Originariamente inviata da
incardellatonero
ciao io possiedo molti cardellini ti posso dire che la convivenza con altri mashi a me non cantavano facevano solo quel pinpi e liti furiose pure in gabbie da 90non andavano daccordo la meglia cosa e metterli a solo sotto a una cardellina ancora meglio poi se lo vui sapere ti sconsiglio i verdoni perche i cardellini assieme con i verdoni si dice tecnicamente che la passata si sporca se vui fare sogetti da canto o li metti sotto un buon maesro o dischetto poi un consiglio che ti do che anchio non sapevo per stimolare i cardellini al canto ci vuole un rumore di goccia d'acqua continuo associandolo sotto a un buon maesro poi e il top.adesso ti allego un articolo della vecchia. Zipè. E' la melodia principale di un cardellino. Nella sua forma canonica consiste nella ripetizione per almeno 4 volte di due sillabe(che appunto si rendono con zi e pe, da una breve interruzione di una frazione di secondo, e da un 'altra ripetizione delle stesse due sillabe qualche semitono più in basso.
Una buona zipè è tanto rara quanto piacevole da ascoltare,e ciò spiega perché essa sia uno dei canti più ricercati. Gli errori consistono nell'esecuzione troppo veloce, nella ripetizione delle sillabe per meno di quattro volte, nella mancata ripetizione nel registro più basso,e infine,come per tutte le altre melodie, nell'esecuzione interrotta.
Ble ble. Questa melodia è particolarmente semplice, ma molto apprezzata in Campania. E' formata dalla duplice ripetizione della stessa sillaba,che appunto può rendersi con ble o anche con ueo, pronunciati seccamente,e con netta e brevissima cesura intermedia.La ble ble compare spesso all'inizio di un fraseggio, sovente preceduta da una vocalizzazione di difficile descrizione chiamata pliò, e non è presente nel canto di ogni cardellino,cosa che ne accresce l'importanza.
Gli errori consistono nella mancata doppia ripetizione della sillaba,che può essere ripetuta per una sola volta o anche per tre;la mancanza completa della ble ble nel canto costituisce difetto.
Ziò. Contrariamente alla precedente, questa vocalizzazione è emessa quasi sempre al termine di un discorso; essa è resa benissimo dal termine scelto per indicarla. Tutti i cardellini la sanno eseguire, ma una buona ziò dev'essere non troppo breve, molto distesa, con pronuncia uniforme e come detto tassativamente messa alla fine della frase. L'errore più frequente consiste nell'esecuzione eccessivamente contratta.
Il complesso di pliò,ble ble,zipè,ziò in quest'ordine, se correttamente eseguito si considera il massimo risultato canoro raggiungibile; ma è estremamente difficile da ottenere, e ciò spiega le quotazioni di mercato a livelli astronomici di uno soggetto dal canto ideale (si veda anche a questo proposito il mio articolo "Napoli e i cardellini",su questo stesso sito).
Rullo. Questa vocalizzazione ricorda non il rullato degli Harzer ma i suoni d'acqua dei canarini Malinois; è però di durata più breve, meno gorgheggiata e variata, e spesso passa inosservata avendo i cardellini la tendenza ad inserirla velocemente nel corpo di un fraseggio. Per cui non si accorda grande importanza al rullo, e non esistono precisazioni riguardo la sua esecuzione ideale,anche perché molti cardellini lo eseguono allo stesso modo.
Zick. E' più che altro un breve suono di richiamo. Se un cardellino è tenuto all'esterno,spesso alcuni soggetti emettono un verso caratteristico, lo zick appunto(il termine è onomatopeico),se un altro uccello,cardellino o no, vola o si ferma nelle sue vicinanze. I soggetti che lo eseguono con frequenza erano dunque utilizzati ,e lo sono purtroppo tuttora in Campania, come richiamo per l'uccellagione dei cardellini con le reti.
ciao