L'alimentazione industriale degli animali da reddito (avicoli e non solo) si affida da decenni all'utilizzo degli unifeed o piatto unico;non esiste attivita' imprenditoriale seria,ad esempio in pollicoltura,che si affidi alla ormai antica concezione di somministrare granaglie o integratori nell'acqua di bevanda: questo e' stato possibile in quanto studi privati e pubblici in tutto il mondo hanno portato alla conoscenza da almeno cinquant'anni dei fabbisogni alimentari delle specie da reddito.
Le proteine,i grassi,gli zuccheri,le vitamine ed i sali minerali necessari per il corretto sviluppo corporeo vengono forniti mediante miscelazione di diverse farine e di integratori che non consentono all'animale di scegliere cio' che piu' gli aggrada ma cio' che gli fa bene (che si traduce quindi in tornaconto economico per l'allevatore moderno).
Grazie alle tabelle dei fabbisogni alimentari ad esempio dei polli,oggi a disposizione di tutti,e' possibile per il mangimista produrre mangimi completi personalizzati per eta' degli animali (es. primo periodo,secondo periodo,finissaggio),per razza (es.mangimi piu' proteici per razze di galline pesanti a rapido sviluppo),per destinazione produttiva (es. mangime per ovaiole,per polli da ingrasso,ecc.),per determinate patologie o profilassi (mangimi medicati).
Detti prodotti sono differenti perche' differenti sono le richieste di elementi nutritivi sia nelle varie specie,ma anche nell'ambito della stessa specie come la gallina nei diversi stadi produttivi. Un pulcino in rapido accrescimento avra' delle esigenze alimentari totalmente differenti da una gallina in riproduzione,e' come se si trattasse di due animali di diverse specie (ad esempio il pulcino necessita di circa un 24% di proteina contro un 19-20% dei riproduttori).
Purtroppo in ornitologia a causa del mediocre giro d'affari ad essa collegato mancano quasi sempre degli studi per identificare i fabbisogni alimentari delle diverse specie;le ditte mangimistiche che si occupano di ornitologia non hanno le capacita' di portare a termine un progetto cosi' ambizioso,di identificare un mangime unico che garantisca una corretta alimentazione dei soggetti limitandosi spesso solo alla ricerca dell'appetibilita' dei loro prodotti.
Uno studio per l'identificazione dei fabbisogni dovrebbe avere la durata di almeno due anni,coinvolgendo veterinari ed un gran numero di soggetti sui quali sperimentare le miscele,esami di laboratorio da effettuarsi sui soggetti eventualmente deceduti,locali adibiti a questa attivita',ecc.;e il tutto ad esempio per il solo canarino.
Risulta chiaro che per una singola specie sarebbero necessari investimenti economici enormi dei quali dette aziende non rientrerebbero mai.
Cio' ha portato alla situazione odierna ove gli allevatori di uccelli ornamentali sono il fanalino di coda rispetto a quelli da reddito (oggi anche l'allevamento dei topi da laboratorio e delle cavie e' avanti rispetto al settore ornitologico in quanto sono anni che impiegano mangimi composti integrati per gli stessi animali).
E' dal 2000 che mi occupo personalmente di identificare le esigenze nutritive delle varie specie o gruppi di specie di interesse ornitologico,in quanto come veterinario impiegato in "prima linea" e come allevatore appassionato,ho preso cosienza delle situazioni spesso fallimentari dei nostri allevamenti amatoriali.
Con l'ausilio di allevatori illuminati e grazie alla fortuna di essere ad un crocevia di informazioni per la professione che svolgo,sono riuscito a studiare e testare diverse formule che forniscono agli animali cui sono detinate tutto cio' che necessitano.
Dott. Stefano Figurella