COMUNICATO APPARSO SUL SITO del Corpo forestale dello Stato

Fonte: Coordinamento Distrettuale di Asiago
Comunicato Stampa
FORESTALE: VENDEVA UCCELLI SELVATICI CATTURATI ILLEGALMENTE
Un allevatore “trafficante” di uccelli è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria per maltrattamento di animali, possesso illegale di fauna selvatica e detenzione di trappole
Asiago, 13 febbraio 2008 – Spacciava per “allevati” uccelli selvatici catturati illegalmente per poi metterli in commercio, traendone enormi guadagni. Con questa accusa nei giorni scorsi è stato fermato a Vipiteno (Bolzano) dagli uomini del Coordinamento Distrettuale di Asiago del Corpo forestale dello Stato, dalla Guardia di Finanza e dal Corpo forestale della Provincia Autonoma di Bolzano, L.S. un allevatore “trafficante” di uccelli di Aosta, proveniente dalla Germania. Nel suo furgone gli agenti hanno scoperto oltre a numerosi esemplari di volatili detenuti illegalmente, reti da uccellagione, trappole per la cattura di avifauna e diversi attrezzi utilizzati per inanellare gli uccelli. L’uomo è stato denunciato all’Autorità Giudiziaria competente per maltrattamento di animali, possesso illegale di fauna selvatica e detenzione di trappole.
Questo il risultato di una vasta operazione denominata “anelli dorati” frutto di accurate indagini e di una forte sinergia tra le varie forze di polizia, tra cui anche il Corpo Forestale della Valle d’Aosta e la Procura di Aosta che ha coordinato e diretto le indagini. In Italia il fenomeno di apporre anelli falsificati alle zampe degli uccelli che vengono poi inseriti nel circuito commerciale con false dichiarazioni di provenienza da allevamento è in forte aumento.
Durante l’operazione, infatti, sono state scoperte, oltre a numerosi mezzi di cattura illegali, due valigette contenenti migliaia di anelli e attrezzi per la loro falsificazione, e documenti ritenuti molto importanti anche per ulteriori indagini da parte degli organi competenti.
Inoltre gli uomini della Forestale hanno trovato anche vasetti di crema tipo vasellina che consentono di far scivolare meglio gli anelli da infilare, diverse pinze utilizzate per stringere gli anelli già posti alle zampette degli uccelli e per allargare gli anelli prima di infilarli, oltre a cinquanta “collane” formate da più di mille anelli falsi, inamovibili, di vario diametro per legalizzare gli esemplari illegalmente catturati con mezzi vietati. Sono stati posti sotto sequestro vari esemplari di Peppola e di Passera Mattugia, tutti sprovvisti di anello inamovibile e diversi esemplari di Prispolone e di Ballerina Bianca con l’anello che si sfilava senza alcuna difficoltà.