Il nuovo editoriale dal titolo ""PASSIONE ARRICCIATI "" - a disposizione gratuita dei nostri soci e simpatizzanti, nell'apposita sezione Editoriali dell’A.O.E.
+ Rispondi
Pagina 1 di 2
1 2 ultimoultimo
Visualizzazione dei risultati da 1 a 10 su 19

Discussione: Novità nella gestione dei soggetti in All. A

  1. #1
    Expert Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di Roberto Giani

    L'avatar di Roberto Giani
    Registrato dal
    10-07-07
    residenza
    Rimini
    Messaggi
    3,526

    Novità nella gestione dei soggetti in All. A

    Nel sito del Club degli Psittacidi è riportata questa informazione:

    http://www.clubpsittacidi.it/public/...F%20GIALLO.pdf

    Ho letto subito con molto interesse il documento ma mi sorgono principalmente due perplessità.

    La prima riguarda l'assenza, nel documento stesso, di una qualunque data... (Oppure sono io a non vederla?)
    Quindi, questa cosa, da quando sarebbe in essere?

    La seconda è che, in realtà, mi pare che tutto si riduca alla pretesa di ottenere risposta dalla Pubblica Amministrazione in tempi congrui (30+120 giorni massimo). Ma non penso sia una novità dato che mi pare già esistano Leggi che regolamentano la materia dei rapporti tra cittadini e Pubblica Amministrazione.
    Al di là di questo, quello che mi sarei aspettato, sarebbe stata l'introduzione di una sorta di "silenzio assenso" per cui se non ti rispondono nei tempi definiti, sei a posto.
    Invece no, se non ti rispondono nei tempi definiti sei TU che ti devi informare presso la Pubblica Amministrazione per verificare i motivi del non rispetto delle tempistiche, financo a prendere provvedimenti nei confronti dei Funzionari inadempienti...

    Ma figuriamoci se mi metto a denunciare un Funzionario del CFS!
    Temo mi rivoltino l'allevamento come un calzino e vuoi che non trovino tra i miei documenti un qualcosa che non va per potermi appioppare una bella sanzione pecuniaria?

    Sono troppo pessimista?
    Ciao, Roberto

    (allevo parrocchetti australiani)


  2. #2
    Royal master Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di Roberto Condorelli

    L'avatar di Roberto Condorelli
    Registrato dal
    18-02-10
    residenza
    Roma
    Messaggi
    1,485

    E' di qualche giorno fa.

    Non ha molta importanza dal punto di vista pratico, ma ne ha sul piano dello sviluppo dei rapporti fra il Movimento degli allevatori e l'Amministrazione.

    Quel termine (30+120) è peraltro con ogni probabilità sbagliato, perchè 120 giorni era il periodo previsto dalle norme ante riforma, e ritengo sia incompatibile con il suo ordine, che prevede un apposito provvedimento. La cosa comunque è già stata fatta...notare.

    Caro Roberto, abbiamo due fronti: per l'Allegato A far rispettare rigorosamente i termini previsti dalla legge. Per gli Allegato B far cambiare le regole imponendo una semplificazione per i soggetti inanellati.

    Lavora e lavora forse qualcosa prima o poi verrà fuori...

    A presto
    RNA 68NR
    RAE 0162


  3. #3
    Classe A Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di Simone Durigon

    L'avatar di Simone Durigon
    Registrato dal
    24-11-10
    residenza
    Cisterna di Latina
    Messaggi
    1,902

    Se non si riescono a snellire i tempi per il rilascio dei cites in allegato A rischiamo che le specie in questa appendice non vengano più allevate da nessuno.

    Basta vedere la fine che hanno fatto le varie amazzoni di cuba, amazzoni guance verdi, amazzoni a nuca gialla, ara militaris o i cacatua sulphurea, sembra che la gente non ne voglia più sentir parlare nemmeno fossero piccioni...
    Simone Durigon

    Allevatore amatoriale


    www.allevamentodurigon.com

    (Pionites / Pionus / Poicephalus)




  4. #4
    Royal master Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di Roberto Condorelli

    L'avatar di Roberto Condorelli
    Registrato dal
    18-02-10
    residenza
    Roma
    Messaggi
    1,485

    Caro Simone,

    quanto scrivi è in sostanza vero, ma ci sono anche altre considerazioni da fare.

    In primo luogo ritengo sarebbe già un grande risultato, e ci si sta muovendo su questo fronte, indurre l'Amministrazione a rispettare i tempi previsti dalla legge.

    Che siano i 30+120 i giorni da loro riconosciuti, o che siano di meno, resta il fatto che si tratta di tempistiche lunghe ma accettabili, se effettivamente rispettate.

    Ho personalmente prestato supporto (per fortuna con successo) ad un allevatore che aveva pendenze da diversi anni su alcuni certificati. Ripeto: anni. Non mesi.

    In secondo luogo ritengo che la tempistica sia solo uno, e forse non il più grave, degli elementi che dissuadono gli allevatori dal dedicarsi a certe specie. Se parliamo infatti di animali come quelli da te citati, stiamo parlando di specie difficili e che richiedono attrezzature, competenza e mezzi economici. Certamente una semplificazione (vedi quello che stiamo facendo sull'Allegato B) è auspicabile, ed infatti lo scopo è quello di avere certezze e rispetto delle regole prima di tutto da parte della stessa Amministrazione.

    Gli aspetti da tenere in conto sono tuttavia molti, e non sempre le questioni sono...lineari.

    La semplificazione deve andare di pari passo con il rigore. Questo è un passaggio molto delicato, perchè semplificare vuol dire spianare la strada anche a chi realizza condotte discutibili o, peggio, illegali.

    Ad esempio, non esistono solo le norme "conservazionistiche", ma anche quelle di natura amministrativa, commerciale e fiscale.

    La semplificazione, tanto per dirne una, non deve comunque consentire alle persone di improvvisarsi commercianti, acquistando soggetti da allevatori e rivendendoli ai commercianti o ai privati. Potrei fare anche molti altri esempi.

    Tutto questo per ribadire che c'è il massimo impegno, nei limiti delle forze disponibili, ad ottenere semplificazione e giustizia, ma occorre trovare le soluzioni giuste per garantire fino in fondo, più di adesso, che gli animali siano tutelati e che vengano punite speculazioni illegali nel nostro settore.

    A presto

    Roberto
    RNA 68NR
    RAE 0162


  5. #5
    Expert Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di Roberto Giani

    L'avatar di Roberto Giani
    Registrato dal
    10-07-07
    residenza
    Rimini
    Messaggi
    3,526

    Quote Originariamente inviata da Roberto Condorelli Visualizza il messaggio
    E' di qualche giorno fa.

    Non ha molta importanza dal punto di vista pratico, ma ne ha sul piano dello sviluppo dei rapporti fra il Movimento degli allevatori e l'Amministrazione.

    Quel termine (30+120) è peraltro con ogni probabilità sbagliato, perchè 120 giorni era il periodo previsto dalle norme ante riforma, e ritengo sia incompatibile con il suo ordine, che prevede un apposito provvedimento. La cosa comunque è già stata fatta...notare.

    Caro Roberto, abbiamo due fronti: per l'Allegato A far rispettare rigorosamente i termini previsti dalla legge. Per gli Allegato B far cambiare le regole imponendo una semplificazione per i soggetti inanellati.

    Lavora e lavora forse qualcosa prima o poi verrà fuori...

    A presto
    Se le cose stanno così, ossia non si tratta di un punto di arrivo ma il frutto di un rapporto costante con le Istituzioni, allora è un bel segnale.

    Un pezzettino alla volta, si arriverà ad avere delle norme decenti...

    Anche perchè il rischio altrimenti è quello che dice Simone: nessuno più si azzarda più ad allevare un Amazzone di Cuba, un Sulfurea e compagnia bella.
    Ciao, Roberto

    (allevo parrocchetti australiani)


  6. #6
    Expert Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di Roberto Giani

    L'avatar di Roberto Giani
    Registrato dal
    10-07-07
    residenza
    Rimini
    Messaggi
    3,526

    Quote Originariamente inviata da Roberto Condorelli Visualizza il messaggio
    Caro Simone,

    quanto scrivi è in sostanza vero, ma ci sono anche altre considerazioni da fare.

    (...)

    In secondo luogo ritengo che la tempistica sia solo uno, e forse non il più grave, degli elementi che dissuadono gli allevatori dal dedicarsi a certe specie. Se parliamo infatti di animali come quelli da te citati, stiamo parlando di specie difficili e che richiedono attrezzature, competenza e mezzi economici. Certamente una semplificazione (vedi quello che stiamo facendo sull'Allegato B) è auspicabile, ed infatti lo scopo è quello di avere certezze e rispetto delle regole prima di tutto da parte della stessa Amministrazione.

    (...)

    Roberto
    Riguardo a quello che ho estrapolato dal tuo discorso, Roberto, ciò che dici è vero solo in parte.

    Chi alleva Amazzoni a fronte gialla o Amazzoni estive, ha giocoforza le strutture idonee anche per le Amazzoni di Cuba, ma se deve scegliere una specie di Amazzone da allevare, evita quelle in All.A.
    So di un allevatore che buttava via le uova delle sue Amazzoni di Cuba per non avere il problema di doversi tenere per degli anni i novelli in attesa del famoso "CITES giallo". Per me era pazzo, ma succede anche questo.

    Stessa cosa per il Cacatua sulfureo: chi ha le attrezzature per allevare i Cacatua bianchi tiene i galerita con le sue varie sottospecie ed evita come la peste i sulphurea...
    Io stesso, che non ho voliere grandissime, potrei allevare meglio i sulfurea dei galerita, i quali hanno una taglia inferiore, magari dei C. s. citrinocristata che sono deliziosi, ma non ci penso neanche.

    Per non parlare di quelle specie in All.A, rare in Natura ma molto comuni in cattività le quali, se anellate, già gli è riconosciuta una estrema facilitazione burocratica (Kakariki, Cardinalino ecc.).

    Quando finalmente passeranno i concetti che:

    1°) noi allevatori siamo contrari alle specie di cattura;

    2°) la specie allevata è differente dalla specie in Natura e che, anzi, l'allevamento in cattività è un ulteriore aiuto contro l'estinzione,

    allora avremo raggiunto un grande obiettivo.
    Ciao, Roberto

    (allevo parrocchetti australiani)


  7. #7
    Royal master Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di Roberto Condorelli

    L'avatar di Roberto Condorelli
    Registrato dal
    18-02-10
    residenza
    Roma
    Messaggi
    1,485

    Ciao Roberto.

    Ti ringrazio delle precisazioni che hai fatto, giuste e necessarie.

    La mia considerazione non scendeva nel dettaglio perchè volevo solo esprimere il seguente concetto: il problema di quale Allegato sia in gioco è secondario rispetto ad altri problemi, come quello delle strutture. Volevo cioè intendere che spesso l'elemento che dissuade l'allevatore dal dedicarsi a certe specie è quello economico, di spazio o di capacità.

    Chiaro poi che, come giustamente hai rimarcato, se uno è già allevatore di certe specie (ed ha quindi strutture ed esperienza), la questione dell'Allegato assume rilevanza, come negli esempi da te riportati.

    Fermo restando quanto sopra, aggiungo che mi sembra di rilevare (ti pregherei di confermarmi o smentirmi sul punto) da parte di alcuni allevatori una certa propensione a cedere in fretta i pappagalli, anche di taglia, che sono nati dalle loro coppie. Questa particolare premura, che poi spesso si sostanzia in tutto il mondo dell'allevamento allo stecco, mi sembra talvota essere l'elemento che cozza con i tempi (sicuramente troppo lunghi) per avere i Certificati.

    Su questa propensione alla velocità da parte di alcuni allevatori (parlo di allevatori amatoriali - per i professionisti che lo fanno di mestiere il discorso è diverso e ben più comprensibile) nutro sentimenti contrastanti.

    Si tratta ovviamente di una mia considerazione personale, che quindi riguarda il mio modo di vedere le cose, ma non vorrei che uno degli effetti collaterali di una riduzione entro termini ragionevoli dei tempi di rilascio dei Certificati fosse quello di alimentare il mercato dei "pet" di specie invece meritevoli di altra attenzione e di altro approccio, di taglio ben più "conservazionistico".

    De iure condendo sarebbe allora opportuno, ma è solo una mia riflessione, accompagnare la riduzione dei tempi con il divieto di cessione di esemplari appartenenti ad alcune particolari specie prima che abbiano raggiunto una certa età. Non so se mi spiego. Anzi, sono sicuro che mi sono spiegato...

    A presto

    Roberto
    RNA 68NR
    RAE 0162


  8. #8
    Classe A Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di Simone Durigon

    L'avatar di Simone Durigon
    Registrato dal
    24-11-10
    residenza
    Cisterna di Latina
    Messaggi
    1,902

    Roberto,

    il tuo discorso non fa una grinza e sono il primo a pretendere rigore, perchè se io rispetto le regole, pretendo che le rispettino tutti e che vengano sanzionati i casi di illegalità.

    Mi trovo completamente d'accordo con Roberto sul fatto delle specie che ho citato poco fa: chi alleva amazzoni ormai si tiene alla larga dall'allegato A, chi alleva cacatua bianchi non cerca più sulphurea, anche perchè se i documenti di questi pappagalli vengono rilasciati spesso oltre un anno dopo la loro nascita vengono tagliati fuori anche dal giro dei pet perchè non più docili per essere tenuti da compagnia.

    Se fossero rispettati i 120 giorni sarebbe un grandissimo passo avanti, ma sarebbe ancor più significativo trovare delle soluzioni per quanto riguarda la tracciabilità degli animali.

    Trovo incredibile che a tutt'oggi i riproduttori con fonte Wild, non possano produrre la prima generazione commerciabile. Ci sono coppie di Are e cacatua di 20-30 anni che vivono senza riprodursi da moltissimo tempo perchè, giustamente, tutta la prima generazione da loro nata non potrebbe essere spostata. Se si riuscisse a trovare una soluzione anche a questo sarebbe veramente una "nuova era".
    Simone Durigon

    Allevatore amatoriale


    www.allevamentodurigon.com

    (Pionites / Pionus / Poicephalus)




  9. #9
    Expert Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di Roberto Giani

    L'avatar di Roberto Giani
    Registrato dal
    10-07-07
    residenza
    Rimini
    Messaggi
    3,526

    Quote Originariamente inviata da Roberto Condorelli Visualizza il messaggio
    Ciao Roberto.

    (...)

    Fermo restando quanto sopra, aggiungo che mi sembra di rilevare (ti pregherei di confermarmi o smentirmi sul punto) da parte di alcuni allevatori una certa propensione a cedere in fretta i pappagalli, anche di taglia, che sono nati dalle loro coppie. Questa particolare premura, che poi spesso si sostanzia in tutto il mondo dell'allevamento allo stecco, mi sembra talvota essere l'elemento che cozza con i tempi (sicuramente troppo lunghi) per avere i Certificati.
    Confermo sia così, soprattutto nei casi di soggetti pet. Gli allevatori più corretti cercano di cederli appena svezzati, quando sono in grado di nutrirsi da soli. Altri li cedono addirittura che ancora debbano ricevere delle imbeccate a mano.

    Su questa propensione alla velocità da parte di alcuni allevatori (parlo di allevatori amatoriali - per i professionisti che lo fanno di mestiere il discorso è diverso e ben più comprensibile) nutro sentimenti contrastanti.

    Si tratta ovviamente di una mia considerazione personale, che quindi riguarda il mio modo di vedere le cose, ma non vorrei che uno degli effetti collaterali di una riduzione entro termini ragionevoli dei tempi di rilascio dei Certificati fosse quello di alimentare il mercato dei "pet" di specie invece meritevoli di altra attenzione e di altro approccio, di taglio ben più "conservazionistico".

    De iure condendo sarebbe allora opportuno, ma è solo una mia riflessione, accompagnare la riduzione dei tempi con il divieto di cessione di esemplari appartenenti ad alcune particolari specie prima che abbiano raggiunto una certa età. Non so se mi spiego. Anzi, sono sicuro che mi sono spiegato...

    A presto

    Roberto
    Anche io, pur non avendo nulla contro i pet (purchè di specie comuni: ritengo uno spreco fare dei pet con Ara macao o Ara glaucogularis, ad esempio) non amo gli allevatori "amatoriali" che producono quasi esclusivamente soggetti imbeccati a mano ad uso pet. A parte lo stress che si reca ai riporduttori sottraendo loro continuamente i piccoli, è ovvio che il tutto è finalizzato ad un maggior realizzo economico perché i pet si vendono a prezzi maggiori, il che ha ben poco di amatoriale.

    Se i termini certi per avere il "CITES giallo" fossero effettivamente 120 o 150 giorni, per me sarebbe corretto, considerando che diverse specie stanno svariate settimane nel nido e poi gli occorrono ancora diverse settimane per essere svezzate, 120 giorni mi paiono più che accettabili.
    Non sono accettabil, invece, gli anni di attesa, come tu stesso hai potuto constatare.
    Ciao, Roberto

    (allevo parrocchetti australiani)


  10. #10
    Royal master Forum
    Nazionalità:
    La bandiera di Roberto Condorelli

    L'avatar di Roberto Condorelli
    Registrato dal
    18-02-10
    residenza
    Roma
    Messaggi
    1,485

    Caro Roberto,

    mi fa piacere constatare che anche su questi temi siamo sostanzialmente in linea.

    Anche io, come hai certamente compreso, non ho nulla contro i pet. Anzi, sono sicuramente un elemento di grande interesse e, perchè no, attrazione verso un mondo a molti poco conosciuto. Insomma, uno "strumento" di alfabetizzazione etologica per i sempre troppo ignoranti esemplari di Homo sapiens.

    Detto questo, a me non piacciono due cose.

    La prima, come hai detto pure tu, più che non piacermi non mi sembra una grande idea: crescere allo stecco esemplari di specie rare.

    La seconda, invece, mi disturba molto. Mi riferisco agli allevatori "amatoriali" che ritengono di arrotondare il proprio reddito con la produzione a tambur battente di soggetti allevati allo stecco. Trovo la cosa ancor più fastidiosa quando si tratta di specie di particolare pregio/rarità, perchè il procacciamento di denaro, al di fuori di ogni regola (amministrativa e fiscale soprattutto), calpesta di fatto i delicatissimi aspetti conservazionistici di tali esemplari.

    Sono e resto convinto che la crescita dell'ornitologia e dell' avicoltura passi attraverso il denaro. Questo però non vuol dire che deve diventare terra di conquista di improvvisati allevatori che senza alcun controllo o regola speculano su animali, ed in particolari su animali così particolari.

    Un conto è cedere il fisiologico "esubero" che ogni allevatore produce nello svolgimento della propria passione. Cosa diversa e' avere nel mirino solo, o in misura nettamente prevalente, il guadagno. Se sei un allevatore professionista, nel senso che lo fai di mestiere, con le dovute autorizzazioni e pagando le tasse, allora va bene, altrimenti per quel che mi riguarda sei un danno alla nostra causa e alla tutela degli animali.

    E, aggiungo, lo stesso dicasi per quegli allevatori di mestiere che cedono con troppa disinvoltura animali o non ancora svezzati, come ricordavi, oppure, seppur svezzati, a soggetti che sanno benissimo essere solo degli improvvisati intermediari.

    A presto

    Roberto
    RNA 68NR
    RAE 0162


+ Rispondi
Pagina 1 di 2
1 2 ultimoultimo

Permessi di invio

  • Non puoi inserire discussioni
  • Non puoi inserire repliche
  • Non puoi inserire allegati
  • Non puoi modificare i tuoi messaggi