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Discussione: UNIBIRD: grandi novita' in campo alimentare!

  1. #1
    Cristiano Ferrari
    Guest

    UNIBIRD: grandi novita' in campo alimentare!



    Con la presente abbiamo il piacere di illustrare una novita' epocale per l'alimentazione ed il benessere dei nostri allevamenti aviari:


    L'UNIFEED o PIATTO UNICO (Mangime Composto)
    L'Unifeed e' un sistema alimentare utilizzato da decenni nella nutrizione degli animali da reddito e nei mammiferi domestici,ed oggi e' possibile produrlo per l'ornitologia grazie a studi pluriennali condotti dalla LOR (Laboratorio Ornitologico Reggiano) atti all'individuazione dei fabbisogni alimentari delle varie specie di uccelli ornamentali.
    L'Unifeed si pone in alternativa o in complemento all'alimentazione tradizionale a base di sementi e in alternativa a quella con estrusi,avendo il suo punto di forza nelle materie prime (tutti i cereali utilizzati provengono da derrate destinate all'alimentazione umana) e soprattutto dalla precisa identificazione delle quantita' degli elementi nutritivi necessari alle singole specie.

    Ultima modifica di Pamela Muzzi; 26-03-10 a 13: 20

  2. #2
    Cristiano Ferrari
    Guest

    Unifeed o piatto unico

    L'alimentazione industriale degli animali da reddito (avicoli e non solo) si affida da decenni all'utilizzo degli unifeed o piatto unico;non esiste attivita' imprenditoriale seria,ad esempio in pollicoltura,che si affidi alla ormai antica concezione di somministrare granaglie o integratori nell'acqua di bevanda: questo e' stato possibile in quanto studi privati e pubblici in tutto il mondo hanno portato alla conoscenza da almeno cinquant'anni dei fabbisogni alimentari delle specie da reddito.
    Le proteine,i grassi,gli zuccheri,le vitamine ed i sali minerali necessari per il corretto sviluppo corporeo vengono forniti mediante miscelazione di diverse farine e di integratori che non consentono all'animale di scegliere cio' che piu' gli aggrada ma cio' che gli fa bene (che si traduce quindi in tornaconto economico per l'allevatore moderno).
    Grazie alle tabelle dei fabbisogni alimentari ad esempio dei polli,oggi a disposizione di tutti,e' possibile per il mangimista produrre mangimi completi personalizzati per eta' degli animali (es. primo periodo,secondo periodo,finissaggio),per razza (es.mangimi piu' proteici per razze di galline pesanti a rapido sviluppo),per destinazione produttiva (es. mangime per ovaiole,per polli da ingrasso,ecc.),per determinate patologie o profilassi (mangimi medicati).
    Detti prodotti sono differenti perche' differenti sono le richieste di elementi nutritivi sia nelle varie specie,ma anche nell'ambito della stessa specie come la gallina nei diversi stadi produttivi. Un pulcino in rapido accrescimento avra' delle esigenze alimentari totalmente differenti da una gallina in riproduzione,e' come se si trattasse di due animali di diverse specie (ad esempio il pulcino necessita di circa un 24% di proteina contro un 19-20% dei riproduttori).
    Purtroppo in ornitologia a causa del mediocre giro d'affari ad essa collegato mancano quasi sempre degli studi per identificare i fabbisogni alimentari delle diverse specie;le ditte mangimistiche che si occupano di ornitologia non hanno le capacita' di portare a termine un progetto cosi' ambizioso,di identificare un mangime unico che garantisca una corretta alimentazione dei soggetti limitandosi spesso solo alla ricerca dell'appetibilita' dei loro prodotti.
    Uno studio per l'identificazione dei fabbisogni dovrebbe avere la durata di almeno due anni,coinvolgendo veterinari ed un gran numero di soggetti sui quali sperimentare le miscele,esami di laboratorio da effettuarsi sui soggetti eventualmente deceduti,locali adibiti a questa attivita',ecc.;e il tutto ad esempio per il solo canarino.
    Risulta chiaro che per una singola specie sarebbero necessari investimenti economici enormi dei quali dette aziende non rientrerebbero mai.
    Cio' ha portato alla situazione odierna ove gli allevatori di uccelli ornamentali sono il fanalino di coda rispetto a quelli da reddito (oggi anche l'allevamento dei topi da laboratorio e delle cavie e' avanti rispetto al settore ornitologico in quanto sono anni che impiegano mangimi composti integrati per gli stessi animali).
    E' dal 2000 che mi occupo personalmente di identificare le esigenze nutritive delle varie specie o gruppi di specie di interesse ornitologico,in quanto come veterinario impiegato in "prima linea" e come allevatore appassionato,ho preso cosienza delle situazioni spesso fallimentari dei nostri allevamenti amatoriali.
    Con l'ausilio di allevatori illuminati e grazie alla fortuna di essere ad un crocevia di informazioni per la professione che svolgo,sono riuscito a studiare e testare diverse formule che forniscono agli animali cui sono detinate tutto cio' che necessitano.

    Dott. Stefano Figurella

  3. #3
    Cristiano Ferrari
    Guest

    Vantaggi dell'unifeed

    FORMULA BILANCIATA:

    la miscela e' frutto di un'imponente sperimentazione volta ad identificare i fabbisogni delle specie cui e' rivolta e a garantirne il buono stato di salute.

    * Proteine (fabbisogni in amminoacidi essenziali quali metionina,lisina,triptofano,ecc.)

    * Grassi (corretto apporto di acidi grassi poliinsaturi)

    * Estrattivi inazotati (amidi e zuccheri)

    * Fibra grezza (cellulosa e zuccheri non digeribili)

    * Sali minerali (macrolelementi come calcio,fosforo,magnesio e microlelementi come rame,zinco,iodio,cobalto,selenio,manganese,ecc.)

    * Vitamine liposolubili (A,E,D,K) e idrosolubili (B1,B2,B6,B12,acido folico,biotina,C)

    * Pigmenti naturali

    E' da ricordare che qualsiasi elemento svolge attivita' di nutriente solo entro un determinato dosaggio nell'alimentazione animale (variabile da specie a specie),al di sotto del quale l'attivita' diverra' gradualmente nulla e al di sopra del quale sono possibili fenomeni di tossicosi ( per esempio le vitamine liposolubili,i microelementi,la metionina,ecc.). Non e' quindi solo importante che un alimento contenga tutte le vitamine o tutti gli aminoacidi ma anche il "quanto" ne contiene,valore che deve soddisfare le esigenze di una determinata specie.

    QUALITA' DELLE MATERIE PRIME:

    * I cereali utilizzati nella composizione sono rigorosamente destinati all'alimentazione umana in modo che il maggior controllo sugli stessi possa scongiurare la presenza di micotossine.

    * Proteine vegetali ed animali di primissima qualita'.

    * Gran parte dei cereali sono stati trattati termicamente in modo da aumentarne la digeribilita' e quindi l'efficienza digestiva degli animali.

    * Le vitamine ed i grassi vengono aggiunti a freddo rispetto agli estrusi in modo che non vengano disattivati dal calore che si genera durante la fase di estrusione.

    SALUTE E LONGEVITA'


    Se si osserva attentamente la durata della vita dei soggetti in allevamento,ci si accorge che essi vengono scartati gia' dopo il secondo/terzo anno di eta',quando e' risaputo che esistono canarini e cardellini vissuti 12,13 e anche 16 anni:sono senza dubbio dei casi eccezionali.
    Ma se questi sono i valori piu' alti della durata della vita di un canarino,il buonsenso ci dice che ad almeno 7/8 anni dovrebbe arrivare la maggiorparte dei nostri animali.
    L'alimentazione tradizionale espone infatti gli uccelli ad una serie di patologie:il canarino,il cardellino o il pappagallo non sono certo dei premi nobel per la fisica,si comportano alimentandosi non con quello che potenzialmente gli potra' "far bene" ma con cio' che piu' gli piace.
    Ecco allora vi e' la canarina che si ciba prevalentemente di scagliola,seme "povero" di proteine e come quasi tutte le sementi praticamente privo di vitamine e sali minerali,che andra' incontro a patologie quali la ritenzione dell'uovo o a patologie cardiache;questo e' dovuto in quanto durante la deposizione l'uccello necessita di un alto tenore quanti-qualitativo di protidi per fabbricare l'uovo (sostanza altamente proteica) e non potendoli assumere e reintegrare con la dieta li sottrae nell'immediato dai propri muscoli (il muscolo cardiaco ed il miometrio,cioe' il muscolo dell'utero non fanno eccezione);oppure vi e' l'animale che si alimenta prevalentemente di semi oleaginosi (niger,girasole),sementi con un piu' elevato contenuto proteico rispetto alla scagliola ma con un elevatissimo contenuto in grassi.
    Tale alimentazione portera' nel medio periodo ad un'epatosi dietetica,cioe' ad una degenerazione epatica con le ovvie conseguenze.
    Gli esempi di carenze o eccessi alimentari sono innumerevoli,tanti almeno quanti sono le vitamine,i macro ed i microelementi,ecc.,sarebbero necessarie centinaia di pagine solo per elencarli.
    Esistono invece patologie dovute a micotossine molto sottovalutate e che nella pratica veterinaria emergono di frequente;e' sufficiente che una partita di sementi,o durante l'ultima fase di maturazione in campo o durante il trasporto venga a inumidirsi per un improvviso acquazzone che,se esistono le condizioni di temperatura,verra' facilmente colonizzata da miceti (es.aspergillus spp.);detti miceti producono alcune tra le sostanze piu' tossiche presenti in natura:le micotossine (es. aflatossina prodotta da spergillus flavus da cui prende il nome).
    Queste tossine sono termostabili e la cottura della derrata elimina sicuramente il fungo ma nulla puo' nella distruzione della tossina.
    La presenza di micotossine puo' essere dimostrata solo attraverso esami di laboratorio costosi e specifici (esistono una ventina di micotossine) ed il costo per identificarle tutte e' elevatissimo,non certo affrontabile per una misera partita di qualche quintale di sementi destinati ad uccelli ornamentali che non entraranno mai nella catena alimentare umana.
    Ecco allora che l'unica prevenzione sta nell'utilizzare materie prime ( in particolare i cereali che rappresentano alimenti ad alto rischio) di primissimo ordine.
    In campo alimentare umano chiaramente i controlli sono piu' rigidi ed e' per questo che gli UNIFEED sono tassativamente prodotti con farine alimentari e non zootecniche.

  4. #4
    Cristiano Ferrari
    Guest

    METODICA PER LA CONVERSIONE DEGLI ANIMALI ALL'UNIFEED

    Gli unifeed prodotti dalla L.O.R. risultano essere appetibili alla maggiorparte delle specie cui sono destinati.
    Le specie di uccelli risultano essere diverse non solo nelle abitudini alimentari ma anche nella cosiddetta "neofobia alimentare",cioe' il rifiuto piu' o meno marcato del cibo non conosciuto.
    Animali come il canarino accettano solitamente da subito l'unifeed secco,mentre altre specie quali il pappagallino ondulato ( ed in particolare gli ondulati inglesi ) sono tra le piu' difficili da svincolare dalla miscela di semi.
    Pappagalli,fringillidi ed esotici vari devono essere convertiti attraverso un breve periodo di osservazione atto all'accertamento della reale assunzione del nuovo alimento;in tale periodo sono d'obbligo metodiche ed accortezze che l'allevatore esperto gia' conosce ed utilizza per la somministrazione di alimenti nuovi ai propri soggetti.
    Il protocollo classico per la conversione prevede somministrazioni di una ciotola con Unifeed secco ed una ove lo stesso e' stato addizionato di acqua in modo da ottenere un'impasto consistente ove verranno inglobati una piccola quota di semi (5-10%),il tutto togliendo dalla gabbia totalmente la miscela di semi:tale procedura mira a far si che l'animale spinto dalla fame vada alla ricerca dei semi nella massa umida e sia costretto ad assaggiare il nuovo prodotto,che di solito gli risulta essere gradito.
    Nel giro di un paio di giorni la maggiorparte degli uccelli inizia la regolare assunzione del mangime umido che potra' tranquillamente essere somministrato secco.
    In questa fase e' necessaria una rigorosa vigilanza , in quanto una piccola percentuale di animali preferisce digiunare piuttosto che assumerlo (la ricerca spasmodica di semi puo' essere erroneamente scambiata dall'allevatore come un'assunzione dell'Unifeed),ci si accorgera' dell'errore perche' gli animali arrufferanno il piumaggio dopo una mezza giornata ed emetteranno solo chiazze biancastre di urati (urina) senza presenza di feci vere e proprie all'interno (segno di svuotamento intestinale). In tal caso e' necessario somministrare repentinamente dell'altra miscela di semi e ripetere l'operazione dopo qualche giorno (lasciando comunque nel mentre sempre a disposizione una quota di Unifeed).
    Animali che gia' assumono alimenti in polvere,quali pastoncini,possono essere abituati piu' facilmente aggiungendo al pastone una parte di Unifeed e sostituendolo gradualmente sino all'assunzione esclusiva dello stesso;cio' mira a modificare gradualmente il sapore del cibo conosciuto con quello nuovo in modo da evitare fenomeni di neofobia.

  5. #5
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    Personalmente, la curiosità mi ha sempre spinto a cercare qualcosa di migliorativo anche nel campo dell'allevamento. Da quest'anno proverò con piacere quest'alimento fornendolo a campioni per trarne conclusioni personali. Quest'idea mi frullava in testa non so da quanto tempo, e appena Cristiano mi ha parlato in privato di questa innovazione, bè, capirete che provarlo per me, è quasi tassativo!
    L'evoluzione tocca ogni settore, anche il nostro.
    Inizialmente non esistevano neanche le sementi per uso ornitologico, oggi abbiamo una varietà immensa e ottime qualità. Questo nuovo alimento, che già porta una novità assoluta, potrebbe risultare la variante o addirittura la "svolta" nel mondo dell'allevamento ornitologico in campo alimentare.
    In ambiente canino, i croccatini studiati in modo altamente equilibrato, danno più longevità e benessere all'animale, spero questa avvenga anche nel campo ornitologico.
    Infine ringrazio Cristiano per essersi reso pioniere di questa nuova avventura, che sicuramente acquisterà consensi ed otterrà successi, grazie per averci illustrato in modo impeccabile il prodotto e le caratteristiche "dei test specifici".
    Non importa cosa facciamo....
    è come lo facciamo che realmente conta.
    _______________________________________________
    GIANLUCA ANNIBALLI F.E.O.r.a.e 0009 - A.O.E r.n.a SV 370

  6. #6
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    In anni passati si sono svolti molti test comparativi con mangimi estrusi, purtroppo, con risultati scadenti sia in ambito riproduttivo che per quanto concernne la qualità dei piumaggi.

    Suppongo che in questo caso si sia sicuramente preso spunto da quell'esperienza e che questo metodo di alimentazione, in passato tanto sponsorizzato dal Prof. de Baseggio, si sia una volta per tutto affinato.

    Queste mie parole, al contrario di quanto si possa immaginare, non sono date dall'incredulità ( sono un fautore del mangime estruso ) ma dalla speranza che si sia arrivati ad un punto di svolta.
    Claudio Bosich


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  7. #7
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    Ciao Cristiano, sono molto interessato a questo nuovo alimento, i miei uccelli mangiano già gli estrusi di Mimmo Lovetere, ho provato a cercare su internet il riferimento della locandina che hai postato ma non ho trovato niente, potresti mandarmi il nome del sito giusto o il n° di telefono.
    Grazie Alessio.

  8. #8
    Cristiano Ferrari
    Guest

    Tutto ha inizio qualche mese fa quando, per necessita', mi sono dovuto recare dal veterinario con dei lucherini.
    Mentre aspettavamo i risultati dei vetrini,il dottore mi ha portato a visitare il suo allevamento:grandi voliere "aperte" piene di tessitori e grandi turachi,voliere modulari che ospitano uccelli per me mai visti e dai colori sgargianti.....c'era pero' qualcosa che non mi "tornava"....dopo un po' ci sono arrivato:non c'erano mangiatoie!!!
    Guardando bene ho visto solo pastone,niente semi!!!
    Cosi',un po' per curiosita',e' nata la nostra avventura con l'Unibird. Ora,calcolando che abbiamo ridotto di 3/4 il tempo dedicato al cambio-rabbocco del cibo,rafforzato la salute dei nostri uccelli ed eliminato decine di contenitori di semi dal locale.....bisogna ammettere che e' stata davvero una rivoluzione!

  9. #9
    Cristiano Ferrari
    Guest

    Ciao Alessio,la distribuzione via internet la curiamo io e Pamela,la mail e' unibirdonline@email.it , se vuoi chiamarmi il mio numero e' 347/5758064

  10. #10
    Cristiano Ferrari
    Guest

    Quote Originariamente inviata da Claudio Bosich Visualizza il messaggio
    In anni passati si sono svolti molti test comparativi con mangimi estrusi, purtroppo, con risultati scadenti sia in ambito riproduttivo che per quanto concernne la qualità dei piumaggi.

    Suppongo che in questo caso si sia sicuramente preso spunto da quell'esperienza e che questo metodo di alimentazione, in passato tanto sponsorizzato dal Prof. de Baseggio, si sia una volta per tutto affinato.

    Queste mie parole, al contrario di quanto si possa immaginare, non sono date dall'incredulità ( sono un fautore del mangime estruso ) ma dalla speranza che si sia arrivati ad un punto di svolta.
    Ciao Claudio,innanzitutto grazie per la domanda perche' mi da modo di sottolineare alcuni punti.
    Il prodotto di cui parliamo e' nato una decina di anni fa ed e' arrivato all'evoluzione odierna grazie alla sperimentazione sul campo del Dott.Figurella,sia nel suo grande allevamento sia nell'allevamento di decine di allevatori che si sono "prestati" a testarlo.
    A differenza degli estrusi questo e' un mangime completo,ha tutto cio' di cui necessitano le varie specie,addirittura sono presenti degli acidificanti che eliminano persino l'uso dell'aceto di mele nell'acqua di bevanda.
    Tutti i nutrienti sono pienamente disponibili in quanto non lavorati a caldo come negli estrusi,anche l'appetibilita' e' tutta un'altra cosa.
    Come detto,io e' poco piu' di 2 mesi che lo uso (solo perche' prima non lo conoscevo),posso dirti che i canarini che,per primi si sono prestati al cambio di alimentazione,sono impegnati adesso nella deposizione della prima covata.
    La prima cosa che ho notato e' che questa volta,a differenza degli anni precedenti,le femmine hanno consumato pochissimo osso di seppia e non ho dovuto fornire il multisali. Hanno tutte deposto senza problemi uova dal guscio solido e ben formato. Tra una decina di giorni passero' alla formula per allevamento e sapro' anche ragguagliarti sui giorni dell'involo.

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