io personalmente fornisco fieno ai miei,loro lo prendono e fanno il nido a loro piacimento ::-°°-::-°°-::-°°-
Ciao a tutti,
mi potreste consigliare o rinviare a discussione simile, per sapere che materiale fornire per il nido dei rosei? Rami di salice ok, ma in alternativa o in aggiunta cosa si può usare?
Ultimamente sono molto attivi e nervosi..mi sa che si vogliono mettere all'opera [[[//°°
Grazie ///;;
volere è potere!
AOB-RNA SV689
io personalmente fornisco fieno ai miei,loro lo prendono e fanno il nido a loro piacimento ::-°°-::-°°-::-°°-
io do dei rametti di salice... ho ank dei rametti di ulivo non trattati... poi loro scelgono ho tutto o qualcosina xD[[[]]]
yari per l estrenro funziona ma l interno anno bisogno::-°°-::-°°- di materiale piu morbido
metti rami di salice, in giro di questo periodo è pieno.
Se vai lungo le sponde di qualche fiume o torrente ne trovi di eccellente.
Peraltro vedendo come scortecciano i rami del salice, io alcuni rami li scorteccio direttamente e ci imbottisco il nido, poi ne tengo una scorta in modo che durante la crescita dei piccoli posso sostituire facilmente l'interno del nido ormai pieno di feci ecc...
Ciao
COME MAMMA ROSEICOLLIS COSTRUISCE IL NIDO
Da più di un amatore è stato osservato che la femmina del Roseicollis trasporta il materiale da nido infilandolo tra le piume del groppone.
Alcuni autori ritengono che l'operazione venga eseguita da entrambi i sessi, facilitati in ciò dalla particolare struttura delle loro piume che terminano a pennelletto con le piume delle harbe rivolte verso l'alto a formare un piccolo gancio. Di solito però è solo la femmina di Roseicollis che si occupa della costruzione dell'imbottitura del nido.
Oltre che nel Roseicollis una simile struttura delle piume si riscontra in altri parrocchetti che tuttavia non trasportano il materiale da nido infilato nel groppone.
In gabbia mamma Roseicollis si serve principalmente del becco per il trasporto del materiale che gli occorre e se lo infila nel groppone solo eccezionalmente. Quand'è invece alloggiata in una grande voliera non lo fa che con questo mezzo mantenendo libero il hecco che gli serve per arrampicarsi lungo gli arbusti o per raggiungere il foro d'entrata del nido.
Il carico delle paglluzze infilate nel groppone non la intralcia minimamente nei suoi movimenti e raramente ne perde qualcuna anche se costretta a passare in una buca molto stretta.
Secondo l'inglese mr. R. Phillips, che osservò e descrisse il fenomeno fin dal 1896, le cose avverrebbero nel seguente modo.
La femmina pronta all'accoppiamento vola su un cespuglio di arbusti giovani e, passando colla punta tagliente del becco sotto la buccia di una bacchetta, ne strappa una striscetta di 9-10 cm. di lunghezza.
Quindi la morde con forza più volte col becco ad un terzo della sua lunghezza piegandola ad angolo acuto.
La prende quindi per l'angolo così formato e l'infila sotto una o più piume del groppone o fra le copritrici della coda.
Ad ogni volo ripete l'operazione una mezza dozzina di volte e quindi raggiunge in fretta e con ansia ilnido.
Qui giunta, prima di sistemare il materiale raccolto, passa e ripassa ogni striscia di corteccia con il becco, masticandone le parti dure fino a quando non diventano morbide e flessibil
Il salice è per i Roseicollis in cattività l'elemento migliore per la costruzione del nido
Italian Parrot Club