Il nuovo editoriale dal titolo ""PASSIONE ARRICCIATI "" - a disposizione gratuita dei nostri soci e simpatizzanti, nell'apposita sezione Editoriali dell’A.O.E.
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Discussione: Moralisti o speculatori?

  1. #1
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    Moralisti o speculatori?

    Questa mia vorrebbe essere una provocazione o una critica a noi italiani.
    Io sono nuovo del settore, ho iniziato da 1 anno con un po di canarini meticci, una coppia di verdoni ed una coppia di organetti, mi sono informato, istruito ed ancora cerco di istruirmi su come detenere, curare e far riprodurre le bestiole, in quanto la mia è una passione, forse verso la vita.
    Ebbene, addentrandomi nel settore, sto arricchendo il mio bagaglio culturale sull'ornitologia, e vengo a conoscenza giorno per giorno di cose, sia positive e sia negative.
    Adesso mi vorrei soffermare su alcune cose che io non so se classificarle nelle situazioni positive o negative.
    E' da una settimana che giro a destra a sinistra per trovare un prodotto specifico per la cura dei miei verdoni, tramite bravi ed esperti allevatori ho avuto il nome di un prodotto che cura questa specifica malattia, e vengo a sapere che questo prodotto è vietato venderlo in italia, ma in altri paesi della comunità europea (abbastanza civili) viene venduto liberamente e per pochi spiccioli.
    Allora mi viene dato il nome di un altro prodotto, non tanto efficacie come quello precedente, ma abbastanza buono, inizio di nuovo la ricerca, ed anche questo prodotto non è piu in commercio in quanto vietato.
    Però, la cosa bella è che tutti mi dicono che "sottobanco" ed a prezzi esorbitanti mi viene procurato senza problemi.
    Adesso voglio dire e sapere: ma in italia fanno così per speculazione (industrie, allevatori) per lucrarci sopra e molto oppure lo fanno a causa delle varie associazioni di "buon samaritano" ??????
    A voi la parola

  2. #2
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    Credo stia parlando del Fungilin!! lo puoi dire tranquillamente..........
    un prodotto finalmente era buono e c'è l'hanno pure tolto.Che dire non ho parole......
    PAOLO PINTO.06HT
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  3. #3
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    In Italia le farmacie possono vendere solo farmaci registrati ,quelli prodotti all'estero non posso essere commercializzati nel territorio italiano.Succede però che molti rivenditori di prodotti x ornitologia si procurano farmaci non registrati prodotti all'estero tramite contatti o andando ad acquistarli personalmente e li mettono in vendita nei loro negozi,ovviamente a prezzi maggiorati.Non so quanto questo sia legale(credo poco) però è quello che succede,forse trattandosi di farmaci x uso ornitologico le autorità chiudono un occhio, e magari essendo molti rivenditori anche allevatori,fanno passare questi farmaci x uso personale.Es lampante ,l'Sb3,sulfamidico di produzione belga,viene commercializzato da tutti i rivenditori senza problemi,si trova anche negli stand alle mostre importanti e nessuno dice niente

  4. #4
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    Ciao Saro, capisco il tuo rammarico ed anche se non li nomini, sono chiari i prodotti a cui ti riferisci. Purtroppo è una questione venuta alla ribalta da quando un farmaco in particolare, è stato tolto dal commercio ed un altro è disponibile in formati e con modi di accesso che impediscono nella maggior parte dei casi agli allevatori di venirne in possesso. Come spesso accade chi ci rimette è il piccolo allevatore, che non trova canali ufficiali e vuole assicurare il benessere ai suoi pennuti. Per quanto riguarda il fungilin, tolto dal commercio da qualche tempo (si è andato avanti con scorte di magazzino) non è stato rimpiazzato da nessun farmaco con la stessa efficacia; ci sono farmaci ad uso umano che assolvono egregiamente allo stesso compito, ma per l'uso ornitologico non vanno bene. Ma è anche da ricordare che il fungilin non è un farmaco prodotto ad uso ornitologico, ma ad uso umano, ed ogni azienda farmaceutica è libera di interpretare la propria politica. Altro esempio è ESB3, farmaco in gran voga qualche anno fa tra gli allevatori di indegeni che promette di assicurare il benessere degli animali in periodi particolarmente critici. Ricordo ancora i cardellini che venivano venduti a coppie, una bustina di ESB3 per ogni cardellino. Assurdo. Come dici tu la soluzione si trova, ci mancherebbe.... ricordiamo però che è vietato la vendita in Italia di Fungizone (uguale al nostro fungilin, ma di origine estera) e ESB3, e se uno li vuole deve rivolgersi a canali diversi con costi diversi. Non c'è niente di peggio nel nostro mondo che veder morire i propri animali senza poter far niente e la rabbia è tanta quando un uccello poteva essere salvato con un farmaco da 5 euro. Su questo come darti torto.... Ma è altrettanto vero che di questi farmaci se n' è abusato, ed ora probabilmente se ne pagano le conseguenze. La strada della selezione è l'unica che alla lunga porta a risultati. Capisco anche chi ha poche, pochissime coppie, che non ha ne spazi logistici e ne i mezzi per effettuare questo lungo e difficile cammino. Non ci resta che auspicarci che questa nostra preghiera venga recipita dai grandi allevatori. Altrimenti, continuiamo a comprare gli uccelli a coppie, un uccellino e una bustina.

  5. #5
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    Quote Originariamente inviata da lonant2 Visualizza il messaggio
    Ma è altrettanto vero che di questi farmaci se n' è abusato, ed ora probabilmente se ne pagano le conseguenze. La strada della selezione è l'unica che alla lunga porta a risultati. Capisco anche chi ha poche, pochissime coppie, che non ha ne spazi logistici e ne i mezzi per effettuare questo lungo e difficile cammino. Non ci resta che auspicarci che questa nostra preghiera venga recipita dai grandi allevatori. Altrimenti, continuiamo a comprare gli uccelli a coppie, un uccellino e una bustina.
    Quello che volevo sentire dire....
    invece che cercare il farmaco chiedetevi perchè cercare un farmaco.
    Io farmaci vanno dati sotto prescrizione medica veterinaria e dopo attenti e specifici esami, scusate se mi permetto ma le cure pre cova a mio moso di vedere sono una porcata.
    E' la stessa cura che rende gli uccelli poi delicati, è un cane che si morde la coda.
    La cura va fatta quando necessaria, e gli uccelli non si allevano con i farmaci o iprodotti miracolosi che fanno aprire i portafogli.


    Parrocchetti e pappagalli di piccola media taglia

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  6. #6
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    i prodotti medicinali aiutano a mantenerli in vita, qualsiasi cosa abbiano, e fanno ingrossare i portafogli a chi li vende di frodo.
    Se erano liberi da vendere non gonfiavano portafogli a nessuno, e poi dico io, se in altri paesi della comunità europea li vendono per pochi spiccioli, perchè in italia non è possibile, siamo in europa o in africa?
    Poi vorrei vedere chi è che non usa medicinali per proprio scopo o salute; li usano tutti, dalla pillola per il raffreddore a quella per la pressione a quella per l'unghia incallita, secondo il ragionato sopra esposto allora anche qui se deve fare selezione naturale?
    Secondo me alcune opinioni sono molto di parte, dovute e studiate strategie speculative!!!!!

  7. #7
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    Quote Originariamente inviata da Saro Visualizza il messaggio
    i prodotti medicinali aiutano a mantenerli in vita, qualsiasi cosa abbiano, e fanno ingrossare i portafogli a chi li vende di frodo.
    Se erano liberi da vendere non gonfiavano portafogli a nessuno, e poi dico io, se in altri paesi della comunità europea li vendono per pochi spiccioli, perchè in italia non è possibile, siamo in europa o in africa?
    Poi vorrei vedere chi è che non usa medicinali per proprio scopo o salute; li usano tutti, dalla pillola per il raffreddore a quella per la pressione a quella per l'unghia incallita, secondo il ragionato sopra esposto allora anche qui se deve fare selezione naturale?
    Secondo me alcune opinioni sono molto di parte, dovute e studiate strategie speculative!!!!!
    sarò di parte ma io non uso nessun tipo di medicinali in allevamento, salvo rare (per fortuna) eccezioni e solo dopo i dovuti accertamenti del caso e dopo prescrizione medica

    nel mio allevamento, anché se può sembrare una scelta discutibile, attuo per quanto possibile la selezione naturale, nel senso che se alcuni novelli non ce la fanno ad arrivare a fine svezzamento, anche se me ne dispiace non poco, non intervengo in alcun modo, in natura di certo non c'è un bravo allevatore che al minimoprobabbileproblema toglie i piccoli e gli alleva allo stecco o gli fornisce l'antibiotico di turno... peggio ancora fornisce ai riproduttori antibiotici pre-cova, pre-muta o quant'altro .... anche se questo mio modo di agire, comporta che invece di avere, magari, 10 novelli da cedere a fine svezzamento ne avrò sotanto 5 fa nulla vorrà dire che quei cinque andranno a formare un bel ceppo rustico e resistente

    l'unico caso in cui ricorro a medicinali è se ho qualche coppia che non sta bene, ma sempre dopo aver ftto gli accertamenti del caso, altrimenti l'unica cura che utilizo e quella di una dieta sana e varia

    Ps. anche per quanto riguarda la mia salute, io ricorro ai medicinali soltanto se sto veramente male e solo dopo aver parlato col mio medico di famiglia!
    Il Mio Allevamento: Allevamento Amatoriale PSITTACIFORMES


    Presidente AOBL
    Forlino Vincenzo Cell. 393/1403319
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  8. #8
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    Attenzione Saro, viene messo in discussione l'abuso non l'uso, ed era quello che intendevo nel mio post ma evidentemente non sono risultato abbastanza chiaro. Certo che anche gli animali si ammalano (come dici tu ci ammaliamo noi...) e altrettanto certamente vanno curati. Se rileggi bene, fa rabbia a te come a me, che un uccellino non si possa salvare perchè non c'è in vendita un farmaco da 5 (e dico cinque) euro. La dicotomia di base consiste nel fatto che vengano indeboliti con terapie e farmaci, dei soggetti sani, quando sarebbe più utile cercare di "prevenire" eventuali patologie conservando la rusticità dei soggetti ed adottando tecniche d'allevamento rivolte in tal senso. Cerco di essere più chiaro.
    E' assodato che uno dei punti deboli dei verdoni e degli indigeni in generale è la coccidiosi. Una volta svezzati, i novelli andrebbero messi in gabbie individualmente evitando che si stressino e con una adeguata alimentazione. Naturalmente i fattori che entrano in gioco sono molteplici e irripetibili da allevamento ad allevamento (leggasi microclima), che solo noi stessi con esperienza e spirito d'osservazione possiamo cogliere.
    Facendo un esempio, su 10 novelli prodotti il primo anno, assistiti dal miglior allevatore possibile e senza l'utilizzo di farmaci a scopo preventivo, 5 non si ammaleranno ed i restanti 5 che si ammaleranno andranno curati (ci mancherebbe altro!!!) sperando di salvarli. Ovviamente questi 5 andrebbero esclusi dal ciclo riproduttivo, ma forse è chiedere troppo e me ne rendo conto. I restanti 5 che non hanno avuto nessun problema, si metteranno in riproduzione e di anno in anno la mortalità si attesterà su livelli accettabili propri della vita in genere; se ci pensi un attimo, è quello che è successo con i canarini 500 anni fa (e non esistevano i farmaci). Se poi su 10 novelli prodotti si ammalano e muoiono tutti e 10, c'è qualcosa che non va e non c'è farmaco che tenga....
    Comunque è una bella discussione, che se mantiente toni sereni e costruttivi è bella da affrontare.
    Ultima modifica di Antonio Longo; 23-07-11 a 14: 21

  9. #9
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    Quote Originariamente inviata da Vincenzo Forlino Visualizza il messaggio
    sarò di parte ma io non uso nessun tipo di medicinali in allevamento, salvo rare (per fortuna) eccezioni e solo dopo i dovuti accertamenti del caso e dopo prescrizione medica

    nel mio allevamento, anché se può sembrare una scelta discutibile, attuo per quanto possibile la selezione naturale, nel senso che se alcuni novelli non ce la fanno ad arrivare a fine svezzamento, anche se me ne dispiace non poco, non intervengo in alcun modo, in natura di certo non c'è un bravo allevatore che al minimoprobabbileproblema toglie i piccoli e gli alleva allo stecco o gli fornisce l'antibiotico di turno... peggio ancora fornisce ai riproduttori antibiotici pre-cova, pre-muta o quant'altro .... anche se questo mio modo di agire, comporta che invece di avere, magari, 10 novelli da cedere a fine svezzamento ne avrò sotanto 5 fa nulla vorrà dire che quei cinque andranno a formare un bel ceppo rustico e resistente

    l'unico caso in cui ricorro a medicinali è se ho qualche coppia che non sta bene, ma sempre dopo aver ftto gli accertamenti del caso, altrimenti l'unica cura che utilizo e quella di una dieta sana e varia

    Ps. anche per quanto riguarda la mia salute, io ricorro ai medicinali soltanto se sto veramente male e solo dopo aver parlato col mio medico di famiglia!
    Vincenco però cè da dire che in natura se un soggetto sta male instintivamente cerca di procurarsi un alimento che possa farlo guarire in modo naturale.
    Ad esempio appena un uccello soffre di problemi intestinali, diventa di sua primaria importanza cercare di procurarsi del carbone vegetale e questo di certo non può avvenire in cattività dove tutto quello che un uccello può procurarsi è ciò che noi mettiamo a sua disposizione.

    "Ho visto cose che voi umani non potreste immaginare..navi da combattimento in fiamme al largo dei bastioni di Orione. E ho visto i raggi B balenare nel buio vicino alle porte di Tannhauser. E tutti quei momenti andranno perduti nel tempo come lacrime nella pioggia. È tempo di morire.." BLADE RUNNER

  10. #10
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    anche se alleviamo specie diverse quoto in pieno il tuo discorso Antonio

    Quote Originariamente inviata da lonant2 Visualizza il messaggio
    .... è quello che è successo con i canarini 500 anni fa (e non esistevano i farmaci)....
    il problema e che la maggior parte degli allevatori moderni, sta vanificando più di 500 anni di selezione che hanno fatto del canarino domestico l'uccello frugale e resistente ce conosciamo oggi.... purtroppo proprio questa sua prerogativa oggi sta venendo meno, perché in pochi decenni con l'uso indiscriminato di farmaci si è creato un ceppo molto debole che al minimo raffreddore non ha gli anticorpi necessari per combatterlo.... ho esperienze dirette di aici che allevano canarini, che presi dei soggetti da allevatori affermati, dopo pochi giorni questi soggetti gli sono morti... e semplicemente perche i nuovi proprietari non usavano lo stesso antibiotico o "peggio" non ne usavano affatto mi domando è questo il modo di allevare ???
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