Il nuovo editoriale dal titolo ""PASSIONE ARRICCIATI "" - a disposizione gratuita dei nostri soci e simpatizzanti, nell'apposita sezione Editoriali dell’A.O.E.
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Discussione: morte : causa ?

  1. #21
    Cadetto del Forum
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    La bandiera di p.bernardi


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    Io faccio sempre molta fatica a comprendere l'uso di antibiotici senza conoscere la "malattia" e senza aver fatto un antibiogramma.

    Analizzando antibiogrammi di molti batteri pluri resistenti ci si rende immediatamente conto dell'assurdità di una cura antibiotica fatta a naso (avrei detto fatta a qualcos'altro ///;

    A presto
    Paolo Bernardi (41HX)
    Club Italiano Allevatori Agapornis CAO752

  2. #22
    Testapensante
    Guest

    Daniele,
    in passato altri amici che allevano Taranta mi confidavano di ricorrere al Baytril in bocca, convinti che l'aninale si riprendesse.
    Per curisorità chiesi subito al mio medico veterinario, il quale mi risponse come sopra ti ho riportato: l'uso è per iniezione e per bocca è inefficace; inoltre non è bene usare antibiotici, specie a largo spettro, uso fai da te, proprio per il fenomeno delle resistenze. Questo però, Daniele, non è un problema del Baytril ma di qualsiasi antibiotico usato a caso; proprio perchè, senza tampone, non puoi sapere se e quale batterio vi sia, così come non puoi sapere l'effettivo dosaggio del principio attivo contro quell'organisimo e se, soprattutto, lo stesso sia compatibile con l'animale a cui lo somministri.
    Infine, nella maggior parte dei casi l'acqua che un pappagallo beve quotidianamente non consente all'animale di assorbire il giusto quantitativo di farmaco (menziono appena le prassi infauste - permettetemi il termine - di chi ritiene di risolvere questo problema lasciando l'animale a lungio senza bere, cosi da indurlo a bere appena vede il beverino... sento anche di queste cose).
    Quindi, un tampone ha un costo irrisorio e si fa in pochi minuti: non è infrequante trovare, ad esempio, lo staffilocco o l'escherichia coli in uno psittacide, posto che di tratta di organismi ubiquitari; talora l'escherichia può rinvenirsi anche nell'acqua. I sintomi che danno sono proprio un leggero starnuto ogni tanto, ma vanno curati. Ebbene, per quati due vi è uno specifico antibiotico iniettabile per 5 gg consecutivoi nel petto. Ti posso garantire che già dopo un giorno spariscono i sintomi. Ripeto, ragazzi, non fai da te.

  3. #23
    Testapensante
    Guest

    Attilio,
    permetti in buona fede: la clamidia deve NECESSARIAMENTE, ripeto NECESSARIAMENTE, essere diagnosticata e trattaat da un medico veterinario aviario. Non si puà assolutamente sostenetre il contrario; nè far credere che un farmaco contro la clamidia possa essere usata ancche contro altri batteri non meglio identificati.
    Inoltre, per quanto ne so, al di la dei farmaci in commercio, solo due molecole sono efficaci contro la clamidia e di queste la migliore non è in commercio in Italia, nonostante eviti sin dalla prima iniezione (sono 6 iniezioni da fare ogni 7 gg per sei settimane) la diffusione della patologie e, cosa spesso traascurata, l'orchite nel maschio. Mi riferisco proprio ad un farmaco specifico per gli inseparabili e ben conosciuto dagli addetti ai lavori per la sua oggettiva efficacia definitiva.

  4. #24
    Testapensante
    Guest

    Daniele,
    scusa: mi ero dimenticato del Fungilin))
    Il Fungilin è efficace proprio per bocca, visti che ell'acqua tende a depositarsi e a perdere efficacia dopo circa 5 - 6 ore. Dovresti cambiarlo piu volte nell'arco della giornata. Comunque, perchè lo usi per le quarantene ?. Il suo uso in veterinaria è per tenere sotto controllo la megabatteriosi: essi, infatti, una volta presenti non possono essere eliminati definitivamente e per questo, a parte incidere sul ph dell'acqua da bere con dell'aceto di mele - in modo da rendere l'ambiente animale meno conceniale alla loro riproduzione -, il fungilin serve per ridurre la proliferazione dei megabatteri.
    Se lo usi senza sapere di averli (per altro non sono diagnosticabili sull'animale vivo - questo il problema), rischi di alterare la flora gastica senza ragione)).
    Tieni gli animali in quarantene separati dagli altri, senza farmaci. Alal fine dei 40 gg fai un tampone ed PCR ematici per polyoma e PBFD ed un immunocomb per la clamidia. Se tutto è getivo, sei apposto)).

  5. #25
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    La bandiera di Attilio Casagrande

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    Hai pienamente ragione testapensante, io li adopero solo se dopo aver diagnosticato la malattia e su consiglio di vet, in tutto li ho usati 2 volte, forse mi sono spiegato male, non intendevo usarli ne come preventivo ne come abitudine, neppure io sono d'accordo di trattare i soggetti in quarantena se non manifestano nulla, volevo solo dire che è più efficace del baytril (sempre su indicazione di vet.) che se non erro è specifico per cani e gatti, a riguardo la clamidya non solo come dici deve essere trattata da un vet, ma è una malattia che deve anche essere denunciata.

  6. #26
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    Io sono assolutamente contrario alla somministrazione "fai da te" di medicinali di qualsiasi genere, antibiotici in particolare.
    Quando ho un problema faccio sempre le analisi con relativo antibiogramma e vado a prendere il principio attivo piu' efficace.
    In passato ho avuto problemi in allevamento che sono riuscito a risolvere con pazienza e sudore ed oggi sono terrorizzato dall'immettere in allevamento "soggetti esterni".....
    Per questa ragione, prima di inserirli faccio un trattamento preventivo ed usavo il baitryl convinto che fosse il farmaco a largo spettro piu' efficace.
    Ripeto, sono certo che tantissimi allevatori usano il baitryl convinti com'ero io che sia il non plus ultra!
    Il Fungilin lo usavo come antimicotico.
    Il mia preoccupazione e' data dal fatto che una quantita' esagerata di inseparabili sono portatori sani di micosi e di staffilococchi per cui la classica quarantena non serve a nulla.
    Gli effetti, soprattutto delle micosi, si manifestano quando i soggetti sono debilitati e soprattutto negli embrioni (le uova non schiudono ed i pulli muoiono a pochi giorni dalla schiusa).
    Non immaginate quanti allevatori siano colpiti da questa patologia!
    E vi garantisco che debellare la micosi e' una gara molto dura!

  7. #27
    Testapensante
    Guest

    Attilio,
    ho capito. Ma la mia era una opinione, non una critica.
    Comunque, non si tartta di maggiore o minore efficacia, ma di diversa efficacia tra farmaci)).
    Danile, so a cosa ti riferisci col baytril ed è vero; cosi come molti, anzichè usare sali minarali da uccelli, preferiscono i sali da cani della Bayer, perchè, dicono, "non si depositano". Pensate voi al deposito di questo minerale, le cui dosi e tipologia non sono proprio da uccelli...
    Hai ragione, Daniele, anche con ragione alla inutilità della quarantena con lo stafiloccocco: per questo ti ho scirtto del tampone alla fine della quarantena. E lo staffiloccocco si risolve definitivamente solo con 4 o 5 antibiotici, che negli uccelli si riducono a due perchè mal tollerati. Comunque sempre quelli per iniezione nel petto.
    Ti parlo per esperienza: nei Cana sono frequanti sia lo staffiloccocco che l'escherichia coli (lo stesso agente responsabile, per intenderci, della colibacillosi) eppure con gli antibiotici specifici dopo la seconda inieizone già vedi i risultati. L'uccello si trasforma in meglio e lo vedi. Ad esempio, dovrebbero essere sottoposti a tampone ed a PCR gli uccelli esposti in mostra. Ma è un altro argomento))
    Ringrazio comunque tutti per l'interesse con cui avete partecipato e grazie del confronto.
    Ancora più grave, perchè si fa finta di nulla, la quarantena non consente di individuare importanti e diffuse patologie virali come il polyoma o la PBFD (per questo i PCR, passati almeno 30 gg dalla cessione).

  8. #28
    Cadetto del Forum
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    La bandiera di p.bernardi


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    Ciao a tutti,
    detto che da poco ho avuto occasione di far effettuare tamponi e antibiogrammi per individuare batterio che mi ha creato grossi problemi con la schiusa delle uova e antibiotico utile, e che sono sempre il primo a consigliare questo percorso a chiunque abbia un problema nel suo allevamento, mi trovo a obiettare sulla possibilità reale di verificare il polyoma o la PBFD.
    Il mio veterinario mi ha infatti chiesto 120 euro per esemplare e la cosa è realisticamente fuori dalla portata di un modesto allevatore come me, visto che l'esame non pò essere eseguito a campione, ma deve essere effettuato su ogni esemplare presente o in ingresso.

    Temo che se le cose non si modificano sarà ben difficile procedere a controlli preventivi in questo campo e me ne dispiaccio molto.

    A presto
    Paolo Bernardi (41HX)
    Club Italiano Allevatori Agapornis CAO752

  9. #29
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    Per questa ragione, prima di inserirli faccio un trattamento preventivo ed usavo il baitryl convinto che fosse il farmaco a largo spettro piu' efficace.
    Ripeto, sono certo che tantissimi allevatori usano il baitryl convinti com'ero io che sia il non plus ultra!
    Daniele non sei tu convinto che il baytril sia un antibiotico a largo spettro efficace, sono gli stessi veterinari aviari che lo dicono. E, proprio per avere un quadro completo, non ho chiesto ad 1 veterinario ma a 4, tre non conosciuti e di cui una è la mia attuale veterinaria e 1 molto famoso da cui sono stata una sola volta. Ebbene tutti hanno prescritto baytril per bocca in dosi e tempi di somministrazione diversi. Alla fine ho chiesto ad un allevatore è mi ha detto che bastavano 2 goccie a distanza di 3 giorni l'una dall'altra. Ed è vero, ho risolto subito il problema, ho eseguito esami prima e dopo.
    Io normalmente non uso antibiotici, soprattutto se non sono sicura che funzionino per quel determinato problema, pertanto se tanti allevatori usano il baytril non penso che lo facciano tanto per fare, presumo abbiano risultati positivi come del resto li ho avuti io. Se esistono farmaci migliori e più specifici ben vengano ma la disinformazione manca a livello dei veterinari stessi allora.
    Poi per quanto riguarda la quarantena io non uso somministrare nulla.
    Concordo con te Paolo Bernardi per quanto riguarda il testare. La cifra è sicuramente di molto superiore al prezzo degli inseparabili. Lo farei se allevassi pappagalli di medie/grandi dimensioni che hanno anche un prezzo più impegnativo. Oltre al costo poi c'è anche il fatto che se decidi di testarli per PBFD dovresti anche automaticamente decidere di non partecipare mai a mostre in quanto il rimanere una settimana a contatto con probabili portatori non è auspicabile.
    Purtroppo il non eseguire seri controlli soprattutto su soggetti d'importazione ha permesso il diffondersi di queste terribili malattie ed ora sperare che tutti si mettano a testare tutti i soggetti acquistati non è un pensiero reale. La prevenzione doveva essere fatta subito con il diffondersi di questi allevamenti.

    LINDA CRIPPA - F.E.O. r.a.e. 0007 - A.O.B. SV077 - TESSERA AIAP 003
    http://www.feo-italia.it/
    http://www.facebook.com/home.php?#!/...group_activity

  10. #30
    Testapensante
    Guest

    bernardi,
    si tratta di esami che hanno un costo: cosidera che da poche goccie di sangue si deve estrarre il DNa di un virus.
    Per questo dico che i forum dovrebbero indirizzzare i giovani, nsegnando loro di acquistare slo una o due coppie e testarle subito.
    Se hai coppia sane, fino a che non introduci nuovi soggetti, avrai soggetti sani e non dovrai più ripetere il test. Il drammaè che purtoppo ci si avvicino al test quando già abbiamo molti animali.
    Si tratta comunque si scelte personali: l'importante è fare informazioni e far capire alle gante che sono patologie che corrispondono alla nostra HIV ed AIDS. Se aspetti di avere i sintomi, è tardi.
    Ora c'è da dire che nei roseicollis, nei fischer e nei personata, trattandosi di animali molto prolifici ed avendo a disposizione molti ceppi, il problema di riduce. Ti posso però garantire che il cana si risprodice male perchè è quasi sempre affetto da PBFD e conosco solo un altro ragazzo che testa come me. Conseguenza?. Rischi di introdurre un uccello infetto in allevamento ed il virus si trasmette anche col pulviscolo delle piume, oltre che per via ematica. Tradotto: se hai un uccello asintomatico (la PBFD è la sindrome finale da infezione di circovirus - che dura anche un paio di anni - cosi come l'AIDS da HIV), infetti il compagno o la compagna ed i figli, che già nasceranno col virus. Idem per il polyoma.
    Comunque, con appoita convenzione l'IZV di padova (il migliore per la diagnosi di queste patologie) richiede € 25,00 per ogni PCR.
    Al di la di queste problematiche, il problema è un altro: la diagnosi subito dopo la quarantena consente al cessionario di pretendere il risarcimento e di ridare gli uccelli indietro all'originario cedente. Il codice civile e la normativa comunitaria in tema di vendita di animali vivi parlano chiaro.
    Il resto la fanno gli allevatori seri: conosco persone che hanno gradito la mia iniziative di testare e , non avendolo mai fatto, hanno pensato cge fosse anche per loro l'opportunità di saggiare veramente il loro allevamento. Cosi abbiamo diviso le spese.
    Ripeto: su tratta di esami molto elaborati e complessi, ma i cui effetti alla lunga danno un grande beneficio. Continuare a fare fina di nulla è solo dannoso: le continue cessioni senza controlli stanno facendo si che il virus inizi a mutare in tanti sottoceppi. E ne è spuntato un altro, il PDD, ancora non diagnosticabile su animale vivo.Il Polyoma, invece, ha un vaccino efficae in america (inItalia non registrato perchè non richiesto).
    Parliamone, seriamente, e tutti noi allevatori mettiamoci una mano sulla coscienza su come abbiamo condotto le mostre ed acquistato - ceduto come se fosse solo uan prassi commerciale.
    Ognuno di noi ha il diritto di prender le proprie decisioni, liberamente; ciò che critico è l'omertà ed il non spiegare che i cessionari hanno certi diritti.
    Allevare è proteggere: evitiamo che anche ad altre specie capiti quanto è successo ai Cana (dove molti cercavano sempre gli esemplari di cattura perchè igliori riproduttori: e certo,nel Madagascar non esiste il virus della PBFD, quindi si rproducevano bene all'inzio. Però, mescolati negli allevamenti con gli altri a loro volta si infettavano e dopo due o tre anni si ripeteva la storia della uova chiare; dei piccoli morti nel nido o non ben sviluppati ... e tutti pensavano dipendesse dalla femmina).

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