BAVENO granito rosa
e personaggi celebri



Le origini romane di Baveno sono attestate dai nomi di due delle sue cinque frazioni " Romanico " e " Feriolo " (abbreviazione glottologica di " Forum Julii "), oltre che da un'epigrafe latina che ricorda l'esistenza di un tempio pagano eretto da certo Trofimo in onore di Tito Claudio imperatore.

Nel Medio Evo fu il capoluogo relgioso della zona, (con giurisdizione su vari altri paesi, tra cui Stresa). Baveno, famosa per la sua incantevole posizione (alle spalle il Mottarone, lo Zughero e il Camoscio; di fronte il Lago Maggiore con l'impareggiabile vista sulle Isole Borromeo) ha il suo centro turistico sul lungolago, illeggiadrito da giardini fioriti. Ma all'interno il turista trova la Chiesa Parrocchiale, del XII secolo con campanile in stile romanico.

Non piccola parte della sua fama la cittadina la deve a quel " granito rosa ", di cui è inesauribilmente ricco il grembo del monte Camoscio. Le colonne, gli archi, le vasche, le tombe, le statue e i monumenti usciti dai locali cantieri sono innumerevoli. Basti ricordare il Garibaldi del Gianicolo, a Roma; il ciclopico monumento innalzato per conto degli Stati Uniti nelle vicinanze di Verdun, in memoria e ad onore dei soldati americani caduti in Francia; la Galleria di Milano; il Teatro dell'Opera di Parigi; le 42 colonne di S. Paolo fuori le mura, a Roma.

Ma all'industria del granito ed a quella altrettanto fiorente della pesca, Baveno abbina altre interessanti attività minori e " Le Fonti Minerali ", il cui edificio, posto tra la lussureggiante vegetazione e snodantesi in una mirabile successione di candide terrazze aperte alla vista del lago e dei monti, rappresenta un assieme di architettura moderna che si ispira alla superba e naturale ricchezza del luogo.

Gli alberghi sono numerosi e appartenenti a tutte le categorie. Ed è proprio grazie ai suoi comforts che Baveno ha sempre vantato ospiti illustri, quali: la regina Vittoria d'Inghilterra, che fu ospite di Villa Honfrey (oggi Branca) nel 1879; l'imperatrice di tutte le Russie, vedova di Nicolao 1° il 22 ottobre 1856 all'albergo Beau Rivage, dove esiste tuttora lo stemma; mentre all'albergo Bellevue soggiornarono Anastasia di Russia, la principessa di Battemberg ed il principe Danilo nel 1924, visitati spesso dalla sorella Elena del Montenegro, regina d'Italia. Delle personalità dell'arte basta ricordare Goethe, Wagner, Dumas padre e figlio che sostarono all'antico " Albergo della Diligenza " ed il maestro Giordano che nella sua villa di Baveno compose la " Fedora ".
Dei tempi più recenti e di quelli nostri sono da ricordare il giornalista e romanziere Arnaldo Fraccaroli ed il maestro Gianandrea Gavazzeni pur'essi, come tanti altri turisti famosi e non famosi, attirati dall'aria un poco casalinga che caratterizza la località.