Con verbale dell’assemblea dei soci, riunita in sede straordinaria e successiva comunicazione all’Agenzia Delle Entrate di Benevento, si comunica che l’Associazione Ornitocoltori Sanniti Onlus, ha cambiato denominazione con il seguente :
“” Associazione Ornitocoltori Osca-Samnium Onlus “”.
Il cambio denominazione si è reso necessario in quanto nella città di Benevento ha sede un’altra associazione ornitologica similare alla vecchia denominazione della nostra associazione.
Piccolo accenno sul nome : LA LINGUA OSCA
Vi sono stati popoli che sono riusciti a produrre e preservare una cultura notevolmente avanzata ed addirittura una letteratura nella forma della tradizione orale, ma è la scrittura che pone una società in condizione di sviluppare un'economia evoluta e di sostenere le complesse esigenze della vita civile.
Con il termine osco viene chiamata la lingua dei Sanniti, dal nome del popolo che li ha preceduti nell'Italia centro-meridionale. Questa lingua fu l'evoluzione di una forma espressiva già esistente in loco, modellata con il tempo dalle genti che la utilizzarono e terminata quando il dominio di Roma si estese su l'intera penisola. Diventò una vera e propria lingua autonoma, con un'ortografia ed una grammatica abbastanza rigorose, ed ufficialmente in uso in gran parte dell'Italia, in un'area quindi molto vasta . Nel IV secolo a.C. la si scriveva in modo più accurato di quanto non avvenisse per il latino. L'osco era utilizzato in modo abbastanza omogeneo tanto da essere capito dai Sanniti come dai Lucani e dai Mamertini che lo diffusero anche nel nord della Sicilia, terra dei Greci.In genere la grammatica osca somiglia a quella latina. I metodi di declinazione e coniugazione sono molto simili, e genere, voce, modo e tempo vengono usati nella stessa maniera. La stessa analogia si ritrova nella sintassi, mentre per ciò che riguarda la fonologia, la morfologia e l'ortografia le differenze fra le due lingue erano molto nette. Il fatto che l'osco fosse parlato in un'area tanto vasta dà una misura della sua importanza, ma nonostante ciò non venne fatto alcuno scritto almeno fino al 450 a.C. Solo dopo la nascita degli insediamenti campani, verso la fine del V secolo ed il conseguente contatto con la cultura greca, i Sanniti cominciarono ad esprimersi per mezzo della parola scritta. Utilizzarono l'alfabeto degli Etruschi e, modificandolo rispetto alle proprie esigenze fonetiche mantenendo l'uso di leggere e scrivere da destra verso sinistra,trasformarono l'osco in una lingua scritta oltre che parlata. Lo stesso alfabeto etrusco fu derivato da quello greco occidentale dei coloni calcidesi di Cuma intorno al 650 a.C. I Sanniti cominciarono a servirsi della scrittura per scopi ufficiali, per redigere trattati che venivano scritti su pelli di animali, su tavole di argilla oppure scolpiti sulle pietre dei templi. Rare sono le iscrizioni funerarie come la Stele di Bellante, ritrovata vicino Teramo, un cippo ovoidale con la rappresentazione stilizzata del defunto e l'iscrizione in lingua osca che circonda la figura in bassorilievo (circa metà del V secolo a.C.).
Prego, pertanto l'incomiabile Marco, voler cortesemente modificare il nome della cartella con la seguente dicitura : Associazione Ornitocoltori Osca-Samnium