Il nuovo editoriale dal titolo ""PASSIONE ARRICCIATI "" - a disposizione gratuita dei nostri soci e simpatizzanti, nell'apposita sezione Editoriali dell’A.O.E.
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Discussione: Votiamo Balie o non Balie?

  1. #1
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    Votiamo Balie o non Balie?

    Dal mio parere anche se dovessi fallire altre mille volte, non userò mai le balie.
    Le ragioni?
    1. Mi darebbe meno soddisfazioni
    2. Sono del parere che allevare Gould sia una passione che richiede più sacrificio delle altre.
    Di conseguenza anche a scopo di perdere tanti novelli penso sia meglio che ritorniamo al "vecchio Gould" quello che allevava in purezza senza problemi.

  2. #2
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    Sono pienamente daccordo, ma invece di sacrificare i pulli sarebbe meglio testare i riproduttori e non fa riprodurre i soggetti che non sono in grado di farlo in purezza
    Carlo
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  3. #3
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    Beh, io la vedo un po' diversamente.

    In primo luogo non mi è molto chiaro quale sarebbe "il vecchio Gould", cioè quello che allevava "in purezza senza problemi".

    A quanto mi risulta, infatti, il nostro amato pennuto ha cominciato a diffondersi capillarmente, ed il suo prezzo ad abbassarsi, quando si è iniziato ad usare le balie.

    Non ho mai saputo, e spero che qualcuno ci possa magari chiarire il punto, che sia esistita un'epoca d'oro, in cui i Gould allevavano senza problemi.

    Del resto, se così fosse stato, non si sarebbe avvertita la necessità di usare le balie...

    In ogni caso, per essere precisi, anch'io ero inizialmente sedotto dalla purezza, per evidenti ragioni pratiche ed etologiche (sicuramente maggiori sono le soddisfazioni, e si fa a meno delle balie che occupano posto, sporcano e non sono di facile gestione).

    Tuttavia con il tempo mi sono piuttosto ricreduto.

    Le balie sono uno strumento indispensabile per far sì che, dopo la chiusura delle importazioni, alcuni uccelli che oramai arrivano con il contagocce si diffondano sempre più.

    Una volta arrivati a numeri importati, e a diffusione notevole, allora ci sarà tempo per passare ad un allevamento in purezza...

    Roberto
    RNA 68NR
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  4. #4
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    Per "vecchio Gould" mi riferisco all'originale, ovvero quello che si trova in natura.
    E pur vero che è sempre difficile riprodurre le condizioni idonee per l'allevamento "come in natura" ma non impossibile.
    E non apprezzo molto le persone che allevano per scopi di vendita all'ingrosso, grazie all'uso delle balie.
    Inoltre credo molto alla questione imprinting. Credo che un Gould allevato da una balia e uno allevato dai genitori siano molto diversi!!!
    e questo per me è preservare la specie nel modo "giusto" non trovo giusto che si definisca "preservare la specie" facendo nascere quantità di Gould sotto un altro uccellino.

  5. #5
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    Cara Rianne,

    quanto dici purtroppo non è del tutto esatto.

    "Preservare" vuol dire garantire ad una specie la sopravvivenza.

    Considerando che in natura, secondo l'ultimo censimento realizzato dal "Save the Gouldian Fund" in Australia, sono rimasti circa 2000 soggetti (che sono davvero pochissimi), pratiche riproduttive che garantiscano la diffusione massiva della specie in cattività sono da considerarsi in modo positivo.

    Certamente oramai per il Gould i numeri in cattività sono confortanti. Pur non esistendo una statistica ufficiale, è molto probabile che l'ordine di grandezza sia di almeno qualche decina di migliaia, se non di qualche centinaia, in giro per i vari continenti.

    E questo grazie alle balie.

    Forse oggi per il Gould è giunto, o sta per giungere, il momento di concentrarsi sulla riproduzione in purezza. Senza demonizzare l'impiego delle balie, e tanto meno la compravendita degli animali.

    Non bisogna dimenticare, infatti, che se non ci fosse il "mercato" degli uccelli, tu in casa non avresti nemmeno un Gould, ed i Gould sul pianeta sarebbero, appunto, non più di duemila.

    Le balie sono uno strumento di salvaguardia.

    Mi vengono in mente i tanti esotici africani, e pure qualche raro australiano, che rappresentano la nuova frontiera per l'allevatore amatoriale di esotici.

    Se fra un po' di anni i cordon blu o gli amaranto del senegal saranno diffusi quanto lo sono diventati i Gould (grazie alle balie), probabilmente si ridurrà in modo drastico il loro prelievo in natura, attualmente piuttosto invasivo.

    A presto

    Roberto
    RNA 68NR
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  6. #6
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    Certo Roberto, fai bene a portarmi dinanzi statistiche ecc...
    e sono ben felice di averli a casa con me, posso dire che quelli in natura (come tante altre specie) si stanno estinguendo sopratutto per i problemi relativi
    a cambiamenti climatici... che rendono difficile la riproduzione e la stessa vita.
    Posso dire comunque che l'utilizzo di balie può si aver permesso l'incremento di questo fantastico uccellino, ma adesso che credo si sia raggiunto una diffusione comunque fiorente,
    si dovrebbe provare l'allevamento in purezza! e non si dovrebbe solamente sottostare a leggi di mercato.

  7. #7
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    Nel 1990 ho comperato due coppie di blu pastello a doppio fattore allora chiamati "argento" costo totale due milioni delle vecchie lire, la fortuna fu' che non mi morirono come successo ad altri che le presero con me dallo steso allevatore belga, non covarono mai un uovo ora i loro discendenti covano e qualche volta allevano ma senza le balie il gould oggi sarebbe un animale irraggiungibile per molti, io ho sempre cercato di ottimizzare il mio allevamento diminuendo le coppie di balie, usando coppie che allevano in purezza o l'incubatrice.
    Ora su 18 coppie che ho in riproduzione 8 allevano in purezza, ma fortunatamente per le coppie che non allevano ci sono le balie, non ritengo che la filosofia o allevi o li faccio morire perche' i tuoi genitori ti devono allevare sia molto corretta, ritengo che le balie siano indispensabili anche per cominciare a selezionare in purezza non e' detto che un gould allevato dalle balie non allevi, le mie 8 coppie che allevano in purezza sono stati tutti allevati dai passeri, se non ci fossero non avremmo nemmeno molte delle mutazioni che oggi vediamo i passeri non baliano le leggi di mercato non ho mai visto nessuno diventare milionario allevando gould.
    R.A.E 331

    "L'Italia e' un paese fondato sul lavoro...In nero sull'evasione fiscale, sull' approfittarsi di tutto l'approfittabile, sulla mancanza di rispetto per il prossimo e per la cosa comune"


  8. #8
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    Cara Rianne,

    per la verità il drastico declino dei Gould in natura sembrerebbe, dai più recenti studi, doversi imputare non al clima, ma a problemi legati al territorio ed in particolare alla deforestazine e conseguente perdita di siti di nidificazione, peraltro contesi da altri estrildidi piuttosto agguerriti.

    Comunque, come ho detto, sono d'accordo sul fatto che sui Gould si può iniziare a ragionare di purezza.

    Questo, lo ripeto, senza però cadere nell'errore di non considerare l'importanza delle balie, ora che il loro "compito", perlomeno sotto il profilo di diffusione della specie, sembra non essere più indispensabile.

    Le balie, ed il mercato, sono due diversi aspetti di una politica molto importante: quella di diffusione e conservazione delle specie.

    Occorre evitare, per non commettere errori, di cavalcare lo slancio emotivo della purezza e della messa all'indice del mercato, perchè le cose nel complesso mondo della difesa degli animali sono molto più articolate di quanto non appaia.

    Non commettiamo, almeno noi, l'ingenuità di idealizzare tutto, un po' come fa una buona parte di "animalisti", che di politiche conservazionistiche e di tutela della natura e del territorio sembrano spesso capire molto poco, tutti presi come sono a seguire la ola del consenso popolare, abilmente guidato con dichiarazione propagandistiche tanto altisonanti quanto lontane dai reali problemi del pianeta su cui viviamo.

    A presto

    Roberto
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  9. #9
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    Proprio oggi mi sono reso conto dell'importanza delle balie. Passo a raccontarvi il fatto: due anni fa ho preso una coppia di gould che come mi fu detto, dal vecchio proprietario, allevavano in purezza ed erano abbituati all'aperto. Il primo anno mi hanno fatto una cova all'aperto ed i pulli, per la precisione 4 sono stati tutti portati al termine. L'anno successivo mi fanno 2 covate e di entrambe le covate ho perso i 6 pulli, perchè anche se con il gozzo pieno l'abbassamento brusco delle temperature li fece morire. In virtù di ciò sabato al campionato regionale campano a Salerno speravo di trovare delle balie, ma nulla da fare. Ieri dalla stessa coppia sono nati 3 pulli di sei uova, tutti e tre buttati fuori dal nido e senza cibo. Ora in emergenza nella speranza che riesco a rintracciare un amico e vedere se ha delle balie, ho dovuto rimettere i piccoli nel nido, e questo sembra che i genitori abbiano accettato i piccoli, ma sono costretto ad alimentarli con la pappa da imbecco.
    Quindi a parte la mia insistenza a tenerli fuori quando è periodo di riproduzione, infatti capito l'errore dell'anno scorso, quando riproducono li metto all'interno, qualcuno mi sa spiegare perchè la stessa coppia che in altre tempi ha fatto tutto in purezza, questa volta ha cambiato idea?
    Non mi dite le solite cose che li ho disturbati ed altre chiacchiere, perchè non è vero come al solito in questi periodi non li pulisco metto solo acqua fresca e cibo nuovo. Quindi secondo me bisogna insistere con la purezza ma solo fino a quando non ti accorgi che metti a repentaglio la vita dei piccoli. A proposito Roberto anche la tua di coppia sta facendo qualcosa, ma stavolta spero di avere in tempo delle balie di passari.
    Socio Fondatore del GOC - RAE 0641


  10. #10
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    Ragazzi, intervengo per dire la mia,
    rimango sgomento, per non dire altro, davanti alle affermazioni di Rianne, tutt'ora ha discussioni aperte in cui chiede consigli, e ora all'improvviso si erge a paladina dei Diamanti dei Gould, dicendo che è giunta l'ora di dire stop alle balie.

    Mi viene da chedergli:
    • che esperienza hai con i Diamanti di Gould?
    • da quanti anni li allevi?
    • ne conosci la genetica?
    • sai quali sono i giusti accoppiamenti da fare per non minarne la salute e la struttura fisica?
    • sai qual'è la giusta età per farli riprodurre?
    • su quali basi, a parte il tuo entusiasmo, affermi che è sbagliato l'uso delle balie?
    • hai una struttura adeguata per ospitarli e per attuare un programma di riproduzione in purezza?
    • hai delle gabbie, gabbioni, volierette o voliere adeguate per favorire l'allevamento in purezza?
    • hai capito esattamente quali sono le loro esigenze alimentari nelle varie fasi della vita?
    • sai quale sia il periodo migliore per farli riprodurre?
    • quante coppie allevi in totale?
    • quanti soggetti hai riprodotto fin'ora?
    • che esperienza hai con la riproduzione con ausilio di balie?
    • che esperienza hai con la riproduzione in purezza?
    • cosa ti fa pensare che tutti gli allevatori seri, anche se usano le balie, lo fanno per accrescere il numero dei soggetti ed i loro guadagni?
    Io non so quali siano le tue risposte, ma ti volgio dire la mia opinione, per me è sbagliato approciarsi ai Diamanti di Gould come se fossero dei Canarini, rabbrividisco al pensiero di quanti li tengano in una gabbietta in cucina, nella cameretta o in salotto, di quanti senza nessuna esperienza li mettano in riproduzione, per poi buttare uova, novelli e femmine morte per ritenzione, nella pattumiera.
    Rabbrividisco quando leggo domande del tipo "...quale colore mi consigliate?..." come se dovessero abbinarsi al copriletto o alle tende, oppure quando leggo di accoppiamenti fatti senza nessuna cognizione di causa.
    Allora, se parliamo del bene di questa meravigliosa specie, che attrae tutti per la sua gamma di colori, varietà e mutazioni, cominciamo a dire che non sono adatti ai principianti, che non sono adatti per chi non sa nemmeno distinguere un maschio da una femmina, a chi non sa nemmeno cosa mangiano, a chi non sa quale siano il nido e la gabbia più adatti, a chi pensa che basti permettersi la spesa per l'acquisto di una o più coppie per sentirsi "allevatore", tranne poi una volta comprati chiedere di continuo:
    "vi sembrano una coppia"
    "cosa ne pensate dei miei ciccini?"
    "perchè la femmina è gonfia?"
    "perchè non entrano nel nido?"
    "perchè non allevano?"
    "perchè i pulli muoino?"
    Prima di prendere dei Diamanti di Gould fatevi le ossa con delle specie meno esigenti, meno delicate, che non soffriranno per i vostri errori, che vi daranno la gioia di vedere dei piccoli nel nido, senza particolari problemi di alimentazione o integratoti vari......solo dopo che avrete fatto questa esperienza, solo dopo qualche anno che avrete riprodotto alcune specie (diam.mandarino, passeri del Giappone, becchi di Piombo etc etc) potrete tentare con i Diamanti di Gould, ma prima informatevi bene, di tutto ciò di cui hanno bisogno, e non fare le domande quando già li avete a casa e non sapete nemmeno cosa mangiano.
    Scusate, e scusa Rianne, ma prima di fare discorsi del tipo "balie si o balie no" cerchiamo di diffondere il pensiero che con la vita degli animali non si gioca, e soprattutto con quelli che più possono risentire della nostra incompetenza.....allora si che faremo del bene ai Diamanti di Gould e a tutti i loro simili!!!!

    Fabio Musumeci.
    RNA - 442X - RAE - 0487



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