Complimenti Alessandro, finalmente leggo questo bellissimo tuo poema.
Grazie per avermi aggiornato della situazione quasi giornalmente.
Beh goditi questo successo........^[[[]]^[[[]]^[[[]]
Ciao
Stefano
Come qualcuno di voi ricorderà, all'inizio di aprile ho preso dei codalunga da Stefano Giannetti e pochi giorni dopo iniziarono a deporre. La cova di 7 uova, di cui solo uno fecondo, andò avanti regolarmente ma la nascita dell'unico pullo non fu un evento felice, in quanto i genitori (al 99% il padre) lo uccisero il giorno stesso. Probabilmente, anzi sicuramente, i due "diamanti" non erano ancora adattati alla nuova casa e non avevano raggiunto il giusto grado di confidenza con le mie manovre quotidiane intorno alla gabbia.
Decisi allora di metterli a riposo e far passare l'estate per tentare di nuovo l'accoppiamento in tarda estate o inizio autunno. Preso da impegni personali, ritardai di alcuni giorni la decisione di togliere il nido e quando andai per farlo trovai al suo interno 2 uova. Pensai di lasciarli deporre in quanto avevo un'altra coppia di diamanti mandarino che stava a sua volta deponendo, confidando di usarli come balie, non avendo io i classici professionisti per questo compito, i passeri del Giappone. Le uova divennero 6 ed essendo iniziata la cova fin dal primo uovo, quando decisi di spostare le uova nel nido dei mandarini 3 di loro erano già dotate di embrione. Con mio disappunto scoprii allora che i mandarini avevano smesso di covare e le loro 4 uova erano gelate. Avevo solo due alternative: buttare le uova già fecondate oppure tentare di farli covare ed allevare in purezza, consapevole e memore di cosa era successo pochi giorni prima.
La cova fu perfetta: maschio e femmina si davano il cambio continuamente e gli embrioni si svilupparono tutti e 6.
Tutti quelli che interpellai per la prima cova fallimentare mi dissero che i codalunga vanno lasciati in pace, che non bisognava aprire il nido e fare le cose che faccio tutti i giorni con i mandarini, molto più tolleranti. Ma io sono cocciuto e ho pensato che, forse, sarebbe stato meglio abituarli alle mie intrusioni ed invadenze, così mi comportai normalmente, controllando il nido, cambiando il fondo della gabbia e rendendomi presente come sempre. L'unico accorgimento fu quello di ricompensarli dandogli ogni volta delle tarme della farina, facendoli convincere che quando armeggiavo con la gabbia o il nido fosse per poi dar loro delle tarme. La loro reazione fu sempre più eccitata e divoravano le tarme litigandosele e strappandosele dai rispettivi becchi, per poi tornare a covare assiduamente.
La nascita del primo (il 27 maggio) mi mise un'insolita gioia mista alla paura di assistere ad un prossimo e probabile "infanticidio". Invece il padre fu molto amorevole e non disturbò la madre che aiutava il piccolo a nascere, mangiando il guscio e liberandolo davanti ai miei occhi, puntati su di loro attraverso il foro del nido.
Dopo alcune ore, nel tardo pomeriggio, al ritorno dal lavoro, notando la nascita di un secondo pullo decisi di dar loro un'imbeccata con la polvere da imbecco, anche perché i genitori non avevano mai voluto mangiare il pastone. Fornii delle tarme e, mentre i genitori se le litigavano come al solito, infilai 3/4 bocconcini nei piccolissimi becchi dei 2 pulletti. I genitori non si ebbero a male del mio intervento e tornarono a scaldarli.
Il giorno dopo nacque un terzo pullo e io ripetei l'imbeccata, sia la mattina che la sera, con la stessa tecnica delle tarme per distrarli.
Il terzo giorno fu quello della svolta: la mattina trovai il quarto pullo, imbeccai tutti e 4 e richiusi il nido, chiedendomi quando e se avrei mai trovato un seme in quei gozzetti. Detto fatto, la sera, andando a dare l'imbeccata vidi inequivocabilmente un seme in ognuno dei gozzi di 2 dei 4 piccolini. Solo uno per uno, ma mi fecero sentire molto fiducioso nel proseguimento della cova.
I pulli nacquero tutti e 6 e fino a che i più grandi ebbero 4/5 giorni, tutto filò liscio. Io li imbeccavo la mattina e la sera, trovandoli sempre più pieni di semi prima del tramonto.
Purtroppo quella mattina commisi una leggerezza, anche se inconsapevole ed inesperto: prelevai i 4 più grandi dal nido per imbeccarli, come avevo fatto in tutti i giorni precedenti, solo che fino ad allora non ne avevo mai presi più di 2 alla volta. Li imbeccai in casa, al caldo, e quando tornai dopo 8-10 minuti, trovai il padre intento ad uccidere i 2 pulletti più piccoli! Erano sul fondo della gabbia, mutilati e morti, gelati, quindi dedussi che li avesse uccisi subito dopo il mio intervento per prelevare gli altri. Era in preda ad una crisi di nervi: volava rapidamente a destra e a sinistra, fischiando come un matto e togliendo e rimettendo la iuta nel nido. Presi subito alcune tarme della farina e gliele misi nella gabbia, nel sottovaso che usavo per permettergli di mangiarle senza che cadessero sotto la grata del fondo. Lui si avventò, con la femmina, a mangiarle avidamente come al solito e io rimisi i 4 pulli nel nido, dopo averlo risistemato dal rimestamento di iuta che aveva creato il maschio.
Lui tornò nel nido e guardò dentro prima di entrare. Ero terrorizzato dall'idea che li avrebbe potuti uccidere come gli altri, invece rimase lì sul bordo del nido per diversi secondi, guardando dentro e poi fuori, verso di me, come se si chiedesse da dove fossero tornati e capisse che ero stato io a prenderli per poi riportarli.
Da allora tutto è ritornato tranquillo e regolare, io ho continuato ad imbeccarli, ma uno per volta, loro a riempirli di semi e di tarme subito dopo averne mangiate.
Oggi i 4 pulletti hanno dai 18 ai 20 giorni. Si affacciano dal nido, sporchissimo, che non voglio ancora pulire, non si sa mai. Domani potrebbero uscire i più grandi, già ben impiumati, ma sono stato paziente fino ad oggi e aspettare ancora 1 o 2 giorni per vederli svolazzare non mi spaventa.
Sono stato molto prolisso, ma non vi avevo detto niente per tutti questi giorni e adesso vi beccate 'sto poema! :lol:
Per farmi perdonare vi allego delle foto di questi 20 giorni, ma prima voglio ringraziare Stefano per avermeli dati (lui l'ho tenuto al corrente di tutto fin dai primi giorni, dall'incontro di Reggio Emilia del 18 maggio); Eliseo Zambelli (www.codalunga.it) per le sue "regole", che non ho rispettato in pieno e adesso mi massacrerà, ma mi sono state utili per capire che la prima regola è studiare e osservare per capire il carattere e l'istinto di qualsiasi animali si allevi; e poi mi sono letto tutto il suo sito, dalla prima all'ultima parola, più volte. Poi devo ringraziare chi mi ha detto di fornire le tarme della farina, hanno costituito il vero "segreto" per superare alcuni problemi che ho descritto; devo ringraziare chi mi ha detto di lasciarli perdere, perché mi ha fatto capire che avrei dovuto lavorare per abituarli alla mia presenza senza dare per scontato che mi avrebbero accettato; poi devo ringraziare la fortuna, che ce ne vuole sempre un po', ma va aiutata con lo studio e la dedizione alla passione; infine devo ringraziare Sabina Romoli (www.mistermandarino.it), che non c'entra niente in questa mia storia, se non per il piccolo dettaglio che se non ci fosse stato il suo sito, io non sarei qui ad allevare l'ennesima generazione di diamantini e la mia prima di codalunga.
Ed ora, come promesso, le foto:
A 2-4 giorni, sotto ci sono le uova di quelli che nasceranno e verranno uccisi il giorno dopo. Come vedete, i gozzi erano già pieni di semi imbeccati dai genitori.
A 5-7 giorni.
A 6-8 giorni.
A 9-11 giorni.
A 14-16 giorni.
Oggi, a 18-20 giorni.
Questo è il più grande.
Infine, la prova che non vi ho detto bugie sulla purezza: il papà imbecca i figli con la mamma che guarda. :D
Complimenti Alessandro, finalmente leggo questo bellissimo tuo poema.
Grazie per avermi aggiornato della situazione quasi giornalmente.
Beh goditi questo successo........^[[[]]^[[[]]^[[[]]
Ciao
Stefano
Complimenti,alla fine ce l'hai fatta :D
SV189
Veramente Complimenti!!!!!!!!!!!! [=^||]]]
La scena del padre che imbecca i piccoli e ineguagliabbile!!!!!!!!!!! ^[[[]]
Fioravante Prontera - R.A.E 0017
Grazie ragazzi! :D
Se tutto è andato bene, stavolta, è stato anche grazie a voi, con i vostri consigli.
Complimenti Alessandro, queste sono le soddisfazioni in allevamento che bilanciano qualunque amarezza
Marco Peluso
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Molto bene.
Mi è piaciuto il racconto che hai scritto...ed anche tutte le manovre effettuate per evitare il peggio.
Appena ho letto che parlavi di codalunga e iniziando a vedere che le cose andavanoper il peggio, ero pronto a suggerirti il nome di un mio grande amico Eliseo Zambelli, che poi hai anche citato.
Fatti consigliare da lui è un grande esperto di codalunga, il 1° allevatore in Italia, che ha costruitoun ceppo forte e robusto da solo!!!
complimenti ancora anche per le foto
ciao ciao e in bocca al lupo
E sì, Carioca! Con Eliseo c'è una lunga frequentazione su altri forum e gran parte dei suoi consigli mi sono stati utili, anche se ho un po' disatteso le sue famose "regole". Ma, come ho detto anche a lui, il mio obiettivo era la "purezza" e per forza di cose alcune forzature le ho dovute apportare.
Mi sono letteralmente divorato il suo sito, www.codalunga.it :D