Ciao Paolo, le mutazioni genetiche sono degli "errori" o comunque leggere modifiche dei geni che possono avvenire spontaneamente in qualsiasi essere vivente. Nel caso degli uccelli, spesso e volentieri riguardano il colore del piumaggio e, anche se non sono così frequenti, compaiono anche in natura: qui però i soggetti mutati, avendo una colorazione diversa e di solito più evidente di quella ancestrale (che si è sviluppata nella specie proprio per renderla il più mimetica e adattata possibile all'ambiente in cui vive) sono i primi a soccombere ai predatori e perciò non arrivano nemmeno a riprodursi. Se la mutazione avviene in cattività, l'uomo di solito tende a favorire i soggetti mutati, facendoli riprodurre e riuscendo a fissare anche le mutazioni recessive (che altrimenti sarebbe molto difficile che vengano trasmesse alla prole) tramite accoppiamenti mirati in consanguineità. La colorazione verde è la più diffusa nei pappagalli proprio per renderli invisibili tra le fronde, cosa che non sarebbe ad esempio un esemplare mutato blu o lutino...