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Discussione: Il lucherino americano

  1. #1
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    Il lucherino americano

    IL LUCHERINO AMERICANO (Carduelis tristis - L.)

    M.L.

    Il Lucherino Americano, per il colore e per alcune sue specifiche caratteristiche che lo distinguono dagli altri fringilidi (quali, ad esempio, la muta regressiva), è certamente uno degli esotici più belli ed interessanti.
    Tra l'altro, essendone assolutamente proibita l'esportazione dal Continente Americano, risulta praticamente sconosciuto alla gran massa degli allevatori e si può stimare che in Italia ne esistano solo poche coppie.



    Uccello praticamente sconosciuto

    Purtroppo, una serie di ragioni, legate sia alla sua difficile adattabilità alle normali metodiche di allevamento e sia alle scarse conoscenze della sua biologia ed etologia, rendono questo carduelide quasi ignorato dalla bibliografia ornitologica.
    Infatti la mancanza di riferimenti, la scarsissima casistica nelle riviste europee e la necessità di dover accudire nel miglior modo alcuni rari esemplari in nostro possesso, ci hanno spinto ad effettuare delle ricerche, soprattutto oltre Oceano, al fine di poter realizzare la massima acquisizione di dati su questa specie.

    Ricerche di campo estremamente serie

    I risultati di questo lavoro, che non si è voluto limitare alla sola rielaborazione dello scarso
    materiale già pubblicato in Europa, sono stati particolarmente positivi essendo venuti in possesso di molte conoscenze sul C. Tristi nel contesto del suo ambiente naturale
    Il frutto di osservazioni campali, esclusivamente sul C. Tristis, di due ricercatori americani (Dr. Stockes e Holcomb), finanziate dalle Università del Wisconsin e di Creighton, condotte per oltre tre anni, con un totale di 600 ore, comprendente la sorveglianza di ben 355 nidiate, ci consente di redigere una nota che, pur riferita al solo Lucherino Americano, può fornire in grandi li
    nee indicazioni utili riferimenti ai Carduelidi in generale.




    Descrizione

    La presenza - per la prima volta su una rivista specializzata italiana - di alcune foto a colori, ci esenta dal dilungarci molto sulla descrizione del fenotipo.
    Da segnalare una peculiarità del C. Tristis che lo differenzia da tutti i suoi congeneri; ci riferiamo al cambio primaverile della livrea del maschio che, da una tinta scialba simile a quella della femmina, si trasforma nel bellissimo piumaggio giallo-oro con cappuccio nero che lo rende inconfondibile e che giustifica l'appellativo di Canarino Selvatico (Wild Canary) con cui esso viene indicato negli U.S.A.

    Il problema della muta primaverile del maschio

    Non abbiamo volutamente parlato di vera doppia muta in quanto l'osservazione diretta dei pochi soggetti in nostro possesso ci porta ad escludere un ricambio totale delle piume, ma solo appena accennato nella zona della fronte che nel periodo degli amori si presenta nero lucente. Almeno negli esemplari in aggetto si è notato piuttosto nn progressivo viraggio del colore rilevato di giorno in giorno-
    Volendo peraltro parlare di muta primaverile, in tale caso particolare, si dovrebbe usare il termine di muta regressiva probabilmente più evidente negli esemplari in libertà. Essendo gli esemplari in osservazione sottoposti ancora alla «crisi» di adattamento bioritmico - per cui si stà notando il ristabilimento lento e progressivo del colore giallo-oro apparentemente prematuro rispetto a quanto succede in America (N.B. ci riferiamo a quanto incominciato a notare già in gennaio), ci riserviamo di ritornare sull'argomento in seguito, qualora si potesse anche aver la fortuna di parlare di avvenuta riproduzione.

    DATI FISICI RIASSUNTIVI

    Lunghezza a 11,8 cm.; Lunghezza 11,2 cm.; Lunghezza Ala 71,8 mm.; Peso a adulto 13,5 gr.; Peso 4 adulta 13,2 gr.;
    Peso novello (uscita dal nido) 11,5 gr.;
    Peso Pullus alla nascita 0,96 gr.;
    Peso uovo 1,2G/1,33 gr.; Misure uovo 16,53 X 12,4 mm.; Misure nido:
    diametro esterno 7,8 cm.;
    0 interno 4,7 cm.; Altezza totale 7,4 cm.; Profondità 3,3 cm.

    Sottospecie e distribuzione

    La regione Olartica, pur vasta, si presenta relativamente omogenea sia dal punto di vista climatico che da quello dei paesaggi vegetali; non ci sono, cioè, quelle alternanze di nicchie ecologiche contrastanti suddivise da barriere naturali che hanno determinato il differenziarsi delle numerose specie sud-americane.
    Il Nord-America annovera solo 4 Lucherini, tra i quali il C. Tristis, presente senza soluzione di continuità, dal Sud-Canada al Nord-Messico e per latitudine da una costa all'altra del Continente.
    La vastità dell'areale ha così contribuito all'evolversi di quattro sottospiecie:
    C. Tristis (Linneo), Colorado, Nebraska, Texas, Oklahoma; CT. Salicamans (Grinnel), California, Oregon, Colombia Britannica, Messico (a Nord della Baia di California);
    CT. Pallida (Mearns), Oregon, Washington;
    CT. Jervettii (Van Rossem), Colombia Britannica.





    Comportamento in natura

    Il Lucherino Americano è una specie parzialmente migratrice, in particolare le poipalazioni più settentrionali, al sopraggiungere dei primi freddi, si spostano verso Sud, soppiantando o sommandosi alle popolazioni meridionali che, da parte loro, effettuano spostamenti molto più contenuti o addirittura risultano stanziali. In queste migrazioni i C. Tristis spesso si uniscono ai branchi di Lucherini dei Pini (C. Pinus) e di Organetti (A. Flammea) provenienti dal Canada e dall'Alaska.
    Specie confidente, predilezione per cardi e composite
    Alle temperature più miti dei lidi di sveno, i C. Tristis passano il tempo alla ricerca di semi delle più svariate essenze; in prevalenza, come tutti i Carduelidi, rivolgono la loro attenzione alle Composite in genere. Particolarmente ricercati i semi delle varie specie di cardo (con particolare riferimento al Cardo dei Lanaioli) che in questa stagione si presentano ormai secchi e disfatti). Trattandosi di specie abbastanza confidente (come il nostro Lucherino ed un poco più dell' Organetto), non è raro scorgere questi uccelli o udirne i continui richiami in prossimità delle abitazioni, nei giardini, negli orti, ovunque insomma sia loro possibile reperire erbe selvatiche.
    Piumaggio di nozze e inizio della nidificazione
    Con il ritorno della primavera, mentre i Lucherini dei Pini e gli Organetti iniziano per tempo il loro lungo viaggio di ritorno verso i territori canadesi, i Tristis si trattengono ancora in queste regioni calde per _p' approfittare della fioritura precoce delle erbe spontanee ed è a questo importante cambio di alimentazione che i maschi iniziano a vestirsi del giallo piumaggio di nozze.
    Per le popolazioni stanziali più meridionali (California), già ad aprile-maggio, con il maturare del fondamentale Tarassaco (Ta raxacum Officinalis) e di altre Composite hanno inizio le nidificazioni, per quanto la curva statistica indichi in luglioagosto l'apice di tale processo.

    Ritorno ai lidi estivi

    Nel Nord degli USA, dove sono state fatte le rilevazioni dei due ornitologi sopra citati, i migratori primaverili diventano più frequenti o compatti verso la prima settimana di maggio, esattamente pochi giorni dopo la fioritura del Dente di Leone. A questo punto i C. Tristis diventano inconfondibili con il loro volo a lunghi archi punteggiati ad ogni battito d'ali da uno squillante trillo. Appena arrivati a destinazione, si formano le coppie; i maschi instaurano il «canto di corteggiamento», somigliante a quello del nostro Cardellino con note più melodiose emesse ad intervalli di 5 secondi per la durata di due cicli.

    Canto e volo di corteggiamento

    A queste dimostrazioni di bravura canora segue il «volo di corteggiamento» con svolazzamenti a zig-zag intorno alla femmina, al culmine della rappresentazione - e sempre cantando - il maschio si dispone in «hovering» sopra di essa a mò di falchetto; infine, soddisfatto della sua impresa, riprende il volo ondulato tipico.
    A fine giugno i territori di nidificazione sono stabiliti ed i maschi rimangono allora intolleranti verso eventuali intrusi o rivali. Tra questa fase e l'inizio della costruzione dei nidi non trascorrono più di due settimane.

    La riproduzione

    Una netta correlazione emerge tra maturazione del Dente di Leone e dei Cardi e l'inizio della stagione riproduttiva. All'esame della quasi totalità dei nidi, emerge che l'imbottitura interna viene fatta esclusivamente con i pappi delle due composite citate; per la struttura di base è frequente la presenza di componenti del Cornus Racemosa con l'interno in rametti teneri di Grataegus.

    Riproduzione e disponibilità dei semi del Tarassaco

    Tale stretta simbiosi con la disponibilità di semi del Tarassaco giustifica un'altra particolarità del Lucherino d'America; esso infatti è il fringillide Olartico che, in assoluto, nidifica più tardi. Per le zone prese in esame dagli studiosi americani sopratutto nel Wisconsin, questo avviene attorno alla prima settimana di luglio.

    Da segnalare un fatto curioso che mette in evidenza la meticolosità con la quale è stato portato avanti lo studio su questo uccello: le dimensioni dei nidi variano in funzione del totale di uova che in esso verranno deposte. I nidi vengono realizzati tra 0,90 e 2,0 m. dal suolo se situati su arbusti e tra m. 2,50 e 4,50 se sugli alberi.

    I nidi più alti rendono di più

    Sono frequenti i nidi sui Sambuchi e sui fusti di Acanzio (35%) ma anche - altro fatto curioso - sui Girasoli giganti (10-15%). Si è poi notato che la produttività e sopratutto il successo (svezzamento finale) dei nidi cresce proporzionalmente all'altezza di posizionamento.




    Tra l'inizio della costruzione e la deposizione del primo uovo passano circa 13 gg.; eventuali tempi più lunghi vanno addebitati ad eccessiva piovosità. Per la eventuale deposizione di Agosto, le cose avvengono invece più rapidamente, bastano 5-6 gg.
    Questa seconda deposizione avviene comunque solo se la prima viene portata a termine con insolito anticipo oppure se fallisce precocemente.

    Realizza un solo nido

    In pratica il C. Tristis è un carduelide monossido.
    Non potrebbe essere altrimenti, effettuando esso la prima deposizione quando le altre specie sono già alla seconda, se non addirittura alla terza. È stata rilevata una piccola differenza tra il peso medio delle uova del primo nido (1,33 gr.) e quello dell'eventuale secondo (1,26 gr.).
    Le uova, di colore celeste chiaro, vengono deposte tra le ore 6 e le 8,30 del mattino
    • la femmina inizia a coprirle con la deposizione del terzo.
    L'incubazione dura 12 gg.

    Peso e fecondità delle uova

    È stato pure registrato - risultano significativa la statistica di ben 355 nidi - che i nidi con 3 uova (che pesano in media di più) hanno un maggior successo, come produttività generale, rispetto a quelli con 5-6 uova.
    Il primo e l'ultimo uovo poi risultano pesare più degli altri.
    In media significativa, i nidi hanno un successo - fra uova deposte e piccoli svezzati - del 49'%, con una mancata schiusa più frequente nel 4° e 5° uovo (osservazioni eseguire con opportune marcature di sequenza).
    I pullus - come succede del resto con molti altri fringillidi - non ricevono cibo per le prime 24 ore; successivamente, le imbeccate ~(sostenute in massima parte dalla femmina) hanno una frequenza di circa 25 minuti. Tale ritmo però decresce con il passare del tempo, ma riprende intensamente poco prima dell'involo che avviene attorno ai 13 gg. (+ 2 gg.) ma si sono rilavati casi limite di 10 gg. e 16 gg.

    Alimentazione dei nidiacei

    Alla verifica dei gozzi dei nidiacei sono stati rilevati in percentuali preponderanti i semi delle seguenti essenze vegetali e secondo importanza:
    Dente di Leone (Taraxacum Officinalis), Cardo (Dipsacus Follonum), Canapa Acquatica {Eupatorium Maculatum (Joe-Pye Weed) e
    Girasole.




    Alimentazione prevalente a base di composite (Thistles)

    Oltre a queste, che costituiscono l'alimentazione di base sia dei piccoli che degli adulti - non sussistendo differenziazione di dieta - sono presenti varie percentuali dei cosiddetti «Thistles».
    Con tale termine nel mondo anglo-sassone si intendono svariate composite. Stockes ed Holcamb, nel caso del C. Tristis, segnalano il Grispigno (Sonchus Oleraceus) e diverse specie di cardo: Onopordon Acanthium, Cirsium Discolor, Cirsium Arvense.

    In percentuali minori l'apparato proteico animale

    Altre essenze sono presenti in percentuali minori; non rilevabile dall'osservazione esterna l' apporto proteico animale.
    C'è però da presumere comunque che Afidi e Larve vadano ad integrare sia pure in quantità ridotta l'alimentazione di base.
    Gli esemplari in nostro possesso infatti, durante la fase riproduttiva( giugno-agosto), per quanto non portata a termine, hanno marcatamente gradito non indifferenti dosi di piccole tarme della farina e ciò senza esitazione a prima vista. Nel suo ambiente naturale, con una alimentazione marcatamente di natura vegetale, è stato calcolato che ogni coppia di C. Tristis riesce a portare all'indipendenza, a seconda delle stagioni, da 1,7 a 3 novelli.

    La muta ed il ritorno al Sud

    La climatologia, nelle aree del Centro-Nord degli USA si presenta con escursioni termiche annuali abbastanza sensibili: inverni rigidissimi, primavere che lasciano rapidamente il posto ad estati molto calde e spesso piovose; molto favorevoli invece l'autunno che è particolarmente mite, stabile ed asciutto, in pratica la più bella stagione dell'anno.

    I semi dei cardi arricchiscono la carica colorica

    I «Thistles» sono in piena maturazione, nell'ultimo stadio i semi arricchiscono la loro carica colorica; í Carduelidi in genere stanziano molte ore tra i cardi (o definiti tali) dissecati, disperdendo con il loro lavoro nuvole di lanuggini. Sono giorni molto favorevoli e la muta, pur sempre un periodo critico nella vita di ogni uccel lo, viene completata in queste condizioni in maniera rapida e senza intaccare le riserve vita1i dell'organismo.


    Ai primi venti del Nord il Tristis si porta a Sud

    A smentire il nome assegnatogli dal Linneo, i maschi, smesso sl bell'abito estivo non virano certo il loro temperamento; tra gli alberi e nelle macchie continuano imperterriti a far udire i loro più allegri e rallegranti trilli.
    Quando i primi venti del Nord interrompono la quiete autunnale e con essi arrivano prima a piccoli gruppi, poi sempre più numerosi i migratori dall'Alaska e dal Canada, anche per i C. Tristis arriva il momento di spostarsi più a Sud.

    Il Lucherino americano in cattività

    Come accennato all'inizio, le ricerche su note di conduzione e di riproduzione captiva sono state estremamente deludenti; alcuni allevatori canadesi da noi interpellati ci hanno dato conferma dell'estrema delicatezza del C. Tristis.
    Le loro pur numerose esperienze sono state spesso negative

    La nostra esperienza personale

    Non disponendo di esperienze su cui fare affidamento, la cura di tre esemplari (2 maschi ed 1 femmina), giunti in Italia lo scorso dicembre, è stata affidata al nostro istinto ed alle nostre conoscenze generiche acquisite sopratutto con gli Organetti ed i Lucherini. I risultati - possiamo dirlo - sono stati più che buoni.
    Purtroppo non c'è stata l'auspicata riproduzione (negata forse dalla crisi di ambientazione ad un bioritmo sfasato) ma l'aver mantenuto in vita ed in buona salute per tanto tempo soggetti così delicati, per di più stressati dal lungo viaggio, è già una notevole soddisfazione.

    Per il momento quindi riportiamo brevemente i trattamenti che hanno consentito il piccolo «miracolo», con riserva di tornare sull'argomento qualora ci sia un seguito degno di nota.

    L'Alimentazione

    Constatato che la normale miscela per canarini era appena sopportata, si è provveduto ad integrarla e poi praticamente a sostituirla con ricche somministrazioni di girasole sgusciato, oggetto unico di liti tra i seggetti.
    In altro contenitore, lattuga bianca con poco niger (miscela graditissima), camelina sativa fatta giungere dall'Inghilterra (semi), cicoria e papavero blu. Gradito moderatamente il pastoncino Cedè-Mix olandese.

    Soprattutto gradito il centocchio

    A giorni alterni poi, scagliola bollita (30 minuti) aromatizzata con anice e finocchio.
    Forniti anche semi di radicchio e semi condizionatori integrati con sali minerali. Molto gradite le foglie di cicoria ma in testa a tutte il centocchio e foglie tenere del Dente di Leone.
    Letteralmente divorati i semi di questa pianta fintanto che ce ne sono stati. Anche quelli secchi, rinvenuti in acqua calda, sono passati senza tentennamenti.

    Bevanda acido citrico e succhi vegetali

    Scartato decisamente iil cardo del commercio e gradito quello dei campi (Cardo dei Lanaioli). Non disprezzate - f orse per imitazione degli Organetti che con essi convivono in voliera - le spighe di Panico smollato nell'acqua caldissima assieme a bicarbonato. Quando poi al bere, disponendo sempre di due beverini contemporaneamente ed anche tre, costante presenza di gocce di limone (o acido citrico), vitamine B (con interventi saltuari del gruppo B1-B6-B12), aminoacidi puri (integrati da B12), nonché tutta una serie di succhi vegetali di importazione dalla Germania.

    In particolare, succo di Tarassaco, di Piantaggine, di Betulla, di Aglio (antibiotico naturale, protettore della flora intestinale), ma sopratutto quest'ultimo. Tali succhi ora sono reperibili nelle erboristerie e devono venir consumati entro 6-8 giorni dall'apertura della confezione.

    Accenniamo infine ad un fatto significativo relativo al. benefico - e per certi aspetti sorprendente - effetto della Vit. B1 nel caso di evidente rapido apparire di un attacco di paresi.

    La femmina Trístis è stata presa da una improvvisa debolezza degli arti con incapacità a reggersi sul sostegno. Fornite, direttamente nel becco, forti dosi di Benerva (Roche) si è ottenuto (entro tre giorni) un rapido e totale ristabilimento del soggetto.
    Tale terapia è stata in seguito applicata sia ad una Ciuffolotta (gamba inerte) ed ad un canarino Lizard, con gli stessi ottimi risultati. Da quel momento, una volta al mese, viene somministrata ai Tristis una moderata dose del gruppo liofilizzato B1,B6-B12 Benexol B12 (Roche) poiché si ha ragione di ritenere che uno dei punti deboli di tali Carduelidi sia proprio nel sistema nervoso.

    G. C. M.


  2. #2
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    Bell'articolo e bellisiime foto...!
    Leo



    Uccello in gabbia, o canta per amore, o canta per rabbia...

  3. #3
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    Molto bello sia l'articolo che ovviamente il tristis... Negli ultimi anni comunque viene allevato con discreto successo anche se siamo lontani dalle produzioni di altri spinus come ad esempio testa nera e cardinalini.
    Claudio Bosich


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    http://www.myspinus.com




  4. #4
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    Bellissimo articolo, ineccepibile! Uno degli spinus più belli in assoluto!
    Non importa cosa facciamo....
    è come lo facciamo che realmente conta.
    _______________________________________________
    GIANLUCA ANNIBALLI F.E.O.r.a.e 0009 - A.O.E r.n.a SV 370

  5. #5
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    Complimenti Marco,bellissimo l'articolo e molto bello il tristis.
    Cristian R.A.E. 52

  6. #6
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    Ho solo visto l'articolo oggi ma mi sarebbe dispiaciuto averlo non letto. Un belissimo soggetto davvero.

  7. #7
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    Bellissimo articolo su un amimale tra i più affascinanti

  8. #8
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    Grazie per le foto e per l´articolo Marco complimenti !

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