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Discussione: Amazzone Aestiva - Tabella crescita

  1. #1
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    Amazzone Aestiva - Tabella crescita

    Stavo cercando una tabella sullo sviluppo delle Amazzoni fronteblu, non ho trovato nulla in italiano (magari esiste e non ho saputo cercarla). Intanto ho trovato questa interessante ricerca dove si confronta lo sviluppo in cattività e in natura. Magari a qualcuno può tornare utile.
    http://2ndchance.info/birdlover-Seixas2003.pdf

  2. #2
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    Ciao Francesco,
    Grazie di aver condiviso l'articolo: già in seguito ad un semplice lettura è possibile individuare l'origine di molte problematiche riscontrabili durante l'allevamento in cattività, deducendone ragioni e ipotesi di risoluzione.

    Cosa intendi di preciso per tabella di crescita? Una semplice curva di crescita riportata in tabella bidimensionale munita delle variabili "peso" ed "età" oppure uno schema approssimativo di somministrazione delle imbeccate?
    Saluti,
    Luca Marani.



    Il mio sito: allevamentomarani.jimdo.com

  3. #3
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    Ciao Francesco,
    Cosa intendi di preciso per tabella di crescita? Una semplice curva di crescita riportata in tabella bidimensionale munita delle variabili "peso" ed "età" oppure uno schema approssimativo di somministrazione delle imbeccate?
    Sto monitorando il peso della mia amazzone e volevo conoscere l'andamento di crescita in base all'età (tipo il grafico che ho linkato, magari più dettagliato ma va bene anche questo). Credo sia interessante per chi li alleva.

    La cosa che mi ha colpito è che la crescita in natura è più rapida (anche se nella ricerca non si fa distinzione tra allevati dai genitori o a mano).

  4. #4
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    La cosa che mi ha colpito è che la crescita in natura è più rapida (anche se nella ricerca non si fa distinzione tra allevati dai genitori o a mano).
    Una simile rilevazione rappresenta, invece, un'ulteriore conferma di come i contesti naturali costituiscano le condizioni ottimali e imperfezionabili per lo sviluppo di una specie.
    L'habitat originario rappresenta una mera "dimensione ideale" per qualsiasi animale, poiché tutte le peculiarità, gli adattamenti e i fabbisogni specifici si sono evoluti in funzione dell'ambiente che li ha selezionati nei millenni, plasmando le sole caratteristiche che più corrispondevano alle circostanze presenti.

    La tendenza a replicare a pieno le condizioni ancestrali in ambiente protetto, consiste in una concezione quasi utopica dell'allevamento, poiché la più lieve alterazione ai paramentri di sostentamento rischia di comportare varie forme di eccessi o carenze.
    Naturalmente, lo studio in questione è stato protratto su animali regolarmente affidati alle cure parentali, dal momento che l'allevamento a mano si rivela alquanto «innaturale e deforme» per essere oggetto di osservazione e disquisizione scientifica.

    Ti riporto, infine, una curva di crescita da me elaborata sullo sviluppo fisico di un novello di Amazzona fronte blu.
    L'unico discostamento dalla tua richiesta risiede nel fatto che l'analisi qui riportata è stata conseguita su un soggetto svezzato dai genitori; è inoltre possibile constatare il leggero assestamento del peso antecedente all'involo.
    Come qualsiasi tabella, la seguente va interpretata con la dovuta elasticità, considerando le eventuali differenze fenotipiche individuali e le modificazioni comportate dall'allevamento allo stecco.

    Saluti,
    Luca Marani.



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  5. #5
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    Quote Originariamente inviata da Luca Marani Visualizza il messaggio
    La tendenza a replicare a pieno le condizioni ancestrali in ambiente protetto, consiste in una concezione quasi utopica dell'allevamento, poiché la più lieve alterazione ai paramentri di sostentamento rischia di comportare varie forme di eccessi o carenze.
    Utile il tuo grafico, non discosta molto dalla media della ricerca.

    Secondo i ricercatori sembra che il fattore che determina la differenza sia il fatto che in natura i genitori non riescano a fornire un'alimentazione costante. Cosa che invece avviene negli allevamenti.

    Qualcosa di simile accade nel mondo vegetale, lo so che il paragone sembra assurdo, ma le piante per crescere bene hanno bisogno di una determinata escursione termica tra giorno e notte, l'umidità del terreno, che permette il discioglimento delle sostanza chimiche, non deve essere costante. Insomma, anche le piante hanno bisogno di variabili e periodi di magra o di riposo della crescita, per crescere meglio. In serri-coltura sono anni che si seguono queste regole, le piante sono sicuramente più semplici da soddisfare, ma con gli animali la cosa si fa complessa.

  6. #6
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    Secondo i ricercatori sembra che il fattore che determina la differenza sia il fatto che in natura i genitori non riescano a fornire un'alimentazione costante. Cosa che invece avviene negli allevamenti.
    In effetti si tratta del medesimo concetto che intendevo esprimere.

    Un pappagallo evolutosi in un contesto ove il cibo non risulta perennemente disponibile, avrà adattato le proprie necessità alimentari per riprodursi al meglio in simili condizioni.
    Viceversa, uno Psittacide d'origine equatoriale richiederà una maggiore quantità di calorie, poiché il suo metabolismo è predisposto a nutrirsi di frutti e vegetali altamente oleosi; analicamente, una carenza di grassi e lipidi potrà facilmente pregiudicare i risultati riproduttivi.
    Non dimentichiamo, infine, i parrocchetti provenienti da regioni desertiche, i quali hanno arrangiato i propri fabbisogni per sopravvivere in una nicchia ecologica estremamente povera: in quest'ultimo caso, l'abbondanza alimentare risulterà più dannosa rispetto ad un'eventuale insufficienza.

    Le amazzoni, così come buona parte dei pappagalli neo-tropicali, richiedono una dieta discretamente sostanziosa sotto il profilo organolettico, ma - d'altra parte - relativamente disomogenea.
    Saluti,
    Luca Marani.



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