Il nuovo editoriale dal titolo ""PASSIONE ARRICCIATI "" - a disposizione gratuita dei nostri soci e simpatizzanti, nell'apposita sezione Editoriali dell’A.O.E.
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Discussione: Costruzione Voliera

  1. #1
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    Costruzione Voliera

    Ciao a tutti,
    a fine estate vorrei costruire una serra/voliera ossia, in breve, utilizzare il telaio in ferro di una serra e poi ricoprirla con rete metallica anzichè con film plastico.
    Le dimensioni saranno circa 5m x 3m x 2h o 6m x 2m x 2h, isomma attorno ai 15m^2 di superficie.
    Vorrei rendere l'ambiente il più naturale possibile quindi accetto consigli su quali piante e/o rami mettere all'interno.
    Pensavo di inserire una "colonia" ( per il momento penso 3 coppie) di Agapornis, quale sottospecie mi consigliate, considerando che dovranno resistere all'inverno con temperature minime di notte di -5°C?
    Posso anche mettere una coppia di Quaglie cinese sul fondo?
    Se avete altre idee dite pure, i dubbi sono ancora molti.

  2. #2
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    La bandiera di Fabio Musumeci

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    Se sei orientato sul genere Agapornis, ti consiglio la specie Roseicollis.
    Non perché altre sarebbero più difficili da allevare in voliera, bensì perché i Roseicollis sono esentati dagli obblighi burocratici che al momento attanagliano, tanto per fare un esempio, Taranta, Personatus, Fischeri, Nigrigenis e Lilianae.
    Tranne che tu non voglia anellare tutti i novelli che nasceranno e denunciarne le nascite, entro dieci giorni dalla schiusa, al tuo Ufficio CITES territoriale.
    Volendo nella colonia potresti aggiungere altri specie scevre da obblighi, quali: calopsite (Nymphicus Hollandicus) e parrocchetti dal collare (Psittacula Krameri), tanto per restare tra gli psittacidi.
    Per tutti gli altri psittacidi sussistono obblighi di vario tipo, ma se hai intenzione di fare le cose per bene, con una simile voliera, non hai praticamente limiti...tranne quelli imposti dalle dimensioni e dalle caratteristiche comportamentali di ciascuna specie.
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  3. #3
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    Le Quaglie Cinesi le puoi mettere senza problemi....
    Carlo
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  4. #4
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    Vi ringrazio intanto per le risposte.
    Ho, purtroppo per voi, ancora molte domande da farvi... È una buona idea quella dei parrocchetti dal collare, penso che ne inserirò una coppia.
    Non c'è risco di incroci tra gli Agapornis e i Parrocchetti? Cosa più importante, entrambe le specie resistono all'inverno fuori o devo ricoprire la voliera con qualche telo ?
    Avete dei consigli riguardo alle piante da inserire all'interno della voliera ( magari anche specifiche del luogo di origine di questi due Psittacidi..) ?

  5. #5
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    Voglio farti io una domanda.....che tipo di esperienze hai in fatto di allevamento di volatili?
    La domanda sulla possibilità di incrocio fra i Parrocchetti dal collare e gli Agapornis mi fa pensare che tu non abbia molta esperienza, quanto meno con i pappagalli.
    Le specie suggerite si adattano tutte a temperature basse.
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  6. #6
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    Nessuna di quelle due specie( forse è per questo che non si incrociano, ci sono rischi di ibridazione solo fra sottospecie giusto?), è per questo che ho molte domande..
    Ho allevato, ed allevo attualmente, Diamanti Mandarino, Diamanti di Gould e Ondulati.
    Se pensi che possa essere troppo rischioso iniziare ad allevare psittaicidi Africani, in quanto molto più difficoltosi nell'allevamento, non lo metto in dubbio!
    A quel punto inserirei una colonia di DM, anche se avrei preferito inziare con altre specie.
    Ultima modifica di blackday; 03-07-14 a 15: 27

  7. #7
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    Se vuoi cimentarti con i pappagalli quelle sono (oltre agli ondulati) specie di facile mantenimento.
    Gli ibridi possono nascere anche da soggetti di specie diverse, ma nel caso dei Parrocchetti dal collare e gli Agapornis è praticamente impossibile, vista la differenza di taglia.
    Gli Agapornis si suddividono in 9 specie, tutte originarie del continente africano.
    I Parrocchetti dal collare sono asiatici.
    La calopsite sono australiane.
    In ogni caso è difficile che un soggetto decida di accoppiarsi con una specie diversa se ha la possibilità di scegliere tra suoi coospecifici.
    Non è degli incroci che mi preoccuperei.

    PS....il termine "sottospecie" indica i rappresentanti della stessa specie che manifestano una lieve differenza, e che di solito occupano una zona delimitata dell'areale di provenienza. Gli incroci fra la specie nominale e la sottospecie non generano ibridi, ma piuttosto meticci fertili.
    Ultima modifica di Fabio Musumeci; 03-07-14 a 16: 33
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  8. #8
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    ok, capito..
    Secondo te quindi non dovrebbe essere troppo difficile allevare queste due specie?
    Leggendo un po' di discussioni ho letto che un buon misto di semi sarebbe rappresentato da 90% tra miglio e avena decorticati e 10% semi di girasole( che può ovviamente variare a seconda del fabbisogno in carboidrati o grassi).
    Per i miei diamantini e ondulati spesso utilizzo i semi da me coltivati, in particolare panico, miglio e scagliola. Potrò darli anche a loro o conviene aquistare degli specifici semi per Agapornis?

  9. #9
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    Puoi benissimo dare i semi da te coltivati (soprattutto in spighe, quando sono ancora verdi), integrandoli con il misto per parrocchetti, o nel caso tu scelga solo gli Agapornis con quello per inseparabili, e con un buon pastoncino all'uovo per pappagalli quando sarà il momento di farli riprodurre.
    Riguardo alla vegetazione, sappi che i pappagalli amano rosicchiare qualsiasi pianta verde, sia per cibarsene che per imbottire i nidi, quindi meglio introdurre solo piante non tossiche, o rami pieni di foglie potati da piante esterne alla voliera (ulivo, gelso, salice, palma, eucalipto), in modo da sostituirli quando saranno consumati.
    Metti in conto anche una forte rumorosità, una spiccata attitudine alla fuga, i morsi, e la capacità di tranciare le reti sottili, oltre che quella di distruggere qualsiasi parte in legno della struttura (i rami forniti freschi servono come antistress).
    Un'altra specie facile da allevare sono i Kakariki, ma per poterli detenere senza incorrere in obblighi burocratici devono per forza essere anellati.
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  10. #10
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    Ok grazie.
    Per il momento penso che prenderò 2-3 coppie di Agapornis, poi vedremo in futuro per i parrocchetti.
    Per quanto riguarda i trespoli di sostegno utilizzerò i rami di gelso, e come vegetazione interna, penso di piantare o dell' alloro, Photinia e Hibiscus syriacus..
    Non dovrebbero essere piante tossiche. Se avete altre idee di piante che riescono a vivere in questi spazi dite pure.
    Un'altra cosa che mi viene in mente è il fondo, ossia, lasciando il terreno come fondo c'è il rischio di attacco da parte di topi? Lungo il perimetro ho previsto di interrare una rete per 30-40cm per evitare eventuali entrate da parte di volpi, faine ecc..

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