Cercherò di rispondere a tutte le tue domande.
Non è una peculiarità dei parrocchetti barrati quella di rimanere impallati durante le esposizioni: è anche vero che appaiono particolarmente sensibili allo stress, ma non tanto da rimanere similmente traumatizzati.
Cerca un buon allevatore nella tua zona, visita il suo allevamento e osserva le sue modalità di mantenimento degli esemplari: solo e solamente se i soggetti ti convinceranno, potrai procedere con l'acquisto di una coppia.
Il prezzo più oppurto per una coppia di barrati corrisponde a, come da te citato, 40-50€ per coppia; alcune mutazioni possono rivelarsi più costose, ma in linea generale i mutati verdi e blu con i rispettivi fattori scurenti costituiscono la base della piramide.
In commercio è possibile reperire alcune coppie cedute per 70-80€, ma sinceramente, considerata la buona prolificità di questi animali, mi pare in oltremodo eccessivo.
Ovviamente se deciderai di rivolgerti a commercianti o negozianti, non dovrai certo aspettarti quotazioni modiche.
I barrati non sono vecchi a 5 anni, al contrario questa è l'età in cui incominciano a riprodursi di buona lena, sfornandoti anche 8-9 uova ogni covata.
Se ben tenuti e non troppo stressati, i lineola continuano a covare fino a 10-12 anni d'età, senza alcun problema.
Occorre però accertarsi che siano stati messi in cova dopo i 2 anni d'età: è vero che i barrati sono già fertili ad 9 mesi, ma se vengono messi in riproduzione troppo presto, il loro organismo presenterà maggiori affaticamenti e si dimostrerà inadatto alla procreazione con qualche anno d'anticipo.
Fai bene a preferire i verdi comuni: oltre per la questione protezionistica che ormai tutti dobbiamo considerare dopo la chiusura delle importazioni, vi è anche una componente estetica: dopo aver ammirato i bellissimi ancestrali, tanto affascinanti così come l'evoluzione li ha plasmati, in confronto gli individui mutati (con le loro tonalità verde-marcio e azzurrognole) non mi sembrano altro che delle gran sofisticazioni e artifici di mano umana, quasi fossero pompati col colorante e tenuti in vita contro natura.
Ai miei occhi sono solo assurdi scherzi della natura, semplici difetti, così come lo sarebbe una malformazione genetica: quando nascono dei mutati li svendo per prezzi stracciati... che valore volete che abbiano dei soggetti così?
Forse mi chiedi se devono essere sverminati?
No, non ce nè bisogno; anche se sono sensibili alla verminosi è sufficiente mantenere una buona igiene degli alloggi: in tanti anni non ho mai avuto problemi.
I semi secchi puoi fornirli di certo, ma cerca di integrare con molti vegetali freschi, germogli, legumi bolliti e ammollati, frutti e via dicendo: come tutti i pappagalli neotropicali richiedono un'alimentazione essenzialmente umida.
Personalmente fornisco le granaglie secche solo di inverno e durante il riposo, evitandole o riducendole di molto durante la riproduzione e la stazione calda.