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Discussione: Ondulato di colore

  1. #1
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    La bandiera di Fabio Musumeci

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    Ondulato di colore

    Spesso mi capita di ricevere dei messaggi privati, con richieste di consigli sull'allevamento degli Ondulati di colore, si tratta principalmente di domande sull'alimentazione, la riproduzione e la genetica di base.
    Rispondo sempre volentieri a chi ripone in me la sua fiducia, quindi ho deciso di riassumere ciò che di solito scrivo a chi è alle prime armi con questa specie di pappagallini.
    Forse i più esperti troveranno poco interessanti queste argomentazioni, o avranno da ridire sul mio metodo e i miei consigli, ma mi sembra giusto che ognuno possa dire la sua, anche contraddicendo le mie affermazioni, ritengo che di ciò potranno farne tesoro tutti quelli che vogliono iniziare ad allevare questi fantastici pappagallini.
    Per quanto riguarda le domande che mi vengono poste posso rispondere in base alla mia esperienza personale, fatta di 6 anni di allevamento a scopo selettivo degli Ondulati di colore e 25 anni di esperienza nell'ornicoltura in genere.
    Ovviamente non è l'unico metodo, ogni allevatore ha la sua metodologia di allevamento, considerate che quanto vi dirò va bene per una regione dal clima caldo/temperato come la Sicilia, dove io li tengo all'aperto tutto l'anno.
    La stagione riproduttiva inizia a fine settembre e va avanti anche se la temperatura scende durante l'inverno, preferisco riprodurli col freddo piuttosto che con il caldo, infatti all'inizio li accoppiavo in estate, ma era un proliferare di acari nei nidi, inoltre così facendo non avevo soggetti da presentare alle mostre che iniziano a settembre, in questo modo invece faranno la muta durante la bella stagione, a tutto vantaggio per la loro salute e del piumaggio, che sarà perfetto per eventuali mostre.
    Per la cova uso dei gabbioni da 90 cm divisi in due con una grata, o gabbie da cova da 55 cm attigue, in questo modo le coppie possono vedersi e stimolarsi a vicenda, potendo guardare anche i soggetti delle gabbie vicine, per gli ondulati questo è molto importante.
    Invece delle solite cassettine che si trovano nei negozi uso dei nidi un pò più grandi, del tipo per Ondulati inglesi, o meglio ancora quelle per Inseparabili di piccola taglia, questo perché non è raro avere covate di 6-7 o anche più pulli,
    Sul fondo dei nidi metto uno strato di truciolo per roditori, serve sia per evitare che a forza di raschiare sfondino le cassette, sia per motivi di igiene, cambiando il truciolo man mano che i pulli crescono si mantiene pulito il nido.
    Alcune femmine accettano volentieri questo materiale, altre ne regolano la quantità, qualcuna lo butta tutto fuori dal nido, ma lo ritengo molto utile, quindi insisto nel metterlo, per quelle più schizzinose uso il tutolo di mais.
    Per la riproduzione consiglio di usare dei soggetti di almeno un anno di età, perchè avranno raggiunto il giusto sviluppo fisico e ormonale, scegliendo sempre i soggetti in forma migliore.
    Al contrario di quanto si possa pensare, a soffrire di più per la giovane età, in riproduzione, non sono le femmine ma piuttosto i maschi, infatti mi è capitato più volte di veder soccombere giovani maschi, di 7/8 mesi, per via dello sforzo di accudire la prole.
    I poverini si sfiniscono fino allo svezzamento dei figli, per poi morire, dopo una o al massimo due covate.
    Non ripeto più questo errore!
    Le femmine pronte hanno la cera molto scura e depongono un uovo ogni due giorni, per un totale di 6/7 uova, a volte arrivano anche ad 8/9, quindi il numero dei pulli può variare.
    La cova inizierà più o meno dal secondo uovo, anche se molto prima della deposizione le femmine staranno già nel nido per tutto il tempo, questo comporterà una nascita sfalsata dei pulli, quindi insieme ai primi già cresciuti ci saranno quelli appena nati.
    Di solito le madri riescono a nutrire tutti indistintamente ma è normale che in caso di forte differenza di età nelle nidiate numerose gli ultimissimi nati possano soccombere, purtroppo è un fatto naturale e, a meno di non spostarli nel nido di un'altra femmina con dei coetanei, non si può fare nulla, tranne che sperare.
    Già da qualche anno ho preso l’abitudine, una volta anellati, di distribuire i piccoli in base allo stadio di crescita, questo mi permette di gestire al meglio il periodo fra una covata e l’altra, dato che l’involo avviene, più o meno contemporaneamente, per tutti i novelli della nidiata.
    Con questa tecnica riesco ad evitare che le femmine depongano mentre hanno ancora qualche piccolo nel nido.
    Il motivo è presto detto, quando sono in estro possono diventare estremamente aggressive nei confronti dei novelli, specie quelli che ancora non si sono involati, arrivando a ferirli mortalmente.
    In assenza del nido invece ciò non avviene, e quando saranno svezzati, cioè dopo dieci giorni dall’involo, levo i novelli e rimetto il nido.


    Alimentazione nei vari periodi (riposo, pre-cova, cova e muta)
    Gli Ondulati di colore non hanno particolari esigenze, una buona miscela di semi costituisce l'alimentazione di base per tutto l'anno, io non uso quella venduta in bustine o in scatola, preferisco usare quella che viene venduta in sacchi da 25 Kg, che i negozianti vendono sfusa o a interi sacchi, oltre che costare di meno è migliore perché di tipo professionale, senza inutili chicchi colorati o altre cose buone solo per attirare l'acquirente.
    Durante l'estate limito la quantità, facendo in modo che arrivino a consumare tutti i semi.
    Invece nel periodo che precede le cove ne aumento la quantità a disposizione, questo ritengo sia l'unico stimolo di cui hanno bisogno per andare in estro, infatti non sono molto sensibili alla temperatura o alla durata delle ore di luce, ma piuttosto alla disponibilità di cibo.

    Pastoncino
    Lo do costantemente solo alle coppie in cova e in generale solo durante l'autunno e l'inverno, in maniera limitata settimanalmente anche ai riproduttori di riserva e ai novelli già svezzati.
    Durante l'estate non fornisco pastoncino, per evitare che ingrassino, soprattutto le femmine, da un anno di età in poi hanno questa tendenza, la presenza troppo accentuata di adipe può provocare diversi problemi, anche all'accoppiamento.
    Piuttosto durante i mesi caldi do una volta la settimana la mela e se lo trovo il finocchio, entrambi dati a spicchi o quarti, appesi con un gancetto alle pareti delle gabbie.

    Integratori e vitamine
    Preferisco somministrare le vitamine e gli integratori tramite il pastoncino, perché gli Ondulati non bevono molto, questi sono i prodotti che uso:

    Spirulina, è un'alga essiccata e ridotta in polvere, molto proteica e con proprietà antibiotiche naturali, la vendono in barattoli, sia nei negozi di ornitologia che nelle erboristerie.

    Transivit, è un multivitaminico a base di olio di fegato di merluzzo, rinforzante e utile per la deposizione, si trova in buste da 100 gr.
    Sali minerali in polvere, indispensabili per la sintesi del calcio, quindi necessario per l'accrescimento dei novelli e per la formazione del guscio delle uova.

    Quando non do il pastoncino, durante l'estate, mi limito a sciogliere un po’ di multivitaminico nell'acqua da bere per quattro o cinque giorni una volta la mese.
    Con la stessa cadenza do anche dell'aceto di mela, circa 10 ml in un litro d'acqua, serve per ristabilire il ph acido necessario alla formazione della flora batterica, nel gozzo e nello stomaco.
    In questi casi uso l'acqua da bere perché in estate stanno tutti insieme nelle volierette e il consumo d'acqua è maggiore.

    Gli accoppiamenti e la consanguineità
    Per la consanguineità mi limito ad accoppiare, se proprio necessario, padre x figlia, figlio x madre, o tra cugini, non accoppio MAI fratello e sorella, nonostante da più parti si senta che sia il modo migliore per ridurre la taglia.
    Bisogna stare molto attenti a questo aspetto della genetica, può essere utile per fissare la taglia o le mutazioni, ma può essere dannoso per la robustezza e la salute dei soggetti.
    Per un buon allevamento selettivo sarebbe sempre bene avere degli esemplari dal fenotipo ancestrale, per poter sempre rinforzare la linea di sangue, e anche per dare la giusta dose di melanina anche alle mutazioni che non richiedono diluizioni.
    Per allevare in maniera seria gli Ondulati di colore, o qualsiasi altra specie, consiglio di studiarne la genetica, per capire come si manifestano e si trasmettono determinate mutazioni, anche per capire quali sono i migliori accoppiamenti, infatti non tutte le mutazioni sono compatibili fra di loro e preferisco sempre tenere separate la linea dei verdi da quella dei blu.
    È importante anche studiare lo standard, per capire quali caratteristiche deve avere un buon Ondulato di colore, e quali aspetti del piumaggio valorizzare anche e soprattutto in caso di mutazioni.
    Quando si acquistano dei nuovi soggetti, le previsioni sulla colorazione dei pulli che ne nasceranno possono essere fatte solo in linea teorica, questo perchè spesso non se ne conosce la discendenza, bisogna considerare che la varietà che vediamo sul loro piumaggio corrisponde al fenotipo, cioè il loro aspetto esteriore, ma non conosciamo il genotipo, cioè il loro bagaglio genetico.

    Esistono tre tipi di fattori e mutazioni:

    Fattori dominanti: ancestrale, pezzato dominante, ala perlata, corpo chiaro tipo Easley, per queste varietà è sufficiente che anche solo uno dei genitori la manifesti per riproporla in parte della prole.
    Esistono anche dei colori dominanti: il verde, il grigio, il grigio verde, ciascuno in tre diverse tonalità, chiaro, medio e scuro, ed il viola che è più visibile in doppio fattore specialmente su base cobalto.

    Fattori recessivi autosomici: ala grigia, ala chiara, diluito, pezzato recessivo, fulvo, questi fattori per presentarsi nella prole hanno bisogno che almeno uno dei genitori lo manifesti e l'altro ne sia portatore, oppure che entrambi siano dei portatori o dei mutati.
    Esiste anche un colore recessivo: il blu, in tutte e tre le sue tonalità, chiaro = azzurro, medio = cobalto, scuro = malva .

    Fattori recessivi legati al sesso: cannella, opalino, opalino cannella, ino (lutino nei verdi, albino nei blu), ala merlettata, corpo chiaro tipo Texas, ardesia.
    Si definiscono legati al sesso in quanto agiscono sui cromosomi sessuali Z, in parole povere i maschi, che hanno una coppia di cromosomi Z (Z,Z), possono manifestarli (omozigoti) o esserne portatori (eterozigoti), mentre le femmine, che hanno un solo cromosoma Z (Z,W), possono solo manifestarli o no, ma non esserne portatrici, i maschi mutati o portatori se uniti a femmine normali avranno figlie femmine mutate e figli maschi portatori, se uniti a femmine mutate avranno tutta prole mutata, le femmine mutate se unite a maschi normali avranno figli maschi portatori.

    Discorso a parte merita la mutazione faccia gialla:
    Secondo lo standard della Commissione Tecnica Ondulati e Psittacidi (FOI) la mutazione faccia gialla corrisponde ad un fattore dominante, che quindi può celarsi anche nei verdi e poi manifestarsi sui figli blu, qualora siano portatori di blu.
    Secondo questa teoria il fattore faccia gialla si potrebbe sovrapporre a qualsiasi fenotipo, e nel caso dei blu sarebbe del "giallo aggiunto".
    Secondo il gruppo di ricerca internazionale MUTAVI, invece, la mutazione faccia gialla è recessiva e allelica alla blu. Quindi, basterebbe che uno solo dei due genitori la porti, e che entrambi siano portatori di blu, in questo modo il fattore FG si manifesterebbe.
    In poche parole, secondo MUTAVI i faccia gialla sono dei soggetti intermedi fra i verdi e i blu, quindi non un "giallo aggiunto" ai blu, quanto un "giallo non del tutto levato" ai verdi......cioè dei turchesi, o acqua, come negli Agapornis Roseicollis.

    Esiste anche la mutazione “ciuffato”, che al momento risulta essere la meno controllabile di tutte le mutazioni, quindi lascio ai più esperti di genetica il compito di parlarne.

    Concludo dicendo che, nonostante tutti i discorsi sulla genetica, lo standard e le mutazioni, gli Ondulati si possono allevare anche per solo divertimento, ovviamente rispettando le loro esigenze.
    La loro gestione, quando le coppie non sono molto numerose, è davvero semplice.
    Se non si hanno fini selettivi, si possono allevare anche in voliere o volierette, nel secondo caso è meglio limitare il numero di esemplari, ma anche con 3 o 4 coppie, in colonia, si può ammirare il loro comportamento sociale e la collaborazione fra i soggetti, soprattutto i maschi, nello svezzamento dei novelli.
    Sono animaletti che possono avvicinare all’ornicoltura molte persone, che grazie a loro faranno esperienza e acquisteranno dimestichezza, tanto da avvicinarsi, in seguito, a specie più delicate.
    Non si deve per forza selezionarli, possono benissimo ripagarci con la loro allegria e la loro incredibile simpatia, regalandoci sempre qualche bella sorpresa colorata….provare per credere.


    Fabio Musumeci
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    Ultima modifica di Fabio Musumeci; 19-12-12 a 14: 52
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  2. #2
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    Veramente impressionante Fabio, per uno come me che è agli inizii con gli ondulati questo è oro colato!
    Gianni
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  3. #3
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    bravo fabbio, un post davvero interessante
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  4. #4
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    Grazie, sono felice che lo riteniate interessante!
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  5. #5
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    Fabio complimenti, ottima scheda!
    Buona serata!
    Alessandro
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  6. #6
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    Complimenti Fabio, bellissima e utilissima scheda!!!!
    Carlo
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  7. #7
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    fabio complimenti, in campo di ondualti sai meglio di benigni con la divina commedia :D credo che queste informazioni saranno molto utili!!!

  8. #8
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    Ciao Fabio….i miei complimenti perché hai fatto una scheda semplice e completa. Anch’io allevo solo all’esterno, senza fini espositivi, e in provincia di Padova, dove le temperature sono più rigide rispetto alla calda Sicilia. Per questo metto insieme i riproduttori (anch’io in gabbie da 90 col divisorio in mezzo) ai primi di gennaio e faccio fare loro due covate dimodochè per inizio giugno abbiano finito….poi li sistemo in gabbioni di un metro e mezzo dove passano l’estate e li rimetto in riproduzione ai primi di settembre….faccio fare loro una covata e poi li rimetto nei gabbioni fino ai primi di gennaio, quando ricomincia il giro.
    LUIGI BUGIN

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  9. #9
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    Ciao Luigi
    che accorgimenti hai usato per tenerli all'esterno, visto che anch'io abito in una zona dove la temperature è molto simile alla tua!
    Gianni
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  10. #10
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    Io li ho sotto ad un porticato con le gabbie attaccate al muro e con del cellofan che le protegge.....e non ho mai avuto nessun problema....
    LUIGI BUGIN

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