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Discussione: L'ANALISI DELLA RIPRODUZIONE di G. Zaino

  1. #1
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    L'ANALISI DELLA RIPRODUZIONE di G. Zaino

    La riproduzione è determinata dalla attività delle ghiandole a secrezione interna dei volatili e nel contempo, dalle condizioni esterne dell'habitat.

    Quando queste condizioni sono pressochè stazionarie, e l'uccello ha per tutto l'anno una fonte di alimentazione abbondante e di eguali possibilità di nidificazione, subentra il solo ciclo endocrino, innanzi tutto, quello ipofisario, la cui attività agisce direttamente sullo sviluppo o la regressione dei genitali.

    Il passero delle Ande equatoriali, Zonotrichia capensis, attraversa nel corso


    dell'anno, due cicli di attività sessuale della durata di quattro mesi ciascuno, seguiti da due periodi di riposo di due mesi ciascuno; le condizioni ambientali dove vive questo passero non variano gli consentono pertanto la riproduzione in qualsiasi mese dell'anno. In condizioni identiche, la Sterna fuligginosa dell'Isola Ascensione, Sterna fuscata, si riproduce ogni dieci mesi lunari, sul ritmo, evidentemente, del proprio ciclo ipofisario.

    Quelli citati sono comunque casi rarissimi, in genere, il ciclo endocrino subisce l'influenza dell'ambiente e delle condizioni ecologiche innanzi tutto dalla facilità in cui è possibile procurarsi cibo in abbondanza. E poichè il cibo è quasi sempre subordinato ad un ciclo climatico, risulta quindi che i cicli riproduttivi degli uccelli coincidono con tale ciclo. Infatti nei climi temperati, la riproduzione avviene per lo più in primavera o all'inizio dell'estate, vale a dire nel periodo in cui il cibo è più abbondante.

    Infine, l'alimentazione determina esattamente il periodo in cui ogni specie si riproduce, nel senso che il ciclo endocrino si è adattato ereditariamente al periodo di maggiore disponibilità alimentare ed è sensibile a certe condizioni esterne, quali l'aumento della durata della luce del giorno, la pioggia ecc...
    L'aumento, giornaliero e progressivo, della durata dell'illuminazione accelera l'attività degli organi genitali (ovari e testicoli) e desta l'istinto sessuale (da qualche anno esistono in commercio apparecchi elettrici ad orologeria atti a simulare artificialmente l'alba e il tramonto, allo scopo di anticipare le riproduzioni in cattività ) .

    In relazione a quanto sopra sono stati eseguiti esperimenti sul maschio impubere dell'anatra, sottoposto ad una luce artificiale di quindici ore al giorno, con il risultato di uno sviluppo notevole dei testicoli i quali, dopo diciotto giorni di trattamento, produssero spermatozoi normali, il fatto comunque, non è raro, in effetti sono parecchie le specie su cui il prolugarsi dell'illuminazione ( avvertiti peraltro anche nella sessualità femminile, sia pure in forma minore) producono gli effetti appena descritti.
    Molte altre specie, per contro, si comportano in modo diverso, se non opposto. In talune specie la luce esercita sugli organi riproduttori un'azione frenante, per rendersene conto basta osservare il calendario dell'ovideposizione delle isole Kerguelen. In queste isole la durata del dì varia notevolmente lunoo il corso dell'anno; non passa mese, persino durante l'inverno australe ove l'illuminazione quotidiana è brevissima senza che qualche specie si riproduca, nidifichi o covi; ogni specie, insomma, possiede un proprio fotoperiodismo.


    COME AGISCE LA LUCE

    La luce agisce tramite gli occhi sull'ipotalamo, il quale secerne le sostanze deputate ad attivare l'ipofisi che, a sua volta, produce gli ormoni atti a stimolare testicoli e ovari. Trasferendo da un emisfero all'altro volatili di regioni temperate, l'adattamento del ciclo sessuale può operarsi rapidamente in un periodo invertito dell'anno, oppure può richiedere parecchie generazioni. A questo proposito, sono stati eseguiti esperimenti sulla già citata Sterna fuliginosa che, nel suo paese d'origine l'isola Ascensione, ha un ciclo di nove-dieci mesi, e ne acquista uno annuo trasferendola in isolotti della costa orientale dell'Africa e perfino in isole del Pacifico; in queste ultime, però, si constata che popolazioni diverse seguono due cicli, entrambi annui, ma non cinicidenti.

    Le specie del deserto, che soggiaciono a condizioni durissime, spesso dipendono dalle pioggie per riprodursi, e tale è il caso del passero australiano Estrilda dalla coda nera, Poephila guttata,


    la cui attività sessuale ha inizio poco prima delle piogge, forse perchè avverte l'avvicinarsi dei cicloni; la riproduzione ha quindi luogo, in modo accelerato nelle zone aride in cui vive l'uccello e che non consentono un ciclo regolare, tanto che mentre il maschio continua ad occuparsi dell'allevamento della prole, la femmina costruisce un nuovo nido e i giovani cominciano le parate sessuali per riprodursi prima di aver compiuto la muta giovanile.

    Si deve in ultimo notare come la riproduzione regoli il proprio ciclo sul periodo in cui i piccoli possono disporre dell'alimentazione più abbondante. Quando passa molto tempo dall'ovideposizione al giorno in cui il giovane diventa autonomo, l'ovideposizione avviene prestissimo, magari in condizioni climatiche ancora rigide, i Gipaeti nidificano e depongono in pieno inverno quando ancora nevica nelle regioni temperate, così che il piccolo consegue la propria indipendenza alla fine dell'estate che seguirà.

    Anche nei Falchi troviamo un interessante esempio di come il ciclo sia regolato ai fini di poter allevare la prole nelle migliori condizioni. Infatti mentre il falcone, Falco peregrinus,


    ripone la propria alimentazione sulla cattura degli uccelli che abbondano in primavera, e quindi si riproduce in tale stagione, il Falco della Regina, Falco eleonorae, che abita le isole mediterranee, sopratutto quelle del Mar Egeo e non vi trova il cibo necessario, è costretto ad alimentare i suoi piccoli con gli Uccelli migratori cacciati durante il passo. Nell'area abitata da questi falchi dalle Canarie al Mediterraneo orientale si hanno due passi, uno dalla fine di febbraio alla fine di aprile, l'altro il più ricco, perchè ha luogo dopo la riproduzione, tra la fine di agosto e il mese di ottobre. Ne consegue che i Falchi della Regina depongono le uova in luglio e fino al 15 agosto, così da poter poi allevare la prole durante il passo più abbondante di prede.

    Nelle zone tropicali, gli Uccelli si riproducono sia durante la stagione asciutta (in generale, le specie predatrici ) sia in quelle delle piogge ( insettivori ) a seconda delle loro esigenze alimentari. Talora, in relazione all'alternarsi delle stagioni, si hanno due periodi riproduttivi per una stessa specie. Quando le condizioni climatiche si fanno nettamente proibitive la riproduzione viene sospesa, in attesa di tempi migliori. Nelle regioni desertiche, ad esempio, oppure in quelle artiche, alcune specie non nidificano in quelli anni in cui le

    NOTA
    Il problema dell'analisi della riproduzione, qui prospettato da Zaino, è strettamente correlato al ciclo biologico della vita di cui rappresenta indubbiamente la fase più importante destinata alla propagazione delle specie.

    E' un problema, come tutti sappiamo, molto vasto e complesso. Credo quindi opportuno richiamare come il lavoro del nostro Collaboratore metta in chiara evidenza alcuni elementi ed aspetti naturalistici del massimo interesse per l'allevamento degli Uccelli.

    Giuliano Zaino puntualizza, in particolare, l'importanza dello stato fisico dei soggetti, il grande ruolo dell'ambientazione e quello, altrettandto importante, del comportamento. In questa piccola Nota di commento ed a proposito dell'insieme e della molteplicità dei fattori interagenti nell'alveo del problema, sembra opportuno riassumere, in sintesi brevissima, la struttura dei gruppi fattoriali che
    presiedono all'analisi della riproduzione.

    segue...

  2. #2
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    L'Analisi della riproduzione di G.Zaino parte 2

    segue...

    GRUPPI DEI FATTORI INFLUENTI E DETERMINANTI I CICLI RIPRODUTTIVI DEGLI UCCELLI

    Gruppo I - Fattori fisiologici

    1 ) Sviluppo delle gonadi

    2 ) Secrezione degli ormoni sessuali

    3 ) Stato generale dell'apparato genitale

    4) Metabolismo e funzionalità fisica generale dei soggetti.

    Gruppo II - Fattori ambientali e (o) ecologici

    5 ) Effetti della luce sull'ipotalamo

    6 ) Favorevoli condizioni di clima, anche soltanto in prospettiva

    7) Adeguate possibilità di supplementi dietetici

    8 ) Disponibilità di idonea nidificazione

    9) Disponibilità di materiale per la costruzione del nido Gruppo III - Fattori psicologici e (o) etologici

    Possesso territoriale 11 ) Insorgenza di appropriato comportamento 12) Insorgenza del canto 13 ) Presenza dei due membri della coppia 14 ) Possibilità, anche soltanto potenziale, di formare coppia 15) Stimoli di branco 16) Stimoli di gruppo 17 ) Stimoli di specie 18) Stimoli individuali e (o) autoindotti Vediamo ora, particolarmente, i singoli gruppi di fattori.

    Il gruppo I si appalesa subito come il più importante, specialmente dal punto di pista ornitologico; il gruppo II è particolarmente importante, invece, dal punto di vista ornitofilo; il gruppo III soddisfa e integra ambedue i succitati punti di vista e sta alla base stessa dell'ibridologia, ma è anche il più complesso il più restio, il più resistente ai tentativi di analisi e di applicazione pratica.

    I due punti di vista, quello ornitologico e quello ornitofilo ( ed ovviamente quello ibridologico) debbono peraltro interagire tra loro, ricevendo e fornendo mutualmente risposte precise.
    Tale interazione può essere indotta e amplificata agendo in particolare sui fattori del gruppo II, ma tenendo ben presente che il ciclo biologico della vita 0 fisiologico 0 gruppo I (nascita, crescita, sviluppo e riproduzione ) è strettamente correlato alle strutture del gruppo II, nonchè con quelle della vita di relazione (sensi, percezione, apprendimento, comportamento e comunicazione e canto) del gruppo III. Un eventuale squilibrio induce turbe irreversibili.

    G. P. Mignone

    Il Mondo degli Uccelli - ANIEI

  3. #3
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    ..wonderful!

    ...non ho letto ancora tutto l'articolo...

    MA TI FACCIO I MIEI COMPLIMENTI...E' SUBLIME..

    1--.
    NESSUNA SCOPERTA REGALERA' MAI L'EBBREZZA DEL VOLARE......

  4. #4
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    Complimenti bell'articolo

    Complimenti
    era un po di tempo che non leggevo un articolo su di un tema importante come la luce cosi egregiamente trattato e risultante comprensibile a tutti per la semplicità e linearità espositiva.
    Ottime anche le foto.
    A presto
    Mario Zampaglione
    AOB : SV237 FEO: 0044

    Cell:346-2152368
    Mail: mzampaglione@yahoo.it
    Contatto Skype: MarioZampaglione
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