Una provocazione, vista la crisi.

[Simone Durigon]

Salve a tutti,

apro questo post rivolgendomi agli allevatori di pappagalli, consapevole del fatto che nessuno, o quasi sarà d'accordo.

Premetto dicendo che questa è solo una provocazione, ma ha delle basi sulle quali ho riflettuto e penso che potrebbe essere una soluzione nel medio-lungo periodo.

Oggi come non mai, gli allevatori di pappagalli si ritrovano sempre più novelli nelle voliere, che rimangono invenduti e molti li cedono a prezzi quasi dimezzati al fine di liberarsi delle vecchie nascite in vista delle nuove.

Quello a cui penso per arginare questo fenomeno è di saltare un'intera stagione riproduttiva togliendo i nidi alle coppie riproduttrici.
Proprio così, avete capito bene.

In questo modo non avremo più gente che viene ad offrire la metà di quello che valgono i nostri pappagalli e nella stagione successiva avremmo le persone seriamente interessate pronte ad acquistare i pappagalli a un prezzo equo.


Dico questo anche per i pappagalli stessi: in periodi come questi gli allevatori cedono ai commercianti per liberarsene, e i poveri pappagalli sono condannati a vivere in pappagalliera per mesi e mesi, sbattuti da una fiera all'altra e costretti a mangiare girasole fino a che qualcuno non li prende.

Vi ripeto, non pretendo che siate d'accordo con me, ma vi sembra così pessima come idea?

[Luca ZZ.]

Non credo proprio che sia pessima come idea.... così facendo avremo comunque animali più duraturi nei ns. allevamenti.... altre considerazioni oltre la tua non me ne vengono ma a freddo penso questo!!

[Gianfranco]

Caro Simone, la tua provocazione ha un senso più che fondato. In effetti ultimamente sto cedendo novelli ad un prezzo veramente concorrenziale anche io. Inoltre con la crisi che ha colpito tutti, nove su dieci, nonostante il prezzo che ritengo competitivo, non li prende. Infatti, e qui vengo al tuo discorso, avevo già deciso di tenere parecchi novelli per formare future coppie riproduttive anzichè "quasi regalare" i miei pappagalli. Qualcosa devo cedere perchè se no gli devo dare pane e acqua, ma questa è la mia filosofia del 2012. Quindi, pienamente d'accordo con te. Con questo voglio anche dire che si manterrebbe il costo di un soggetto adeguato. Non me ne vogliano quelli che vorrebbero far scendere i prezzi all'osso solo per la passione. Un allevamento come il mio, seppur modesto, prende circa 150-200 euro al mese solo per il mangime. Non voglio poi parlare dei controlli veterinari. Gianfranco.

[Simone Durigon]

Caro Simone, la tua provocazione ha un senso più che fondato. In effetti ultimamente sto cedendo novelli ad un prezzo veramente concorrenziale anche io. Inoltre con la crisi che ha colpito tutti, nove su dieci, nonostante il prezzo che ritengo competitivo, non li prende. Infatti, e qui vengo al tuo discorso, avevo già deciso di tenere parecchi novelli per formare future coppie riproduttive anzichè "quasi regalare" i miei pappagalli. Qualcosa devo cedere perchè se no gli devo dare pane e acqua, ma questa è la mia filosofia del 2012. Quindi, pienamente d'accordo con te. Con questo voglio anche dire che si manterrebbe il costo di un soggetto adeguato. Non me ne vogliano quelli che vorrebbero far scendere i prezzi all'osso solo per la passione. Un allevamento come il mio, seppur modesto, prende circa 150-200 euro al mese solo per il mangime. Non voglio poi parlare dei controlli veterinari. Gianfranco.

Hai ragione, ma per ripagare solo le spese si potrebbero cedere solo pappagalli su prenotazione in modo da non "ingolfare" il mercato e recuperare solo i soldi del mantenimento alimentare e medico...è un'altra ipotesi...

[PierpaoloPalozzo]

Simone,
la tua provocazione è molto ragionevole,
sarei d'accordo se fosse una cosa collettiva ma non so se tutti si priverebbero di novelli per rientrare almeno delle spese,
ma magari anche fermando la metà delle coppie si potrebbe già ottenere un buon risultato...
Da un altro punto di vista penso purtroppo però che la cosa non farebbe altro che giovare ancor di più a coloro che importano tanti soggetti a basso costo dai paesi UE (e non...)...

[marco cotti]

Caro Simone hai inserito un post molto saggio e che fa capire quanto sia difficile il momento e come sia solo all'inizio, credo che dopo l'aumento dell'IVA e il proseguo della crisi che almeno per qualche tempo attanaglierà l'Italia e fara si che molti debbano ridurre le spese, chi alleva papagalli si troverà ad un bivio:

FINITO IL TEMPO DELL'ORO E DEL MIELE

si dovranno fare i conti con la realtà, pensa come si stanno mordicchiando le dita gli allevatori "riciclati" che si diedero all'allevamento degli psittacidi nella segreta speranza di fare molti, ma molti soldi, probabilmente dovremo tenerci più a lungo i nostri soggetti e cercare di produrne di meno, chi voleva fare i soldi svenderà tutto, chi voleva studiare, osservando e accudendo per pura passione i magnifici pappagalli delle nostre voliere, saprà come comportarsi.

Magari noi della FEO potremmo aiuatrci a vicenda, so che è difficile ma magari con un pò di buona volontà potremmo comunque assieme superare la crisi.

Questo post è molto interessante perchè le ultime stime danno in netta discesa l'allevamento degli psittacidi che sarà il primo a subire fortemente i danni di una crisi italiana "spaventosa".

Comunque ottimismo e magari scriviamo diversi contributi sull'argomento

[Luca ZZ.]

Parole sagge quanto detto da Marco!! e in merito all'aiutarsi a vicenda credo che tra noi allevatori potrà venir fuori il baratto. se io allevo una razza che un altro allevatore non ha ma che vorre averla e viceversa si va di scambio reciproco e via... oppure con un minimo sovrapprezzo se proprio una razza vale più dell'altra ma tentando di rimanere nello scambio pari. esempio, una coppia di roseicollis per una coppia di personata. oppure una coppia di senegal per una di conuri del sole. i miei sono esempi solo per far capire la tipologia di scambio che vedendo le razze inserite sono li all'incirca come valore commerciale!!

[Roberto Giani]

Personalmente non sono d'accordo.

Impedire una cosa fisiologica e così naturale come la riproduzione, mi sembra una sorta di "maltrattamento". La via potrebbe essere, invece, quella di ridurre le coppie riproduttive.

Nel mio piccolo ho scelto di allevare poche specie alla volta e ho solo 5 coppie le quali al massimo producono 10 novelli all'anno. Se non li cedo a persone veramente interessate, non ho problemi a tenermi tutti i giovani in una unica voliera fino a quando non saranno richiesti. Per il mantenimento, tra semi, frutta e verdura non spendo assolutamente cifre pazzesche, tutt'altro.
Ma, ripeto, ho un allevamento piccolissimo e il problema degli esuberi per me è praticamente inesistente.
Certo che se negli stessi aviari avessi 6 coppie di calopsitte, e ottenessi una 50ina di piccoli all'anno, il discorso sarebbe diverso...

Poi permettetemi un'osservazione più generale a proposito di questa crisi. Per me 'sta crisi la stanno pompando più nei mass media rispetto a quella che c'è in realtà.

Di sicuro si sta riducendo la domanda del "superfluo" ed i pappagalli probabilmente rientrano in questa voce, ma per un vero pappagallaro questa voce non appartiene all'ambito del superfluo e forse la domanda è diminuita perchè sono solo quelli veramente motivati a muovere il mercato.

[Simone Durigon]

Personalmente non sono d'accordo.

Impedire una cosa fisiologica e così naturale come la riproduzione, mi sembra una sorta di "maltrattamento". La via potrebbe essere, invece, quella di ridurre le coppie riproduttive.

Nel mio piccolo ho scelto di allevare poche specie alla volta e ho solo 5 coppie le quali al massimo producono 10 novelli all'anno. Se non li cedo a persone veramente interessate, non ho problemi a tenermi tutti i giovani in una unica voliera fino a quando non saranno richiesti. Per il mantenimento, tra semi, frutta e verdura non spendo assolutamente cifre pazzesche, tutt'altro.
Ma, ripeto, ho un allevamento piccolissimo e il problema degli esuberi per me è praticamente inesistente.
Certo che se negli stessi aviari avessi 6 coppie di calopsitte, e ottenessi una 50ina di piccoli all'anno, il discorso sarebbe diverso...

Poi permettetemi un'osservazione più generale a proposito di questa crisi. Per me 'sta crisi la stanno pompando più nei mass media rispetto a quella che c'è in realtà.

Di sicuro si sta riducendo la domanda del "superfluo" ed i pappagalli probabilmente rientrano in questa voce, ma per un vero pappagallaro questa voce non appartiene all'ambito del superfluo e forse la domanda è diminuita perchè sono solo quelli veramente motivati a muovere il mercato.

Roberto,

mi permetto di non essere d'accordo sul fatto che impedire la riproduzione sia un maltrattamento, ma credo che sia tutto il contrario!

Se una coppia riproduttiva di qualsivoglia specie venga disincentivata dalla mancanza del nido per una stagione, non solo conserverebbe una grandissima forma fisica, ma la predisporrebbe in buonissimi risultati di allevamento nei successivi anni.

L'organismo, soprattutto delle femmine, sarebbe "conservato" senza dispendiose fatiche attraverso un anno sabbatico, e credimi che per le coppie che fanno più di una cova all'anno sarebbe linfa vitale.

Per tutto il resto sono d'accordo con te, chi ha poche coppie può arrangiarsi bene, ma chi ne ha più di 10 rischia un sovraffollamento pericoloso...

[Vincenzo Forlino]

ottimo thread Simone!

sono d'accordo con te, anche se io non impedirei la riproduzione per una stagione o più.. per me il vero problema sta, in quegli allevatori che pur di avere maggiori risultati, ricorrono alle incubbatrici e all'allevamento artificiale, cosi ottengono più pulli da poter cedere... a Reggio quest'anno c'era uno stand che cedeva esclusivamente cenerini ed ararauna da allevare a mano!