio,cobalto,selenio,manganese,ecc.)

* Vitamine liposolubili (A,E,D,K) e idrosolubili (B1,B2,B6,B12,acido folico,biotina,C)

* Pigmenti naturali

E' da ricordare che qualsiasi elemento svolge attivita' di nutriente solo entro un determinato dosaggio nell'alimentazione animale (variabile da specie a specie),al di sotto del quale l'attivita' diverra' gradualmente nulla e al di sopra del quale sono possibili fenomeni di tossicosi ( per esempio le vitamine liposolubili,i microelementi,la metionina,ecc.). Non e' quindi solo importante che un alimento contenga tutte le vitamine o tutti gli aminoacidi ma anche il "quanto" ne contiene,valore che deve soddisfare le esigenze di una determinata specie.

QUALITA' DELLE MATERIE PRIME:

* I cereali utilizzati nella composizione sono rigorosamente destinati all'alimentazione umana in modo che il maggior controllo sugli stessi possa scongiurare la presenza di micotossine.

* Proteine vegetali ed animali di primissima qualita'.

* Gran parte dei cereali sono stati trattati termicamente in modo da aumentarne la digeribilita' e quindi l'efficienza digestiva degli animali.

* Le vitamine ed i grassi vengono aggiunti a freddo rispetto agli estrusi in modo che non vengano disattivati dal calore che si genera durante la fase di estrusione.

SALUTE E LONGEVITA'

Se si osserva attentamente la durata della vita dei soggetti in allevamento,ci si accorge che essi vengono scartati gia' dopo il secondo/terzo anno di eta',quando e' risaputo che esistono canarini e cardellini vissuti 12,13 e anche 16 anni:sono senza dubbio dei casi eccezionali.
Ma se questi sono i valori piu' alti della durata della vita di un canarino,il buonsenso ci dice che ad almeno 7/8 anni dovrebbe arrivare la maggiorparte dei nostri animali.
L'alimentazione tradizionale espone infatti gli uccelli ad una serie di patologie:il canarino,il cardellino o il pappagallo non sono certo dei premi nobel per la fisica,si comportano alimentandosi non con quello che potenzialmente gli potra' "far bene" ma con cio' che piu' gli piace.
Ecco allora vi e' la canarina che si ciba prevalentemente di scagliola,seme "povero" di proteine e come quasi tutte le sementi praticamente privo di vitamine e sali minerali,che andra' incontro a patologie quali la ritenzione dell'uovo o a patologie cardiache;questo e' dovuto in quanto durante la deposizione l'uccello necessita di un alto tenore quanti-qualitativo di protidi per fabbricare l'uovo (sostanza altamente proteica) e non potendoli assumere e reintegrare con la dieta li sottrae nell'immediato dai propri muscoli (il muscolo cardiaco ed il miometrio,cioe' il muscolo dell'utero non fanno eccezione);oppure vi e' l'animale che si alimenta prevalentemente di semi oleaginosi (niger,girasole),sementi con un piu' elevato contenuto proteico rispetto alla scagliola ma con un elevatissimo contenuto in grassi.
Tale alimentazione portera' nel medio periodo ad un'epatosi dietetica,cioe' ad una degenerazione epatica con le ovvie conseguenze.
Gli esempi di carenze o eccessi alimentari sono innumerevoli,tanti almeno quanti sono le vitamine,i macro ed i microelementi,ecc.,sarebbero necessarie centinaia di pagine solo per elencarli.
Esistono invece patologie dovute a micotossine molto sottovalutate e che nella pratica veterinaria emergono di frequente;e' sufficiente che una partita di sementi,o durante l'ultima fase di maturazione in campo o durante il trasporto venga a inumidirsi per un improvviso acquazzone che,se esistono le condizioni di temperatura,verra' facilmente colonizzata da miceti (es.aspergillus spp.);detti miceti producono alcune tra le sostanze piu' tossiche presenti in natura:le micotossine (es. aflatossina prodotta da spergillus flavus da cui prende il nome).
Queste tossine sono termostabili e la cottura della derrata elimina sicuramente il fungo ma nulla puo' nella distruzione della tossina.
La presenza di micotossine puo' essere dimostrata solo attraverso esami di laboratorio costosi e specifici (esistono una ventina di micotossine) ed il costo per identificarle tutte e' elevatissimo,non certo affrontabile per una misera partita di qualche quintale di sementi destinati ad uccelli ornamentali che non entraranno mai nella catena alimentare umana.
Ecco allora che l'unica prevenzione sta nell'utilizzare materie prime ( in particolare i cereali che rappresentano alimenti ad alto rischio) di primissimo ordine.
In campo alimentare umano chiaramente i controlli sono piu' rigidi ed e' per questo che gli UNIFEED sono tassativamente prodotti con farine alimentari e non zootecniche.

Cristiano Ferrari
26-03-10, 10: 32
METODICA PER LA CONVERSIONE DEGLI ANIMALI ALL'UNIFEED

Gli unifeed prodotti dalla L.O.R. risultano essere appetibili alla maggiorparte delle specie cui sono destinati.
Le specie di uccelli risultano essere diverse non solo nelle abitudini alimentari ma anche nella cosiddetta "neofobia alimentare",cioe' il rifiuto piu' o meno marcato del cibo non conosciuto.
Animali come il canarino accettano solitamente da subito l'unifeed secco,mentre altre specie quali il pappagallino ondulato ( ed in particolare gli ondulati inglesi ) sono tra le piu' difficili da svincolare dalla miscela di semi.
Pappagalli,fringillidi ed esotici vari devono essere convertiti attraverso un breve periodo di osservazione atto all'accertamento della reale assunzione del nuovo alimento;in tale periodo sono d'obbligo metodiche ed accortezze che l'allevatore esperto gia' conosce ed utilizza per la somministrazione di alimenti nuovi ai propri soggetti.
Il protocollo classico per la conversione prevede somministrazioni di una ciotola con Unifeed secco ed una ove lo stesso e' stato addizionato di acqua in modo da ottenere un'impasto consistente ove verranno inglobati una piccola quota di semi (5-10%),il tutto togliendo dalla gabbia totalmente la miscela di semi:tale procedura mira a far si che l'animale spinto dalla fame vada alla ricerca dei semi nella massa umida e sia costretto ad assaggiare il nuovo prodotto,che di solito gli risulta essere gradito.
Nel giro di un paio di giorni la maggiorparte degli uccelli inizia la regolare assunzione del mangime umido che potra' tranquillamente essere somministrato secco.
In questa fase e' necessaria una rigorosa vigilanza , in quanto una piccola percentuale di animali preferisce digiunare piuttosto che assumerlo (la ricerca spasmodica di semi puo' essere erroneamente scambiata dall'allevatore come un'assunzione dell'Unifeed),ci si accorgera' dell'errore perche' gli animali arrufferanno il piumaggio dopo una mezza giornata ed emetteranno solo chiazze biancastre di urati (urina) senza presenza di feci vere e proprie all'interno (segno di svuotamento intestinale). In tal caso e' necessario somministrare repentinamente dell'altra miscela di semi e ripetere l'operazione dopo qualche giorno (lasciando comunque nel mentre sempre a disposizione una quota di Unifeed).
Animali che gia' assumono alimenti in polvere,quali pastoncini,possono essere abituati piu' facilmente aggiungendo al pastone una parte di Unifeed e sostituendolo gradualmente sino all'assunzione esclusiva dello stesso;cio' mira a modificare gradualmente il sapore del cibo conosciuto con quello nuovo in modo da evitare fenomeni di neofobia.

Luca Anniballi
26-03-10, 13: 25
Personalmente, la curiosità mi ha sempre spinto a cercare qualcosa di migliorativo anche nel campo dell'allevamento. Da quest'anno proverò con piacere quest'alimento fornendolo a campioni per trarne conclusioni personali. Quest'idea mi frullava in testa non so da quanto tempo, e appena Cristiano mi ha parlato in privato di questa innovazione, bè, capirete che provarlo per me, è quasi tassativo!
L'evoluzione tocca ogni settore, anche il nostro.
Inizialmente non esistevano neanche le sementi per uso ornitologico, oggi abbiamo una varietà immensa e ottime qualità. Questo nuovo alimento, che già porta una novità assoluta, potrebbe risultare la variante o addirittura la "svolta" nel mondo dell'allevamento ornitologico in campo alimentare.
In ambiente canino, i croccatini studiati in modo altamente equilibrato, danno più longevità e benessere all'animale, spero questa avvenga anche nel campo ornitologico.
Infine ringrazio Cristiano per essersi reso pioniere di questa nuova avventura, che sicuramente acquisterà consensi ed otterrà successi, grazie per averci illustrato in modo impeccabile il prodotto e le caratteristiche "dei test specifici".

Claudio Bosich
26-03-10, 13: 58
In anni passati si sono svolti molti test comparativi con mangimi estrusi, purtroppo, con risultati scadenti sia in ambito riproduttivo che per quanto concernne la qualità dei piumaggi.

Suppongo che in questo caso si sia sicuramente preso spunto da quell'esperienza e che questo metodo di alimentazione, in passato tanto sponsorizzato dal Prof. de Baseggio, si sia una volta per tutto affinato.

Queste mie parole, al contrario di quanto si possa immaginare, non sono date dall'incredulità ( sono un fautore del mangime estruso ) ma dalla speranza che si sia arrivati ad un punto di svolta.

AlessioP
26-03-10, 15: 36
Ciao Cristiano, sono molto interessato a questo nuovo alimento, i miei uccelli mangiano già gli estrusi di Mimmo Lovetere, ho provato a cercare su internet il riferimento della locandina che hai postato ma non ho trovato niente, potresti mandarmi il nome del sito giusto o il n° di telefono.
Grazie Alessio.

Cristiano Ferrari
26-03-10, 15: 50
Tutto ha inizio qualche mese fa quando, per necessita', mi sono dovuto recare dal veterinario con dei lucherini.
Mentre aspettavamo i risultati dei vetrini,il dottore mi ha portato a visitare il suo allevamento:grandi voliere "aperte" piene di tessitori e grandi turachi,voliere modulari che ospitano uccelli per me mai visti e dai colori sgargianti.....c'era pero' qualcosa che non mi "tornava"....dopo un po' ci sono arrivato:non c'erano mangiatoie!!!
Guardando bene ho visto solo pastone,niente semi!!!
Cosi',un po' per curiosita',e' nata la nostra avventura con l'Unibird. Ora,calcolando che abbiamo ridotto di 3/4 il tempo dedicato al cambio-rabbocco del cibo,rafforzato la salute dei nostri uccelli ed eliminato decine di contenitori di semi dal locale.....bisogna ammettere che e' stata davvero una rivoluzione!

Cristiano Ferrari
26-03-10, 15: 54
Ciao Alessio,la distribuzione via internet la curiamo io e Pamela,la mail e' unibirdonline@email.it , se vuoi chiamarmi il mio numero e' 347/5758064 #°°))

Cristiano Ferrari
26-03-10, 16: 26
In anni passati si sono svolti molti test comparativi con mangimi estrusi, purtroppo, con risultati scadenti sia in ambito riproduttivo che per quanto concernne la qualità dei piumaggi.

Suppongo che in questo caso si sia sicuramente preso spunto da quell'esperienza e che questo metodo di alimentazione, in passato tanto sponsorizzato dal Prof. de Baseggio, si sia una volta per tutto affinato.

Queste mie parole, al contrario di quanto si possa immaginare, non sono date dall'incredulità ( sono un fautore del mangime estruso ) ma dalla speranza che si sia arrivati ad un punto di svolta.

Ciao Claudio,innanzitutto grazie per la domanda perche' mi da modo di sottolineare alcuni punti.
Il prodotto di cui parliamo e' nato una decina di anni fa ed e' arrivato all'evoluzione odierna grazie alla sperimentazione sul campo del Dott.Figurella,sia nel suo grande allevamento sia nell'allevamento di decine di allevatori che si sono "prestati" a testarlo.
A differenza degli estrusi questo e' un mangime completo,ha tutto cio' di cui necessitano le varie specie,addirittura sono presenti degli acidificanti che eliminano persino l'uso dell'aceto di mele nell'acqua di bevanda.
Tutti i nutrienti sono pienamente disponibili in quanto non lavorati a caldo come negli estrusi,anche l'appetibilita' e' tutta un'altra cosa.
Come detto,io e' poco piu' di 2 mesi che lo uso (solo perche' prima non lo conoscevo),posso dirti che i canarini che,per primi si sono prestati al cambio di alimentazione,sono impegnati adesso nella deposizione della prima covata.
La prima cosa che ho notato e' che questa volta,a differenza degli anni precedenti,le femmine hanno consumato pochissimo osso di seppia e non ho dovuto fornire il multisali. Hanno tutte deposto senza problemi uova dal guscio solido e ben formato. Tra una decina di giorni passero' alla formula per allevamento e sapro' anche ragguagliarti sui giorni dell'involo.

MORRIS_73
26-03-10, 16: 40
GLI INDIGENI NON SI STRESSANO PIU'!

Da non credere: ciao Cristiano, con tutta onesta’ devo dirti che dopo qualche giorno che non entravo sul Forum, questa mattina appena ho letto il post sono passato subito avanti, ma non ti nascondo che leggendo successivamente le tue affermazioni ed in particolare quelle relative all’allevamento da te visitato, bhe: qualcosa ha suscitato il mio interesse o forse la mia titubanza?
Ma ve li immaginate gli indigeni che non ricercano piu’ il seme migliore? o qualcun altro fermo sul posatoio senza stare a testa in giu’ su della romice o sul del cardo? Cosa faranno successivamente nella gabbia? Cosa fungera’ da anti stress? E tutte le nostre fatiche? Il gusto di dover raccogliere o somministrare qualcosa di estremamente ghiotto?. Non mi sembra possibile una cosa del genere!
Gli effetti, i risultati negli anni, nel tempo, lo stato di salute dei soggetti, la qualita’ del piumaggio, il dover cibarsi sempre e continuamente della stessa cosa, sortira’ gli “stessi effetti” di un alimentazione spartana?
Credo che forse per i canarini ormai da anni ambientati ed appartenenti alla vita in cattivita’ il discorso possa andare bene, ma per gli “ALTRI” ho i miei seri e forti dubbi.
Sicuramente se il prodotto e’ stato testato, e volendo essere ottimista credo si possa trovare una via di mezzo, usarlo cioe’ in parte e “non in toto”, ma puo’ anche essere che mi stia sbagliando ed allora me lo auguro, considerando che la “RISOLUZIONE” se cosi’ la si puo’ chiamare potrebbe andare a risolvere una serie di problemi legati al discorso alimentazione per non voler aggiungere: “fornitura di alimenti sani e qualitativi”.
Detto questo, aspetto con ansia un tuo m.p., dove sono sicuro mi illuminerai su prezzi, quantitativi ed altro, sono proprio curioso di provarlo, anzi di testarlo.
Ti abbraccio forte e GRAZIE

Cristiano Ferrari
26-03-10, 17: 00
Ciao amico mio!
Certamente si puo' usare anche come aggiunta,molti non riusciranno mai a rinunciare al "rito dei semi".
Hai ragione quando dici che l'ideale sarebbe fornire sempre semi allo stato lattiginoso,prative,romice e quant'altro....ma se non si riesce a fornire cibo "fresco" e si opta per una dieta:secco+integratori....ecco che allora conviene passare ad un mangime bilanciato e completo.
Piu' tardi accontentero' la tua richiesta di MP,adesso mi tocca accontentare il cane per la sua uscita pomeridiana.... //[[#//[[#//[[#
Un'abbraccio!

MORRIS_73
26-03-10, 17: 18
Grazie amico mio!
nel frattempo che distrai il cane, ne approfitto per sistemare cinque uova di una ciuffolotta, che all'esterno, tra i colori e i profumi della primavera "apre le danze" alla stagione cove 2010.
Baci

roberto ghidini
26-03-10, 18: 56
Io lo utilizzo già da tempo e sono contento,lo somministro al posto del pastoncino secco,non ho ancora voluto eliminare del tutto i semi e le erbe prative, e sicuramente completo di tutte le sostanze che potrebbero mancare nella dieta, che anche avendo tempo è difficile riuscire a fornire tutto l anno per mantenere in buona salute gli uccelli.Devo dire che anche se mi aveva consigliato di utilizzare solo quello,il pastoncino è molto appetito da quasi tutti gli uccelli,gli unici che non ne mangiano molto,come del resto gli altri pastoncini secchi,sono quei golosoni degli spinus,a loro bisognerebbe dare solo quello o integrare un misto molto magro.

MORRIS_73
27-03-10, 09: 25
Io lo utilizzo già da tempo e sono contento,lo somministro al posto del pastoncino secco,non ho ancora voluto eliminare del tutto i semi e le erbe prative, e sicuramente completo di tutte le sostanze che potrebbero mancare nella dieta, che anche avendo tempo è difficile riuscire a fornire tutto l anno per mantenere in buona salute gli uccelli.Devo dire che anche se mi aveva consigliato di utilizzare solo quello,il pastoncino è molto appetito da quasi tutti gli uccelli,gli unici che non ne mangiano molto,come del resto gli altri pastoncini secchi,sono quei golosoni degli spinus,a loro bisognerebbe dare solo quello o integrare un misto molto magro.

Buongiorno a Tutti,
Ciao Roberto, mai per far polemica, ma come mai integri ancora con erbe prative e quant’altro se ritieni che il prodotto sia di ottima qualità?, non’e’ che per caso no ne sei pienamente convinto?
Quanto tempo che lo usi? effetti? Crescita dei pulli?, riferito a canarini, indigeni, spinus, esotici?
Insomma, puoi darmi qualche spiegazione in piu’?. Aspetto dei soggetti, vivacita’? perche’ andare a reperire ancora altri prodotti? Il tutto non potrebbe diventare troppo proteico?
Durante lo svezzamento e soprattutto per gli indigeni, solo ed esclusivamente questo pastoncino?
Siamo sicuri? Chi altro lo ha usato per poter avere naturalmente piu’ informazioni?
Grazie per l’attenzione

Cristiano Ferrari
27-03-10, 12: 23
Ciao Mauri,in attesa della risposta di Roby ti posso anticipare che su Alcedo di questo mese c'e' un'articolo su questo pastoncino,scritto da Edmondo Mazzoli,allevatore di indigeni e utilizzatore dello stesso gia' da tempo.
Gli alimenti freschi puoi comunque fornirli,non e' controindicato assolutamente. Se,ad esempio,un uccello si nutre di 10 capolini di tarassaco,sicuramente non assumera' la solita dose giornaliera di pastone....
Se ti interessano delle testimonianze posso vedere se riesco a procurarmele.

Luca Anniballi
27-03-10, 12: 58
per quanto mi riguarda, aspetto con ansia di provarlo, spero che non lo provi prima il postino...^^((

Vincenzo Forlino
27-03-10, 13: 12
ciao, proprio questa mattina parlando con il presidente della mia asociazione mi accennava di UNIBIRD, riassumendo (la chiaccherata e durata un oretta buona) mi diceva di aver conosciuto il Dott.Figurella è che a seguito del loro incontro lo abbia convinto a testare questo prodotto.........ormai sono due anni che lo utilizza e dice che è davvero ottimo, l'unico motivo per cui non sia passato ad una dieta escusivamente basata su unibird è perchè e un po nostalgico nel abbandonare le semeti, come ha detto lui (e condivido in pieno) vedere un cardellino che mangia una spiga di panico e tutta un altra cosa........comunque gli ho già parlato per provarlo..........l'unica cosa e che costa 7/8 euro al chilo

di vito francesco
27-03-10, 13: 13
Secondo me germinati ed erbe prative sono insostituibili . Non voglio dire che questo nuovo prodotto non sia una ottima integrazione ma fornire solo questo specialmente per gli spinus penso non possa bastare. Anche solo per un fatto di vivacità dei soggetti, dico questo perchè ho sempre avuto cani e siccome questo prodotto è stato assimilato alle crocchette posso dire che i miei stanno molto meglio se io preparo del riso con della carne fresca che se gli do sempre crocchette, alla fine non sono più stimolati nel mangiare.

fabiomayor
27-03-10, 13: 18
per quanto mi riguarda, aspetto con ansia di provarlo, spero che non lo provi prima il postino...^^((

Vabbene Luca se lo provi tu allora non lo provo io, magari potremmo fare qualche paragone con qualche novello dallo svezzamento, muta e riproduzione successiva, che ne pensi??
tanto tu sai come alimento i miei piccoli no? quindi si potrebbe fare che dici?

Cristiano Ferrari
27-03-10, 18: 00
Ragazzi,non facciamo confusione!
Nessuno parla del pastone in sostituzione delle prative.....e' un'alternativa alle sementi SECCHE e ai vari integratori,poi e' logico che ognuno la pensa come vuole e conduce il proprio allevamento come meglio crede.
Ho parlato con allevatori che si sono convertiti totalmente e ne sono entusiasti:l'ultimo che ho visto ne ha presi 40 chili per il suo allevamento di pappagalli tra i quali ha anche delle coppie di ARA.....

roberto ghidini
27-03-10, 19: 19
Ciao Morris,premettendo che anche io non vedo l ora di leggere le esperienze di Mazzoli,che se sono dell anno scorso credo che siano con l Unibird base, visto che i test sono proseguiti fino a quest inverno,ti racconto di quello che ho pototo vedere e di come lo utilizzo io.
Il pastoncino sarebbe già un alimento completo anche utilizzando unicamente quello,l uso delle erbe prative è un mio cruccio perchè credo che stimolino di più gli indigeni alla cova,le erbe e le sementi immature non hanno un alta carica proteica da sconvolgere l alimentazione,per questo è peggio il misto semi che ho opportunamente alleggerito.
Dell alimento sono convintissimo,ho visto uccelli malmessi riprendersi con la sola somministrazione del pastoncino,vero Cris,e sono contento che i miei se ne cibano anche continuando a somministrare i semi.
I miei uccelli sono in formissima,la differenza trà quelli che ne mangiano molto e quelli che lo toccano appena è ben visibile,è il primo autunno inverno che non perdo neanche un cardellino,e con l umidita padana credo sia una cartina tornasole.
Nelle cove come già detto non uso solo quello,e l anno scorso avevo solo il tipo base da canarini,ma personalmente ho potuto vedere solo canarini allevare con il solo pastoncino,addirittura neanche inumidito mà secco come da confezione.
Quindi io personalmente ho soltanto sostituito il pastoncino secco classico con l Unibird,sò che posso tranquillamente evitare di dare piselli o quant altro ai canarini perchè ho visto i risultati,e sono curioso di vedere come verranno cresciuti i pulli che dovrò baliare con il solo nuovo pastone per indigeni.

di eugenio gianluca
28-03-10, 00: 19
Bah...ho delle perplessità.Anche per gli umani esistono barrette bilanciate che potrebbero sostituire dei pasti e integratori che potrebbero sostituire frutta e verdura ma psicologicamente sarebbe veramente dura convertire l'uomo a codesta dieta...Il pastone sara pure bilanciato ma è e rimane un "pastone" come l'"estruso" è e rimane un estruso.Il seme, il capolino, l'erba prativa, il germinato....loro vengono offerti dalla "natura" cosi come essa crea....Il cardellino, il ciuffolotto, l'indigeno, è "naturalmente" abituato a vedere e a mangiare cio' che la natura offre....non so se è un bene questa "forzatura".Spero di sbagliarmi......

Cristiano Ferrari
28-03-10, 07: 34
Se io dovessi allevare solo a prative starei fresco!
Qui la neve ha bloccato tutto,tra una settimana si schiudono le prime uova:di centocchio e di tarassaco ci sono i primi germogli,l'unica cosa "commestibile" e' la farfara appena fiornita quindi chissa' quando andra' in semenza....
L'unica alternativa sono i semi secchi che in natura molto raramente mangiano,semi secchi che quest'inverno mi hanno regalato una simpatica micotossina che ha dimezzato il mio gia' piccolo allevamento.
Io sono arcicontento di usarlo (come del resto chi gia' usa gli estrusi da anni lo e'),e se un po' di fortuna mi assiste (non come l'anno scorso) i conti li faremo a fine stagione....

Vincenzo Forlino
28-03-10, 10: 01
ciao cristiano, visto che tra una settimana o due mi dovrebbe arrivare unibird (in negozio) mi puoi dire quanto viene? anche in pm (mi hanno detto che sta su i 7/8 € al Kg)

Cristiano Ferrari
28-03-10, 10: 31
Fatto! #°°))

di eugenio gianluca
28-03-10, 19: 26
Se io dovessi allevare solo a prative starei fresco!
Io sono arcicontento di usarlo (come del resto chi gia' usa gli estrusi da anni lo e'),e se un po' di fortuna mi assiste (non come l'anno scorso) i conti li faremo a fine stagione....ù

la mia non era una scommessa......molto probabilmente ci sono stagioni in cui fa tanta neve e in natura non si riproducono come l'anno precedente.Poi lo sappiamo tutti che "artificialmente" si fanno riprodurre pure a ottobre....chiudo qui il mio intervento che non era polemico, ho solo dei dubbi, penso leciti, scusa ma le scommesse le fanno altrove.....

Cristiano Ferrari
28-03-10, 20: 13
E chi ha parlato di scommesse????

Luca Anniballi
29-03-10, 15: 45
Proprio oggi mi è arrivato! L'ho fornito nelle linguette dove solitamente metto il pastone di mia preparazione.
Volevo farlo provare solo ad una parte di soggetti, ma appena è stato gradito dai primi, l'ho dato a tutti.
Non lo divorano con avidità, probabilmente perchè non conoscono ancora il sapore, ma lo assaggiano volentieri, quindi, già il passo più importante sembra che sia stato fatto.
Non è stato fornito ne umido, ne con semi, ma tal quale, come detto sopra nelle classiche linguette in proporzione di una per soggetto!
PS: Dall'odore lo mangerei io....hhihihihiihhi

MORRIS_73
29-03-10, 15: 53
Proprio oggi mi è arrivato! L'ho fornito nelle linguette dove solitamente metto il pastone di mia preparazione.
Volevo farlo provare solo ad una parte di soggetti, ma appena è stato gradito dai primi, l'ho dato a tutti.
Non lo divorano con avidità, probabilmente perchè non conoscono ancora il sapore, ma lo assaggiano volentieri, quindi, già il passo più importante sembra che sia stato fatto.
Non è stato fornito ne umido, ne con semi, ma tal quale, come detto sopra nelle classiche linguette in proporzione di una per soggetto!
PS: Dall'odore lo mangerei io....hhihihihiihhi

MA DAI SMETTILA!
Di la verita', !: l'hai assagiato per sistemare il tuo estro amoroso vero?
Saluti

Claudio Bosich
29-03-10, 16: 03
E che vuoi sistemare !!!

Luca Anniballi
29-03-10, 16: 16
Non fate comunella!!!!! ahhahahahahahha
Rimango sempre del parere che mangiano meglio di me!!!

Cristiano Ferrari
29-03-10, 16: 18
Luca,ricordati della "neofobia alimentare",all'inizio e' normale che siano riluttanti verso le novita'.... #°°))

Luca Anniballi
29-03-10, 17: 47
lo so Cris, infatti ho preferito fornirlo in linguetta, che loro associano a "pappa quella buona", pensavo che dopo il primo assaggio non lo gradissero,invece..... ma non sarà come american pie??? hahahaha

Cristiano Ferrari
29-03-10, 20: 24
Hey american pie,hai gia' delle uova che vanno in schiusa???

Luca Anniballi
29-03-10, 20: 48
Cosa ti spinge a porgere questa domanda....???
Si comunque...hihihi

Cristiano Ferrari
29-03-10, 20: 53
Perche' sarebbe interessante provarlo su una coppia con prole,in modo da avere una testimonianza diretta da una persona "conosciuta" da tutto il forum... #°°))

Luca Anniballi
29-03-10, 21: 15
Cris, ho capito, vuoi che faccio la cavia???? Ha ha ha ha ha
Al momento devo cercare di abituarli, devo essere sicuro che mangino almeno abbondantemente il prodotto. Mi conosci bene, e sai benissimo che non ho peli sulla lingua, quindi sai per certo che ti dirò quello che vedo.
Con i prossimi nascituri non so se riesco, nel senso che alimenterò i genitori, oltre che come ho sempre fatto anche con il prodotto, però così non vale giusto?
Dammi il tempo di ridurre al minimo tutto il resto e ti saprò dire.

Cristiano Ferrari
30-03-10, 07: 13
Eh no caro mio non e' la cavia che mi serve,chi lo prova non torna piu' indietro,te lo assicuro! #°°))
Gia' se lo usi al posto del normale pastone dovresti vedere i risultati,ma dovresti provare anche delle coppie che non lo usano cosi' hai piu' "parametri"...()(

christian
30-03-10, 10: 39
Faccio fatica a credere che si possano allevare indigeni con un semplice pastoncino , ma spero ardentemente sia così! Aspetterò i risultati della vostra sperimentazione durante il periodo riproduttivo per poi trarre conclusione a fine stagione. Il fatto che questo prodotto sostituisca i semi secchi non mi sembra un gran vantaggio, se però come ho sentito dire da alcuni potesse sostituire tutto, ossia frittatina germinati etc.. sarebbe un'invenzione da premio nobel e sarebbe un risparmio di tempo incredibile. Causa mancanza di tempo penso che il prossimo anno dimezzerò il mio numero di coppie , ma se questo prodotto funzionasse...
In sostanza fatemi capire , durante l'allevamento dei piccoli si potrebbe fornire teoricamente SOLO questo prodotto?
In bocca al lupo e teneteci aggiornati
Ciao
Christian

@ndr3@ 89
30-03-10, 10: 47
mmm mi sembra un invenzione interessante... non c'è nessuno che l'abbia provato con gli Agapornis??? potrei avere del materiale informativo anche via mp con valori nutrizionali tempi di conservazione granulometria e quant'altro prezzo compreso XD grazie 1000
Andrea

Cristiano Ferrari
30-03-10, 10: 57
Faccio fatica a credere che si possano allevare indigeni con un semplice pastoncino , ma spero ardentemente sia così! Aspetterò i risultati della vostra sperimentazione durante il periodo riproduttivo per poi trarre conclusione a fine stagione. Il fatto che questo prodotto sostituisca i semi secchi non mi sembra un gran vantaggio, se però come ho sentito dire da alcuni potesse sostituire tutto, ossia frittatina germinati etc.. sarebbe un'invenzione da premio nobel e sarebbe un risparmio di tempo incredibile. Causa mancanza di tempo penso che il prossimo anno dimezzerò il mio numero di coppie , ma se questo prodotto funzionasse...
In sostanza fatemi capire , durante l'allevamento dei piccoli si potrebbe fornire teoricamente SOLO questo prodotto?
In bocca al lupo e teneteci aggiornati
Ciao
Christian

Ciao Christian,la risposta alla tua domanda e' si.
Il mangime e' completo e bilanciato,non c'e' da aggiungere nulla in fase di svezzamento della prole,fermo restando che in QUALSIASI caso,sia che si utilizzi l'alimentazione tradizionale oppure no,sarebbe buona norma fornire comunque alimenti "freschi" quali frutta e verdura di tanto in tanto.

Cristiano Ferrari
30-03-10, 11: 05
mmm mi sembra un invenzione interessante... non c'è nessuno che l'abbia provato con gli Agapornis??? potrei avere del materiale informativo anche via mp con valori nutrizionali tempi di conservazione granulometria e quant'altro prezzo compreso XD grazie 1000
Andrea

Ciao Andrea,ti posso dire che in origine e' stato inventato proprio per i pappagalli,quindi loro sono stati i primi a "sperimentarlo.
La conservazione:una volta aperto va tenuto in un contenitore ben chiuso,preferibilmente in luogo fresco e asciutto (come tutti gli alimenti del resto) per conservarne l'aroma,comunque io ce l'ho da un mese e mezzo in un bidone di plastica chiuso e non ha perso niente.
La granulometria e' quella in foto,fatta con la funzione macro da una decina di cm di distanza,per il resto ci sentiamo tra una mezz'oretta via MP perche' sto uscendo...
http://lnx.ornieuropa.com/forum/attachment.php?attachmentid=6054&d=1268674716

christian
30-03-10, 11: 08
Grazie delle info Cristiano , fornire frutta e verdura non è un problema, ma se sostituisse frittata germinati, buffalo e semi sarebbe fantastico, un'ora ed oltre di tempo risparmiato ogni giorno!

Pamela Muzzi
30-03-10, 13: 49
Ho fatto alcune foto aggiungendo una moneta da 1euro, in modo da potersi fare un' idea !!!! ()(
[/URL]

(http://imagefra.me/)"]
[/URL]"] ("http://lnx.ornieuropa.com/forum/[URL=http://imagefra.me/)

@ndr3@ 89
30-03-10, 14: 19
per gli aga non ne hai una foto? come ben si sa sono animali che odiano le polveri quindi questa granulometria e esageratamente fine per loro...

Pamela Muzzi
30-03-10, 15: 34
Ciao andrea, la granulometria per i pappagalli di piccola taglia, e' uguale a quelle che vedi.......

Cristiano Ferrari
30-03-10, 16: 05
Grazie delle info Cristiano , fornire frutta e verdura non è un problema, ma se sostituisse frittata germinati, buffalo e semi sarebbe fantastico, un'ora ed oltre di tempo risparmiato ogni giorno!

Certo che puo' Christian,tutto sta ad abituare i genitori per tempo ad utilizzarlo.

Stefano Figurella
31-03-10, 20: 19
Come veterinario professionista specializzato in uccelli esotici ho avuto la possibilità di identificare i fabbisogni alimentari degli Psittacidi e dei più comuni uccelli ornamentalii allevati; il tutto è stato possibile grazie alla posizione privilegiata che ho occupato in un decennio di attività posta ad un crocevia di informazioni derivante dagli innumerevoli allevamenti da me seguiti, nonchè dalla sperimentazione effettuata sui miei soggetti e quelli di allevatori illuminati.
Difficilmente anche l'allevatore più esperto è in grado di fornire ai suoi animali tutto ciò di cui necessitano, e semmai questo fosse possibile, egli delega un animale ad assumere ciò che più gli fa bene a discapito di ciò che più gli piace (l'operazione risulta difficile anche per una persona salutista conscia dei danni provocati da un'alimentazione non equilibrata figuriamoci per un pappagallo).
Il tutto si traduce spesso in un'alimentazione a base di semi ed in particolare il famigerato girasole che se assunto come alimento base provoca nel medio-lungo periodo dei danni metabolici devastanti.
Non occorre essere dei detective per accorgersi che la vita media dei nostri animali con le alimentazioni tradizionali risulta essere molto bassa. Nel giro di un decennio la maggior parte dei nostri animali sarà deceduta ed eventualmente sostituita, quando sappiamo che animali quali are, cacatua, amazzoni e cenerini (non certo alimentati a girasole) sono campati sino a 60/70 anni.
Non bisogna stupirsi di questi record di longevità, bensì dei record negativi dei nostri allevamenti ove nonostante pensiamo di adottare le migliori condizioni di detenzione abbiamo un ricambio relativamente rapido dei nostri soggetti. E' come in proporzione se affianco a pochissime persone che compiono 100 anni vi sia la maggior parte della gente che muore prima dei 15.
Meditate gente...meditate.. recitava un noto spot pubblicitario..
La risposta di questo grave fenomeno che passa tuttora inosservato rispetto a discussioni giudicate di più vitale importanza quali "il colore di una penna sul dorso che determina il nome di una mutazione" sta nell'alimentazione.
Oggi è stato finalmente messo a punto un alimento composto e completo in grado di fornire ai nostri animali tutto ciò che gli serve.
Questa ricetta si compone di materie prime di qualità e di una formula bilanciata frutto di un effettiva sperimentazione.
Vi esorto a documentarvi su questo nuovo prodotto ed unico nel suo genere:

unibirdonline@email.it (uibirdonline@email.it)

Saluti

Dott. Stefano Figurella

Vincenzo Forlino
31-03-10, 23: 18
salve dott. fringuella, spero a breve mi dovrebbe arrivare UNIBIRD tramite riccardo (ass. albatros di cassino) dovrebbe conoscerlo, comunque apparte i complimenti per l'iniziativa (devo ancora testarlo di persona) volevo porgerle una domanda tecnica, non metto in dubbio la qualità del prodotto ma mi chiedevo se deve essere somministrato giornalmente, nel senso che per questioni pratiche e di tempo utilizzo delle mangiatoie del tipo utilizato per conigli, che avendo un serbatoio mi danno più autonomia....... ora mi hanno riferto che ci sono allevatori di psittacidi che sono passati a questo tipo di alimentazione eliminando tutto il resto!!!! ma visto la mia poca disponibilità di tempoho paura di poterlo utilizare solo in sostituzione del pastone, germinati ecc.
lei cosa ne pensa?

Stefano Figurella
31-03-10, 23: 43
Salve Vincenzo,
l'unifeed si può somministrare secco o inumidito come una polenta. Inumidito ha il vantaggio che spesso è più gradito ma va poi sostituito ogni giorno in estate (in inverno può rimanere tranquillamente diversi giorni a seconda della temperatura).Consiglio di assaggiarlo tranquillamente per accertarsi se è ora di sostituirlo, sono tutti ingredienti alimentari.
Se somministrato secco rimane stabile per settimane senza problemi (perde un pò nell'aroma);

Stefano Figurella

RANGHIO90
31-03-10, 23: 53
Ciao Stefano, da appassionato come lo sei tu, mi permetto di darti del tu :) posso vero? veniamo a noi... nn voglio assolutamente criticare il prodotto, che anzi, testero prossimamente ma mi sorgono un po di domande...
questo alimento, praticamente contiene il 100% di quello che l'animale ha bisogno vero? allora...

- il fabbisogno di ogni vitamina-proteina-carboidrato e grasso, è uguale per tutti i pappagalli di media taglia? un conuro si dovrebbe alimentare come una rosella per assurdo?
- dovremmo noi integrare l'alimentazione oltre l'unifeed? in che modo? i pappagalli AMANO spappolare una mela o una spiga di panico... e una ciotola di piselli o legumi... cosi facendo pero, credo andremmo a sbilanciare la loro alimentazione creando magari un eccesso di vitamine e qualtaltro...

Per ora mi fermo qui, prima devo capire queste 2 cose, poi ovviamente da buon appassionato e sempre alla ricerca del meglio per i miei pappi, continuero a riempirla di domande :)

Vincenzo Forlino
01-04-10, 10: 19
Ciao Stefano, da appassionato come lo sei tu, mi permetto di darti del tu :) posso vero? veniamo a noi... nn voglio assolutamente criticare il prodotto, che anzi, testero prossimamente ma mi sorgono un po di domande...
questo alimento, praticamente contiene il 100% di quello che l'animale ha bisogno vero? allora...

- il fabbisogno di ogni vitamina-proteina-carboidrato e grasso, è uguale per tutti i pappagalli di media taglia? un conuro si dovrebbe alimentare come una rosella per assurdo?
- dovremmo noi integrare l'alimentazione oltre l'unifeed? in che modo? i pappagalli AMANO spappolare una mela o una spiga di panico... e una ciotola di piselli o legumi... cosi facendo pero, credo andremmo a sbilanciare la loro alimentazione creando magari un eccesso di vitamine e qualtaltro...

Per ora mi fermo qui, prima devo capire queste 2 cose, poi ovviamente da buon appassionato e sempre alla ricerca del meglio per i miei pappi, continuero a riempirla di domande :)


quoto in pieno le perplessità di riccardo, specialmente quella che riguarda le diverse esigenze alimentari delle varie specie, inoltre mi chiedevo che granulometria avesse visto che ai pappa non piaciono le polveri dovrebbe una granulometria inregolare, comunque già il fatto che da secco possa esere lasciato a disposizione per una settimana circa per me è un punto a favore, in attesa di testarlo di persona aspetto ulteriori delucidazioni grazie

Stefano Figurella
01-04-10, 12: 42
Salve Riccardo,

la domanda è pertinente: chiaramente le diverse specie hanno esigenze alimentari differenti.
Ti voglio rispondere nel modo seguente:
vedi per formulare un mangime è necessario far quadrare una cinquantina di parametri,
come tu ricordavi le proteine (e la % dei diversi aminoacidi essenziali, circa 7/8 su 20), i grassi, gli estrattivi inazotati (zuccheri), le ceneri;
ma non solo vi sono anche le vitamine: A, D, E, K, F,C, B1, B2, B6, B12, H, colina, inositolo;
e ancora i sali: Calcio, Fosforo, Magnesio, Sodio, Potassio, Ferro, Rame, Zinco, Manganese, Cobalto, Selenio.
Tutti questi elementi sono attivi entro un range determinato, al di sotto del quale l'animale entra in uno stato di carenza, al di sopra del quale si hanno fenomeni di tossicosi (eccezzion fatta per la > parte delle vit.B).
Inoltre ciò che complica la vita è che detti elementi sono in relazione tra loro, quindi non è necessario solo sapere la quantità utile di un elemento ma anche la quantità aggiunta di un elemento analogo che può disturbarne l'assorbimento intestinale (es: se somministro troppo rame l'animale andrà in carenza secondaria di zinco perchè il primo compete col secondo a livello intestinale).
Senza entrare ancor più nello specifico è sufficiente sapere che dei chimiamoli "cinquanta" elementi una quarantina presentano dosaggi comuni a tutte le specie mentre una decina necessitano di dosaggii peculiari delle singole specie (a riprova di ciò è sufficiente visionare formule per mangimi avicoli e notare come ad es: il Calcio ed il Fosforo abbiano più o meno gli stessi dosaggi per polli, tacchini, faraone).
L'unibird pone la sua filosofia nel fornire un bilanciamento per i parametri "comuni" (circa 40 su 50) ed una media dei parametri "peculiari" (circa una decina) per gruppi di specie.
L'alternativa dell'alimentazione tradizionale a base di semi è talmente lontana dal soddisfare le esigenze nutrizionali degli animali che vi sarà col suo utilizzo un tangibile miglioramento dello stato sanitario dei soggetti. Ad es. l'alimentazione con girasole può fornire apporti sufficienti di vit E ed acidi grassi essenziali , nonchè di aminoacidi solforati (quindi solo 3 parametri su 50) a fronte però di un eccesso grossolano di frazione lipidica ( che conduce ad epatosi dietetica) e la totale carenza di sali e vitamine.
A testimonianza di ciò che ho detto è sufficiente dare una sbirciata là dove della salute e della riproduzione degli animali si è fatto un business, mi riferisco all'allevamento avicolo industriale ove si segue il principio maggior salute dei soggetti= maggior n° soggetti per m2 = maggior introito per l'imprenditore (pensate che ai polli in allevamenti intensivi vengano somministrate granaglie e cavallette?).

Per quanto riguarda la somministrazione di altri cibi se non si supera il 10/20% non si hanno scompensi significativi (magari anche per consentirgli un minimo di distrazione).

La granulometria, per rispondere anche a Vincenzo, è fine per evitare la scelta da parte dell'animale e gli svantaggi di un procedimento di estrusione. Comunque essa non produce alterazioni al becco (presenza nella miscela di particelle ad azione abrasiva) ed è compensata da un'elevata appetibilità.

Stefano Figurella

MORRIS_73
01-04-10, 16: 17
Buongiorno a Tutti,
Salve Stefano, diciamo che anche io sto aspettando l’arrivo del “prodotto nuovo”, tramite il carissimo amico Cristiano.
Tra le tante domande che mi assalgono, la principale e’ questa: volendo far baliare una nidiata di cardellini o di ciuffolotti, da “semplici” ma robusti canarini, cosa sarebbe piu’ opportuno utilizzare allo scopo, o meglio: quale linea di pastoncino e perche’? e una volta abituati i soggetti o meglio le balie, secondo te e’ preferibile fornire qualche altro alimento in aggiunta? e se si: quale? e perche’?.
Sarebbe inoltre opportuno fornire l’alimento inumidito per aumentarne l’appetibilita’ oppure no? anche per gli indigeni?
Il “prodotto” e’ stato testato sugli indigeni? sui canarini invece? se si, quali linee? lo sviluppo dei pulli e’ piu’ veloce rispetto ad una fornitura di alimenti “tradizionali” , e la percentuale di mortalita’ nei nidi? . Gli ultimi nati, rispetto ai fratelli di 3 gg, per chi non dovesse effettuare la sostituzione delle uova con quelle di plastica, come si comportano? Qualcuno soccombe? o qualcuno riesce a sopravvivere? Se si, in che’ percentauali? I novelli dell’annata, riferendomi sempre agli indigeni, in che percentuali superano la muta? E quanti arrivano “all’estro amoroso”, in condizioni ottimali? Insomma ci sono delle statistiche per le mie domande?
Spero mi sia consentita la forma amichevole del tu, almeno per l’ambiente virtuale!
Saluti
Prete Maurizio

Stefano Figurella
01-04-10, 18: 53
Salve Maurizio,

mi hai fatto veramente un sacco di domande...
gli animali alimentati con l'unibird godono di un miglior stato di salute, quindi il tutto si traduce in una > % di uova feconde e di schiusa. Il problema nasce quando si ha a che fare con il cervello delle femmine (balie e non) che non sempre accettano esclusivamente questo alimento per l'imbecco dei pulli. Occorre quindi monitorare i primi giorni di vita se essi vengono imbeccati. Esiste nella linea fringillidi il tipo "ALLEVAMENTO" che presenta una maggior percentuale di proteine proprio per accellerare lo sviluppo dei pulli.
La cosa che si consiglia è di fornirlo secco in una ciotola e in un'altra inumidirlo assieme ai semi cotti in modo che le femmine siano stimolate all'imbecco. Purtroppo l'imbecco rappresenta una fase delicata, che ogni allevatore personalizza, quindi il consiglio è di non affidarsi totalmente all'unibird secco rischiando che qualche femmina faccia morire la covata ma di utilizzarlo come un concreto ausilio nell'alimentazione dei nidiacei. Esistono per contro moltissimi casi di canarine che hanno portato allo svezzamento i piccoli imbeccando solo con l'unibird secco (sempre il tipo d'allevamento).
Il prodotto viene utilizzato da allevatori da almeno 5 anni, sui cardellini si ha una media di 7 piccoli/coppia/anno con punte di 12 (e addirittura 25 per qualche raro caso); per quanto riguarda i piccoli rispetto ai fratelli di 3 giorni il risultato dipende dalla femmina caso per caso, le statistiche sono un hobby che lasciamo ai professori di matematica.

RANGHIO90
02-04-10, 01: 32
ciao stefano... ti rompo ancora:) volevo sapere... che tempi di conservazione ha l'unifeed? nn viene prodotto in sacchi da kg? solo da minimo 2 kg?

Cristiano Ferrari
02-04-10, 07: 41
ciao stefano... ti rompo ancora:) volevo sapere... che tempi di conservazione ha l'unifeed? nn viene prodotto in sacchi da kg? solo da minimo 2 kg?
http://lnx.ornieuropa.com/forum/showthread.php?13649-UNIBIRD-grandi-novita-in-campo-alimentare!/page5

Le confezioni ci sono da 250gr,500gr,1kg,2kg,5kg,10kg,25kg

MORRIS_73
02-04-10, 09: 40
Buongiorno a Tutti,

Salve Stefano, scusami per le troppe domande, ma se allevi sicuramente puoi anche giustificarmi!
Grazie infinite per le risposte, sono certo delle tue affermazioni, credo anche non conoscendoti, dal momento che
mi hai anticipato quello che gia' immaginavo.
Inutile aggiungere che sicuramentei il "prodotto" funziona se viene associato alla "destrezza" dell'allevatore nel prendere la
decisione piu' appropriata che per soggetti e specie allevate puo' sicuramente variare da caso a caso.
Prendendomi il tempo necessario, mi prometto di ritornare su questo post per esprimere il mio giudizio in merito al nuovo prodotto.
Cordiali e distinti saluti

Roberto Giani
02-04-10, 09: 51
Salve Riccardo,

la domanda è pertinente: chiaramente le diverse specie hanno esigenze alimentari differenti.
Ti voglio rispondere nel modo seguente:
vedi per formulare un mangime è necessario far quadrare una cinquantina di parametri,
come tu ricordavi le proteine (e la % dei diversi aminoacidi essenziali, circa 7/8 su 20), i grassi, gli estrattivi inazotati (zuccheri), le ceneri;
ma non solo vi sono anche le vitamine: A, D, E, K, F,C, B1, B2, B6, B12, H, colina, inositolo;
e ancora i sali: Calcio, Fosforo, Magnesio, Sodio, Potassio, Ferro, Rame, Zinco, Manganese, Cobalto, Selenio.
Tutti questi elementi sono attivi entro un range determinato, al di sotto del quale l'animale entra in uno stato di carenza, al di sopra del quale si hanno fenomeni di tossicosi (eccezzion fatta per la > parte delle vit.B).
Inoltre ciò che complica la vita è che detti elementi sono in relazione tra loro, quindi non è necessario solo sapere la quantità utile di un elemento ma anche la quantità aggiunta di un elemento analogo che può disturbarne l'assorbimento intestinale (es: se somministro troppo rame l'animale andrà in carenza secondaria di zinco perchè il primo compete col secondo a livello intestinale).
Senza entrare ancor più nello specifico è sufficiente sapere che dei chimiamoli "cinquanta" elementi una quarantina presentano dosaggi comuni a tutte le specie mentre una decina necessitano di dosaggii peculiari delle singole specie (a riprova di ciò è sufficiente visionare formule per mangimi avicoli e notare come ad es: il Calcio ed il Fosforo abbiano più o meno gli stessi dosaggi per polli, tacchini, faraone).
L'unibird pone la sua filosofia nel fornire un bilanciamento per i parametri "comuni" (circa 40 su 50) ed una media dei parametri "peculiari" (circa una decina) per gruppi di specie.
L'alternativa dell'alimentazione tradizionale a base di semi è talmente lontana dal soddisfare le esigenze nutrizionali degli animali che vi sarà col suo utilizzo un tangibile miglioramento dello stato sanitario dei soggetti. Ad es. l'alimentazione con girasole può fornire apporti sufficienti di vit E ed acidi grassi essenziali , nonchè di aminoacidi solforati (quindi solo 3 parametri su 50) a fronte però di un eccesso grossolano di frazione lipidica ( che conduce ad epatosi dietetica) e la totale carenza di sali e vitamine.
A testimonianza di ciò che ho detto è sufficiente dare una sbirciata là dove della salute e della riproduzione degli animali si è fatto un business, mi riferisco all'allevamento avicolo industriale ove si segue il principio maggior salute dei soggetti= maggior n° soggetti per m2 = maggior introito per l'imprenditore (pensate che ai polli in allevamenti intensivi vengano somministrate granaglie e cavallette?).

Per quanto riguarda la somministrazione di altri cibi se non si supera il 10/20% non si hanno scompensi significativi (magari anche per consentirgli un minimo di distrazione).

La granulometria, per rispondere anche a Vincenzo, è fine per evitare la scelta da parte dell'animale e gli svantaggi di un procedimento di estrusione. Comunque essa non produce alterazioni al becco (presenza nella miscela di particelle ad azione abrasiva) ed è compensata da un'elevata appetibilità.

Stefano Figurella

Ciao Stefano,
l'intervento che ho quotato rispecchia quanto tu dicesti qualche anno fa ad una conferenza organizzata dalla mia associazione a Rimini.

Per quanto riguarda i pappagalli, da tanti veterinari si sente "demonizzare" l'uso del girasole, ma io non ho mai conosciuto alcun allevatore di pappagalli che dia solo girasole ai sui uccelli!

Volevo chiederti quali potrebbero essere i principali scompensi cui vanno incontro dei parrocchetti alimentati con un misto di semi secchi composto da: girasole (max 10%), cartamo, canapa, scagliola, miglio, panico, lino, avena, grano saraceno, integrati poi con frutta, verdura, semi germainati e misto per colombi bollito.

Stefano Figurella
02-04-10, 20: 45
Ciao Roberto,
il problema è che alcune specie quasi non toccano altro (cenerini al primo posto) e l'allevatore non si fida a fargli patire la fame affinchè finiscano gli altri semi della miscela.
La domanda che mi fai sulle carenze necessiterebbe di una risposta fiume: per spiegarti la complessità (è pur sempre possibile farlo) occorre conoscere la composizione dei semi sgusciati, la tipologia e la % dei semi realmente ingeriti; così potremmo avere un idea della composizione chimica del'alimento "medio" che ingerisce un tuo soggetto. Capisci che è un casino, ad es. la scagliola ha uno scarto variabile dal 30 al 40% (per avere questo dato ho assoldato una squadra di canarini per sgusciare una quantità pesata di scagliola ed una volta mangiati tutti i semi ho ripesato le bucce). Una volta che tu, semmai ti vorrai cimentare in un lavoro certosino, avrai a disposizione i dati analitici dell'effettiva assunzione della tua miscela dovrai confrontarli con i fabbisogni della specie cui la destini. Io negli anni tali fabbisogni li ho più o meno identificati per le specie guida ma ciò rappresenta un segreto industriale.
Le carenze comunque più frequenti sono relative alla vit.A e D (i semi e la nostra frutta ne contengono piccole quantità) e i sali minerali (in particolar modo Calcio e Fosforo ed il rapporto fra i due (tipico negli allevamenti è che spesso si hanno fratture spontanee dei tibiotarsi dei piccoli nel nido perchè l'osso cede quando il piccolo raggiunge un certo peso a causa di una carenza di sali , mentre tutti gli allevatori danno la colpa alle madri "tuffatrici" che si lanciano isulle zampe dei loro figli).

In linea di massima si possono avere degenerazioni epatiche se la miscela è troppo ricca di oleaginose come il girasole (epatosi dietetica o fegato grasso) ma una miscela troppo povera di proteine conduce allo stesso risultato anche in assenza di grassi (perchè i grassi vengono anche prodotti dagli zuccheri ma le proteine devono nella figura degli aminoacidi essenziali essere apportate con la dieta), è il caso delle oche allevate per le "fois gras" o fegato grasso (dovrebbe scriversi così) che vengono alimentate prevalentemente con cereali (dieta ipoproteica) molto simili nella composizione ad avena, miglio, scagliola.
Purtroppo nel gruppo o nella coppia c'è l'animale dominante che magari si mangia solo il girasole e si distrugge il fegatino così come l'ultimo nella gerarchia che si mangia solo miglio e si distrugge il fegatino anche lui (quest'ultimo caso si vede spesso nelle femmine alimentate con miscele bianche durante la deposizione: a causa dell'ulteriore quota di proteine che destinano alla fabbricazione delle uova muoiono repentinamente e grasse per insufficienza epatica acuta o per collasso cardiocircolatorio per aver sottratto proteine al muscolo cardiaco).

Stefano Figurella

Luca Anniballi
03-04-10, 01: 04
Aggiornamenti: Lo mangiano con tranquillità, sto diminuendo le sementi gradualmente. Il trucchetto di mettere qualche pizzico di lattuga e cicoria sta funzionando.... Oggi ho fatto un controllo visivo all'addome e sembrano confermare che stanno in gran forma.
C'è una grossa pecca però, tutti gli scettici che mi vengono a trovare "mi fregano" l'assaggio!!!

RANGHIO90
03-04-10, 01: 54
stefano mi togli il dubbio della scadenza e conservazione?

Cristiano Ferrari
03-04-10, 07: 02
Scusami Riccardo,ma ti ho linkato l'altra discussione in cui si parla della conservazione.....la scadenza e' 12 mesi dal confezionamento

Cristiano Ferrari
03-04-10, 07: 05
Grande Luca! Lo stai provando su quei due soggetti di cui mi hai parlato? Un'altra domanda:li hai in gabbia o in voliera?

Luca Anniballi
03-04-10, 11: 35
Si Cristiano confermo, su quelle due coppie. A parte che se lo mangiano loro, credo non sia un problema convertire via via tutti gli altri. Sono alloggiati in gabbioni da 120.

Vincenzo Forlino
03-04-10, 12: 39
ragazzi, oggi ho preso l'unibird per parrocchetti....dal profumo quasi quasi un assaggio glielo darei#°°))#°°))#°°))per il momento ne ho preso solo un Kg, in questi giorni loproverò sui miei soggetti è vi dirò come procede

Cristiano Ferrari
03-04-10, 13: 04
Si Cristiano confermo, su quelle due coppie. A parte che se lo mangiano loro, credo non sia un problema convertire via via tutti gli altri. Sono alloggiati in gabbioni da 120.

Perfetto,solo che.....non mi ricordo piu' il motivo per cui ti ho chiesto della gabbia....AZZ!

Pamela Muzzi
03-04-10, 13: 50
ragazzi, oggi ho preso l'unibird per parrocchetti....dal profumo quasi quasi un assaggio glielo darei#°°))#°°))#°°))per il momento ne ho preso solo un Kg, in questi giorni loproverò sui miei soggetti è vi dirò come procede

Bhe... volendo lo puoi asaggiare, e' fatto con soli alimenti ad uso umano! ()(

Luca Anniballi
03-04-10, 14: 08
Perfetto,solo che.....non mi ricordo piu' il motivo per cui ti ho chiesto della gabbia....AZZ!
ihihihihihihiiihiihi li non posso davvero aiutarti....ihihihihihihihihihhi
Probabilmente per il discorso di come bruciano in base al movimento? Se è per questo credo che una volta abituati, sicuramente mangeranno di più in voliera.... Se ti riferivi a questo....

RANGHIO90
03-04-10, 14: 42
ok scusami Cristiano ma nn avevo letto dei 12 mesi, mi sara sfuggita... mi mando un pm per l'ordine

Cristiano Ferrari
03-04-10, 18: 15
No problem,mi sa che la scadenza l'avevo dimenticata anche io ;-)

marco cotti
03-04-10, 21: 25
Quando una decina di anni fa, scoprii gli estrusi, mi ripromisi di passare totalmente a quel tipo di alimentazione completa, ma non ci riuscii.
Sicuramente un pò alla volta i pappagalli accettarono il passaggio graduale dai semi ammollati e verdure agli estrusi con qualche eccezione, in tempi tutto sommato brevi, ma poi mi ritrovai di fronte al grosso problema dell'aumento delle coppie in riproduzione e il relativo costo degl estrusi per alimentare tutti i soggettie ritornai alla mia almentazione /consigliatami da un vecchio grande allevatore)

Qui praticamente si tratta della stessa cosa, il passaggio non immediato da un tipo di alimentazione consolidata au un nuovo tipo di alimentazione.
Devo anche dire che ho somministrato il campione arrivato da Cristiano e anche qui tra i miei conuri non tutti hanno apprezzato il pastoncino,
spinti dalla loro curiosità ovviamento (io li conosco bene) hanno emesso i loro richiami che definiscono un loro modo di apprezzare un nuovo cibo che fornisco loro, ma ho notato che in presenza dell'alimentazione tradizionale) io uso semi per pappagalli ammollati per 24 ore e lavati e risciaquati diverse volte, mela e verdure varie, la maggior parte delle coppie ha preferito rimanere su ciò che appetivano e conoscevano meglio.

Tutto qui credo che prestare attenzione al passaggio a diverso tipo di alimentazione debba essere fatto con cura e osservando bene i nostri soggetti soprattutto se abituati da molti anni ad'alimentazione consolidata, non siamo di fronte a canarini ma a creature leggermente più complesse.

Altra ed ultima cosa, per mia esperienza personale i pappagalli amano ogni tanto avere cibi da scoprire e nuovi, come pannocchie, noci, mandorle e altro, sembrano apprezzare dei cambiamenti alla monotonia alimentare, secondo me è anche questo da tenere in considerazione.
Con gli psittacidi forse il nuovo prodotto andrebbe associato anche ad altri.

salutoni a tutti

Stefano Figurella
04-04-10, 01: 43
Salve Marco,

grazie del tuo intervento. Condivido appieno la tua analisi del pappagallo come essere pensante ed infatti anche io consiglio una somministrazione di altri alimenti in piccole quantità con lo scopo di distrazione psicologica dell'animale. Deve essere altresì chiaro che il fine del passaggio dall'alimentazione tradizionale all'unifeed non è certo "il far assaporare agli animali nuovi sapori esotici e sentire dai loro versi come li giudicano" ma per incrementare lo stato di salute e le performance dell'allevamento. Si potrebbe anche affermare che per un assiduo frequentatore di fast food la sua alimentazione consolidata siano gli hamburger, ma non per questo un dietista deve consigliarla per evitargli uno stress (mai come in questo caso lo stress metabolico del "cibo spazzatura" supera di gran lunga quello mentale del cambiamento).
Per quanto concerne il discorso economico bisogna considerare diversi aspetti: la miscela di semi è come se venisse pagata il doppio, in quanto metà sono bucce che l'allevatore paga ma l'animale scarta (per contro anche con l'unifeed in presenza di animali che si divertono a giocarci può esserci dello spreco che può essere evitato ad es. posizionando la mangiatoia in un sottovaso in modo da recuperarlo), un'ulteriore quota della miscela viene pagata ma mai mangiata come alcuni semi che fanno parte della stessa e vengono scartati dagli animali (alcuni si trovano ad allevare più quagliette cinesi sui fondi delle voliere che pappagalli proprio per convincersi che nel loro impianto nulla è sprecato), non sono più necessari prodotti vitaminici, sali, frutta e verdura tutte cose che hanno un costo. Il tempo che l'allevatore dedica al "soffiare sulle mangiatoie", al raccogliere le bucce delle sementi negli ambienti chiusi, al preparare semi cotti, ammollati o germinati ora può essere dedicato al godersi i propri animali o ad altre attività.
Ed infine per i pappagalli di un certo spessore la differenza che passa tra un solo piccolo svezzato in più ed un uovo infecondo equivale al costo dell'unifeed per un anno per tutto l'allevamento.

Stefano Figurella

RANGHIO90
04-04-10, 02: 24
altre domande...

- a cosa serve il tipo per la muta, i pappagalli nn mutano in un periodo come i fringillidi ma lo fanno tutto l'anno sbaglio?
- il tipo riproduzione, in cosa si differenzia dall allevamento e mantenimento? se somministro il tipo riproduzione i miei pappi dopo faranno le uova? basta quello come stimolo?

Cristiano Ferrari
04-04-10, 07: 03
Ah,no mi e' venuto in mente,volevo sapere essendo cardelli,se alle condizioni si poteva aggiungere anche lo "stress da gabbia"...

Stefano Figurella
04-04-10, 12: 15
Ciao Riccardo,
il tipo per la muta contiene più aminoacidi e zinco per la fabbricazione delle penne (i pappagalli se li tieni all'aperto vanno in muta in tarda estate-autunno), quello da riproduzione contiene sostanze naturali stimolanti la libido degli uccelli.

Vincenzo Forlino
05-04-10, 15: 18
ciao rstefano volevo chiederti se avevi in mente di fare una versione per i lory?!?!?!

cirmes
07-04-10, 17: 24
Certamente è una innovazione-rivoluzione nel campo ornitologico. Occore sperimentare con qualche coppia e calcolare i costi-risultati.
Cirmes

Cristiano Ferrari
07-04-10, 19: 29
Esatto Cirino,lo spirito e' proprio questo....

nico95XD
07-04-10, 19: 35
scusate ma questo Unibird dove si può comprare?quale è la marca migliore?1kg di prodotto quanto dura per una coppia di agapornis?
ma se lo si compra si usa solo quello e basta??(scusate se magari questi argomenti sono stati discussi ma non avendo abbastanza tempo non ho avuto modo di segueri l intera discussione

opiniao
10-04-10, 21: 47
Esatto Cirino,lo spirito e' proprio questo....

ciao Cristiano
mi manderesti in mp info tecniche, tipo costi, modalità di acquisto e così via.
allevo cardellini, canarini e lucherini, oltre ad un fritto misto di indigeni e vari; mi piacerebbe sperimentare come funziona su 2 o 3 coppie.
ciao e grazie
Pietro

Dempit
10-04-10, 22: 50
CIAO CRISTIANO
Mi mandi sulla E-mail DEMPIT@GMAIL.COM tutte le info sull'uso, costi ecc.. per Unibird per canarini e cardellini/Spinus....

Grazie

christian
22-04-10, 08: 26
ho una curiosità: a questo prodotto potrebbe essere aggiunto anche del colorante in fase di muta per quelle specie che devono essere colorate artificialmente? ma forse non è abbastanza grasso essendo un alimento base..
Ciao

Christian

Claudio Bosich
22-04-10, 13: 47
In realtà se appetito io credo sia un modo molto efficace di fornire il colorante... io avevo proprio pensato di utilizzarlo in quel modo !!

marco novelli
23-04-10, 12: 36
Ho letto tutta la discussione e l'idea che mi sono fatto è che allevare uccelli domestici è una cosa, allevare uccelli semidomestici è tuttaltra cosa. Io non credo nella maniera più assoluta che si possano allevare ciuffolotti, fringuelli etc etc con questo prodotto. Non metto in discussione la qualità del prodotto che non conosco assolutamente ma ho forti dubbi. Riprodurre specie più difficili richiede innanzitutto una buona osservazione da parte dell'allevatore ed allo stesso tempo un buon stimolo alimentare. Chi alleva queste specie probabilmente riesce a comprendere a cosa mi riferisco. I fringillidi indigeni ed esotici , ad esempio, vanno stimolati durante l'entrata in estro e l'allevamento, ed a mio avviso l'alimentazione svolge un ruolo chiave nel raggiungere un esito positivo. Non credo esista alcun surrogato a prede vive, prative, frittata, piselli etc etc che possa stimolare i genitori all'imbeccata men che meno un pastone secco. Io sono convinto che chi proverà ad allevare fringillidi con questo prodotto di successi ne otterrà ben pochi. A mio avviso si è anticipata un po troppo la sua divulgazione ancor prima che venisse testato in allevamento con queste specie. Anche l'amico Edmondo Mazzoli ha parlato di un prodotto ottimo per mantenere i soggetti (testato durante l'inverno!) ma mai durante l'allevamento. Se questa affermazione non corrisponde al vero vi prego di smentirmi. Sono mlto scettico sul fatto che il buon Edmondo possa svezzare Frosoni e Ciuffolotti con questo prodotto. Io continuerò ad alimentarli con i metodi classiciche uso da qualche lustro con altenre fortune e cioè germinati, frittata, piselli,insetti, pane secco e omogeneizzato ed alla fine confronteremo i risultati.
Vorrei che questo mio intervento non venisse scambiato per inutile polemica ma per quello che è il mio vero intento è cioè : non fatevi prendere da facili illusioni perchè allevare ( riprodurre) uccelli non può prescindere dall'alimentazione!
Un saluto.

Claudio Bosich
23-04-10, 19: 04
Ciao Marco, in buona parte concordo con te. Io per esempio osservando i miei cardinalini noto che le nutrici i primi due giorni di vita dei piccoli li alimentano quasi esclusivamente con del pastone secco.
Dal secondo/terzo giorno in poi l'alimento preferito diventano i semi germinati e la cicoria. Per finire noto i giorni che precedono lo svezzamento l'alimento più appetito tornano ad essere i semi secchi.

Delle femmine un pochino più pigre alimentano i piccoli solo se vengono forniti loro semi germinati freschi ogni due o tre ore.

Proprio per queste diversità, anche per me un alimento unico difficilmente diventerà la panacea per tutti i mali.

Con questo non voglio dire che la sperimentazione su alcune coppie non sia auspicabile.

Molto probabilmente lo testerò su un paio di coppie e ancor più probabilmente lo testero in fase di muta per la colorazione.

Cristiano Ferrari
23-04-10, 19: 14
Ma nessuno ha mai detto che in fase di allevamento vada usato solo quello,chi lo fa lo fa per sua scelta. Anche con gli estrusi e' la stessa cosa.
Io per esempio fornisco comunque piselli o prative e se necessario la frittatina....

Claudio Bosich
23-04-10, 21: 05
Si Cristiano credo anche io che questo sia il giusto approccio. Allo stesso tempo spero che questo prodotto abbia più successo degli estrusi che hanno evidenziato negli anni varie carenze.

Mazzoli Edmondo
25-04-10, 22: 25
Caro Marco,
ho letto il Tuo intervento e sono rimasto un po’ perplesso. Avrei preferito che prima di scrivere Tu mi avessi telefonato, così avrei potuto chiarirTi qualche dubbio e ridurre un po’ il Tuo scetticismo. Rispetto le Tue idee e le Tue opinioni, ma non le condivido. Quello che Tu scrivi e che mi riguarda non è assolutamente esatto. Innanzitutto io uso l’Unifeed da marzo dello scorso anno, dapprima gradualmente (avevo già i soggetti in cova) e poi drasticamente (con lo svezzamento dei novelli e con gli adulti a fine cove). Tutti i miei soggetti sono arrivati alla muta che si alimentavano ESCLUSIVAMENTE con l’Unifeed. I risultati sono stati ottimi; Tu stesso hai avuto modo di vedere i miei soggetti a Fringillia ed oltre ai risultati in mostra (più che soddisfacenti) hai potuto constatare il loro stato di salute. Solo ora sto iniziando le cove (non ho ancora le nuove strutture pronte) e non mi posso lamentare; le poche coppie che sono riuscito a sistemare durante le vacanze di Pasqua, sono già in cova senza problemi; a loro non ho dato nessuna vitamina, né integratori per mandarli in estro, né frittatine, erbe prative (io ne sono stato uno dei maggiori decantatori), prede vive, semi cotti e/o germinati. Solo Unifeed secco e bagnato con acqua, trasformato a mo’ di polenta rassodata.
Mi resta solo da verificare se imbeccheranno naturalmente anche solo con questo prodotto, ma mi chiedo:
1) se durante tutto l’anno sono stati ghiotti dell’Unifeed bagnato, perché non dovrebbero darlo ai piccoli?
2) se imbeccano con la frittatina, perché non dovrebbero imbeccare con la “polentina” che, tra l’altro è molto più completa e nutriente?
3) se fosse necessario (io non credo) aggiungere un po’ di semi cotti e/o germinati per stimolare maggiormente l’imbecco, non pensi che una tale alimentazione sia già più completa di quella tradizionale, considerate le elevate caratteristiche qualitative e nutrizionali che questo prodotto (l’Unifeed) già di per sé possiede?
Fra una settimana potrò già dirimere questi ultimi dubbi, anche se una piccola (ma per me significativa) esperienza l’ho vissuta l’anno scorso con una coppia di cantori di cuba, esperienza riportata sull’articolo pubblicato da Alcedo.
Mi resta solo una cosa da dirTi: prendi la Tua macchina e vieni a trovarmi, come ho fatto io diverse volte, guarda con i Tuoi occhi ed osserva come gestisco il mio piccolo allevamento, trai le Tue conclusioni. Solo allora potrai dire: io non credo che….
Un abbraccio affettuoso. Edmondo

Domenico Lo Vetere
26-04-10, 00: 09
ciao a tutti, fino ad ora mi sono sempre limitato a seguire da lontano l'evoluzione della discussione, ma adesso ho deciso di intervenire anche perchè si denigra costantemente in modo subdolo i prodotti che io stesso produco e che sono stati sperimentati per anni in diversi allevamenti di canarini e spinus con non poche difficoltà.Tengo a precisare che gli allevamenti che hanno testato i prodotti sono composti anche da 250 coppie per cui i risultati ottenuti sono molto attendibili e non approssimativi o con " il vediamo come andrà quest'anno" proviamo la novità.Volevo puntualizzare che non ho mai parlato male dell'Unifid però sono convinto che finalmente era ora che qualcuno come il sottoscritto si impegnasse a produrre dei prodotti che soddisfino le effettive esigenze alimentari dei nostri volatili. Inoltre volevo chiarire che i prodotti HAPPY BIRD vengono estrusi a freddo e che quindi mantengono inalterati tutti i valori nutrizionali.Le materie prime adoperate vengono dichiarate come previsto dalla legge in etichetta: dov'è il corrispondente nell'UNIFID? non si può solo dire che le materie prime adoperate sono ad uso umano anche perchè le materie prime adoperate dalle aziende mangimistiche sono sottoposte a controlli periodici da parte dell'USL. Dietro la formulazione dei prodotti Happy bird c'è la collaborazione di alimentarisiti di provata esperienza nonchè allevatori, non c'è niente di improvvisato come qualcuno ha ipotizzato.Spero che questo mio intervento non susciti polemiche ma sia fonte di chiarimenti.

Cristiano Ferrari
26-04-10, 07: 33
, ma adesso ho deciso di intervenire anche perchè si denigra costantemente in modo subdolo i prodotti che io stesso produco


Non sono mai stati nominati i tuoi prodotti ne esplicitamente ne' implicitamente cosi' come non sei stato mai nominato tu,l'unico che ha fatto riferimento ai tuoi prodotti sei stato tu nel tuo messaggio,tra l'altro facendoti pubblicita' gratuita.
Se invece ti riferisci al discorso sugli estrusi in generale,non puoi non ammettere che ci sono quelli buoni e quelli meno....
Per quanto riguarda gli ingredienti,piacerebbe a molti che si fosse un bell'elenco con tanto di percentuali........

marco novelli
26-04-10, 10: 08
Caro Marco,
ho letto il Tuo intervento e sono rimasto un po’ perplesso. Avrei preferito che prima di scrivere Tu mi avessi telefonato, così avrei potuto chiarirTi qualche dubbio e ridurre un po’ il Tuo scetticismo. Rispetto le Tue idee e le Tue opinioni, ma non le condivido. Quello che Tu scrivi e che mi riguarda non è assolutamente esatto. Innanzitutto io uso l’Unifeed da marzo dello scorso anno, dapprima gradualmente (avevo già i soggetti in cova) e poi drasticamente (con lo svezzamento dei novelli e con gli adulti a fine cove). Tutti i miei soggetti sono arrivati alla muta che si alimentavano ESCLUSIVAMENTE con l’Unifeed. I risultati sono stati ottimi; Tu stesso hai avuto modo di vedere i miei soggetti a Fringillia ed oltre ai risultati in mostra (più che soddisfacenti) hai potuto constatare il loro stato di salute. Solo ora sto iniziando le cove (non ho ancora le nuove strutture pronte) e non mi posso lamentare; le poche coppie che sono riuscito a sistemare durante le vacanze di Pasqua, sono già in cova senza problemi; a loro non ho dato nessuna vitamina, né integratori per mandarli in estro, né frittatine, erbe prative (io ne sono stato uno dei maggiori decantatori), prede vive, semi cotti e/o germinati. Solo Unifeed secco e bagnato con acqua, trasformato a mo’ di polenta rassodata.
Mi resta solo da verificare se imbeccheranno naturalmente anche solo con questo prodotto, ma mi chiedo:
1) se durante tutto l’anno sono stati ghiotti dell’Unifeed bagnato, perché non dovrebbero darlo ai piccoli?
2) se imbeccano con la frittatina, perché non dovrebbero imbeccare con la “polentina” che, tra l’altro è molto più completa e nutriente?
3) se fosse necessario (io non credo) aggiungere un po’ di semi cotti e/o germinati per stimolare maggiormente l’imbecco, non pensi che una tale alimentazione sia già più completa di quella tradizionale, considerate le elevate caratteristiche qualitative e nutrizionali che questo prodotto (l’Unifeed) già di per sé possiede?
Fra una settimana potrò già dirimere questi ultimi dubbi, anche se una piccola (ma per me significativa) esperienza l’ho vissuta l’anno scorso con una coppia di cantori di cuba, esperienza riportata sull’articolo pubblicato da Alcedo.
Mi resta solo una cosa da dirTi: prendi la Tua macchina e vieni a trovarmi, come ho fatto io diverse volte, guarda con i Tuoi occhi ed osserva come gestisco il mio piccolo allevamento, trai le Tue conclusioni. Solo allora potrai dire: io non credo che….
Un abbraccio affettuoso. Edmondo

Edmondo carissimo, era ora che ti decidevi a scrivere sul forum!! Io ti rispondo in breve perchè sono convinto che tu abbia accellerato un tantinoi tempi basandoti sull'osservazione ed i risultati di una o due coppie di cantori di cuba ( svezzano benissimo la prole anche con solo panico!). Io non metto in discussione il prodotto e la sua qualità ma il suo utilizzo in allevamento. Ho ricevuto tante telefonate dopo che hai scritto su Alcedo ed in tanti mi hanno chiesto cosa ne pensavo se avessero iniziato a dare SOLO unifeed ai propri uccelli.... La risposta ovviamente la puoi benissimo immaginare. Nel nord Europa di questi prodotti ultra completi ne esistono diversi ed i tentativi sono sempre falliti miseramente ed alla fine si è sempre tornati al punto di partenza. Esiste un prodotto olandese molto simile a questo e so che da TRE ANNI LO STANNO TESTANDO in grandi allevamenti ma dalle prime notizie che mi ha dato un amico tedesco sembra che gli animali non siano molto stimolati all'imbecco della prole. Edmdondo , quando avrai la schiusa dei primi frosoni o ciuffolotti che siano fai una prova..... metti loro a disposizione la polentina ed in un altra ciotola insetti, piselli e frittata poi raccontaci com'è andata?? Credi veramente che un frosone possa imbeccare con una polenta???? Io no, nella maniera più assoluta.
Un abbraccio affettuoso anche a te ed al mio erede ( ornitologico) Carletto.

Stefano Figurella
26-04-10, 17: 07
salve a tutti,
innanzitutto ricordo al sig. Lo Vetere che si scrive unifeed e non unifid e rappresenta una parola inglese che significa piatto unico, termine questo che i mangimisti conoscono bene da almeno quarant'anni.
In seconda battuta ci tengo a ricordare al sig. Lo Vetere di ripassare la legislazione relativa all''etichettatura che permette nell'etichetta del mangime composto per animali da compagnia diversi dai carnivori domestici di non riportare la composizione centesimale del prodotto; la stessa può essere apposta in etichetta su base volontaria (innumerevoli sono i prodotti anche affermati che non la presentano come ad es. il pastone per insettivori RAFF REAL PASTO, il tutto non per malcostume ma per un minimo di tutela contro spionaggi industriali tutt'altro che rari in questo settore e che come ditta abbiamo già subito);
In secondo luogo volevo autodenunciare la ditta LOR (Laboratorio Ornitologico Reggiano) che come strategia commerciale ha scelto di buttare soldi utilizzando materie prime alimentari (ad uso umano) quando poteva più che dimezzare i costi utilizzando materie prime zootecniche. Forse i ristoratori potrebbero servire alimenti fatti con materie zootecniche, tanto come ricorda il sig. Lo Vetere sono controllate dall'ASL.
Sono d'accordo con il sig. Lo Vetere quando dice che finalmente qualcuno si è occupato di una alimentazione bilanciata in ornitologia...è buffo sentirlo solo ora quando la mia crociata in questa direzione è iniziata almeno un decennio fa (lo stesso Giani ne da testimonianza in questa discussione riferendosi ad una mia conferenza mi pare del 2002 nella loro associazione). Il tutto per dire che la sperimentazione vi è stata e viene da lontano, grazie alla mia professione di Medico Veterinario Specialista in uccelli esotici ed all'ausilio di allevatori pionieri. A dire il vero io stesso non sono stato il primo visto che già esistevano gli estrusi americani e belgi e si muovevano passi da gigante in questa direzione. Ricordo infine che mentre il sottoscritto parlava di queste tecniche alimentari e impegnava la sua vita al raggiungimento di questo obbiettivo la maggior parte degli addetti del settore (e forse il sig. Lo Vetre stesso) spendevano le loro energie a commercializzare misti di sementi.
Anche questo mio intervento "non deve essere visto in chiave polemica ma come fonte di chiarimenti...".

Dott. Stefano Figurella

P.S: Saluto Marco Novelli ma ricordo che un frosone i primi 10-12 giorni è strettamente insettivoro quindi non si può prendere come testimonial dell'unifeed se non negativo (altrimenti parliamo anche di come possano gradire la frittatina e le erbe prative un falco pellegrino od un'aquila reale); i frosoni della Cina che ho allevato e portato a Fringillia quest'anno infatti sono stati allevati dai genitori con camole del miele (l'unifeed era solo per gli adulti). Marco ti invito, mentre vai nell'allevamento di Mazzoli passa da me, ora sto svezzando una tangara cyanicollis con detta metodologia e l'anno scorso ho allevato una quarantina di igniscolor (molti dei quali li ho anellati). Se poi avrai occasione di passare a Reggio in giugno-luglio potrai osservare questi splendidi tessitori in crescita alimentati solo ad unifeed.

Claudio Bosich
26-04-10, 21: 13
Sono SCETTICO anche io.... posso venire a visitare i Vostri splendidi allevamenti ??
Era un battuta ovviamente.... Però devo dire che questa discussione mi piace molto perchè veramente ricca di contenuto.

Comlimenti sinceri ai relatori.

Mazzoli Edmondo
26-04-10, 23: 15
Credo che ci sia bisogno di un pò di chiarezza. L'Unifeed è un "pasto unico" che nasce con lo scopo di sostituire, nell'alimentazione degli uccelli granivori, quello che costituisce l'alimento base, cioè i semi che, come tutti sappiamo e nessuno può negare, sono i principali conduttori di malattie nei nostri allevamenti. Esso di per sé è, sotto l'aspetto biologico, più che completo ed in grado di sostituire tutte le più sofisticate formule alimentari che qualunque allevatore possa adottare (semi, uova, frittatine, camole, frutta, erbe prative, bacche, etc.). Ma questo agli uccelli poco importa perchè, come l'umana specie, va più a gusto che a ragione (mi si consenta questa forzatura); anche noi, spesso, molto spesso, mangiamo più una cosa che ci piace, anche se non ci fa bene, che non una cosa che ci fa sicuramente bene, ma ci piace di meno. Se a un bambino mettiamo davanti un piatto di patatine fritte ed un piatto con una fettina di carne, pensate che mangi quest'ultima? E se ad un cardellino mettiamo una vaschetta di scagliola ed una di niger, quale pensate che svuoterà prima? Allora diciamo che questo nuovo metodo per alimentare i granivori, intanto assolve due principi fondamentali e cioè: 1) sotto l'aspetto sanitario offre un alimento sicuramente più sano; 2) non consente scelte e quindi non lascia agli uccelli il rischio di sbagliare. Oltre all'aspetto biologico, poi, esiste l'aspetto fisico, meccanico, che è quello che potrebbe creare qualche problema sull'allevamento. E' chiaro che un prodotto offerto solo secco non stimola nessuna nutrice all'imbecco, ma bagnato e trasformato a polenta ha le stesse caratteristiche fisiche della frittatina, è facilmente deglutibile ed altrettanto facilmente rigurgitabile per cui, se si abituano gli uccelli a mangiarlo, perchè non devono imbeccare. E' chiaro che se sperimentiamo su animali abituati alla frittatina, ai semi germinati e pretendiamo da loro che spontaneamente li abbandonino per mangiare Unifeed, questo è assurdo. Occorrerà abituarci i soggetti e poi diventa tutto naturale. Se prendiamo dei soggetti che provengano da allevamenti dove non si fa uso di uova e proviamo a fornirle, pensate che le mangino? E questo vale per ogni tipo di alimento. Poi voglio dire: non è che ci siano delle controindicazioni a miscelare un pò di piselli e/o di mais nella"polentina", ma lo sopo deve essere solo quello di stimolare un processo meccanico e non quello di sopperire a carenze biologiche. Non mi si porti, per favore, l'esempio dei frosoni e/o dei fringuelli. Queste specie, durante la riproduzione, sono assolutamente insettivore e se non forniamo loro camole, non imbeccano. Caro Marco, tu sai benissimo che i Tuoi frosoni, i primi 10 giorni dopo la schiusa danno ai loro piccoli solo camole e se ne fregano non solo del mio Unifeed, ma anche della Tua frittatina, dei Tuoi piselli, dei Tuoi semi germinati e di qualsiasi altra cosa Tu possa dare diversa da insetti. Lo stesso discorso vale per tutti gli insettivori in genere e chi li alleva lo sa: tutto l'anno mangiano il classico pastone e, poi, quando hanno i piccoli, se non diamo prede vive non allevano. Di che ci vogliamo sorprendere?

marco novelli
27-04-10, 10: 37
Bene , allora con questo piatto unico diventeranno tutti Allevatori invece che semplici allevatori! Niente di più semplice, una sola mangiatoia ed un beverino saranno sufficienti ad allevare uccelli nel migliore dei modi. Non so perchè, ma io sono sempre più convinto che continuerò a perdere il mio tempo alimentandoli sempre allo stesso modo. Sinceramente, è questa è una domanda che mi faccio da anni, non capisco come in 36 anni di allevamento intenso, con centinaia di soggetti, io sia stato cosi fortunato da non incorrere mai in muffe , spore e batteri vari nel mio allevamento? Allevo da anni le più svariate specie, igiene normalissima al di sotto ( molto) della media, semi germinati somministrati senza mai alcun tipo di risciacquo o preventivamente passati con disinfettanti, nessun tipo di integratore , nessun trattamento preventivo e di cura etc etc . Bene nonostante tutto questo riesco ad allevare animali con una media da fare invidia e la mortalità si aggira intorno a un 5\6 % annuo. Invece gli altri hanno sempre problemi ,infezioni di ogni tipo e devono fare analisi e trattamenti vari. Come me tanti altri amici allevatori della zona che prendendomi ad esempio nel corso degli anni si sono convertiti a questo tipo di gestione dell'allevamento. STO PARLANDO DI CENTINAIA DI COPPIE, non di canarini, ma delle più svariate specie , molte di queste tra le più delicate. Come mai non abbiamo mai avuto problemi ???? Sarà forse il santino di Sant'Antonio protettore degli animali che noi tutti teniamo in allevamento??? Io non capisco tutto questo demonizzare semi secchi o germinati che siano. Ho amici nel nord Europa che mettono i semi in ammollo, una quantità sufficiente per 4 o 5 giorni, all'interno di un sacco di juta che poi appendono ad un gancio . Questi semi vengono presi e somministrati cosi come stanno, per più giorni ed anche nel loro caso non si sono mai verificati problemi........
Sarebbe bello riuscire a capire!

Roberto Giani
27-04-10, 11: 22
Su questo ho qualche dubbio:



(...) Ma questo agli uccelli poco importa perchè, come l'umana specie, va più a gusto che a ragione (mi si consenta questa forzatura); anche noi, spesso, molto spesso, mangiamo più una cosa che ci piace, anche se non ci fa bene, che non una cosa che ci fa sicuramente bene, ma ci piace di meno. Se a un bambino mettiamo davanti un piatto di patatine fritte ed un piatto con una fettina di carne, pensate che mangi quest'ultima? E se ad un cardellino mettiamo una vaschetta di scagliola ed una di niger, quale pensate che svuoterà prima?
(...)


Mi accorgo che, durante l'anno, il consumo degli alimenti nel mio piccolo allevamento di parrocchetti australiani non è costante. Alcuni alimenti, come pastoncino, semi germinati e semi bolliti vengono consuamti in modo differente: durante l'inverno sono poco graditi, quando hanno i piccoli ne consumano di più. E' come se "capissero" che per allevare i piccoli occorre un alimento più sostanzioso. Stessa cosa per la frutta, mela in particolare: ho una coppia di Parocchetti Reali che ne è ghiottissima, poi quando ha i piccoli nel nido da imbeccare non la tocca più nella maniera più assoluta e ogni volta che svuoto la ciotola, butto via i pezzi del giorno prima che non sono stati per niente beccati... Poi, passato lo svezzamento, genitori e piccoli tornano ad essere ghiottissimi di frutta.

Stessa cosa osservando le bucce dei vari semi nelle mangiatoie: nel corso delle stagioni noto che il consumo delle diverse varietà è differente. In certi periodi mi sembra siano consumati miglio e avena di più che in altri.
Può darsi che mi sbagli e che le mie osservazioni non abbiano un metodologia scientifica valida, comunque sono un fautore del fornire più varietà possibile perchè mi sembra che mangino in modo selettivo quello che è più necessario per il loro benessere al momento.

Pantaleo Rodà
27-04-10, 12: 14
Su questo ho qualche dubbio:



Mi accorgo che, durante l'anno, il consumo degli alimenti nel mio piccolo allevamento di parrocchetti australiani non è costante. Alcuni alimenti, come pastoncino, semi germinati e semi bolliti vengono consuamti in modo differente: durante l'inverno sono poco graditi, quando hanno i piccoli ne consumano di più. E' come se "capissero" che per allevare i piccoli occorre un alimento più sostanzioso. Stessa cosa per la frutta, mela in particolare: ho una coppia di Parocchetti Reali che ne è ghiottissima, poi quando ha i piccoli nel nido da imbeccare non la tocca più nella maniera più assoluta e ogni volta che svuoto la ciotola, butto via i pezzi del giorno prima che non sono stati per niente beccati... Poi, passato lo svezzamento, genitori e piccoli tornano ad essere ghiottissimi di frutta.

Stessa cosa osservando le bucce dei vari semi nelle mangiatoie: nel corso delle stagioni noto che il consumo delle diverse varietà è differente. In certi periodi mi sembra siano consumati miglio e avena di più che in altri.
Può darsi che mi sbagli e che le mie osservazioni non abbiano un metodologia scientifica valida, comunque sono un fautore del fornire più varietà possibile perchè mi sembra che mangino in modo selettivo quello che è più necessario per il loro benessere al momento.

Roberto, solo per confermare quello che tu dici, e non per buttare altra benzina sul fuoco, devo dire che ho osservato lo stesso comportamento nei canarini (non parlo di pappagalli dalle alte capacità intellettive, ma di comuni canarini di colore), cioè noto che l'inverno, con temperature molto basse, il consumo di semi neri (niger, canapa, lino) è molto, mentre con l'arrivo della bella stagione la preferenza per questi semi si fa meno netta, fino ad arrivare quasi alla predominanza della scagliola in estate (il lino, ad esempio, che è il primo che mangiano l'inverno, non viene quasi toccato). Non ho mai notato nei miei canarini la tendenza ad ingrassare nè degli squilibri alimentari...

marco novelli
27-04-10, 12: 56
salve a tutti,
innanzitutto ricordo al sig. Lo Vetere che si scrive unifeed e non unifid e rappresenta una parola inglese che significa piatto unico, termine questo che i mangimisti conoscono bene da almeno quarant'anni.
In seconda battuta ci tengo a ricordare al sig. Lo Vetere di ripassare la legislazione relativa all''etichettatura che permette nell'etichetta del mangime composto per animali da compagnia diversi dai carnivori domestici di non riportare la composizione centesimale del prodotto; la stessa può essere apposta in etichetta su base volontaria (innumerevoli sono i prodotti anche affermati che non la presentano come ad es. il pastone per insettivori RAFF REAL PASTO, il tutto non per malcostume ma per un minimo di tutela contro spionaggi industriali tutt'altro che rari in questo settore e che come ditta abbiamo già subito);
In secondo luogo volevo autodenunciare la ditta LOR (Laboratorio Ornitologico Reggiano) che come strategia commerciale ha scelto di buttare soldi utilizzando materie prime alimentari (ad uso umano) quando poteva più che dimezzare i costi utilizzando materie prime zootecniche. Forse i ristoratori potrebbero servire alimenti fatti con materie zootecniche, tanto come ricorda il sig. Lo Vetere sono controllate dall'ASL.
Sono d'accordo con il sig. Lo Vetere quando dice che finalmente qualcuno si è occupato di una alimentazione bilanciata in ornitologia...è buffo sentirlo solo ora quando la mia crociata in questa direzione è iniziata almeno un decennio fa (lo stesso Giani ne da testimonianza in questa discussione riferendosi ad una mia conferenza mi pare del 2002 nella loro associazione). Il tutto per dire che la sperimentazione vi è stata e viene da lontano, grazie alla mia professione di Medico Veterinario Specialista in uccelli esotici ed all'ausilio di allevatori pionieri. A dire il vero io stesso non sono stato il primo visto che già esistevano gli estrusi americani e belgi e si muovevano passi da gigante in questa direzione. Ricordo infine che mentre il sottoscritto parlava di queste tecniche alimentari e impegnava la sua vita al raggiungimento di questo obbiettivo la maggior parte degli addetti del settore (e forse il sig. Lo Vetre stesso) spendevano le loro energie a commercializzare misti di sementi.
Anche questo mio intervento "non deve essere visto in chiave polemica ma come fonte di chiarimenti...".

Dott. Stefano Figurella

P.S: Saluto Marco Novelli ma ricordo che un frosone i primi 10-12 giorni è strettamente insettivoro quindi non si può prendere come testimonial dell'unifeed se non negativo (altrimenti parliamo anche di come possano gradire la frittatina e le erbe prative un falco pellegrino od un'aquila reale); i frosoni della Cina che ho allevato e portato a Fringillia quest'anno infatti sono stati allevati dai genitori con camole del miele (l'unifeed era solo per gli adulti). Marco ti invito, mentre vai nell'allevamento di Mazzoli passa da me, ora sto svezzando una tangara cyanicollis con detta metodologia e l'anno scorso ho allevato una quarantina di igniscolor (molti dei quali li ho anellati). Se poi avrai occasione di passare a Reggio in giugno-luglio potrai osservare questi splendidi tessitori in crescita alimentati solo ad unifeed.
Chiedo venia , Dott. Figurella , ma non avevo letto il suo post. Un caro saluto anche da parte mia! I frosoni sono in grado di alevare la prole anche con soli piselli e frittata , questo glielo posso assicurare perchè più volte provato da me. L'unica differenza è che lo sviluppo con una dieta a base di insetti è molto più rapido e i soggetti ( forse sarà un caso) vengono di taglia superiore.Non conosco gli igniscolor e non saprei dirle come si alimentano durante la riproduzione. Cmq sia questo non ha nessuna importanza. Quello che importa sarebbe sapere come è stato testato e soprattutto i numeri che alla fine sono quelli che contano. Conosco allevatori che hanno già utilizzato il suo prodotto e le notizie che mi sono arrivate sono contrastanti. Qualcuno si è trovato bene mentre altri sono tornati ad una alimentazione tradizionale. Sarebbe interessante sapere se è stata effettuata una sperimentazione mirata e quali siano stati i risultati. Io non sono un medico, ne un professore,ne uno scienziato, ma per poter parlare male o bene di una cosa so per certo che ci vuole tempo ed una verifica condotta su ampia scala altrimenti , come spesso accade in questo mondo ornitologico, si vive esclusivamente di leggende.
A presto.

Cristiano Ferrari
27-04-10, 18: 15
Mah,io penso che non si tratti di demonizzare i semi ma semplicemente constatare quello che e' la verita'.
Poi e' logico che ognuno faccia le proprie scelte e conduca il proprio allevamento come meglio crede,cosi' come e' logico che chi ha interessi nel settore abbia la bava alla bocca.
Quello che so e' che le persone che mi hanno contattato per provarlo,non solo non mi hanno mandato a quel paese,ma addirittura molti mi chiamano increduli perche',scettici e timorosi lo testano su uccellli piu' di la che di qua e nel giro di 2 settimane hanno nidi fatti e uova dentro ( e non sto parlando di canarini).
Quando se la sentiranno potranno testimoniare la loro esperienza,visto che sono frequentatori del forum.

roberto ghidini
27-04-10, 19: 24
Io sono in linea con Mazzoli,torno ad intervenire,non l ho rifatto fi ora poi scoprirete il perchè, dopo l inizio cove per portare la mia esperienza.
Come già riferito uso il prodotto solo secco e solo al posto del pastoncino,sicuramente gli uccelli che più se ne nutrono sono anche quelli più in forma,questo l ho constatato anche dopo un lungo, gelido e umido inverno.Ho fatto la prova con i roller,una coppia a soli semi secchi e unibird secco,l altra con semi secchi,semi germinati,piselli,frittatina, ed erbe prative,dopo una decina di giorni si nota una piccola differenza constatabile in uno o due giorni di crescita al massimo,probabilmente dato dal minor apporto proteico dei semi, che in percentuale maggiore sono stati donati ai pulli.Altra cosa che ho notato e la crescita del consumo da parte dei fringillidi specialmente appena prima di deporre e durante la deposizione stessa,questo anche da parte dei lucherini che erano quelli,a differenza dei ciuffolotti e cardellini,che prima delle cove lo gradivano meno.
Per quello che riguarda le speci difficili, credo che più che di ciuffolotti si dovrebbe tener conto delle tangare,per gli amanti dei becchidritti probabilmente l uccello più bello e difficile,basta guardare il misero numero delle persone che riescono a riprodurle in europa.Per palare di un uccello più comune,tutti abbiamo avuto tessitori,ma in quanti li abbiamo riprodotti costantemente? Bene dopo aver visto con i miei occhi i risultati che si ottengono con un unica e semplice ciottola di pastoncino inumidito ,mi è venuta voglia di inserire il riscaldamento in allevamento,non certo per i tessitori :) .Se anche una tangara si abitua ad imbeccare con un pastoncino inumidito, credo che il Mazzoli potrà ottenere gli stessi risultati con i ciuffolotti e i cardellini,come già ribadito il mio timore più che per l imbecco era quello dello stimolo dell estro,quindi chiedo ad Edmondo di tenerci informati se la percentuale di coppie che si riproducono varia rispetto agli altri anni.
Per quello che riguarda il discorso di Leo e Roberto voglio ricordare che il pastoncino è presente in tre diverse tipologie per stagione,mantenimento,allevamento e muta.
Volevo infine chiedere, a chi continuasse a sostenere che i miei scritti sono solo una conseguenza dell amicizia con Stefano,cosa pensereste se il vostro bravo,fidato e vicino veterinario si mettesse a produrre mangimi,sottraendo tempo e dedizione al suo primo lavoro,che poi alla fine è quello che stà a cuore a voi.

christian
27-04-10, 21: 00
Ciao Roberto, inannzitutto non metto in dubbio la bontà del prodotto che anzi intendo testare a fine stagione riproduttiva perchè credo non abbia senso per me farlo ora che ho già coppie con uova e pulli, tuttavia ci sono alcuni punti che vorrei fossero chiariti. Per prima cosa Cristiano nei primissimi post ci ha spiegato chiaramente come l'Unifeed fosse un alimento sostitutivo delle miscele di semi secchi, ma non di frittata, germinati buffalo che vengono usati dagli indigeni per l'allevamento dei pulli, poi il Sig. Mazzoli è intervenuto sostenendo che può essere usato anche come unico alimento in fase di allevamento, ora tu ci dici che lo usi al posto del pastoncino ma fornisci anche i semi secchi, quindi il contrario di quanto sostenava Cristiano, capisci come mi si sia creata un po' di confusione in testa!! :)
Quello che vorrei sapere è cosa usi quest'anno per l'allevamento di cardellini, ciuffolotti e lucherini? e non dei canarini, anche io da ragazzino li allevavo solo con semi secchi e una schifezza di pastone ....il mitico xxxxxx!
Questa domanda vorrei rivolgerla anche al Sig Mazzoli che non conosco personalmente ma so essere un bravo allevatore.
Mi raccomando teneteci informati
saluti a tutti

Christian

roberto ghidini
27-04-10, 21: 32
Ciao Christian io per quest anno non mi sono fidato ad usare solo l unibird,ho spiegato anche il perchè,per il resto ho solo raccontato le mie esperienze e quello che ho visto.I canarini si allevano anche a pane secco,ma il confronto tra due nidiate, dello stesso ceppo e partite all unisono,alla quale a una è stato somministrato di tutto e all altra no credo possa essere un buon test.Alla prossima covata darò il pastoncino inumidito, che è sicuramente più appetibile,e vedrò se la minima differenza che c è stata stavolta si ripresenterà,poi potrò pensare se allevare alla Mazzoli o continuare come faccio ora.

Luca Anniballi
27-04-10, 23: 11
Con tutti gli scritti che ho letto, concordo solo con l'amico Claudio, sul fatto di far visita ai vostri allevamenti...hahahahaha
Scherzo logicamente, la discussione mi pare essere molto costruttiva e ricca di confronti.
Penso che ogni amatore o allevatore, che per prima ha a cuore la salute dei propri animali, fa di tutto per farli stare bene e, guidato dalla passione cerca sempre di migliorarsi.
Lo scetticismo è una componente che, aimè ci deve pure stare, visto che quando ci troviamo a livelli di conduzione d'allevamento, che reputiamo soddisfacenti e abbiamo prove tangibili, capiamo da soli di aver fatto bene o benino.
Un'altra componente che credo di avere, oltre allo scetticismo, è la curiosità. Per questo ho provato l'unifeed e non avendo numeri in allevamento, l'ho testato solo su due coppie formate e tre soggetti singoli, quindi i risultati in merito alla mia esperienza alla collettività non farebbero testo. Comunque, visto che di esperienza si tratta, posso dire nel mio piccolo che i primi risultati li noto.
Prendendo in esame una coppia che ha iniziato a nutrirsi del prodotto in fase pre cova, ha svolto egregiamente tutta la fase, con ottimo stato di salute e convertita totalmente a unifeed. Su 5 uova non ho costatato nessuna morte embrionale, tutte si sono schiuse in modo regolare e oggi l'ultimo nato(non ho tolto le uova) differenzia dal primo di 4 giorni e non sarà baliato, è stato anch'esso imbeccato.
Credo che la fase più delicata sull'uso, sia proprio l'inizio, cioè la conversione a tale alimento, per il resto aspetto, il tempo mi dirà.
Volevo fare una piccola riflessione. In ambiente naturale, gli animali guidati dall'istinto, si alimentano nel modo a loro più congeniale, sono in grado di equilibrare l'alimentazione da soli e riescono anche ad automedicarsi naturalmente. In ambiente domestico, tante variabili influiscono sui comportamenti e alterano l'istinto. Per fare un esempio, quando un cardellino new entry, fornisco sementi prative, es senecio, lo stesso, non conoscendo tale pianta, si nutre di foglie, non capisce da solo che "il buono"si trova nei capolini! Quindi, anche se non troppo difficile, lo si guida fino a farlo nutrire dei semi lattiginosi, che poi è lo scopo principale dell'introduzione di questo alimento. Con quest'approccio ho iniziato l'unifeed.

Stefano Figurella
27-04-10, 23: 38
grazie Ghido dell'intervento.
Salve Marco,
è giusto quando dici (ci davamo del tu) che sono i numeri quelli che contano, non conta solo allevare ma anche far si che i soggetti allevati arrivino a vivere abbastanza per essere venduti.
D'altraparte sempre di numeri si tratta quando ci si chiede come mai un cardellino alimentato con miscele di semi (alla portata di tutti gli allevatori) non abbia ad oggi un prezzo di mercato di euro 6,00 come un canarino; in fondo considerato il numero degli appassionati, il potenziale riproduttivo e la così bassa mortalità che si riesce ad ottenere con il tuo metodo nel giro di un anno i cardellini non si saprebbe più a quale commerciante rifilarli.
Non puoi negare che la maggior parte degli allevamenti di cardellini sia fallimentare nonostante il dispendio di soldi ed energie degli allevatori.
Il tempo sarà arbitro di questa stimolante contesa...

un saluto a tutti
Stefano Figurella

marco novelli
28-04-10, 11: 51
grazie Ghido dell'intervento.
Salve Marco,
è giusto quando dici (ci davamo del tu) che sono i numeri quelli che contano, non conta solo allevare ma anche far si che i soggetti allevati arrivino a vivere abbastanza per essere venduti.
D'altraparte sempre di numeri si tratta quando ci si chiede come mai un cardellino alimentato con miscele di semi (alla portata di tutti gli allevatori) non abbia ad oggi un prezzo di mercato di euro 6,00 come un canarino; in fondo considerato il numero degli appassionati, il potenziale riproduttivo e la così bassa mortalità che si riesce ad ottenere con il tuo metodo nel giro di un anno i cardellini non si saprebbe più a quale commerciante rifilarli.
Non puoi negare che la maggior parte degli allevamenti di cardellini sia fallimentare nonostante il dispendio di soldi ed energie degli allevatori.
Il tempo sarà arbitro di questa stimolante contesa...

un saluto a tutti
Stefano Figurella


Sicuramente Stefano il tempo ci dirà chi avrà ragione! Sul cardellino ti posso assicurare che è un uccello ne più ne meno difficile di tutti gli altri fringillidi. La mia porta è sempre aperta e ti invito a constatare di persona che se alimentato come gli altri , evitando le miscele specializzate (sic!), vive a lungo e non ha problemi. Io credo che la mortalità del cardellino sia da imputare in alta percentuale all'allevatore. Del resto sono decine difrequentatori del forum che mi fanno visita possono benissimo confermarti come vengono gestiti nel mio allevamento. Credo che se vedessi con i tuoi occhi capiresti meglio ciò che voglio dire. Allevare uccelli è facile nel momento in cui si capiscono le loro esigenze altrimenti è difficilissimo. Cmq sia il problema non è rappresentato dai cardellini e dal loro prezzo ingiustificato se rapportato alla difficoltà . Qui stiamo parlando di un prodotto che almeno a quanto si afferma è in grado di fornire tutti i principi nutritivi ad un animale e che con questo si possano allevare comodamente con una mangiatoia ed un beverino. Niente più immattimenti vari e tutti seduti in poltrona ad osservare i propri beniamini. Non ti nascondo che sarebbe bello ( per me non molto e sicuramente smetterei di allevare per mancanza di stimoli) per tanti ma permettimi di essere un po scettico al riguardo. Io sono convinto che SOLO con questo alimento le soddisfazioni in fatto di riproduzione saranno ben poche con le specie che meglio conosco. Al momento le uniche esperienze riportate in questo forum in fatto di numeri non confermano e non smentiscono nulla. Ti rifaccio la domanda : questo prodotto è stato provato prima di essere pubblicizzato e messo in commercio su vasta scala ??? Questo sarebbe interessante sapere, su quali specie e con che risultati si è arrivati ad affermare che ci troviamo di fronte ad una innovazione che ha del miracoloso!!
Se prendiamo uno sfarinato per i gallinacei al suo interno vi troviamo tutto e più di tutto e l'alimento è ultra completo ma......... alla fine non alleviamo nulla!!
Un poco di chiarezza in più aiuterebbe a capire anche i più scettici.
Un caro saluto.

Stefano Figurella
28-04-10, 17: 20
Ciao Marco,

la sperimentazione è stata effettuata con diversi allevatori che hanno addirittura finanziato la ricerca stanchi di buttare nel bidone dei soggetti; i risultati, che non sono tenuto ad elencartii, sono stati talmente incoraggianti da far sì che si investissero ingenti capitali nella costituzione di un'azienda (spero che sia una provocazione la tua e che non pensi davvero che si possa investire tanto senza avere dei dati alla mano...).
Il fervore che emerge dalle tue domande dimostra che stai tutelando degli interessi tuoi e di qualcun'altro (l'attento e non solo frequentatore del forum ha già capito di chi si tratta).
Gradirei ritirarmi da questa sterile polemica per rispetto non solo della ditta che rappresento ma anche dei sempre più numerosi allevatori che hanno fatto con riscontro questa scelta alimentare.

Saluti
Stefano

marco novelli
28-04-10, 23: 26
Ciao Marco,

la sperimentazione è stata effettuata con diversi allevatori che hanno addirittura finanziato la ricerca stanchi di buttare nel bidone dei soggetti; i risultati, che non sono tenuto ad elencartii, sono stati talmente incoraggianti da far sì che si investissero ingenti capitali nella costituzione di un'azienda (spero che sia una provocazione la tua e che non pensi davvero che si possa investire tanto senza avere dei dati alla mano...).
Il fervore che emerge dalle tue domande dimostra che stai tutelando degli interessi tuoi e di qualcun'altro (l'attento e non solo frequentatore del forum ha già capito di chi si tratta).
Gradirei ritirarmi da questa sterile polemica per rispetto non solo della ditta che rappresento ma anche dei sempre più numerosi allevatori che hanno fatto con riscontro questa scelta alimentare.

Saluti
Stefano

Stefano, se questi dati ottenuti in anni di ricerca sono tanto incoraggianti non vedo il motivo per cui uno non dovrebbe divulgarli. Io non mi sto per nulla infervorando anzi... al contrario le tue argomentazioni mi lasciano molto perplesso e pensavo si potessero avere info dettagliate sull'argomento utili a tutti quelli che volevano tentare questa via ma evidentemente non ti interessa. Cosa sto tutelando?? La passione per l'ornitologia che da sempre mi accompagna. Se ti riferisci alla mia amicizia con Lo Vetere non è un mistero che da anni utilizzo\utilizziamo i suoi semi ed i suoi prodotti, prima con Progeo, poi, dopo la cessione di quest'ultima, direttamente con lui. Cosa c'è di male in questo??? Che lo aiuto provando i suoi prodotti?? Che collaboro spesso con lui ben retribuito ( gli pago anche il pranzo quando viene da me!)? Che ho formulato in base alla mie esperienze le miscele per diverse specie???
Non siamo qui per parlare di estrusi e semi o per fare pubblicità a Domenico ma per discutere del vostro prodotto e se le argomentazioni che vengono portate sono queste hai proprio ragione , meglio chiudere qui questa discussione che si basa esclusivamente su chiacchiere che non portano da nessuna parte. NON SEI TENUTO AD ELENCARMI I RISULTATI dici?? Guarda che non li elenchi a me ma a chi è intenzionato a provare il vostro prodotto!

con il tuo metodo nel giro di un anno i cardellini non si saprebbe più a quale commerciante rifilarli
In ultimo , poi passo la mano se preferisci, vorrei ricordarti che con il mio sistema e facendomi un c..o cosi, ho allevato nella mia carriera centinaia di uccelli a partire dai frosoni ciuffolotti etc etc fino ad arrivare ai tristis, ai tico rei.ai trombettieri vari, a tanti serinus ai....... Mii ripeto, quando lo vorrai potrai verificare di persona, la caratteristica che li contraddistingue che è proprio la salute e la rusticità, poi potremo riparlarne. Questi sono fatti ,sotto gli occhi di tutti il resto solo parole al vento.
A presto.

roberto ghidini
29-04-10, 20: 55
Io ho visitato entambi gli allevamenti,e a parte il nutrimento, come rusticità li trovo simili.Sicuramente Marco è un bravo allevatore e il suo sistema è eccezzionale,ma non tutti possiamo dedicare all allevamento lo stesso tempo che dedica lui,non tutti possiamo cambiare il cibo più volte al giorno, baliare al volo una nidiata che ne necessita o dare l imbeccata ai pulli.Per chi come me è al lavoro consegutivamente dalle 7 alle 18 non può pretendere di allevare così tanto nemmeno con il siatema Novelli,gli imprevisti accadono,quando torno dal lavoro devo cambiare i semi,i piselli, i germinati ecc,il tempo che mi rimane per controllare se una coppia è affiatata, se una femmina ha deposto per terra,o quantaltro lo devo trovare dopo 12 ore dal controllo mattutino. Da Stefano non ho mai visto un uccello baliato o dare imbeccate aggiuntive,c è una ciotola per terra che viene cambiata due volte al giorno,se ce la fanno così bene altrimenti amen, probabilmente è un altro approccio all allevamento,non gli importa farne a centinaia gli importa vederli crescere dai genitori.Ha ancora uccelli esotici di cattura in perfetta forma ,potete immaginare quanti anni possono avere,ha voliere esterne che contengono dalla vedova al tauraco, dal tessitore al baffuto e chissa da quanto non vengono accudite e disboscate.La cosa che non capisco e perchè Marco nega che alcuni allevatori si trovino bene con il prodotto,quando con tutte le sue coppie non l ha nemmeno provato su un canarino o magari su un verdone,tra l altro pensando che l Unibird è sponsor AOE, dal vicepresidente mi sarei aspettato che le critiche siano almeno provate.Anche io sono come S Tommaso,e anche dopo aver visto altri ottenere risultati, per quest anno non mi sono ancora azzardato a usarlo come unico sostitutivo,ma lo sto comunque testando alla mia maniera,e i risultati li ho visti ed elencati.Tutti sappiamo che con il sistema di Marco si alleva egregiamente,lo abbiamo visto e imparato,potrebbe essere lui a visitare un allevamento che utilizza il nuovo sistema, così potra anche lui vedere e casomai guidicare.
Ritornerò sull argomento solo per raccontare i miei test e i risultati, che vedrò nel mio allevamento e in quello di amici,quando avrò altre novità.

marco novelli
30-04-10, 14: 45
Roberto io non ho mosso nessuna critica al prodotto in se che sarà senza ombra di dubbio di buona qualità! li mio scetticismo viene solo dal fatto che non credo sia possibile allevare determinate specie di uccelli SOLO e ripeto SOLO con unifeed. Fosse stato presentato in altra maniera non sarei nemmeno intervenuto in questa discussione.Se è un buon prodotto, e non ho dubbi che lo sia, unito ad altri alimenti potrebbe essere validissimo.Sai bene che conosco a fondo questo questo nostro mondo e ti garantisco che ho visto allevamenti che lo hanno utilizzato ma preferisco tacere sui risultati perchè frequentano il forum e se vogliono saranno loro stessi a farlo.Io non l'ho provato perchè preferisco non cambiare nulla al momento ma se dovessi avere problemi con il mio sistema probabilmente lo proverei ma in alternativa agli sfarinati che utilizzo. Sarei stato felice se qualcuno mi avesse illustrato i risultati delle prove effettuate e su quali specie è stato provato ma non sono arrivati. Come me diversi altri speravano si potesse sapere di più e sarebbe cosa gradita se si potessero avere info al riguardo. Tutto qui, non centra nulla l'amicizia con uno o con l'altro , non sono abituato a dire le cose tra i denti e se ho dei dubbi perchè non dovrei esternarli.


non tutti possiamo dedicare all allevamento lo stesso tempo che dedica lui,non tutti possiamo cambiare il cibo più volte al giorno, baliare al volo una nidiata che ne necessita o dare l imbeccata ai pulli.Per chi come me è al lavoro consegutivamente dalle 7 alle 18 non può pretendere di allevare così tanto nemmeno con il siatema Novelli

Quello che dici è vero ma in tanti adottano la mia stessa alimentazione pur essendo impegnati per gran parte della giornata, eppure spesso riescono ad allevare più soggetti di me! Pensa che alcuni , Massimiliano per primo, la sera tardi mettono piselli congelati nelle mangiatoie per far si che al mattino gli uccelli abbiano alimento fresco per imbeccare. A giudicare dai risultati non mi sembra sbaglino tanto. Cmq sia staremo a vedere cosa ci riserverà il futuro.

Cristiano Ferrari
01-05-10, 08: 50
ti garantisco che ho visto allevamenti che lo hanno utilizzato ma preferisco tacere sui risultati perchè frequentano il forum e se vogliono saranno loro stessi a farlo.Io non l'ho provato perchè preferisco non cambiare nulla al momento ma se dovessi avere problemi con il mio sistema probabilmente lo proverei ma in alternativa agli sfarinati che utilizzo.

Ciao Marco,in parte al tuo quesito posso risponderti io.
Proprio in questi giorni,trattando i secondi ordini,ho chiesto a tutti di portare testimonianza scritta e fotografica sul forum.
Be',tutti mi hanno risposto allo stesso modo: "non voglio entrare in polemica". Credo che il tuo intervento (dato il tuo status incontrastato di grande allevatore) abbia intimorito un po' le persone che volevano scriverne,mi adoperero' comunque per ottenere fotografie che inseriro' senza riferimenti per tutelare la privacy di chi non se la sente di essere coinvolto.
Inoltre io provero' sui resti del mio piccolissimo allevamento l'uso esclusivo di unifeed e verzure,purtroppo la neve e il freddo hanno ritardato le cove,quindi la maggiorparte delle coppie e' ancora ferma....

Eraldo Della Vecchia
01-05-10, 21: 19
ciao Cristiano
mi manderesti in mp info tecniche, tipo costi, modalità di acquisto e così via.
allevo cardellini, canarini e lucherini, oltre ad un fritto misto di indigeni e vari; mi piacerebbe sperimentare come funziona su 2 o 3 coppie.
ciao e grazie
Pietro

Cristiano
Vorrei Iniziare a provare il prodotto inizialmente al posto del normale pastoncino che uso normalmente, mi manderesti le stesse info?
Ciao e grazie

christian
02-05-10, 12: 02
Ciao Marco,in parte al tuo quesito posso risponderti io.
Proprio in questi giorni,trattando i secondi ordini,ho chiesto a tutti di portare testimonianza scritta e fotografica sul forum.
Be',tutti mi hanno risposto allo stesso modo: "non voglio entrare in polemica". Credo che il tuo intervento (dato il tuo status incontrastato di grande allevatore) abbia intimorito un po' le persone che volevano scriverne,mi adoperero' comunque per ottenere fotografie che inseriro' senza riferimenti per tutelare la privacy di chi non se la sente di essere coinvolto.....

Ciao Cristiano, mi farebbe piacere che ognuno riportasse le proprie esperienze, sarebbe un cosa utile, in fondo è a questo che serve un forum no??, non capisco perchè le persone siano restie a farlo, prima di tutto riportare le proprie esperienze non significa entrare in polemica, secondo non credo che a Marco interessi quello che ognuno fa a casa propria, Marco è un grande allevatore e lo considero un amico e non penso proprio che se io utilizzassi l'Unifeed non sarebbe più mio amico o se la prendesse in qualche modo!
Ciao
Christian

bamby
10-05-10, 16: 42
unibird dove posso aqistarlo

Garbizza Marco
11-05-10, 12: 22
Ciao ragazzi personalmente sono molto scettico a riguardo di questo prodotto "miracoloso".Io stesso se mi proponessero per tutto l'anno sempre la solita minestra e tra l'altro magari rinchiuso in gabbia senza alcuna variante alla monotonia di qualche saltello da vaschetta a posatoio vorrei morir...
Mangiando magari semi di girasol hehe.Ciao Marco capisco benissimo la tua sensibilità e passione Ornitologica.

Garbizza Marco
11-05-10, 15: 24
Ocio a come che ti scrivi uinifeed in inglese!
HAHAHA

oreste capuano
11-05-10, 16: 55
Cmq per chi non lo sapesse esiste il sito www.versele-laga.com che riporta molte indicazioni a riguardo e dove è possibile anche acquistare tramite e-mail fare ordini. Io a Napoli (e penso anche in altre grandi città non ci dovrebbe essere difficoltà) cmq lo trovo, certo non in tutti i negozi di animali è presente ma c'è chi lo vende. E' il NUTRIBIRD anche in internet si trova su diversi siti di vedite online. Io dal mio negoziante di fiducia lo pago € 6,50 al Kg quello per ondulati ed esotici.

oreste capuano
11-05-10, 17: 04
Volevo fare un'altra precisazione, come anche riportato sul sito che vi ho indicato dall'esperienza di alcuni allevatori gli alimenti quali i semi, pastone, ossi di seppia ecc. si possono continuare a dare insieme al NUTRIBIRD ma per esempio una volta al mese e/o sopratutto nel periodo delle cove ed in preparazione ad esse.

Cristiano Ferrari
11-05-10, 18: 07
Cmq per chi non lo sapesse esiste il sito www.versele-laga.com (http://www.versele-laga.com) che riporta molte indicazioni a riguardo e dove è possibile anche acquistare tramite e-mail fare ordini. Io a Napoli (e penso anche in altre grandi città non ci dovrebbe essere difficoltà) cmq lo trovo, certo non in tutti i negozi di animali è presente ma c'è chi lo vende. E' il NUTRIBIRD anche in internet si trova su diversi siti di vedite online. Io dal mio negoziante di fiducia lo pago € 6,50 al Kg quello per ondulati ed esotici.

Scusa un'attimo,qui si parla di tutt'altro prodotto.
UNIBIRD non e' NUTRIBIRD,sono due cose distanti anni luce....


Comunque ognuno la pensi come vuole,io nel frattempo sono contentissimo,chi lo sta provando sui CANARINI e FRINGILLIDI e' contentissimo. E lo so perche' ci parlo di persona,non perche' me lo dice l'amico dell'amico del cugino della moglie del fratello del prevosto....

Garbizza Marco
11-05-10, 18: 45
Per i convinti del pastone certamente può essere un'ottima alternativa,ma prima di tralasciare l'alimentazione granivora ai miei uccelli granivori con tutti i suo vantaggi, piaceri e benefici fisici e psicologici,ci penserei 100 volte.Non lo farei prima che tantissimi allevatori seri ne testassero la sua bontà.Poi come comodità anche quì posso dire che non vedo differenza,visto che per il periodo di riposo cambio il misto e acqua 1 volta alla settimana e poi non credo che siano i semi che portano cariche batteriche ma le feci che gli uccelli ci fanno sopra che anche nel pastoncino le farebbero lo stesso magari anche più frequentemente...Sicuramente per le specie più raffinate e di difficile alimentazione potrebbe essere un valido supporto ma che sostituisca completamente tutta l'alimentazione dei vari uccelli che noi alleviamo mi sembra veramente strano.Esempio i crocieri che il loro periodo riproduttivo e strettamente legato ai semi di conifera come si comporterebbero senza!Non le vedo proprio quelle specie legate in maniera specifica alle varie piante e ai loro oligoelementi senza.Il cardellino senza il cardo o la rapunzia etc..Ogni uccello è legato spesso a varie piante e anche il loro becco si è adattato di conseguenza non riesco a immaginare un bel ara giacinto che viva solo di pastoncino..Non voglio fare polemica ma solo dire la mia opinione liberamente,non sono un dottore o un veterinario ne uno scrittore,spero di non essere corretto con la penna rossa hehehe.Ciao

oreste capuano
11-05-10, 20: 06
Scusami allora ho frainteso e preso una abbaglio abnorme, pensavo che alla fine fossero la stessa cosa ma solo di due marche diverse visto che anche il NUTRIBIRD fa riferimento ad un centro di ricerca di Reggio Emilia ed è cmq un unico alimento da somministrare agli uccelli ed è simile alla descrizione da te data nel primo messaggio della discussione attuale. Non era mia intenzione essere scortese, anzi l'incontrario anch'io sono favorevole ad un' unico alimento. E poi una precisazione non parlavo del prodotto per sentito dire o letto su internet o come hai scritto sentito dall'amico dell'amico della moglie dell'amico, ma io lo utilizzo il NUTRIBIRD.
Nulla di personale. E cmq volevo chiederti ti sei visto il sito da me indicato? A me non sembra una cosa così distante anni luce, mi spiegheresti cortesemente dove sono le differenza.

Cristiano Ferrari
11-05-10, 20: 11
Per i convinti del pastone certamente può essere un'ottima alternativa,ma prima di tralasciare l'alimentazione granivora ai miei uccelli granivori con tutti i suo vantaggi, piaceri e benefici fisici e psicologici,ci penserei 100 volte.Non lo farei prima che tantissimi allevatori seri ne testassero la sua bontà.

Certo,finora e' stato testato:prima della commercializzazione da qualche vecchietto con due canarinacci sul balcone e adesso da qualche allevatore poco serio.
Ripeto,si puo' pensarla come si vuole,ognuno tiene l'alimentazione che piu' gli piace,ci mancherebbe altro,ma esprimere giudizi a scatola chiusa....
Senza polemica eh!

Cristiano Ferrari
11-05-10, 20: 30
Scusami allora ho frainteso e preso una abbaglio abnorme, pensavo che alla fine fossero la stessa cosa ma solo di due marche diverse visto che anche il NUTRIBIRD fa riferimento ad un centro di ricerca di Reggio Emilia ed è cmq un unico alimento da somministrare agli uccelli ed è simile alla descrizione da te data nel primo messaggio della discussione attuale. Non era mia intenzione essere scortese, anzi l'incontrario anch'io sono favorevole ad un' unico alimento. E poi una precisazione non parlavo del prodotto per sentito dire o letto su internet o come hai scritto sentito dall'amico dell'amico della moglie dell'amico, ma io lo utilizzo il NUTRIBIRD.
Nulla di personale. E cmq volevo chiederti ti sei visto il sito da me indicato? A me non sembra una cosa così distante anni luce, mi spiegheresti cortesemente dove sono le differenza.

Scusami,prima ho inserito due risposte nello stesso messaggio,nella seconda parte rispondevo a Marco.
La differenza tra gli estrusi classici (e non faccio riferimento in specifico a quelli da te citati) e l'unibird (che estruso non e') sta principalmente nel tipo di materie prime usate,infatti l'unibird e' composto da cereali ad uso UMANO e non animale,i microlelementi e macrolelementi,l'appetibilita',la forma finale,ecc.

max coppa
11-05-10, 20: 54
Ho deciso di provare questo nuovo pastone e per ora non posso dire nulla perche' non ho riscontri.Posso solo dire che a differenza del pastone che davo prima alcuni soggetti lo divorano ed altri lo mangiano di piu'. Pure io sono dell'idea che gli uccelli sono granivori ,ma se c'e' un prodotto che puo' aiutarmi lo provo e se mi trovo bene lo continuo ad usare.Un amico mi aveva segnalato una discussione su un forum che sembrava assurda appena letta.Poi ho voluto provare ad usare il brodo di pollo per inumidire il pastoncino con i semi germinati e alla prima covata della coppia da esperimento ho notato un rapido sviluppo dei pullus in confronto a quelli riprodotti da questi due soggetti l'anno scorso. E' solo il primo esperimento devo attendere le prossime covate.Ogni tanto sperimento e attingo dalle esperienze divulgate per provare oppure no nuovi prodotti o semi.

Massimo Riva
11-05-10, 21: 09
Ciao a tutti, posso dire lá mia con lá piccola esperienza che sto facendo.Ho messo una coppia di canarini fornendogli solo Unibird,oggi i quattro pulli che sono nati si possono definire novelli poiche hanno iniziato a mangiare da soli.I pulli di una coppia alimentata tradizionalmente,nati lo stesso giorno invece non sono ancora autosufficenti...sará un caso?Puo essere,sicuramente lá certezza é che funziona,almeno con i canarini lo posso assicurare.Piccola annotazione,ho fornito loro,insieme al pastone alcuni pisellini.Ho usato quello da riproduzione e quello da allevamento.

Garbizza Marco
11-05-10, 21: 44
Caro Cristiano mi sei molto simpatico come molti altri ragazzi del foum,non ho nessuna intenzione di far polemica anzi,se mi dici che molti allevatori lo hanno provato con buoni risultati ti credo certamente.Io ad ogni modo continuo a crederla come prima,chissa' fra qualche tempo dovro' ricredermi e magari convertirmi al pastoncino,non sono uno che non ama i cambiamenti anzi ben vengano le novità purchè siano valide alternative.Ciao

Cristiano Ferrari
12-05-10, 06: 58
Ciao Marco,io non voglio farti cambiare idea,e' bello quando c'e' varieta' di pensiero!
Se verrai a fringillia ne potremo parlare,e magari posso farti vedere qualche soggetto "no seed",sempre se ti va.
Ciaoooooooooo

Garbizza Marco
12-05-10, 08: 27
OK.Spero di venire e magari di farti vedere qualcuno dei miei,sai ne tengo pochi ma buoni!Ciao

oreste capuano
12-05-10, 10: 15
Scusami,prima ho inserito due risposte nello stesso messaggio,nella seconda parte rispondevo a Marco.
La differenza tra gli estrusi classici (e non faccio riferimento in specifico a quelli da te citati) e l'unibird (che estruso non e') sta principalmente nel tipo di materie prime usate,infatti l'unibird e' composto da cereali ad uso UMANO e non animale,i microlelementi e macrolelementi,l'appetibilita',la forma finale,ecc.

Scusami Cristiano ma c'è un sito dove poter visionare tutta la documentazione? Io non riesco a trovare nulla....
Grazie

massimo 14
12-05-10, 12: 47
Un amico mi aveva segnalato una discussione su un forum che sembrava assurda appena letta.Poi ho voluto provare ad usare il brodo di pollo per inumidire il pastoncino con i semi germinati e alla prima covata della coppia da esperimento ho notato un rapido sviluppo dei pullus in confronto a quelli riprodotti da questi due soggetti l'anno scorso. E' solo il primo esperimento devo attendere le prossime covate.Ogni tanto sperimento e attingo dalle esperienze divulgate per provare oppure no nuovi prodotti o semi.

Scusami, Max.
Ci conosciamo da anni e sai che ti stimo come persona affidabile e preparata ma....... IL BRODO DI POLLO?????????
Non ci stai prendendo in giro, vero?

Cristiano Ferrari
12-05-10, 13: 36
Scusami Cristiano ma c'è un sito dove poter visionare tutta la documentazione? Io non riesco a trovare nulla....
Grazie

Il sito e' ancora in costruzione,se mi dai la tua mail ti invio il materiale informativo!

max coppa
13-05-10, 00: 18
Massimo, l'hai detto tu che mi stimi come presona affidabile. Non dovresti neppure fare una domanda del genere.Se affermo una cosa ,e' perche' realmente l'ho sperimentata e ho divulgato il risultato.

Cristiano Ferrari
13-05-10, 07: 10
Volevo pregarvi,siccome in rete cominciano a circolare le solite leggende metropolitane (anche su forum non pubblici) ed eminenti personaggi prendono posizioni senza conoscere l'argomento o averne dibattuto come accade qui,di non esitare a chiedermi chiarimenti anche via telefono (347/5758064).
Grazie 1000

oreste capuano
13-05-10, 11: 22
Il sito e' ancora in costruzione,se mi dai la tua mail ti invio il materiale informativo!

si te la invio in primavato
grazie

fabrizio moretti
13-05-10, 12: 56
Cosa si dice in giro?
Parlandone magari si fugano i dubbi.....o si ha modo di smascherare le cose buone dalle cattive,indifferentemente dal prodotto serviva un pò di fermento nel mondo ornitologico che purtroppo vedo in stato letargico......

Cristiano Ferrari
13-05-10, 19: 00
Ciao Fabri,hai ragione,un po' di fermento ci voleva.....
Comunque,non potrei riportare frasi da altri forum o tirare in ballo persone che non partecipano al nostro forum,volevo solo specificare che in caso di domande o dubbi si puo' chiedere tranquillamente. Poi dove non ci arrivo io puo' rispondere il Dott.Figurella....

Marco.P
13-05-10, 20: 09
Ciao Cristiano, ti ho scritto in pvt la mia email, puoi mandare anche a me il materiale informativo?
Grazie

Cristiano Ferrari
13-05-10, 20: 33
Ciao Cristiano, ti ho scritto in pvt la mia email, puoi mandare anche a me il materiale informativo?
Grazie

Gia' fatto....#°°))

vincenzino
22-05-10, 22: 22
Carissimi amici io posseggo 2 coppie di cardellini e 4 incardellati ho allevato i cardellini a semi singoli piu' a giorni alterni semi bolliti canapa e niger,poi cus cus ,e poi uovo sodo ,mi sono fatto mandare da cristiano il pastone,l'ho dato prima agli incardellati e non hanno dato nessun problema poi ho tolto tutti i semi dei cardellini ed ho messo una mangiatoia con pastone misto semi una con della scagliola che i miei cardellini odiano,oramai sono 10 giorni che mangiano solo pastone e non toccano proprio piu' la scagliola ed una coppia gia' sta preparando il nido,adesso sto dando il pastone per la riproduzione,questo e' la mia testimonianza ringrazio cristiano per la cortesia e disponibilita' un abbraccio a tutti voi,vincenzo

Cristiano Ferrari
24-05-10, 07: 01
Ciao Vince,sono contento che tutto proceda per il meglio!
Mi raccomando,tienici aggiornati,io incrocio le dita perche'..........

lorenzo fornaciari
24-05-10, 22: 56
Ciao Vince,sono contento che tutto proceda per il meglio!
Mi raccomando,tienici aggiornati,io incrocio le dita perche'..........




Cris io sto incrociando l'impossibile per la tua coppia di cardellini!! #°°))

christian
25-05-10, 08: 25
In bocca al lupo Cristiano!! Ma sono dei nostrani?
Ciao

Luca Anniballi
25-05-10, 12: 27
Incrocio pure io!
Snyper, che misura è quel cestino in vimini?

Cristiano Ferrari
25-05-10, 15: 15
Sono due mayor,non di taglia "galletto vallespluga" ma a me piacciono di piu'.
Il cestino e' da 10 cm,ma superimbottito dalla femmina! Ora lei cova 5 uova,ho dei dubbi sul maschio,anche se la corteggia gia' da un po' non li ho mai visti accoppiarsi.....d'altronde fino a 5 giorni fa eravamo in pieno inverno,spero solo che il tempo si stabilizzi un po'!
Ah,questi mangiano solo unibird da 3 mesi abbondanti....

Garbizza Marco
25-05-10, 17: 08
Scusami Cristiano mi sembra che non siano divisi..
Ciao

Cristiano Ferrari
25-05-10, 18: 16
Ciao Marco,in effetti sono assieme in un gabbione da 120.
Il maschio e' molto tranquillo e passa quasi tutto il giorno in quella posizione a far compagnia alla femmina. Poi se dovesse combinare qualche scherzo,ne terro' conto alla prossima covata,in linea di massima separo i maschi solo se danno fastidio alle femmine o alle uova...

Garbizza Marco
25-05-10, 19: 22
Cristiano,non voglio fare l'uccellaccio del malaugurio ma con i cardellini non si può mai star tranquilli...poi la prima covata è sempre la migliore,scusami se mi permetto ma credo che ci tieni molto a sti uccelletti!
Mettigli il separatore e starai più tranquillo,di solito i cardellini che si comportano "bene"sono quelli
che non sono ancora in pieno amore poi si trasformano in veri distruggitori!
Ciao e in bocca al lupo!!!!

Cristiano Ferrari
25-05-10, 20: 09
Ci mancherebbe,macche' uccellaccio del malaugurio,lo so che sono imprevedibili....ma voglio provare,il maschio e' una new entry ma e' garantito by Ghjdo.
Anche il nostrano e' libero di scorrazzare nel nido,ma le uova non le tocca....anzi li vedo abbastanza calmi

roberto ghidini
25-05-10, 20: 14
Per le uova vai tranquillo Criss,non credo avrai problemi nemmeno di fecondità,in bocca al lupo

RANGHIO90
25-05-10, 23: 44
Per le uova vai tranquillo Criss,non credo avrai problemi nemmeno di fecondità,in bocca al lupo

Avra preso tutto dal ex allevatore :) :) :)

Luca Anniballi
26-05-10, 00: 01
Ti assicuro che se i maschi non hanno problemi comportamentali, riescono a dare una grandissima mano alla femmina, anche io lascio sempre il maschio, sicuramente alla seconda covata, la femmina si trova con più energie essendo più fresca, praticamente, come quando tu aiuti Pam nelle faccende domestiche...hihihihihi
Altra cosa, non è detto che se non vedi che si accoppiano è sicuro che non l'abbiano fatto. Vai tranquillo e posta le foto dei pulli!
PS: Non usare la polaroid anni '70 come ho fatto io...hahahaha

Cristiano Ferrari
26-05-10, 06: 52
Il quesito fecondita' e' dato da 2 cose: il tempo,cioe' con gli alti e bassi che ci sono stati non sono sicuro che il maschio sia in perfetta forma amorosa; inoltre i due si accoppiano nel nido,se ti ricordi bene Roby,questa e' la cardellina che ha il problema alla zampa,per questo ho ancora dei dubbi....

Luca Anniballi
26-05-10, 07: 24
Appena farai la speratura, ti toglierai ogni dubbio...

Cristiano Ferrari
26-05-10, 08: 22
Hi hi hi.....non ho resistito!!! Almeno tre sono feconde,ma calcolando che sono solo 3 giorni di incubazione....ricontrollero' tra qualche giorno!

christian
26-05-10, 08: 46
Accidenti Cristiano che vista! Se è la femmina ad avere un problema ad una zampa , questo non comporta nessun problema per la riproduzione, Roberto che è venuto a trovarmi ,può testimoniare che una mia organetta con una zampa sola sta allevando bene i suoi 4 figli!
Ciao

Cristiano Ferrari
26-05-10, 09: 58
Macche' vista,basta solo una piletta e le venuzze si vedono subito....poi ci vuole molto fattore C perche' lo sviluppo vada avanti #°°))

Luca Anniballi
26-05-10, 15: 21
Va avanti, perchè non dovrebbe? Vai tranquillo e fai come Jovanotti, pensa positivo!
Già che sono feconde, hanno superato una delle fasi più importanti se non la più fondamentale, certo sappiamo bene che ci sono tante fasi da superare, ma andrà bene stanne certo!
Meno male che non li hai visti accoppiare..hahahaha sai quante volte ad amici è capitato il contrario? Accoppiamenti frequentissimi che uova feconde erano quasi scontate, invece....
Auguri Criss, vedrai che con l'unifeed svezzeranno alla grande.

lorenzo fornaciari
26-05-10, 18: 26
Hi hi hi.....non ho resistito!!! Almeno tre sono feconde,ma calcolando che sono solo 3 giorni di incubazione....ricontrollero' tra qualche giorno!

Che figata Criss!!! */*
Sono strafelicissimo per te, è come se fossero miei da tanto che mi fà piacere!! #°°)) +(*

Adesso reincrocio ancora le dita e tutto il resto per i tuoi cardellini, mi piacerebbe proprio venire a trovarti e vedere tanti pullotti di cardellino!! ()(

roberto ghidini
26-05-10, 20: 07
Cris non cominciare a giocare con le uova,le cardelline sono abbastanza gelose del proprio nido #°°))

Cristiano Ferrari
26-05-10, 20: 21
No Roby,questa e' abbastanza tranquilla,mi lascia portare il nido fuori dalla gabbia per le ispezioni#°°))
Inoltre ho notato una cosa,mi sembra che parecchi soggetti siano piu' tranquilli da quando si nutrono solo di pastone...dovro' confrontarmi con altri che lo utilizzano per vedere se anche loro hanno notato qualcosa del genere.

francy71
02-06-10, 09: 44
Buongiorno,
vorrei sapere anche io info per i miei nigrigenis mediante mp.
lo proverò e vi farò sapere.
Grazie a tutti per le testimonianze.
francy71

Cristiano Ferrari
02-06-10, 18: 24
Hai un MP ;)

Lemar
05-06-10, 18: 53
Salve a tutti,
dopo essermi letto tutta la discussione vorrei dirvi la mia. Intanto ho 50 anni ed allevo da quando nè avevo 12, nelle mie gabbie sono passati tutti, o quasi, i volatili possibili ed immaginabili e quindi penso di poter dire poche cose ma sicuramente "Provate".
Intanto vi farei notare che se tutta l'alimentazione degli animali da reddito è basata sul principio della semplificazione non è certamente un caso, ma quando dico da reddito intendo anche allevamenti di cani e gatti, animali allevati per durare e non come i polli o i vitelli, allevati per morire presto.
E' chiaro che nell'arte di allevare non entra solo l'alimentazione, ci sono tante e tali variabili che vanno considerate, quindi legare i successi del proprio allevamento solo sull'alimentazione sarebbe senz'altro semplicistico.
Intanto, allo stato delle cose, arrivare ad una base alimentare di facile gestione, un pò per tutte le specie di uccelli, è già un mettersi al passo con gli allevamenti professionali di altre specie, ripeto vedi cani e gatti.
E se questo prodotto o altro, riesce in questo, ben venga, ma l'approccio "Sano" deve essere, provo e decido, assolutamente da non prendere in considerazione queli che si battono in crociate sul genere "Io non credo in assoluto", anche io ho visto gente che riproduceva usignoli con il mangime per i pulcini tutto l'anno ed aprendo le voliere quando questi avevano i piccoli nel nido, ma se questo sistema funziona bene anche quello è un sistema.
Come ho visto schiere di allevatori di qualsiasi specie tenere sotto perenne trattamento antibiotico allevamenti interi, bene anche questo, ma magari se me lo dici quando cedi qualche soggetto, mi eviti di vederli crepare in 3 giorni.
Ho visto allevatori sostitursi ai loro amici alati in qualsiasi incombenza alimentare, vagando per prati e valli, beh forse più che allevare uccelli hanno bisogno di sentirsi uccelli, cioè liberi di vagare per prati e boschi.
Ma, comunque, se davvero vogliamo il bene dei nostri piccoli amici, cosa che io dubito sia sentita realmente dalla gran parte degli allevatori, sennò davvero non si capirebbe il voler allevare in garage bui o cantine umide e buie o alla luce artificiale o utilizzando medicinali di qualsiasi natura, dicevo, se davvero vogliamo il bene dei nostri piccoli amici, perchè non provare a rendergli la vita meno dura???
Io lo proverò, come tante prove ho fatto in passato, per esempio, appastellare capinere di cattura con il nekton I fatto cremoso, o curare le pance rosse dei cardellini di cattura, quando era consentito, con lo stesso prodotto.
Nel mio piccolo io già adesso uso prodotti per uso umano, oltre ai semi, facendo un pastoncino con metà pan grattato tedesco della lidl e metà polenta non precotta, aggiungendo un cucchiaino di nekton I, uno di sali ed uno di lievito uso umano, con i piccoli aggiungo un uovo sodo per 100g ed un pò di olio di semi, inoltre non curo i soggetti, per la verità rarissimi, che mostrano patologie, se non eliminando qualcosa dalla dieta, tipo i semi.
Riguardo gli spinus in genere, ed i cardellini in particolare, posso dire che la prima causa di decesso è data dallo stress, sono una specie assolutamente esposta a tale rischio, se vanno in stress, è come se perdessero immediatamente tutte le normali difese immunitarie, che tutte le specie viventi hanno, per morire, casualmente, per il primo agente patogeno che li attacca.
Ma non solo, ho visto allevamenti interi di cardellini, sparire durante una scossa di terremoto, come ho visto cardellini vivere 10 anni solo con niger e canapa in perfetta forma.
Quindi, come dicevo, proverò questo prodotto e se funziona con il mio attuale allevamento di Nigrigenis, Liliane e Gropponi rossi x me sarà un ottimo sostitutivo dei semi, a proprosito, ma quanti di voi usano soffiare i semi? Penso tanti, bene se soffiate poi raboccate non avete mai pensato che è inutile stare li a sottilizzare sulle percentuali dei semi in miscela?
State consentendo ai vostri amici di continuare ad alimentarsi con percentuali da paura dei semi che preferiscono, che spesso sono i più dannosi.
Chi ha detto che i pappagalli non amano i cibi polverosi?
lasciate tutto a disposizione fino a completo svuotamento e poi vedete, se, finiti i semi, non vi fanno fuori anche i pastoni secchi. Non temete, in natura, durante le stagioni delle pioggie, difficilmente gli uccelli riescono a trovare da mangiare, ma non per questo si estinguono.
Saluti
Luigi

Cristiano Ferrari
13-06-10, 16: 08
Ecco i primi due cardellini nati,alimentati solo a Unibird...



[/URL]


(http://imagefra.me/)[URL="http://imagefra.me/"]

AlessioP
16-06-10, 23: 45
Complimenti Cris

Lancashire
17-06-10, 14: 31
Se come sembra funziona, sono molto felice per gli ideatori e gli utilizzatori.
Personalmente ho in uso un qualcosa di simile, ma non sono riuscito a risovere la problematica relativa al fornire il medesimo Unifeed a chi lo utilizza a Trento ed a chi lo utilizza a Catania, complimentoni a Voi che ci siete riusciti.

Cristiano Ferrari
18-06-10, 06: 30
X Alessio: grazie,spero che la prossima covata mi diano piu' soddisfazioni!

X Lino: le esigenze energetiche di soggetti esposti ai più duri rigori invernali o quelle di animali detenuti a temperature più miti sono ovviamente diverse. Inanzitutto l'unibird esce dalla ditta durante il periodo invernale con una maggior grassatura rispetto a quello "estivo", questo senza alterarne le caratteristiche organolettiche; quindi è da ricordare che gli animali compenseranno loro stessi l'eventuale deficit energetico derivante dalle basse temperature aumentando l'ingestione del prodotto, mentre soggetti tenuti al caldo raggiungeranno rapidamente lo stato di sazietà e ne assumeranno quindi in minor misura. Gli esempi sono sotto gli occhi di tutti: es. i canarini durante l'inverno in Nord Italia vengono alimentati con miscele a base di scagliola (seme con un 4-6% di grasso e quindi poco calorico) eppure presentano mediamente un buono stato di nutrizione mentre ad es: cardellini alimentati con miscele oleaginose in Sicilia e d'estate normalmente non raggiungono lo stato di obesità che ci si aspetterebbe. Per fortuna la natura ci aiuta in questo in quanto gli animali escono già equipaggiati dalla fabbrica di sistemi di controllo atti alla regolazione dell'assunzione del cibo in relazione al dispendio energetico per il mantenimento della temperatura corporea.

Lancashire
18-06-10, 10: 07
[B]X Lino: le esigenze energetiche di soggetti esposti ai più duri rigori invernali o quelle di animali detenuti a temperature più miti sono ovviamente diverse. Inanzitutto l'unibird esce dalla ditta durante il periodo invernale con una maggior grassatura rispetto a quello "estivo", questo senza alterarne le caratteristiche organolettiche; ... .
Ciao Cristiano, ti ringrazio per la risposta, ma non conoscendo il tuo ruolo nell'azienda, e considerando che la risposta l'hai scritta alle 6,30, TI CHIEDO CONFERMA DELL'AFFERMAZIONE "Inanzitutto l'unibird esce dalla ditta durante il periodo invernale con una maggior grassatura rispetto a quello "estivo", in quanto il tuo scritto evidenzierebbe una giusta "sub-divisione del prodotto" in due sub-prodotti (tipologia X caldo & tipologia X freddo) cosa che in tutti i 167 post sulla discussione precedentemente scritti non era stata neppure accennata.
Grazie Lino.

Cristiano Ferrari
18-06-10, 10: 15
Ciao Lino,non e' stata accennata in quanto nessuno prima di te mi pare avesse posto la domanda,di conseguenza la risposta e' arrivata adesso:)
Confermo quanto scritto in quanto e' una risposta del Dott.Figurella,queste sono cose che puo' sapere solo lui,io non ho ruolo nella L.O.R.,la tua domanda l'ho girata direttamente a lui.



p.s. io sono operativo dalle 5 del mattino,quindi sono piu' affidabili le mie risposte mattutine che quelle serali //[[#

Lancashire
18-06-10, 10: 34
Confermo quanto scritto in quanto e' una risposta del Dott.Figurella,queste sono cose che puo' sapere solo lui,io non ho ruolo nella L.O.R.,la tua domanda l'ho girata direttamente a lui.
p.s. io sono operativo dalle 5 del mattino,quindi sono piu' affidabili le mie risposte mattutine che quelle serai //[[#
Bene, questa risposta del Dott. Figurella ci evidenzia che quando acquistiamo il prodotto DOBBIAMO VERIFICARE LA DATA DI PRODUZIONE PER SAPERE SE E' PER TEMPERATURA CALDA O FREDDA //[[#

Lancashire
18-06-10, 11: 26
Se come sembra funziona, sono molto felice per gli ideatori e gli utilizzatori.
Personalmente ho in uso un qualcosa di simile, ma non sono riuscito a risovere la problematica relativa al fornire il medesimo Unifeed a chi lo utilizza a Trento ed a chi lo utilizza a Catania, complimentoni a Voi che ci siete riusciti.

AVEVO BARATO //[[#
la soluzione caldo/freddo l'avevo trovata senza dover realizzare due linee di produzione! .... ma non sono ancora riuscito a testare esaustivamente il prodotto.
Se il Dott. Figurella mi scrive in privato gli potrei suggerire il mio "rimedio" a bassissimo costo per evitare 2 sub-produzioni.
Apprezzo enormemente le iniziative e le energie spese in favore dei nostri volatili; se l'Unibird funziona è un vantaggio per tutti.

Cristiano Ferrari
18-06-10, 12: 04
Ok,riferiro' di contattarti appena ha un momento libero!
Per quanto riguarda il SE,da quello che vedo da me e quello che mi riportano gli amici che lo stanno usando,si puo' benissimo eliminare...#°°))

Lancashire
18-06-10, 12: 39
Se non fosse un segreto industriale, visto che esiste un/due soli unifeed per canarini, si potrebbero conoscere le teoriche percentuali di protidi, lipidi e glucidi del/dei prodotto/i?
P.S. il SE resta fino a 5 anni almeno dallla prima somministrazione (mia)!
.... anche per il cous cous dico SE!

Stefano Figurella
18-06-10, 17: 55
salve Lino,
volevo dare un chiarimento relativo alle domande che ha posto; non è necessario segnarsi i lotti di produzione perchè la grassatura è chiaramente maggiore nei periodi invernali ma essa è relativa alle tipologie di utilizzo in quel periodo: l'unifeed "riproduzione" canarino è più grasso di quello "muta" prechè il primo si utilizza nel bimestre gennaio-febbraio mentre il secondo in estate inoltrata (nell'ambito della stessa specie bersaglio variamo l'apporto calorico a seconda della stagione di utilizzo del prodotto cercando di mantenere identiche le caratteristiche organolettiche); ad esempio per i pappagalli di grossa taglia sarà la tipologia "mantenimento", utilizzata durante il periodo invernale, ad essere più grassa, mentre il tipo "riproduzione" possiederà un minor apporto calorico.
Tale "scrupolo alimentare" rappresenta un valore aggiunto all'unifeed non un limite considerando invece l'assenza di dinamicità dei normali prodotti in uso (pastoni, estrusi,ecc.). Questa scelta tutt'altro che indolore per una ditta produttrice che si trova a diversificare ulteriormente i prodotti è una carta vincente per la LOR che possiede miscelatori di precisione in grado di lavorare piccoli quantitativi di materie prime ma con garanzie di corretta miscelazione dei principi nutritivi che si traduce in sicurezza e flessibilità del prodotto;
Chiaramente se si alleva in condizioni artificiali e straordinarie, che si allontanano dalla norma (es. in condizioni particolari di temperatura, stagione, ecc) subentrerà la famosa compensazione alimentare dei soggetti che se alimentati con un unifeed più grasso in ambiente "caldo"raggiungeranno la sazietà prima, semplicemente ne mangieranno meno ed, essendo bilanciato, riceveranno comunque tutti i nutrienti necessari.
Sarà possibile infine per gli allevatori più "esigenti" produrre partite di unifeed personalizzate con variazioni suggerite dagli stessi; resta fermo comunque la volontà da parte della LOR di tutelare le sue formule e le sue ricerche.
Concludo infine esortando i più scettici ad investire briciole di tempo ed alcuni soggetti a loro scelta nel portare a termine una prova anche solo di un paio di mesi somministrando ad alcuni la tradizionale miscela, ad altri la miscela più i prodotti in commercio quali pastoni ed estrusi ed al terzo gruppo esclusivamente l'Unibird.

Lancashire
18-06-10, 18: 20
Grazie per il chiarimento Dott. Figurella, vediamo se ho capito;
Esistono in commercio i prodotti differenziati:
> Unifeed canarini "riproduzione" per utilizzo gennaio/febbraio
> Unifeed canarini "muta" per utilizzo diciamo luglio/settembre

Esiste per i canarini anche il prodotto "mantenimento"?
Esistono altre tipologie sempre per i canarini?

... sto cercando di procurarmi il prodotto per un doveroso personalissimo test.

Cristiano Ferrari
18-06-10, 18: 49
Ciao Lino,ti rispondo io,ci sono 4 tipi di prodotto per i canarini: mantenimento,riproduzione,allevamento e muta.
Se non lo trovi fammi sapere perche' si puo' spedire e ti arriva direttamente a casa!

Cristiano Ferrari
22-06-10, 20: 25
....piccoli cardelli crescono....#°°))

[/URL] (http://lnx.ornieuropa.com/forum/%5BURL=http://imagefra.me/%5D%5BIMG%5Dhttp://img38.imagefra.me/img/img38/8/6/22/akitainu/f_v2fxna1qm_8f92ef8.jpg%5B/IMG%5D%5B/URL%5D)

(http://lnx.ornieuropa.com/forum/%5BURL=http://imagefra.me/%5D%5BIMG%5Dhttp://img40.imagefra.me/img/img40/8/6/22/akitainu/f_v2fxna1rm_36b6c61.jpg%5B/IMG%5D%5B/URL%5D)

(http://lnx.ornieuropa.com/forum/%5BURL=http://imagefra.me/%5D%5BIMG%5Dhttp://img38.imagefra.me/img/img38/8/6/22/akitainu/f_v2fxna1sm_64de84c.jpg%5B/IMG%5D%5B/URL%5D)

[URL="http://imagefra.me/"] (http://lnx.ornieuropa.com/forum/%5BURL=http://imagefra.me/%5D%5BIMG%5Dhttp://img37.imagefra.me/img/img37/8/6/22/akitainu/f_v2fxna1tm_836680a.jpg%5B/IMG%5D%5B/URL%5D)

Luca Anniballi
22-06-10, 20: 52
Sembrano in ottima forma e son pure belli? Scusa Cris, ma l'acqua fresca la stai dando???hahahaha Belli belli, quella dell'ultima foto mi sembra una femminuccia!
Complimenti, la mamma che fa? Inizia a riprepararsi?

Cristiano Ferrari
23-06-10, 19: 31
Certo,l'acqua fresca non manca mai.....ultimamente poi con il diluvio che ha fatto//[[#//[[#//[[#
La mamma sta preparando il nido,speriamo in altre sorelline agata...#°°))

Luca Anniballi
27-06-10, 18: 56
Te lo auguro di fare il bis!!!
Ti confesso che la prima volta avevo visto le foto(la prima in ordine inserita) da un cellulare e mi è subito saltata all'occhio(data la grave malattia mentale di cui sono affetto...hahahaha) quella penna bianca, poi, rivista dal pc la sera ho capito che non si trattava di un cardellins ma di un harzerino come sugerito da Pam!
Magari queste femmine saranno le progenitrici della tua linea aga.....
In bocca al lupo o, se preferisci ti cito pure la "balena"!!!

Cristiano Ferrari
04-07-10, 07: 38
Lucherini testanera,alimentati SOLO a unibird.....

Cristiano Ferrari
09-07-10, 11: 52
I nanetti crescono.....

[/URL] (http://lnx.ornieuropa.com/forum/%5BURL=http://imagefra.me/%5D%5BIMG%5Dhttp://img38.imagefra.me/img/img38/8/7/9/akitainu/f_w8tim_bb0f60f.jpg%5B/IMG%5D%5B/URL%5D)





[URL="http://imagefra.me/"] (http://imagefra.me/)

Massimo Riva
09-07-10, 13: 06
E cé chi ne sparlava.....sicuramente esistono mille metodi nell'offrire l'alimentazione ai nostri uccelli má l'Unibird sta dimostrando di essere una validissima alternativa ()(

Giuliano
13-07-10, 19: 00
scusatemi, aspetto un prodotto del genere da anni, ma come al solito escono prodotti che poi non mi convincono del tutto, una delle mie perplessità è ad esempio,
ci sono svariate razze di canarini, ognuna con peculiari bisogni nutritivi, non credo che un canarino leggero abbia gli stessi fabisogni di un canarino pesante, è come se dessimo da mangiare ad una di quelle galline che devono diventare 4/5 kg un mangime studiato per le... a napoli le chiamano chicchirinelle, cioè diciamo i galletti diciamo quellelì che rimangono molto piccole e che sanno anche spiccare qualche voletto, attendo una risposta in proposito, e credo che se non si pensi di studiare attentamente queste differenze nell'ambito dello stesso gruppo di riferimento, questo non possa essere un serio tentativo di svolta nell'alimentazione degli uccelli, in attesa vi porgo i miei più cordiali saluti

max coppa
13-07-10, 19: 26
10-7-2010 ho fotografato nell'allevamento dell'Eraldo alcuni soggetti svezzati dai genitori solo con Unibird.
[/URL]

I fratelli nati il 10-7-2010
(http://img24.imageshack.us/i/1072010eraldo014.jpg/)

Mangiatoia di Unibird

[URL="http://img8.imageshack.us/i/1072010eraldo018.jpg/"]

Cristiano Ferrari
13-07-10, 20: 28
Ciao Giuliano,la tua domanda e' lecita ed e' anche alquanto semplice risponderti.
Prendiamo ad esempio un border ed uno spagnolo:due dimensioni diverse e due fabbisogni diversi. Mettiamo caso che tutti e due siano alimentati a semi,quale sara' la quantita' consumata da ognuno a fine giornata? Ipotizziamo che il border abbia mangiato il doppio dello spagnolo per via della stazza,bene,lo stesso avverra' con l'unibird. Solo che quest'ultimo e' completo di tutto quello che necessita ai canarini,siano essi hoso piuttosto che york,ecc. Non e' che alcuni necessitino di qualcosa in piu',siamo noi che lo pensiamo per via del fatto che un meticcio campa anche con pane e acqua e magari una razza pesante ti schiatta:i fabbisogni sono uguali per tutti i canarini e' solo la quantita' dell'alimento che varia(nel caso dell'unibird) invece e' nostra cattiva abitudine migliorare la qualita' degli alimenti solo quando il valore degli uccelli allevati aumenta.


Ciao Max,grazie per il reportage,ero proprio curioso di sapere come si era trovato l'Eraldo!
Fammi un favore,salutamelo tanto e prenotami qualche lucherino novello "made with unibird"#°°))

max coppa
13-07-10, 21: 31
L'Eraldo tra poco sara' di nuovo con noi ,i muratori a casa sua sono a buon punto.

vincenzino
14-07-10, 16: 09
ciao Giuliano io lo do hai cardellini che ho allevato a semi singoli cioe' 7 mangiatoie a testa,a giorni alterni cus cus e semi bolliti ed una volta alla settimana l'uovo sodo ed aumentando i mesi aumentavano anche i giorni delle uova sode cioe' gennaio una volta a settimana,febbraio 2 volte a settimana e cosi' via fion a 4 volte la settimana,piu' un giorno a settimana caqua e aceto ,dopo sono passato ad unibird,mangiano solo quello anche dato secco sono oramai 3 mesi e stanno na bellezza,fidati cristiano li ha visti,un saluto vincenzo

Cristiano Ferrari
14-07-10, 18: 32
fidati cristiano li ha visti,un saluto vincenzo

Sono uno splendore caro Vincenzo!!!!! //++]

Lancashire
14-07-10, 23: 27
Una domanda, ma la tecnica dell'Unifeed non prevede tra l'altro un controllo giornaliero della razione somministrata?

Massimo Riva
14-07-10, 23: 29
sono uno splendore caro vincenzo!!!!! //++]

fotoooooooooooo

Cristiano Ferrari
15-07-10, 06: 44
Una domanda, ma la tecnica dell'Unifeed non prevede tra l'altro un controllo giornaliero della razione somministrata?

La tecnica riferita a quale tipo di animale allevato???
Io faccio il controllo giornaliero per vedere se ne hanno abbastanza,ognuno si regola da solo,chi ne ha bisogno di piu' ne assume di piu' e chi ne ha bisogno meno ne assume di meno. Non fornisco loro una dose controllata,e' a libera disposizione e non ho soggetti in sovrappeso.

Lancashire
15-07-10, 08: 04
Una domanda, ma la tecnica dell'Unifeed non prevede tra l'altro un controllo giornaliero della razione somministrata?

La tecnica riferita a quale tipo di animale allevato???
Io faccio il controllo giornaliero per vedere se ne hanno abbastanza,ognuno si regola da solo,chi ne ha bisogno di piu' ne assume di piu' e chi ne ha bisogno meno ne assume di meno. Non fornisco loro una dose controllata,e' a libera disposizione e non ho soggetti in sovrappeso.

La tecnica alimentativa Unifeed (ovvero ciò che può essere denominato"piatto unico" e riferito a qualsiasi essere vivente).
La tua risposta è condivisa dal Dott. Stefano Figurella?

Cristiano Ferrari
15-07-10, 12: 17
La tecnica alimentativa Unifeed (ovvero ciò che può essere denominato"piatto unico" e riferito a qualsiasi essere vivente).
La tua risposta è condivisa dal Dott. Stefano Figurella?

Non lo so,adesso glielo chiedo e ti faccio sapere

Cristiano Ferrari
15-07-10, 12: 33
Il controllo si fa solo nei bovini,un transponder riconosce l'animale e fornisce la dose prestabilita per il singolo in base alla fase d'allevamento. Questo si fa per una questione di pecunia,ai fini del risparmio sul mangime e nient'altro.
A livello avicolo il mangime viene fornito ad libitum,gli animali si regolano da se',quindi se si vuole applicare un controllo ai fini del "risparmio" anche sui nostri allevamenti andranno analizzati i singoli consumi e predisposta una dose personalizzata ma,ripeto,solo ai fini del risparmio economico.
(risposta condivisa col Dott.Figurella)

yokyok
15-07-10, 14: 13
ciao,ho letto tutte le pag.e mi sto convincendo al provarlo,io allevo esotici,qualche allevatore di questi uccelletti lo ha già provato?esistono anche in questo caso miscele mirate per i diversi momenti del ciclo biologico?se lo do a ucc.che allevano i piccoli con prede vive come mi devo conportare?Forse avete già eviscerato l'argomanto esotici e io me lo sono persa fre le 20pg e i continui:-mamma.......-che hanno costellato la lunga lettura,se così fosse vi prego di pazientare,in entrambi i casi vi ringrazio anticipatamente

Cristiano Ferrari
15-07-10, 19: 21
ciao,ho letto tutte le pag.e mi sto convincendo al provarlo,io allevo esotici,qualche allevatore di questi uccelletti lo ha già provato?esistono anche in questo caso miscele mirate per i diversi momenti del ciclo biologico?se lo do a ucc.che allevano i piccoli con prede vive come mi devo conportare?Forse avete già eviscerato l'argomanto esotici e io me lo sono persa fre le 20pg e i continui:-mamma.......-che hanno costellato la lunga lettura,se così fosse vi prego di pazientare,in entrambi i casi vi ringrazio anticipatamente

Ciao,anche per gli esotici esiste nelle 4 varieta':mantenimento-riproduzione-allevamento e muta.
Per quanto riguarda la questione "prede vive",dipende che uccelli sono:se insettivori puri hanno una linea a loro dedicata,se sono insettivori solo durante l'imbecco (come ad esempio i frosoni nelle prime settimane) dovrai fornire comunque prede vive finche' lo richiedono,se invece ne possono fare a meno fornisci solo quello.
Riccardo Russo ad esempio lo sta usando con successo con i gould,se ci legge ti puo' riportare la sua esperienza.

riccardo russo
15-07-10, 20: 06
La mia breve esperienza con i gould da circa tre mesi. Lo fornisco abitualmente insieme al misto semi. In questo momento gli animali sono in muta ed utilizzo l'unifeed per la muta.

Da quando fornisco tale alimento, gli animali sono in perfetta forma e sono anche riuscito a riprodurli senza l'ausilio di balie.
Tengo a precisare che sono alloggiati in un grosso gabbione nel salotto di casa, soggetti a continui disturbi, sono 3 maschi 2 femmine e 1 coppia di diamanti mandarino e nonostante questo si sono riprodotti.

yokyok
16-07-10, 19: 00
ciao,correggimi se sbaglio:lo usi come pastone e non usi più vitamine varie,sali minerali,transivit e via dicendo,solo miscela di semi e Unifeed.

riccardo russo
16-07-10, 19: 20
Assolutamente.

Sono ormai 2 anni che ho abolito dal mio allevamento di pappagalli (20 coppie di agapornis in riproduzione, 4 di conuri del sole, amazzoni, lori e altro) vitamine, sali minerali e via discorrendo.
Per i pappagalli solo semi, pastone autoprodotto, semi ammollati per colombi o in alternativa piselli e mais bollito, verdura di stagione dell'orto come zucchini. Ovviamente per i lori il discorso è differente, ma anche in questo caso provo ad utilizzare prodotti + semplici possibili senza aggiunte strane.

Per quanto riguarda i gould utilizzo solo unifeed e semi e ovviamente acqua. Di unifeed utilizzerò circa 2 cucchiai rasi a settimana (fabbisogno per 7 gould e 2 mandarini)

di vito francesco
16-07-10, 21: 14
Secondo me 4 novelli svezzati solo a unibird non sono un grosso risultato se metto le foto di tutti i novelli che ho fatto ( con germinati , pisellini frittatina e pinkies )quest' anno devo aprire altre due discussioni

yokyok
16-07-10, 21: 15
grazie,preciso ed efficace :-D,quindi mi viene da dire che il prezzo non è poi così elevato,se si somma il comune pastone più tutti gli integratori che di volta in volta si somministrano, vuoi per una cosa vuoi per l'altra,quasiquasi ci siamo!mi consola il fatto che si possa usare con i semi che mi piace farnire moltomolto variati anche per il discorso"noia da gabbia".Scusami se chiedo ancora:non hai allevato con l'unifeed i gould,o sì?

StefanoC
16-07-10, 22: 40
Leggendo la discussione vorrei dire la mia, secondo me L'unibird snatura gli uccelli perchè loro sono nati per mangiare e sbucciare semi, equivale a tarpagli le ali in un certo senso! E' come impedire loro una cosa normale, più o meno è come se noi mangiassimo sempre dgli alimenti pressati che equivalgono ad un pasto! I risultati possono anche essere buoni, ma almeno io sono contrario!

riccardo russo
16-07-10, 23: 50
In un'altra discussione (http://lnx.ornieuropa.com/forum/showthread.php?14598-Utilizzo-del-brodo-di-pollo&p=172370&viewfull=1#post172370) il nostro esimio Presidente ha detto:
"Se leggete discussioni passate vedrete che questi punti sono stati sviscerati in lungo e in largo e la conclusione è risultata sempre la stessa:
Ognuno usa quello che più lo soddisfa ed ognuno è libero di seguirlo o meno.
E' una discussione senza sfogo, prendiamola con il dovuto spirito di informazione. Nessuno ha la verità in tasca!"

Aggiungo smettiamola di alzare inutili polemiche, il forum serve per scambiarsi idee ed esperienze e non per far prevalere le proprie opinioni.

riccardo russo
17-07-10, 00: 02
grazie,preciso ed efficace :-D,quindi mi viene da dire che il prezzo non è poi così elevato,se si somma il comune pastone più tutti gli integratori che di volta in volta si somministrano, vuoi per una cosa vuoi per l'altra,quasiquasi ci siamo!mi consola il fatto che si possa usare con i semi che mi piace farnire moltomolto variati anche per il discorso"noia da gabbia".Scusami se chiedo ancora:non hai allevato con l'unifeed i gould,o sì?

Premetto io allevo pappagalli, al momento ho oltre 150 soggetti in allevamento come agapornis, conuri del sole, caicchi, vari lori del genere Lorius, amazzoni, ecc.
I gould sono uno sfizio, li "allevo" in salotto in un gabbione con tutti i disturbi che ciò può provocare.
Quest'anno avevo 2 femmine e 3 maschi insieme oltre ad una coppia di d.mandarino, e nonostante tutto 1 femmina ha portato a buon fine una covata svezzando in purezza 2 piccoli utilizzando una miscela di semi e l'unibird.

Cristiano Ferrari
17-07-10, 07: 03
Secondo me 4 novelli svezzati solo a unibird non sono un grosso risultato se metto le foto di tutti i novelli che ho fatto ( con germinati , pisellini frittatina e pinkies )quest' anno devo aprire altre due discussioni

Visto che stai a Roma,fatti un giro dall'amico Edmondo Mazzoli che poi ne riparliamo.

di vito francesco
17-07-10, 09: 34
Visto che stai a Roma,fatti un giro dall'amico Edmondo Mazzoli che poi ne riparliamo.

Con mio enorme dispiacere io sono uno di quelli che ancora compra tutto ( ed anche molto caro) cercando di andare a parare dove posso risparmiare qualcosa . Non puoi ogni volta che uno esprime un giudizio atttaccarlo come se ci fosse in atto una congiura contro di te. E poi fai una cosa magari di al tuo amico di venirmi a trovare a Roma così gli faccio vedere come funziona il vecchio stile

yokyok
17-07-10, 10: 57
Grazie Riccardo :-D appena ho finito le "scorte" credo che farò la prova,allevo da più di 30 anni e l'ho fatto in molte parti del mondo alimentando i miei beniamini con cose e metodologie diverse,anche meno tecniche e scientifiche di questa,mi piace l'idea di variare e il fatto che non sia strettamente UNI mi va molto bene ,anche io non credo che gli uccellini possano vivere in buon equilibrio psicofisico senza semi ,e i più svariati possibile,e confesso nemmeno io come allevatrice,in fondo allevo per il "mio"piacere,ma se un pastone è più completo ed efficace ben venga,farò la prova.

di eugenio gianluca
17-07-10, 11: 09
Visto che stai a Roma,fatti un giro dall'amico Edmondo Mazzoli che poi ne riparliamo.

Dai retta a me fatti un giro da Di Vito Francesco e vedrai come si tengono gli uccelli senza snaturarli....poi la cena te la offriamo noi, pero salsicce e sugo fatto in casa, no barrette energetiche e pasti sostituitivi come mi sembra sto "Unibird"....Poi a fa polemica mi sembra sei sempre il primo, contro Aoe, contro tutto e tutti....Poi leva sta foto e mettece un cardellino allevato a germinati!!!!

Cristiano Ferrari
17-07-10, 12: 47
Dai retta a me fatti un giro da Di Vito Francesco e vedrai come si tengono gli uccelli senza snaturarli....poi la cena te la offriamo noi, pero salsicce e sugo fatto in casa, no barrette energetiche e pasti sostituitivi come mi sembra sto "Unibird"....Poi a fa polemica mi sembra sei sempre il primo, contro Aoe, contro tutto e tutti....Poi leva sta foto e mettece un cardellino allevato a germinati!!!!

L'astio verso di me non deve in nessun modo arrecare danno all'azienda L.O.R.,quindi le critiche a caso sono fuori luogo. Non l'avete provato e non potete giudicare.
Seconda cosa:il danno alla FOE lo state arrecando voi. Vedendo come gli iscritti attaccano uno sponsor "ad *******m",quanti potenziali clienti pensi di portare alla tua associazione?
I consigli tienili per chi te li chiede,io non sono tra quelli,la foto va bene cosi'.

di vito francesco
17-07-10, 13: 07
L'astio verso di me non deve in nessun modo arrecare danno all'azienda L.O.R.,quindi le critiche a caso sono fuori luogo. Non l'avete provato e non potete giudicare.
Seconda cosa:il danno alla FOE lo state arrecando voi. Vedendo come gli iscritti attaccano uno sponsor "ad *******m",quanti potenziali clienti pensi di portare alla tua associazione?
I consigli tienili per chi te li chiede,io non sono tra quelli,la foto va bene cosi'.

ma che centra la nostra associazione???? Tu parli degli associati e li definisci " CLIENTI " questo già chiarisce tante cose e di come tu parli da commerciante. Poi il fatto che Unibird sia sponsor Feo( e non Foe ) non vuol dire che tu , oltre lo spazio pubblicitario , ti sia comprato la libertà di postare degli altri. é vero non ho mai provato Unibird ma solo perchè ,primo non ho mai avuto bisogno

Cristiano Ferrari
17-07-10, 13: 36
Vabbe',lo rispiego perche' magari non si e' capito: mi riferivo ai potenziali futuri sponsor della FEO.
Io non sono un commerciante,tu sei uno che mischia il privato col pubblico,ora e' chiaro?

di eugenio gianluca
17-07-10, 14: 34
Vabbe',lo rispiego perche' magari non si e' capito: mi riferivo ai potenziali futuri sponsor della FEO.
Io non sono un commerciante,tu sei uno che mischia il privato col pubblico,ora e' chiaro?

poi dici:"Seconda cosa:il danno alla FOE lo state arrecando voi. Vedendo come gli iscritti attaccano uno sponsor "ad *******m",quanti potenziali clienti pensi di portare alla tua associazione?"
Non vivo per portare clienti alla "mia" associazione....L'associazione è di tutti, forse te questa cosa non la capisci e fai bene a fare altro....
Mi scuso con l'azienda se ho arrecato danno...al tuo posto io farei parlare loro, e se te e loro sono la stessa persona, ti ripeto che il forum non è il posto adatto per fare pubblicita'.Ti ripeto che non lo puoi fare....Poi se vieni a Roma a mangiare te lo offriamo lo stesso

Massimo Riva
17-07-10, 14: 59
Cristiano lascia perdere,,,,ecco lá mia esperienza UNIBIRD che continua con una coppia,oltre al Pastone Unibird aggiungo i pisellini má potrei sicuramente farne a meno.Ecco lé foto dell'ultima nidiata della suddetta coppia,5 pulli

URL=http://img257.imageshack.us/i/dscf1334c.jpg/][/URL]

[/URL]

Uploaded with ImageShack.us (http://img705.imageshack.us/i/dscf1337c.jpg/)



URL=http://img535.imageshack.us/i/dscf1346e.jpg/] (http://img444.imageshack.us/i/dscf1339l.jpg/)

Cristiano Ferrari
17-07-10, 16: 07
poi dici:"Seconda cosa:il danno alla FOE lo state arrecando voi. Vedendo come gli iscritti attaccano uno sponsor "ad *******m",quanti potenziali clienti pensi di portare alla tua associazione?"
Non vivo per portare clienti alla "mia" associazione....L'associazione è di tutti, forse te questa cosa non la capisci e fai bene a fare altro....
Mi scuso con l'azienda se ho arrecato danno...al tuo posto io farei parlare loro, e se te e loro sono la stessa persona, ti ripeto che il forum non è il posto adatto per fare pubblicita'.Ti ripeto che non lo puoi fare....Poi se vieni a Roma a mangiare te lo offriamo lo stesso

Visto che il mio italiano non e' comprensibile,chiedo scusa perche' la colpa e' solo di chi non sa spiegarsi,hai ragione e' meglio che non scrivo,che cambio lavoro,ecc. ecc.
Ti ringrazio ma a mangiare con te non ci vengo,io ho il brutto difetto di non essere ipocrita e con le persone che mi stanno sullo stomaco preferisco non averci a che fare.
Ora possiamo finirla qui?

alchiarodiluna76
18-07-10, 08: 32
buon giorno a tutti! sn l'ultima arrivata.. e sn una neo allevatrice di gould... presto spero di poter allevare anche specie nostrane, appena le troverò garantite nate in cattività..
ho letto del prodotto anche sulla rivista alcedo.. e ho pensato... magari.. sarebbe una manna per chi nn ha tempo..
ma il mio commento era rivolto forse più alla miriade di prodotti vitaminici e complementari che dobbiamo dare ai nostri gould per averli in forma..
tengo a precisare che anche io spendo una marea di soldini in semini e semenze che in teoria nn sn necessarie, ma se piacciono.. perchè no? sempre considerando il periodo giusto...
io sarei incuriosita nel provare il prodotto.. ma i semi li lascerei per il semplice motivo che a volte il solo arrampicarsi nella spiga di panico per un uccellino chiuso in gabbia, significa distrazione...divertimento...
ma se veramente riuscirò a garantire tutto quello che serve senza toccare l'acqua... ok...
presto ti contatterò sig. Ferrari.. ho già sentito una mia carissima amica che ha scritto in questo forum, ed è stata lei a spiegarmi tutto...
ripeto.. lessi qualcosa su qualche alcedo e già la curiosità mi aveva toccata parecchio..
un saluto

Cristiano Ferrari
18-07-10, 16: 09
presto ti contatterò sig. Ferrari..

Signore? Non e' che ti confondi con qualcun'altro? //[[#
A parte gli scherzi,quando vuoi altre info io sono qui.

StefanoC
18-07-10, 16: 27
Cristiano, scusami, me tale Unibird può essere utilizzato anche con l'utilizzo di semi? perchè ora rivedendo i risultati con l'unibird, mi stà tentando! Anche se l'alimentazione con sementi non verrà mai abbandonata da me

di vito francesco
18-07-10, 18: 17
Vabbe',lo rispiego perche' magari non si e' capito: mi riferivo ai potenziali futuri sponsor della FEO.
Io non sono un commerciante,tu sei uno che mischia il privato col pubblico,ora e' chiaro?

Io ho solo scritto che 4 novelli ( 2 cardellini e 2 lucheerini ) secondo me non sono un risultato di cui lodarsi tanto.

Cristiano Ferrari
18-07-10, 18: 48
Cristiano, scusami, me tale Unibird può essere utilizzato anche con l'utilizzo di semi? perchè ora rivedendo i risultati con l'unibird, mi stà tentando! Anche se l'alimentazione con sementi non verrà mai abbandonata da me

Ciao Stefano,lo puoi utilizzare come vuoi,anche se e' nato come alimento unico lo si puo' usare anche al posto del pastone tradizionale.

Linda Crippa
18-07-10, 21: 48
Invito tutti i partecipanti a questa discussione a mantenersi su toni pacati e di reciproco rispetto.
Se la discussione dovesse nuovamente degenerare sarò costretta ad intervenire nuovamente in modo definitivo.


In un'altra discussione (http://lnx.ornieuropa.com/forum/showthread.php?14598-Utilizzo-del-brodo-di-pollo&p=172370&viewfull=1#post172370) il nostro esimio Presidente ha detto:
"Se leggete discussioni passate vedrete che questi punti sono stati sviscerati in lungo e in largo e la conclusione è risultata sempre la stessa:
Ognuno usa quello che più lo soddisfa ed ognuno è libero di seguirlo o meno.
E' una discussione senza sfogo, prendiamola con il dovuto spirito di informazione. Nessuno ha la verità in tasca!"

Aggiungo smettiamola di alzare inutili polemiche, il forum serve per scambiarsi idee ed esperienze e non per far prevalere le proprie opinioni.

StefanoC
19-07-10, 08: 44
Grazie per la risposta ;)

massimo 14
19-07-10, 12: 54
Da quando fornisco tale alimento, gli animali sono in perfetta forma e sono anche riuscito a riprodurli senza l'ausilio di balie.


Non vorrei che questa notizia passasse inosservata: L'unifeed ha anche il potere di risvegliare "l'istinto materno" dei Diamanti di Gould, i quali riprendono, come per magia, ad allevare i loro piccoli.
Tale notizia meriterebbe l'apertura di un post specifico.

StefanoC
19-07-10, 15: 13
Allora eccome se passo all'unifeed, purchè mi allevano in purezza! :)

riccardo russo
19-07-10, 16: 41
Allora eccome se passo all'unifeed, purchè mi allevano in purezza! :)

^^((^^((^^((^^((
Probabilmente mi sono spiegato male.
Dopo essere passato all'unibird i gould sono in perfetta salute e la dimostrazione è che si sono riprodotti.
Nei due anni precedenti era già molto se riuscivo a vedere delle uove.

Poi il c..o ha voluto che si riproducessero in purezza. #°°))

StefanoC
19-07-10, 21: 18
Vabbè tentar non nuoce, dove si può acquistare? Mandatemi un mp se volete! ;)

StefanoC
20-07-10, 20: 35
Vorrei ringraziare Cristiano per la sua disponibilità! ;)

Cristiano Ferrari
20-07-10, 20: 55
Vorrei ringraziare Cristiano per la sua disponibilità! ;)

Ma noooooooooooooooo.....poi pensano che ti pago//[[#

di eugenio gianluca
21-07-10, 14: 55
Ancora.....

StefanoC
25-07-10, 13: 39
Ma noooooooooooooooo.....poi pensano che ti pago//[[#

E quella mazzetta allora, di chi era!! ;)

Roberto Condorelli
27-07-10, 16: 19
Cari tutti,

riprendo questa discussione perchè vorrei sul punto esprimere il mio parere e soprattutto perchè non vorrei che già vi foste tutti calmati, proprio ora che iniziavo a divertirmi :-)

Il parere che sto per fornire, contrariamente a quanto faccio abitualmente, è privo di ogni riscontro, non viene dall'esperienza, nè dai miei studi, nè dal mio lavoro. E' quindi un parere il cui valore scientifico è pari a zero.

Avevo letto di questo prodotto per l'alimentazione, ed un paio di amici me ne hanno parlato con una certa enfasi.

Non l'ho mai visto dal vivo, non l'ho provato indirettamente (nel senso che non l'ho dato ai miei pennuti), nè direttamente (nel senso che per ora vado avanti a spaghetti aglio e olio e bistecche).

Allora, Condormannaro, cosa scrivi a fare? Pussa via a rompere i marroni con il Cites ed i Regolamenti!

Un momento.

Il mio parere lo voglio dare comunque.

Un parere basato sul Dio denaro, a me caro ed a molti, immagino, altrettanto (se non più) caro.

Orbene:

- un chilo di semi costa meno di un euro, di buona qualità
- un chilo di questo prodotto costa fra i 7 euro ed i 7.5 euro

Mi sembra quindi che sul lungo periodo, o per allevamenti che superino qualche decina di unità, sia effettivamente poco accessibile.

Si potrà obiettare sullo scarto, ma basta pesare le bucce rimaste in qualunque mangiatoia a dispenser, e tenere conto dello spreco che comunque affligge un qualunque pastoncino per rendersi conto che il dato potrebbe essere poco rilevante. Per quanto si possa risparmiare su pastoncini e prodotti vari, la vedo in ogni caso dura.

E' fuor di dubbio che nel settore ornitologico, e dell'alimentazione animale in genere (e direi anche umana), ci sono ampi margini di miglioramento. Lo dimostrano i prodotti per i cani, e, da ultimo, quelli per i pappagalli.

Un conto però è alimentare un cane o due, o una bella Ara. Un conto è gestire un allevamento.

Secondo me il prezzo, per un impiego diffuso e massiccio, è veramente fuori dalla portata dell'appassionato medio.

Ammesso che sia così efficace, cosa che se mi capiterà non esiterò a provare, stiamo comunque parlando di un prezzo otto volte superiore a quello della normale miscela.

Per quanti benefici possa portare, in termini di riproduzione, benessere, pulizia, bellezza, dubito che le proporzioni possano mai essere quelle di 8 a 1.

E poi esiste il problema della reperibilità, che non è, almeno per me, di poco momento.

Un caro saluto.

Roberto

Cristiano Ferrari
27-07-10, 19: 04
Ciao Roberto,devo dire che leggo sempre i tuoi post con grande interesse,quindi ben venga anche il tuo parere.
Hai toccato un tasto giusto,quello del costo che,se rapportato alla semplice miscela non regge il confronto. Pero' bisogna tenere conto,alla voce "spese per alimentazione" di tutto quello che acquistiamo,ovvero:miscela,pastone,vitamine,sali,e cc. Quando,ad esempio,fornivo i multivitaminici,mi partivano 2 boccette alla settimana per un costo che superava i 10 euro,anche questo andrebbe compreso sotto la sopracitata voce.
E' stato calcolato un consumo medio sui canarini che si attesta,per un singolo soggetto, tra i 3,6 e i 4,0 grammi al giorno. Logicamente ognuno deve fare i conti con le proprie tasche,per quanto mi riguarda ti posso dire che io spendo meno di quello che spendevo prima,ma ripeto,queste sono valutazioni che ognuno deve fare per conto suo.
Un'ultima cosa:il problema reperibilita' e' relativo perche' viene spedito ovunque....#°°))

Claudio Bosich
27-07-10, 19: 45
Ciao Roberto,

non ancora utilizzato questo pasto unico, e quindi anche il mio scritto è privo di ogni valenza. Scrivo solo per dissentire un pochino sui costi.... perchè proprio oggi ho un pochino il dente avvelenato a causa di una spesa di 100 euro di soli semi.

Riconosco che allevare canarini possa essere meno dispendioso ma con gli spinus la differenza di prezzo con la tua stima è molta.

Io utilizzo un misto spinus di una nota marca tedesca che in sacchi da 15 Kg mi costa 65,00 Euro ( quindi circa 4,30 al KG ), utilizzo circa un kg a settimana di semi germinati, sempre della stessa marca, che costa circa 3.50 al Kg.
Nei semi germinati mescolo probiotici, spirulina e randomicamente vitamine che anche se utilizzate in piccole dosi anche loro hanno un costo. Utilizzo Grit, ossi di seppia e pastone semimorbido per colorare i miei cardinalini.

Se questo prodotto possa sostituire o meno i semi non lo so.... ma se con esso potessi evitare di comprare tutte queste cose non credo che ci rimetterei a livello economico.

di vito francesco
27-07-10, 19: 53
Una volta ho sentito dire una frase bellissima e che per quanto mi riguarda è vera : " Se i nostri uccelli si cibassero di bistecche io starei sempre dal macellaio " , perciò secondo me il prezzo non è importante quanto l' efficacia del prodotto.

Roberto Condorelli
27-07-10, 19: 58
Caro Cristiano,

ogni volta che guardo il tuo avatar, entro in soggezione.

Non è facile discutere con uno con quella faccia, e con due cannoni in mano.

Comunque ci provo :-)

Io sono da sempre interessato alle novità. In tutti i settori.

Quando avevo 8 anni, c'era una tipa che mi faceva da baby-sitter. Guardavo con grande interesse a quei due curiosi rifonfiamenti che risaltavano sotto un vestitino leggero. Dovevo sperimentare.
Anni dopo, quando fabbricarono la smart, io me la comprai nonostante a Roma non fosse ancora in distribuzione, suscitando l'ilarità (a Roma usiamo altri termini) in tutti i miei amici. Ovviamente la gran parte di loro oggi ne ha una.
Quando uscirono i primi pellettati per cani, il mio fece da cavia.

Potrei andare avanti a lungo. Ho scritto quanto sopra con il chiaro intento, un po' ipocrita, di accreditare la mia apertura mentale (in realtà sono fiero solo della faccenda della babysitter, del resto me ne frego).

Oramai dotato ai tuoi occhi del patentino di sperimentatore, spero che i miei dubbi non vengano interpretati come diffidenza per il nuovo o, peggio, voglia di rompere gli zebedei.

Io non ho alcuna difficoltà a provare il prodotto, ed è molto probabile che, se è vero quello che qualcuno mi dice, ne rimarrei anche decisamente soddisfatto.

Ci sono però delle perplessità, che anche se i miei pennuti mi scrivessero dalle gabbie una mail per ringraziarmi, difficilmente potranno essere superate.

- Il problema del costo: come ho detto, il rapporto è 8 a 1. Anche volendo ammettere che si risparmierebbe molto su altri prodotti, tale rapporto si potrà forse abbassare, ma non credo ridurre a parità. Tu mi dici che è possibile, perchè per te è stato così.

Va bene, tuttavia io non posso regolarmi su quello che prima spendevi tu, perchè io, forse sbagliando, non spendo tali cifre. Fra integratori (che mi durano moltissimo), pastoncini (che costano, ma fino ad un certo punto) e spighe di panico, la vedo comunque dura ad arrivare a quegli importi. Cristiano, stiamo parlando di un prodotto che costa 175€ per il sacco da 25kg...

- Il problema della varietà: mi chiedo infatti...ok, sostituisce tutto, perchè è completo...ma la noia?

In una vita in gabbia, ho il timore che il pennuto, trovandosi sempre di fronte lo stesso alimento, potrebbe non essere così entusiasta. Spizzicare le spighe di panico, saltare dal pastoncino al seme, scegliersi quello più gradito, sbocconcellare il frutto, a mio avviso sono una delle cose più piacevoli per il volatile, e per me che gliele fornisco.

Se fossi un allevatore dai grandi numeri, che produce per vendere e svolge attività commerciale nel settore, probabilmente questo aspetto non lo prenderei in considerazione (ma ritornerebbe ad essere un problema quello dei costi). Tuttavia non lo sono, e credo che fra gli appassionati i produttori a tappeto siano veramente pochi.

- il problema della sicurezza: mi sembra di capire che si tratta di un prodotto realizzato in Italia, da una ditta che si chiama "laboratorio ornitologico reggiano".

Sul punto, mi piacerebbe avere qualche ragguaglio in più, che se avrai tempo e voglia ti prego di fornirmi.

Di cosa si tratta esattamente?

Se io digito su google la frase "eukanuba", oppure "hill's" mi escono dei siti che spiegano vita morte e miracoli delle aziende in questione e dei loro prodotti. Altrettanto non accade con il LOR e l' Unibird. Escono una sfilza di post sui vari forum dove si pubblicizza il prodotto.

Certo, stiamo parlando di dimensioni differenti, e lo capisco. Stiamo però anche parlando di commercio, di IVA, di Fisco, di autorizzazioni e di prodotti destinati all'alimentazione animale.

Mi piacerebbe, come utente e potenziale consumatore, sapere chi lo produce, dove, qual è la società che lo fabbrica, che forma giuridica ha. E' una spa? Una srl? Dispone di tutte le autorizzazioni veterinarie richieste per la produzione di alimenti? Ha il marchio CE?

Lo dico non per ipotizzare chissà cosa, perchè immagino che dietro ci sia una struttura, magari anche non industriale, ma che si muove secondo la normativa vigente. Il punto è che mi piacerebbe verificarlo, e non semplicemente affidarmi alla sorte o ai sicuramente sinceri e competenti pareri di altri appassionati.

- il problema della distribuzione: è normale che un prodotto agli inizi non possa essere distribuito in modo capillare. Purtroppo, però, se devo utilizzare un alimento la cui principale caratteristica è, stando a chi ne esalta i pregi, proprio quella di sostituire completamente, nelle sue quattro configurazioni, gli altri tipi di alimenti, non posso rischiare di basare tutto il mio approvvigionamento sulle poste italiane o sui corrieri (e non mi soffermo sui relativi costi). Non vivendo a S.Vito lo Capo (magari), ma in pieno centro a Roma, mi aspetto che almeno nelle grandi città, se ho bisogno, posso scappare dal grande negoziante e prendermi un sacco.

Avrei anche altri dubbi, ma mi fermo qui e ribadisco quanto ho già detto: ben vengano le novità, ed io stesso certamente, quando avrò occasione, proverò il prodotto.

Non sono nato ieri, e non sono ancora nonno (e nemmeno padre), e quindi so bene che è nei cibi preparati ad hoc per l'alimentazione animale che risiede il successo dell'allevamento per fini alimentari e probabilmente amatoriali. Forse però avrei bisogno di qualche garanzia in più, e di costi più accessibili, perchè personalmente mi rimane difficile pensare seriamente ad un passaggio di metodo senza che i costi, i dati relativi al prodotto, e la sua distribuzione, siano almeno al livello di quelli già in uso per altre tipologie di animali.

E comunque resterebbe in piedi il problema del divertimento. Io allevo per divertirmi, e diversificare l'alimentazione dei pennuti ne costituisce un aspetto molto importante e forse difficilmente sostituibile.

Un caro saluto

Roberto

roberto ghidini
27-07-10, 20: 23
Ciao Roberto ti posso dare alcune risposte,
Il problema del costo: non credo che tu spenda solo un euro al Kg,io compro solo sacchi e vivo nella provincia dove ci sono i maggiori insaccatori d italia,e ti posso garantire che i prezzi sono ben più alti,si arriva ai 6,50 euri della perilla,compresa di bucce e polvere,per non parlare degli integratori.
Il problema della varietà: ci può essere anche il problema opposto,infatti se mangiano il pastoncino non posono sciegliersi le proteine, i grassi,i minerali ecc,possono solo mangiare bilanciato ,se vuoi farli giocare metti una spiga di panico che contiene quasi solo fibre, così vedrai anche quanto costa.
Il problema della sicurezza: come ti dicevo a Reggio ci sono una miriade di ditte specializzate,se il Vet Figurella avesse aperto una ditta non in regola,la concorrenza l avrebbe sicuramente denunciato.Il prodotto se non ricordo male riporta la data di fabricazione,e già in alcune città ci sono negozi che lo vendono in esclusiva.

Cristiano Ferrari
27-07-10, 20: 44
Ciao Roberto,innanzitutto mi scuso in anticipo per la brevita' e magari la poca esaustivita' della mia risposta,ma sono stanchissimo e decisamente frollo dopo 10 ore di lavoro....




- Il problema del costo:

Ripeto,ogni allevamento fa storia a se.
Un mio amico che alleva esotici compra un misto di infima qualita',pastone scarso solo durante le cove e niente piu'. Logicamente a lui non conviene,ma tutto e' legato al risultato che ognuno si prefigge.
Come dice Claudio,dipende da quanto uno spendeva prima e da quanto spende poi.
E devo dare ragione anche a Francesco,se io ho degli amici a cena non gli offro la fettina di una settimana fa ma se possibile vado a comprare una bella fiorentina fresca.




- Il problema della varietà:

La noia non viene togliendo i semi dalla loro alimentazione,la noia viene da gabbie troppo piccole,solitudine (gli uccelli piu' stressati sono quelli che non hanno un compagno in gabbia),locali inidonei.....i miei uccelli comunque hanno sempre qualcosa da beccuzzare:rami di conifera,infiorescenze di cicoria,tarassaco,centocchio,insalata,frutta,ecc.



- il problema della sicurezza:

Qui ti rispondo invitandoti a visitare il sito della LOR www.loritalia.com
Qualora mancasse qualche risposta alle tue domande mi faro' carico di chiedere direttamente al Dott.Figurella di risponderti.





- il problema della distribuzione:

Qui dovresti chiedere ai negozianti che non lo tengono il motivo...meno male che ce ne sono tanti altri che lo hanno.

Ciao! #°°))

Roberto Condorelli
27-07-10, 23: 36
Ciao Roberto ti posso dare alcune risposte,
Il problema del costo: non credo che tu spenda solo un euro al Kg,io compro solo sacchi e vivo nella provincia dove ci sono i maggiori insaccatori d italia,e ti posso garantire che i prezzi sono ben più alti,si arriva ai 6,50 euri della perilla,compresa di bucce e polvere,per non parlare degli integratori.
Il problema della varietà: ci può essere anche il problema opposto,infatti se mangiano il pastoncino non posono sciegliersi le proteine, i grassi,i minerali ecc,possono solo mangiare bilanciato ,se vuoi farli giocare metti una spiga di panico che contiene quasi solo fibre, così vedrai anche quanto costa.
Il problema della sicurezza: come ti dicevo a Reggio ci sono una miriade di ditte specializzate,se il Vet Figurella avesse aperto una ditta non in regola,la concorrenza l avrebbe sicuramente denunciato.Il prodotto se non ricordo male riporta la data di fabricazione,e già in alcune città ci sono negozi che lo vendono in esclusiva.

Ciao Roberto.

Credo che in effetti in tema costi occorra distinguere. Credo che il prezzo di 7/7.5 Euro al Kg sia in effetti enorme se rapportato con miscele di semi, anche di qualità, non destinati a particolari uccelli.

Per parlare di numeri, io pago circa 19/20 Euro un sacco da 25 kg di miscela per Gould di una nota marca.

Se ovviamente andiamo a prendere uccelli, e quindi miscele, più particolari, il discorso cambia, e l'enorme differenza si attenua, in alcuni casi in misura sensibile.

Sul tema varietà, non ho capito bene la tua considerazione.

Su quello sicurezza, ho intravisto che più in basso mi ha già dato alcune indicazioni, quindi intervengo rispondendo a lui.

A presto

Roberto

Roberto Condorelli
28-07-10, 00: 06
Caro Cristiano,

innanzitutto ti ringrazio di aver trovato la forza di rispondere. Anche se sintetiche, le tue indicazioni mi hanno chiarito alcuni punti, soprattutto in tema di sicurezza.

Per quanto riguarda i costi, sono d'accordo sul fatto che bisogna vedere di che allevamento stiamo parlando. E' un concetto che, mi sembra, ho espresso io per primo. A mio personale parere, con quei costi al chilo, solo una certa tipologia di allevatore potrà accedere, ammesso che lo trovi utile, ad un impiego diffuso e costante di tale alimento per i propri animali.

Sulla varietà, mantengo per il momento le mie perplessità. Un unico alimento temo possa ripercuotersi in modo negativo sugli animali. Che poi incidano anche altri fattori, quali quelli che hai elencato, non vi sono dubbi. Dovrei comunque provare.

Sulla sicurezza, ti ringrazio di avermi indicato il sito della LOR, che ho visitato e letto con cura. Mi fa piacere constatare che l'attività non appare improvvisata, ma anzi frutto della passione giovanile dei due titolari.

E' indubbio che si tratta di una realtà molto piccola, che ha iniziato da poco l'attività (peraltro in forma di società in nome collettivo), e che forse è presto per giudicare. Del resto, personalmente, non ho mai inteso farlo, visto che non li conosco, e soprattutto non conosco il prodotto.

Le mie considerazioni erano e sono solo di carattere logico, pratico ed economico. Ed il listino prezzi, nonostante le rassicuranti percentuali presentate nel loro documento pdf "Ricerca e Sviluppo", resta un elemento di forte dissuasione.

Per la distribuzione, sono sicuro che con il tempo, se i costi non saranno ostacolo alla penetrazione del loro prodotto sul mercato, si diffonderà maggiormente.

Certo che, date le condizioni attuali, mi sembra che il cammino sia piuttosto lungo.

Mi sia consentita un'ultima osservazione.

Comprendo perfettamente la necessità di enfatizzare le proprie scelte ed i propri prodotti, ma ho sempre considerato commercialmente poco prudente e, alla fine, poco "pagante", caricare troppo. L'impiego, nei propri documenti strategici o descrittivi pubblicati sul sito, di locuzioni quali "risultati fallimentari" o "età della pietra", riferite ai metodi tradizionali e, di converso, di "illuminati allevatori" con riferimento a coloro che hanno contribuito alla sperimentazione (quasi gli altri fossero dei fessi), temo possa favorire, nella generalità degli allevatori, un atteggiamento di diffidenza e sospetto. L'etichetta di miracoloso, che in parte sembra trasparire e che ho notato essere sostanzialmente attribuita in molti interventi in vari forum, talvolta con toni anche piuttosto assertivi ed accesi, di solito alla distanza non giova mai alle nuove proposte. E se il prodotto fosse davvero valido, sarebbe un peccato.

Comunque, come ho detto, quando verrò in possesso di un pacco lo sperimenterò, magari su una o due coppie. Se le cose dovessero andare male, finirà in pattumiera, se dovessero andare bene, giocherò più spesso al superenalotto per potermi garantire acquisti copiosi e regolari ;-)

Buonanotte

Roberto

Donatella Tudino
28-07-10, 12: 42
Ho notato che nonostante i nostri sforzi di offrire ai nostri volatili il meglio del meglio, loro, comunque quando becchettano distinguono bene cosa gli piace e cosa debbono lasciare . Per esempio io ho diversificato gli estrusi ai miei pappagalli, ma alcuni tipi, non se li filano nemmeno e uno di loro che è comunque particolarmente intelligente quando vede quelli che non gli piacciono dice : disgraziati !

fabrizio moretti
28-07-10, 14: 30
Boccette, liquidi, spirulina vitamine e tante altre cose, la domanda che sorge è se ne hanno veramente necessità i ns animali o servono come panacea agli allevatori? perchè se cosi fosse (come lo è nella maggioranza dei casi,vedi la vit. E)i costi di gestione sarebbero ancora piu bassi.

di eugenio gianluca
28-07-10, 19: 37
Appoggio Nuovamente Il Dott Moretti....Parole Sante le tue....

roberto ghidini
28-07-10, 19: 52
Dipende come uno alleva,se uno alleva all aperto e somministra erbe,ortaggi ecc ne può fare anche senza,ma se allevi al chiuso e per esempio non utilizzi il calcio e la vit D avrai molti problemi di ovofagia e ritenzione dell uovo,te lo garantisco.


Sul tema varietà, non ho capito bene la tua considerazione.

Come ti dicevo forse si annoierà un po di più ma sicuramente mangerà equilibrato,basta inserire uno straccetto o una spiga di panico e avranno il loro da fare.

Claudio Bosich
29-07-10, 00: 27
Boccette, liquidi, spirulina vitamine e tante altre cose, la domanda che sorge è se ne hanno veramente necessità i ns animali o servono come panacea agli allevatori?

Fabrizio ti riferisci al mio scritto ? Io Utilizzo probiotici naturali e vitamine... non sono sicuro che siano la panacea per tutti i mali, anzi credo proprio di no... ma i risultati al momento mi stanno dando ragione.

E tengo a precisare che i miei uccellini non sanno nemmeno cosa siano antibiotici o coccidicidi/coccidiostatici.

Ma a parte questo il mio scritto era per dire che un buon misto per spinus costa sicuramente oltre i 4 euro, la perilla costa oltre 6 auro, senza contare la lattuga, i semi germinati, il pastone secco.

Quindi per me il costo è l'ultimo dei problemi di questo prodotto.... Io, ripeto non l'ho ancora provato, ma faccio parte di una generazione di persone che ha i mezzi per documentarsi e testare prodotti innovativi, e per questo lo

vedo come un dovere.

Giuro che non è mia intenzione fare polemica o prendere le parti di nessuno. Per me questo è solo un hobby e lo vivo come tale. Non do giudizi sul prodotto perchè non i dati per farlo ma sinceramente non capisco le critiche a prescindere ?

Claudio Bosich
29-07-10, 00: 35
Boccette, liquidi, spirulina vitamine e tante altre cose, la domanda che sorge è se ne hanno veramente necessità i ns animali o servono come panacea agli allevatori?

Fabrizio ti riferisci al mio scritto ? Io Utilizzo probiotici naturali e vitamine... non sono sicuro che siano la panacea per tutti i mali, anzi credo proprio che non lo siano ... ma i risultati al momento danno ragione al mio modo di allevare senza alcun tipo di antibiotico o coccidicida/coccidiostatico.

Premesso questo, il mio precedente post, era orientato a puntualizzare che un buon misto per spinus costa sicuramente oltre i 4 euro, la perilla costa oltre 6 auro, senza contare la lattuga, i semi germinati ( che germinano ), il pastone secco e quello morbido. ( Ho volutamente escluso gli integratori ).

Quindi per me il costo è l'ultimo dei problemi di questo prodotto.... Io, ripeto non l'ho ancora provato, ma ritengo di far parte di una generazione di persone che ha i mezzi per documentarsi e testare prodotti innovativi, e proprio per questo lo
ritengo un dovere.

Giuro che non è mia intenzione fare polemica o prendere le parti di nessuno. Per me questo è solo un hobby e lo vivo come tale. Non do giudizi sul prodotto, perchè non ho i dati per farlo, ma sinceramente non capisco le critiche a prescindere ?

Donatella Tudino
29-07-10, 11: 10
Se riuscirò a farmelo mandare, vorrei tanto provare questo alimento così pregiato. Io spendo attualmente una media di 7 euro al kg per il misto pappagalli, poi pago 17 euro per un kg di estrusi e poi compro loro le bacchettone con i semi attaccati che costano circa 4 euro . Chiaramente non sto considerando la spesa per vegetali e frutta varia. A questo punto mi piacerebbe avere un prodotto unico, un pò per accontentarli di più e poi anche per il tempo rispamiato! Grazie per questa bella informazione!

Linda Crippa
29-07-10, 13: 06
Mi inserisco solo per una "comunicazione di servizio": Il post inserito dal sig. Mone è stato da me eliminato dalla discussione. Ricordo a tutti gli utenti che eventuali controversie relative ad accordi avvenuti PRIVATAMENTE devono essere risolte allo stesso modo.
Saluti

massimo camera
29-07-10, 13: 40
Mi inserisco solo per una "comunicazione di servizio": Il post inserito dal sig. Mone è stato da me eliminato dalla discussione. Ricordo a tutti gli utenti che eventuali controversie relative ad accordi avvenuti PRIVATAMENTE devono essere risolte allo stesso modo.
Saluti

quoto quanto detto da Linda

fabrizio moretti
30-07-10, 12: 47
Nessuna polemica Claudio, figurati se scambiarsi opinioni possa diventare motivo di polemica, il mio scritto stava ad indicare la possibilità di fare dei conti piu appropriati, personalmente uso talmente poche cose in allevamento che ho dei costi di gestione molto bassi, spendo molto di piu di benzina nell'attraversare l'Italia per prendere dei buoni soggetti che di prodotti sintetici,tutto qui...Ciao