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Discussione: Taccuini Prealpini:Diamante coda di fuoco

  1. #1
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    Taccuini Prealpini:Diamante coda di fuoco

    I DIAMANTI AUSTRALIANI
    Diamante coda di fuoco
    (Zonaeginthus bellus)
    a cura di S. Q.





    Delle varie specie di Diamanti australiani, questa è una delle più rare, meno conosciute e meno studiate nel proprio ambiente naturale.
    Un proficuo apporto ad una sua migliore conoscenza a costituito da un articolo a firma di B. O'Gorman pubblicato nel gennaio 1984 su « Australian Aviculture ».
    Parlando della rarità del « bellus egli stesso dice: « Sono cresciuto a Sidney dove, piu di 40 anni fa, Ia periferia era alquanto diversa da come appare ora. Ci divertivamo a osservare i i Diamanti (Diamante moscato, Diamante di Bichenow, Diamante 5 colori, Diamante mandarino). Fu in una diquele mattine che mi capitò una volta di iossrrvar eun Diamante coda di fuoco.

    Caratteri distintivi.
    Nel maschio adulto Ia colorazione generale del piumaggio a bruno oliva; questo a finemente e strettamente barrato di nero-bruno. Le barrature sono piu strette e meno distinte sulla testa, piu larghe e piu decise sul dorso. Le all appaiono della tonality di quest'ultimo, con le barrature piu sfumate. Groppone e copritrici superiori della coda rosso cremisi. Le penne Iaterali della coda sono brune con striature trasversali nero-brune mentre quelle centrali sono rosso cremisi alla base. Neri sono i lori ed una stretta zona intorno agli occhi. Soffusioni brunogiallastre sui lati della faccia.

    Le parti sottostanti ed i fianchi sono di un grigio motto chiaro strettamente barrate di scuro. Le striature risultano pi0 ampie e consistenti sul petto e sul ventre, piu sottili sulla gola, sulle guance e sulle copritrici inferiori delle all. La parte centrale dell'addome e le copritrici inferiori della coda sono nere.

    Becco rosso, iride bruno-scura, gambe e piedi color carne. Uno stretto anello chiaro con riflessi bluastri formato dalla pelle senza penne presente intorno agli occhi. Lunghezza 11,5-12 cm.
    La femmina è simile at maschio, tuttavia mostra delle soffusioni bruno-giallastre sul petto; il ventre non è nero ma barrato come il resto delle parti sottostanti, similmente ad una parte delle copritrici inferior' della coda.
    I giovani sono una versione sbiadita della femmina adulta con la macchia nera intorno agli occhi piu limitata e con il becco più scuro.

    Sulla rivista « Australian Aviculture » citata in precedenza compaiono due eccellenti fotografie a colori di un maschio e di una femmina di « Z. bellus ».

    Distribuzione.
    Distribuito lungo le zone costiere del Nuovo Galles del Sud, del Victoria e nella parte sud-
    orientate del South Australia. E' presente inoltre in Tasmania e nell'isola Kangaroo. Tra i Diamanti australiani a Tunica specie ad avere attraversato lo stretto di Bass che divide ('Australia dalla Tasmania.
    Nella parte nord-orientate della propria zona di distribuzione, it « Z. bellus » negli ultimi anni ha subito una certa diminuzione di numero a causa certamente dell'estendersi degli insediamenti urbani. II fenomeno a tuttavia compensato da un leggero aumento the a invece stato notato nella parte sud-occidentale.

    Habitat.
    II Diamante coda di fuoco a caratterizzato da un habitat notevolmente vario e, direi, non specializzato. Esso comprende zone boschive, zone aperte a prato o cosparse di cespugli, pendii di rilievi montuosi, zone lungo i corsi d'acqua. A questo proposito B. O'Gorman scrive:
    « E' possibile identificare tre distinti habitat: it primo a costituito dai pendii montuosi anche a notevole altitudine. II secondo a dato dalle zone a pastorizia coperte da cespugli e da alberi del te. Queste zone sono estremamente umide per la maggior parte dell'anno e sprovviste di alberi di alto fusto. II terzo a costituito dalle zone interne dove la vegetazione, soprattutto cespugliosa, è molto fitta con gli alberi del to che raggiungono circa i 2 m. Per ('habitat comunque si devono sempre verificare le seguenti condizioni: 1) presenza di cespugli, 2) la zona deve essere umida per buona parte dell'anno ».

    E' possibile osservare it « Z. bellus » in gruppetti di 10-12 individui. Nella stagione riproduttiva ovviamente questi piccoli gruppi si sciolgono e si
    notano le singole coppie le quali occupano normalmente una zona di competenza piuttosto estesa che difendono con vigore.
    II volo è rettilineo e deciso ed è particolarmente rapido se l'individuo attraversa una zona aperta. Secondo Immelmann quando un gruppo si alza dal terreno produce un caratteristico rumore con le all simile a quello prodotto dalle Quaglie. Quando ricercano tl cibo sul terreno eseguono dei saltelli talmente rapidi che, a prima vista, possono essere scambiati per topi che si muovono a scatti.
    E' di carattere pauroso, nervoso e si mantiene allo scoperto it meno possibile, pronto a tuffarsi net fitto fogliame del cespugli al piit piccolo rumore. Se l'avvicinarsi di un pericolo lo sorprende mentre si ciba tra l'erba, tende a nascondersi tra questa stessa e rimane fermo anche se l'intruso gli passa motto vicino.

    In definitive it « bellus » può essere considerato specie terricola, anche se il vero significato di questo aggettivo è piuttosto diverso. E' infatti vicino al terreno o addirittura su di esso che spende gran parte della propria vita.

    Nidificazione.
    Immelmann riferisce: « In Tasmania trovai quattro nidi ad un'altezza variabite tra 1,5 e 6 m. Poiche nelle vicinanze erano presenti parecchi alberi motto alti, ne deduco che questa specie non ama costruire it nido in alto. Essi erano quasi tutti costruiti in formazioni cespugliose. Secondo quanto afferrna Sharland, i cespugli bassi sono it posto preferito per la costruzione del nido ».
    Ouest'ultimo è a forma globutare con entreta-tunnel laterale. E' costruito massimamente con fill d'erba utilizzati ancora verdi contrariamente a quanto accede, ad esempio, per it « Z. guttatus ». C'e una ragione ben precisa. Poiche it nido è posto in vicinanza del terreno, e meno sottoposto a forti colpi di vento rispetto a quello dei congeneri. Esso putt quindi rimanere integro anche con una struttura meno robusta. AII'interno è rivestito di penne e di lanuggine.
    C'è da dire che it nido del « Z. bellus » é molto voluminoso, anzi, considerando le varie specie di Diamanti australiani, è decisamente uno dei pia grandi, quasi it doppio di quello del Diamante moscato (Z. guttatus). Compresa l'entrata laterale, pub anche raggiungere Ia lunghezza di mezzo metro.
    Alla costruzione del nido partecipano entrambi i sessi. Anche it « bellus e solito costruire, at di fuori della stagione riproduttiva, dei nidi appositi per passarci la notte. Questi non presentano in genere l'entrata-tunnel e sono di costruzione meno accurata.
    Uova, blanche, da 4 ad 8.
    Cibo.
    Costituito, allo stato naturale, soprattutto da semi di erbe. Si ciba di preferenza sul terreno ma non disdegna di beccare anche semi su alberi o cespugli. Durante tl periodo della riproduzione l'alimentazione diventa parzialmente insettivora. E' stato osservato pia volte beccare, in tale periodo, piccoli insetti attaccati at fogliame dei cespugli.
    Canto.
    B. 0' Gorman lo ha suddiviso in quattro tipi.
    1) Verso di comunicazione: emesso motto sommessamente, a una specie di « cirrit » ed it pia delicato dei quattro.
    2) Verso di identificazione: emesso in varie occasioni, per stabilire un contatto con altri individui o per rivendicare un certo territorio.
    3) Verso di nidificazione: si verifica soprattutto quando uno dei partners da it cambio all'altro nel nido ed a formato da una serie di due note ripetute tre volte, « tuu-ii » . tuu-ii » . tuuii ».
    4) Verso di allarme: a un verso molto secco che suona come un « tiup », emesso quasi sempre tre volte durante l'approccio ai piccoli.
    Avicoltura.
    II Diamante coda di fuoco a una delle specie australiane pia difficili da allevare in cattivita, sebbene risulti rustico e robusto in natura. Ancora O'Gorman afferma: « Ho osservato il Diamante coda di fuoco alto stato naturale anche con temperature di - Un amico della Tasmania mi ha comunicato che nelle sue voliere ha avuto qualche perdita per it caldo e non per l'eccessivo freddo. Essi continuano tranquillamente a cibarsi in ambienti aperti anche sotto una pioggia insistente e violenta e questo comportamento a unico tra i nostri Diamanti ».
    In Australia si sconsiglia di tentare l'allevamento di questi soggetti se non si ha la possibility di mettere a loro disposizione ampie voliere possibilmente con fitti cespugli. II fatto di avere a disposizione una vegetazione fitta costituisce un elemento importante per un adeguato ambientamento e per Ia successiva riproduzione.
    Anche per questa specie a necessario offri-
    re in abbondanza materiale per la costruzione del cosiddetto nido di riposo. Anzi la costruzione di quest'ultimo costituisce un segno tangibile del positivo ambientamento della coppia. E' opportuno inoltre separare le coppie nel periodo della riproduzione, poiche i maschi risultano tra di loro notevolmente violenti.
    lmmelman riferisce che i soggetti provenienti dalla Tasmania sopravvivono pia facilmente in cattivita e diventano presto pia docili degli esemplari continental'.
    II « Z. bellus » e stato allevato e riprodotto pia volte, gia a partire dal 1920, da allevatori australiani e, soprattutto, da allevatori di Hobart, Tasmania. Al di fuori dell'Australia invece, sebbene i primi esemplari siano stati importati in Gran Bretagna gia nel 1870, non mi risulta che si sia riusciti ad ottenere la riproduzione in cattivita. I soggetti introdotti in Europa hanno sempre stranamente sofferto molto l'umidita ed il freddo.

    O'Gorman stesso ha ottenuto, nello stato del Victoria, Australia, anche nel 1982 la riproduzione in voliera.

    La qual cosa anche se in passato e gia avvenuta pia volte nel continente australiano, suscita sempre un tale interesse da venire pubblicata sulle riviste ornitologiche specializzate. L'esperienza di O'Gorman e stata infatti riportata su « Australian Aviculture » del gennaio 1983.
    Per de che riguarda tl cibo, questa specie gradisce un miscuglio di semi formato da panico, miglio, scagliola unito ad una piccola quantita di misceta per Canarini. O'Gorman ha sottolineato la necessity dell'alimentazione insettivora nel periodo della riproduzione unita alla somministrazione di frutta e verdura. E' inoltre importante che la coppia abbia anche la possibility di bagnarsi. Secondo quanto riferisce Immelmann, it « Z. bellus » ha « una vera passione per il i bagno ». E' solito fare il bagno pia volte durante it giorno, anche nei mesi invernali ».
    Relativamente infine at tipo di nido costruito in cattivita, in tutti quei casi che sono stati descritti, tl Diamante coda di fuoco ha sempre seguito le abitudini che ha allo stato naturale. Intendo dire che, contrariamente ad altre specie di Diamanti, non ha mai utitizzato la cassetta ma ha sempre costruito dei nidi globulari in cespugli vicino at terreno. Sono stati somministrati a questo scopo notevoli quantita di lunghi pezzi di erba verde. Se I'erba era secca Ia coppia cessava immediatamente Ia costruzione.
    Prima che la struttura globulare fosse terminata, O'Gorman ha fornito abbondanti plume e
    ianuggine con le quali la coppia ha effettuato l'imbottitura dell'interno. E' ancora egli stesso a fornire informazioni sus piccoli: « I giovani nascono tra tl ventesimo ed it ventiduesimo giorno e si involano circa 23 giorni pia tardi. II nido definitivamente abbandonato it terzo o quarto giorno dopo l'involo ». Confesso che 20 o 22 giorni di cova mi lasciano un po' sorpreso. Mi limito comunque a riportare quanto comunicato da chi lo ha riprodotto in cattivita.
    Nessuna sottospecie.
    S.O.

    Marco Cotti FEO 0004





    http://digilander.libero.it/cocoricoland/index.htm

    http://tarantamyblog.blogspot.com/

    Dove tuona un fatto, siatene certi, ha lampeggiato un'idea.
    Ippolito Nievo

  2. #2
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    bellissimo diamanti

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