Zimo,

l'argomento è stato trattato tante volte, ma già che ci siamo trattiamolo di nuovo.

1. La "Dichiarazione di cessione" è un documento fra privati in cui Tizio dichiara di aver ceduto a Caio un tal pennuto, e questi, normalmente, firma per ricevuta (della dichiarazione).

2. Si usa diffusamente nella pratica tale dichiarazione non perchè sia prevista dalla legge, ma perchè si ritiene che sia uno dei modi migliori e più rapidi per soddisfare ciò che la legge pretende davvero, e cioè che, parlando di Allegato B, sia fornita "prova sufficiente della loro (legale) acquisizione" (vedi art. 8, par. 5 del Reg. CE 338/97 e s.m.i.).

3. Alla luce di quanto sopra è evidente che più informazioni si è in grado di fornire ad un eventuale controllo, più è garantito il raggiungimento di quel livello di "sufficienza" della prova richiesto dalle norme.

4. Il numero di protocollo può tornare utile a tali fini, ma, come ho spiegato sempre su questo Forum diffusamente e noiosamente (si tratta di questioni tecniche), l'Amministrazione ha tutto il diritto di non comunicartelo, perchè il numero di protocollo è un numero "interno" che l'Amministrazione utilizza per "catalogare" gli atti in entrata (ed in uscita).

5. Sicuramente è molto prudente, e non sarebbe male se si prendesse questa abitudine, pretendere dal venditore non solo la "Dichiarazione di cessione" ma, soprattutto qualora il venditore sia anche il "riproduttore" del pennuto (lo vedi dall'anello), una semplice fotocopia della denuncia di nascita presentata a suo tempo. Se infatti è lui ad averla presentata, come avrebbe dovuto, non si comprende quale possa essere la difficoltà di dartene una fotocopia.

Si tratta quindi di diversi "gradi" di sicurezza, che potrai sposare a seconda della tua personale valutazione del livello di "sufficienza" della prova che vuoi raggiungere.

Personalmente mi accontento sempre di una "Dichiarazione di cessione", ma è evidente che se acquistassi un'Ara arauna, pretenderei per maggior sicurezza la fotocopia della denuncia di nascita, considerando che il livello di "sufficienza" della prova tende a salire, nella mente dello spesso spaesato controllore, al crescere del livello economico dell'operazione realizzata.

A presto,

Roberto