Il nuovo editoriale dal titolo ""PASSIONE ARRICCIATI "" - a disposizione gratuita dei nostri soci e simpatizzanti, nell'apposita sezione Editoriali dell’A.O.E.
+ Rispondi
Visualizzazione dei risultati da 1 a 3 su 3

Discussione: LO ZIGOLO DI LAPPONIA di G.Truffi

  1. #1
    Silver master European Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di marco cotti

    L'avatar di marco cotti
    Registrato dal
    06-07-07
    residenza
    invorio (NO)
    Messaggi
    6,774

    LO ZIGOLO DI LAPPONIA di G.Truffi

    LO ZIGOLO DI LAPPONIA

    Calcarius lapponicus (Linneo 1758)

    di Giorgio Truffi

    Considerato fra gli zigoli rari, lo zigolo di Lapponia compare comunque ogni anno con più frequenza di quanto non si creda imbrancato con le allodole e con i migliarini di palude e con loro viene catturato nei paretai. Per la sua colorazione (veste l'abito eclissale) viene facilmente, e soprattutto la femmina, confuso a prima vista con il migliarino e questo forse spiega il fatto che le segnalazioni di presenza non siano così copiose come invece dovrebbero.
    Probabilmente la specie ha avuto, negli ultimi novant'anni, tendenza ad estendere, almeno in Europa, il suo creale di svernamento, se si deve prestar fede al Vallon ( 1897) ed a tutta la bibliografia da questi citata, che ci fa apparire chiaro che almeno sino al 1890 la comparsa in Italia e non solamente qui ma anche in Danimarca, in Olanda, in Svezia, in Austria Ungheria, in Polonia, in Belgio, in Germania ed in Svizzera era da considerarsi rarissima ed eccezionale.

    Successivamente (Baliani 1910, Arrigoni degli Oddi 1913) si comincia ad osservarne la presenza con una frequenza maggiore, al punto tale che tutta la letteratura successiva lo conferma come presente in Italia, sia pure raro, nei passi regolari di ottobrenovembre e nei ripassi di marzo (con frequenza minore) nelle provincie settentrionali (nel primo ottocento, vedere il Savi, 1827 - 1831, lo si incontrava solo in Piemonte), soprattutto in Friuli, Veneto e Lombardia, più raramente in quelle centrali e sconosciuto nelle isole e nel meridione ( Toschi 1969), secondo il Brichetti (1976) accidentale in Sardegna.

    I CARATTERI DISTINTIVI

    Lo zigolo di Lapponia, che deriva il suo nome volgare dalla zona in cui si riproduce ed il nome scientifico del genere (Calcarius = sperone) dalla voce latina che allude alla
    lunga unghia del pollice che pare appunto simile ad uno sperone, ha lunghezza totale di 15 cm., ala da 8,9 a 9,4, coda 6,5, tarso 2,1, becco 1,1 iride bruno scura e pesa mediamente 24 gr. Il maschio in abito ha testa, gola ed alto petto neri. Caratteristico il sopracciglio biancastro che si prolunga sino alla nuca dove si congiunge con la zona bianca ai lati del collo. Le parti superiori sono marrone con macchie nerastre, le inferiori bianchicce maculate di nero lungo i fianchi. Ali lunghe e acute con le remiganti nere e marginate di rossastro, coda nera di media lunghezza comunque proporzionatamente più corta di quella degli altri zigoli, con le due timoniere esterne macchiate di bianco ai bordi. Becco piccolo, giallo con apice nericcio e con rilievo del palato appena sensibile, zampe nere, unghia del dito posteriore arquata e molto sviluppata, di lunghezza superiore alla stessa lunghezza del dito.
    La femmina, con manto simile a quello del maschio in eclisse, ha la striatura bianca del capo molto meno nitida e non ha nero sulla gola, che ha anzi bianchiccia, sul gozzo e sul petto.
    I giovani assomigliano alla femmina, ma con disegno ancora più confuso.




    L'HABITAT, LA NIDIFICAZIONE, L'ALIMENTAZIONE E GLI SPOSTAMENTI MIGRATORI.

    Nell'estremo nord, dove per altro alcuni fattori ecologici sono favorevoli allo sviluppo della vita animale (la luce d'estate permane quasi continuamente consentendo alle specie diurne di rimanere attive durante tutte le ventiquattr'ore, l'aria delle zone artiche che è povera di organismi microbici e durante il periodo estivo ricca di raggi ultravioletti) scarseggiano i Passeriformi rappresentati dallo Zigolo di Lapponia, dallo Zigolo delle nevi, dall'Organetto, dall'Organetto artico, dal Topino e dalla Lodola gola gialla. Di recente però il sud della Groenlandia (Grassé 1968) è stato invaso dalla Cesena proveniente dal nord Europa, cosa che probabilmente si spiega alla luce sia di condizioni metereologiche favorevoli, sia delle temperature più miti che si hanno oggi nel clima dell'isola. All'estremo limite settentrionale delle possibilità di esistenza, anche se meno nordico dello Zigolo delle nevi dal quale, abitando tundre paludose, torbiere, boschi di salice artico e di betulle, si differenzia anche per la diversa ambientazione, si incontra lo Zigolo di Lapponia in Scandinavia, Finlandia, Russia settentrionale, Siberia, America artica e Groenlandia, uccello che vive essenzialmente sul terreno, posato su muschio e su cumuli di ghiaccio, ma anche su cespugli ed alberi, se presenti.


    Passa la notte sul terreno. Assente in Islanda ed allo Spitbergen. Nelle stesse zone, anche al di là del limite della vegetazione arborea purchè vi si trovino alture coperte di muschio e torbiere con piante rampicanti, la femmina da fine maggio a luglio costruisce generalmente in una buca del terreno oppure sotto un ciuffo di vegetazione, ma a volte anche su bassi cespugli ed alberi, un nido a coppa con erbe e muschio, grossolano ma accogliente perchè foderato abbondantemente con una soffice imbottitura di piume di pernice artica (Cova, 1969).


    Poichè, a differenza dello zigolo delle nevi, per covare non ha bisogno di rocce nel proprio territorio, la sua diffusione nella tundra è meno frammentaria ed in questo ambiente esso è rappresentato da un maggior numero di individui.
    Nell'Alaska e nell'est del Canada la forma tipica è rara e pressocchè inesistente e vi si incontra la sottospecie Calcarius lapponicus alascensis che si estende anche in direzione del Mackenzie.
    Vengono deposte da 4 a 6 uova (se le primavere sono fredde solo 2 o 3 ) di dimensioni medie mm 20,5x13 e di colore di fondo variante dal grigio verdognolo al bruno oliva, chiazzate di bruno rossastro e con sottili striature nere. In linea di massima solo la femmina provvede all'incubazione che si protrae per un periodo oscillante dai 12 ai 14 giorni. I nidiacei, di cui sino ad oggi non è nota la descrizione, lasciano il nido a nove giorni dalla schiusa, volano quattro giorni più tardi (Reade 1969), e vengono imbeccati da entrambi i genitori che in quel periodo si nutrono esclusivamente di insetti, particolarmente di moscerini che formano nelle tundre vere e proprie nuvole a poca altezza dal suolo, e loro larve (Ditteri, secondo Toschi, 1969 e Frugis, 1972). E' probabile una sola covata.



    Il maschio canta mentre sta appollaiato su un cespuglio oppure durante il volo di parata nel quale sale rapidamente ad alta quota per poi planare battendo leggermente le ali. Probabilmente, il motivo del cantare quasi sempre in volo è dovuto al fatto che nelle tundre aperte e spesso piatte è assai difficile trovare alture che consentano al suo canto di diffondersi più facilmente. Migratori, gli Zigoli di Lapponia durante l'autunno scendono a Sud, per svernare in Europa settentrionale e centrale (generalmente le popolazioni europee una volta non più a sud della penisola scandinava, ora anche in Europa centrale sui campi di stoppie in prossimità delle coste del Mare del Nord, in particolare ad Helgoland ), in Russia meridionale e Cina settentrionale, negli Stati Uniti centrali e nord orientali dove si imbranca nelle migrazioni con lo Zigolo delle nevi, l'Allodola gola gialla ed altri suoi congeneri (Calcarius pictr.rs e Calcarius ornatus ) e con questi, riunito in imponenti stormi più volte osservati nei campi del Canada meridionale, ritorna in aprile verso le regioni settentrionali di nidificazione.
    Come abbiamo visto in precedenza, giunge con regolarità anche se non in gran numero in Italia (qualche individuo in Gran Breta,Rna, pochissimi in Belgio, rarissimo ed accidentale in Francia e in Svizzera) imbrancato con stormi di Allodole e di Migliarini dei quali (Cova, 1969) potrebbe rappresentare il sostituto artico.
    Durante l'inverno si ciba di semi di graminacee e di altre piante.




    IN CATTIVITA' E ALLE MOSTRE

    Uccello confidente, forse perchè poco avvezzo alla vicinanza dell'uomo. Vive bene soprattutto in voliera ma anche in gabbia, mantenuto con la solita alimentazione a base di scagliola, granulato, poca canapa e poco lino, che somministro a tutti i miei Zigoli e che sino ad ora ha dato risultati positivi. A parte, qualche larva di tenebrione e pastoncino per insettivori.





    Di indole tranquilla, passa la maggior parte del tempo sul fondo della voliera, dove si muove non saltellando ma correndo. Raramente si porta sui posatoi. Ama il bagno, che prende quotidianamente anche nelle giornate più fredde.
    Circa la riproduzione penso non sia ottenibile alle nostre latitudini e non mi risulta comunque che sia mai stata tentata. Convive in assoluta tranquillità con altri uccelli che non infastidisce e dai quali in ogni caso non è intimidito.
    Il discorso mostre è il solito: assolutamente sconosciuto e assente alle mostre. Se presentato, verrebbe giudicato e pagato con un punteggio non più alto di 86-88, perchè da noi non arriva in abito e, in ogni caso, all'epoca della stagione mostre è fatalmente in eclisse. Il ciclo biologico delle specie ornitiche è quello che è, ed ancora oggi non ho ben capito in base a quale principio un uccello in abito eclissale venga regolarmente penalizzato sul colore. Probabilmente, senza alcuna ironia ed amaramente constatando i fatti, così succede perchè dell'uccello si ha solo, quando pure la si ha, la superficiale e stereotipata conoscenza del soggetto in livrea, il più delle volte acquisita frettolosamente con una scorsa a qualche più o meno attendibile illustrazione, ed ogni deviazione da questa immagine ideale è penalizzata perchè non conforme all'idea che ci si è fatta dello standard. Che poi lo standard stesso debba necessariamente variare a seconda dell'abito vestito dal soggetto e del periodo in cui il soggetto viene presentato.
    Alle nostre mostre, valutato per quello che è, è esaminato sulla base dei criteri di giudizio che tengono conto delle sue caratteristiche.


    Bibliografia essenziale:
    Arrigoni degli Oddi E. - Elenco degli uccelli italiani, Roma 1913.
    Baliani A. - Atlante degli uccelli italiani, Genova 1910.
    Brichetti P. - Atlante ornitologico italiano, Brescia 1976.
    Bruun B. - Uccelli d'Europa, Milano 1971.
    Cova C. - Atlante degli uccelli italiani, Milano 1969.
    Frugis S. e altri - Enciclopedia degli uccelli d'Europa, Milano 1972.
    Grassé P.P. - Storia e vita degli animali, Milano 1971.
    Geroudet P. - Les passereaux vol. III, Neuchatel 1972.
    Grzimek B. - Vita degli animali, Milano 1974. Menassè V. - Cíncie e zigoli, Udine 1971. Moltoni E. - L'etimologia e il significato dei
    nomi volgari e scientifici degli uccelli italiani, in R.I.O. 1946.
    Reade W. - Uccelli nidificatori, uova e prole, Torino 1969.
    Robbins S.C., Bruun B., Zim H.S. - A guide to field identification Birds of North America, New York 1966.
    Ultima modifica di marco cotti; 05-10-10 a 20: 58

  2. #2
    anto0peppe
    Guest

    Che spettacolo!!
    complimenti e grazie per averci regalato queste meraviglie

  3. #3
    Royal member del Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di Daner

    L'avatar di Daner
    Registrato dal
    26-12-08
    residenza
    Pistoia
    Messaggi
    606

    Hai ragione, meraviglioso..

+ Rispondi

Discussioni simili

  1. LO ZIGOLO GIALLO - Giorgio truffi
    Da marco cotti nel forum Indigeni
    Risposte: 28
    Ultimo messaggio: 18-01-13, 21: 21
  2. LO ZIGOLO RUTILO - Giorgio truffi
    Da marco cotti nel forum Altri esotici
    Risposte: 2
    Ultimo messaggio: 22-08-09, 00: 34
  3. LO ZIGOLO ELEGANTE - G.Truffi
    Da marco cotti nel forum Altri esotici
    Risposte: 0
    Ultimo messaggio: 23-02-09, 20: 31
  4. LO ZIGOLO MUCIATTO di Giorgio Truffi
    Da marco cotti nel forum Indigeni
    Risposte: 5
    Ultimo messaggio: 19-01-09, 19: 38
  5. LO ZIGOLO BOSCHERECCIO -G.Truffi
    Da marco cotti nel forum Altri esotici
    Risposte: 2
    Ultimo messaggio: 16-01-09, 08: 29

Permessi di invio

  • Non puoi inserire discussioni
  • Non puoi inserire repliche
  • Non puoi inserire allegati
  • Non puoi modificare i tuoi messaggi