Originariamente inviata da
Luca Anniballi
Gestire un argomento del genere, è assai difficile.
C'è da considerare due aspetti che a mio parere sono fondamentali.
Il primo sta nel fatto, che ogni allevatore conosce la qualità dei propri soggetti, al di là del tipo mutazione ecc.. quindi è solo lui a poterne decicere il valore "giusto" o comunque il valore che giudica i suoi soggetti.
Il secondo, come in qualsiasi cosa che appartiene a questa terra, è regolata dal mercato, cioè dalla richiesta/domanda e offerta!
Sembra assurdo o sgradevole questo secondo punto, eppure chi come me, gira e rigira in questo campo, sa di cosa sto parlando.
Per fare un esempio, oggi viene fissata una nuova mutazione, un'altra affascinante dal punto di vista fenotipico che fino all'anno prima era il sogno di ogni allevatore, viene sobbarcata da quest'ultima mutazione, magari non perfettamente selezionata ma ambita per una certa"corsa alla mutazione dell'anno", cos'è questo, non è una richiesta di mercato?
Stessi esempi si possono fare con qualsiasi cosa, uno a caso, la taglia.
Vedo sempre di più una sorta di "moda" che se ne frega di standard e cerca sempre di più il gigantismo, qust'altro esempio per ribadire il secondo punto.
Quindi, come si può in questa sede, dettare prezzi o parlare di ipotetici valori quando quello che cerchiamo è assolutamente vincolato da molteplici fattori in continuo cambiamento?