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Discussione: il canto dei cardellini: un vostro parere

  1. #1
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    La bandiera di antonio36


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    il canto dei cardellini: un vostro parere

    Salve a tutti, sono un appassionato di uccelli da sempre, pur avendo avuto fino ad oggi solo canarini.
    L'altro pomeriggio mi sono imbattuto in un libro relativo all'allevamento dei cardellini -non vorrei dire il nome dell'autore per non fare pubblicità-, ovviamente l'ho comprato.
    Leggendolo, a proposito del canto dei cardellini, che io apprezzo tantissimo, c'era scritto: "Come ogni altro uccelletto con notevole istinto gregario, anche il cardellino ama la convivenza con i suoi simili. La vita in compagnia fa sì però che il suo desiderio di cantare sia ridotto: questa è la ragione che spinge molti a tenere un maschio isolato. Si crede, così facendo, di spingerlo a cantare più spesso, il che in un certo senso è vero, perchè in coppia il cardellino canta meno, ma è sbagliato se si confronta il canto di un maschio isolato con quello di più maschi tenuti insieme senza femmine. In quest'ultimo caso, infatti, la competizione si fa molto accesa e il canto raggiunge i massimi livelli. Perciò (.......) è bene, sia per la loro vita che per aumentare le loro serenate, tenere almeno due o tre soggetti insieme. In mancanza di altri cardellini si può ricorrere alla compagnia di altri fringillidi (verdoni, lucarini, canarini)."
    Vorrei una vostra opinione su quanto scritto nel libro, perchè io ho sempre conosciuto gente che i cardellini li ha tenuti sempre isolati, dicendo che alla sola vista di altri maschi potevano morire con una "botta di sangue" o andare incontro a fenomeni come coccidiosi e deperimento generale. Vorrei tanto che mi confermaste che quanto è scritto sul libro corrisponde a verità, in tal caso mi piacerebbe comprare un paio di maschi a qualche fiera ornitologica e tenerli insieme in una gabbia, ovviamente separati da una grata metallica.
    E' possibile secondo voi farlo, senza che i cardellini perdano il loro canto? Grazie.

  2. #2
    Cristiano Ferrari
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    Ciao Antonio,e' vero,e questo vale anche per i canarini. C'e' da tenere presente pero' che probabilmente l'autore si riferiva al tenere piu' maschi assieme ma in VOLIERA. Essendo maschi,lo spazio vitale deve aumentare tenendo conto anche della loro territorialita',infatti devi dargli la possibilita' di scappare in caso di litigi,oltretutto lo spazio ristretto aumenterebbe lo stress e di conseguenza il rischio di coccidiosi.

  3. #3
    Cadetto del Forum
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    La bandiera di antonio36


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    Grazie mille, Cristiano.

  4. #4
    Member
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    La bandiera di incardellatonero

    L'avatar di incardellatonero
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    ciao io possiedo molti cardellini ti posso dire che la convivenza con altri mashi a me non cantavano facevano solo quel pinpi e liti furiose pure in gabbie da 90non andavano daccordo la meglia cosa e metterli a solo sotto a una cardellina ancora meglio poi se lo vui sapere ti sconsiglio i verdoni perche i cardellini assieme con i verdoni si dice tecnicamente che la passata si sporca se vui fare sogetti da canto o li metti sotto un buon maesro o dischetto poi un consiglio che ti do che anchio non sapevo per stimolare i cardellini al canto ci vuole un rumore di goccia d'acqua continuo associandolo sotto a un buon maesro poi e il top.adesso ti allego un articolo della vecchia. Zipè. E' la melodia principale di un cardellino. Nella sua forma canonica consiste nella ripetizione per almeno 4 volte di due sillabe(che appunto si rendono con zi e pe, da una breve interruzione di una frazione di secondo, e da un 'altra ripetizione delle stesse due sillabe qualche semitono più in basso.
    Una buona zipè è tanto rara quanto piacevole da ascoltare,e ciò spiega perché essa sia uno dei canti più ricercati. Gli errori consistono nell'esecuzione troppo veloce, nella ripetizione delle sillabe per meno di quattro volte, nella mancata ripetizione nel registro più basso,e infine,come per tutte le altre melodie, nell'esecuzione interrotta.

    Ble ble. Questa melodia è particolarmente semplice, ma molto apprezzata in Campania. E' formata dalla duplice ripetizione della stessa sillaba,che appunto può rendersi con ble o anche con ueo, pronunciati seccamente,e con netta e brevissima cesura intermedia.La ble ble compare spesso all'inizio di un fraseggio, sovente preceduta da una vocalizzazione di difficile descrizione chiamata pliò, e non è presente nel canto di ogni cardellino,cosa che ne accresce l'importanza.
    Gli errori consistono nella mancata doppia ripetizione della sillaba,che può essere ripetuta per una sola volta o anche per tre;la mancanza completa della ble ble nel canto costituisce difetto.

    Ziò. Contrariamente alla precedente, questa vocalizzazione è emessa quasi sempre al termine di un discorso; essa è resa benissimo dal termine scelto per indicarla. Tutti i cardellini la sanno eseguire, ma una buona ziò dev'essere non troppo breve, molto distesa, con pronuncia uniforme e come detto tassativamente messa alla fine della frase. L'errore più frequente consiste nell'esecuzione eccessivamente contratta.
    Il complesso di pliò,ble ble,zipè,ziò in quest'ordine, se correttamente eseguito si considera il massimo risultato canoro raggiungibile; ma è estremamente difficile da ottenere, e ciò spiega le quotazioni di mercato a livelli astronomici di uno soggetto dal canto ideale (si veda anche a questo proposito il mio articolo "Napoli e i cardellini",su questo stesso sito).

    Rullo. Questa vocalizzazione ricorda non il rullato degli Harzer ma i suoni d'acqua dei canarini Malinois; è però di durata più breve, meno gorgheggiata e variata, e spesso passa inosservata avendo i cardellini la tendenza ad inserirla velocemente nel corpo di un fraseggio. Per cui non si accorda grande importanza al rullo, e non esistono precisazioni riguardo la sua esecuzione ideale,anche perché molti cardellini lo eseguono allo stesso modo.

    Zick. E' più che altro un breve suono di richiamo. Se un cardellino è tenuto all'esterno,spesso alcuni soggetti emettono un verso caratteristico, lo zick appunto(il termine è onomatopeico),se un altro uccello,cardellino o no, vola o si ferma nelle sue vicinanze. I soggetti che lo eseguono con frequenza erano dunque utilizzati ,e lo sono purtroppo tuttora in Campania, come richiamo per l'uccellagione dei cardellini con le reti.
    ciao

  5. #5
    Cadetto del Forum
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    La bandiera di antonio36


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    Incardellatonero grazie per il contributo.

  6. #6
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    La bandiera di MaurizioDiStefano


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    guarda, dalla mia esperienza posso dirti che il cardellino è un animale molto territoriale, e la vicinanza di altri consimili è accettata seppur si mantenga una "minima distanza consentita". durante le mie passeggiate alla ricerca di cicoria in autunno, quindi in un periodo in cui la "gregarietà" è massima e l'estro inesistente, osservando i branchetti di cardellini in libertà, è facile riscontrare come gli stessi non sopportino un vicino troppo.... vicino ("gracchiano"), e l'abbondanza di cibo nel periodo non fa certo pensare ad una competizione alimentare, bensì ad un semplice "fastidio"! certo è che ogni soggetto ha poi un carattere a se, un po come le persone, e quindi si avrà, in soggetti diversi, un diverso grado di socievolezza.
    in cattività, visto l'esiguo spazio a disposizione (le cose migliorano in voliera, ma il concetto di fondo è lo stesso) il fenomeno non può che accentuarsi.
    ritengo per i motivi di cui sopra che sia, al fine di evitare lo stress dei soggetti (troppo spesso sottovalutato), inevitabile tenere piu maschi separati. la competizione canora si instaura con la sola vicinanza (provocata a volte dall'uomo volutamente per stimolare il soggetto, vedi le gare di "pega" spagnole), non rendendosi così necessaria la convivenza nello stesso ambiente, che ripeto essere, secondo il mio parere, solamente deleteria.
    il classico cardellino nella cinciarella fa si che il soggetto, dopo un iniziale periodo di adattamento, confini in quegli spazi i suoi orizzonti, esprimendo il massimo delle doti canore ed evitando stress ed inutili zuffe.
    ::-°°-////---+++[[[([[[[

  7. #7
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    Quote Originariamente inviata da incardellatonero Visualizza il messaggio
    ciao io possiedo molti cardellini ti posso dire che la convivenza con altri mashi a me non cantavano facevano solo quel pinpi e liti furiose pure in gabbie da 90non andavano daccordo la meglia cosa e metterli a solo sotto a una cardellina ancora meglio poi se lo vui sapere ti sconsiglio i verdoni perche i cardellini assieme con i verdoni si dice tecnicamente che la passata si sporca se vui fare sogetti da canto o li metti sotto un buon maesro o dischetto poi un consiglio che ti do che anchio non sapevo per stimolare i cardellini al canto ci vuole un rumore di goccia d'acqua continuo associandolo sotto a un buon maesro poi e il top.adesso ti allego un articolo della vecchia. Zipè. E' la melodia principale di un cardellino. Nella sua forma canonica consiste nella ripetizione per almeno 4 volte di due sillabe(che appunto si rendono con zi e pe, da una breve interruzione di una frazione di secondo, e da un 'altra ripetizione delle stesse due sillabe qualche semitono più in basso.
    Una buona zipè è tanto rara quanto piacevole da ascoltare,e ciò spiega perché essa sia uno dei canti più ricercati. Gli errori consistono nell'esecuzione troppo veloce, nella ripetizione delle sillabe per meno di quattro volte, nella mancata ripetizione nel registro più basso,e infine,come per tutte le altre melodie, nell'esecuzione interrotta.

    Ble ble. Questa melodia è particolarmente semplice, ma molto apprezzata in Campania. E' formata dalla duplice ripetizione della stessa sillaba,che appunto può rendersi con ble o anche con ueo, pronunciati seccamente,e con netta e brevissima cesura intermedia.La ble ble compare spesso all'inizio di un fraseggio, sovente preceduta da una vocalizzazione di difficile descrizione chiamata pliò, e non è presente nel canto di ogni cardellino,cosa che ne accresce l'importanza.
    Gli errori consistono nella mancata doppia ripetizione della sillaba,che può essere ripetuta per una sola volta o anche per tre;la mancanza completa della ble ble nel canto costituisce difetto.

    Ziò. Contrariamente alla precedente, questa vocalizzazione è emessa quasi sempre al termine di un discorso; essa è resa benissimo dal termine scelto per indicarla. Tutti i cardellini la sanno eseguire, ma una buona ziò dev'essere non troppo breve, molto distesa, con pronuncia uniforme e come detto tassativamente messa alla fine della frase. L'errore più frequente consiste nell'esecuzione eccessivamente contratta.
    Il complesso di pliò,ble ble,zipè,ziò in quest'ordine, se correttamente eseguito si considera il massimo risultato canoro raggiungibile; ma è estremamente difficile da ottenere, e ciò spiega le quotazioni di mercato a livelli astronomici di uno soggetto dal canto ideale (si veda anche a questo proposito il mio articolo "Napoli e i cardellini",su questo stesso sito).

    Rullo. Questa vocalizzazione ricorda non il rullato degli Harzer ma i suoni d'acqua dei canarini Malinois; è però di durata più breve, meno gorgheggiata e variata, e spesso passa inosservata avendo i cardellini la tendenza ad inserirla velocemente nel corpo di un fraseggio. Per cui non si accorda grande importanza al rullo, e non esistono precisazioni riguardo la sua esecuzione ideale,anche perché molti cardellini lo eseguono allo stesso modo.

    Zick. E' più che altro un breve suono di richiamo. Se un cardellino è tenuto all'esterno,spesso alcuni soggetti emettono un verso caratteristico, lo zick appunto(il termine è onomatopeico),se un altro uccello,cardellino o no, vola o si ferma nelle sue vicinanze. I soggetti che lo eseguono con frequenza erano dunque utilizzati ,e lo sono purtroppo tuttora in Campania, come richiamo per l'uccellagione dei cardellini con le reti.
    ciao
    /"//"//"/ Ottimo lavoro,molto interessante+++[[[::-°°-

  8. #8
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    Quote Originariamente inviata da MaurizioDiStefano Visualizza il messaggio
    guarda, dalla mia esperienza posso dirti che il cardellino è un animale molto territoriale, e la vicinanza di altri consimili è accettata seppur si mantenga una "minima distanza consentita". durante le mie passeggiate alla ricerca di cicoria in autunno, quindi in un periodo in cui la "gregarietà" è massima e l'estro inesistente, osservando i branchetti di cardellini in libertà, è facile riscontrare come gli stessi non sopportino un vicino troppo.... vicino ("gracchiano"), e l'abbondanza di cibo nel periodo non fa certo pensare ad una competizione alimentare, bensì ad un semplice "fastidio"! certo è che ogni soggetto ha poi un carattere a se, un po come le persone, e quindi si avrà, in soggetti diversi, un diverso grado di socievolezza.
    in cattività, visto l'esiguo spazio a disposizione (le cose migliorano in voliera, ma il concetto di fondo è lo stesso) il fenomeno non può che accentuarsi.
    ritengo per i motivi di cui sopra che sia, al fine di evitare lo stress dei soggetti (troppo spesso sottovalutato), inevitabile tenere piu maschi separati. la competizione canora si instaura con la sola vicinanza (provocata a volte dall'uomo volutamente per stimolare il soggetto, vedi le gare di "pega" spagnole), non rendendosi così necessaria la convivenza nello stesso ambiente, che ripeto essere, secondo il mio parere, solamente deleteria.
    il classico cardellino nella cinciarella fa si che il soggetto, dopo un iniziale periodo di adattamento, confini in quegli spazi i suoi orizzonti, esprimendo il massimo delle doti canore ed evitando stress ed inutili zuffe.
    ::-°°-////---+++[[[([[[[




    Ciao Maurizio, innanzitutto ti ringrazio per la risposta ricca di dettagli, e poi per il tuo sito che leggo quotidianamente.

    (solo ora mi rendo conto delle parole di un anziano che abitava nel mio quartiere, io ero piccolo e <confusionario>, accumulavo gabbie di diverse dimensioni con i canarini alla rinfusa, tutti in un posto e lui, da buon "cardellaro" quale era mi ammoniva con un fare quasi da sacerdote dicendo in dialetto "un cantore solo, in ogni stanza" in pratica era convinto addirittura che il cardellino poteva stare in una stanza, ma da solo, perchè il canto di un altro suo simile lo avrebbe addirittura <disturbato>, o se c'era un altro cardellino nella stessa stanza che cantava meglio o più forte, poteva da quest'ultimo essere "zittito").
    Di nuovo grazie Maurizio.

  9. #9
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    Ciao Maurizio, innanzitutto ti ringrazio per la risposta ricca di dettagli, e poi per il tuo sito che leggo quotidianamente.

    (solo ora mi rendo conto delle parole di un anziano che abitava nel mio quartiere, io ero piccolo e <confusionario>, accumulavo gabbie di diverse dimensioni con i canarini alla rinfusa, tutti in un posto e lui, da buon "cardellaro" quale era mi ammoniva con un fare quasi da sacerdote dicendo in dialetto "un cantore solo, in ogni stanza" in pratica era convinto addirittura che il cardellino poteva stare in una stanza, ma da solo, perchè il canto di un altro suo simile lo avrebbe addirittura <disturbato>, o se c'era un altro cardellino nella stessa stanza che cantava meglio o più forte, poteva da quest'ultimo essere "zittito").
    Di nuovo grazie Maurizio.
    di nulla antonio! ::-°°-::-°°-

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