Pongo una domanda agli amici del forum, o più che altro, chiedo a chi ha una conoscenza più precisa degli aspetti legali della faccenda, se il ragionamento che sto per proporre è corretto o fa acqua.
Dunque, mi piacerebbe prossimamente, a fini esclusivamente amatoriali, non commerciali e non "competitivi", procurarmi da qualche referenziato allevatore un paio di coppie di cardellini mayor ancestrali. Preciso che, pur sapendo di essere contro corrente, non mi piacciono i mutati che considero in un certo senso delle "aberrazioni". Naturalmente rispetto chi non è del mio parere.
Ovviamente intendo tentarne la riproduzione dotandomi di adeguata voliera e armandomi della pazienza del caso. Non desidero anellare l'eventuale prole (non lo faccio coi canarini).
Dall'esame delle norme in materia non ho trovato un obbligo in tal senso in quanto il cardellino mayor non è fra i fringillidi che compaiono nelle tabelle CITES (in tali tabelle ci sono infatti solo due tipi di fringillidi: il cardinalino del venezuela e il cardellino di yarrel) e non si tratta di un fringillide rientrante nella fauna autoctona italiana come invece il cardellino europeo per il quale vi è l'obbligo di inanellamento denuncia di detenzione ecc.
In sostanza sembra si debba concludere che il cardellino mayor (ma anche il cardellino himalayano), dal punto di vista delle regole di detenzione è come il canarino domestico.
Sbaglio?